Cosimo Colazzo alla Université de Pau in Francia

24 Gennaio 2013a25 Gennaio 2013

Cosimo Colazzo interviene con una sua relazione, dedicata alla musica di Federico Mompou, in un convegno organizzato dalla Université de Pau et des Pays de l’Adour, nel Sud della Francia, tra Atlantico e Pirenei. Il Convegno è organizzato dal Centro di studi e ricerche “Arc Atlantique”, interno all’Università, che indaga tematiche di interesse letterario, filosofico, artistico, riguardanti le culture di area atlantica, e in particolare dell’area francese e ispano-lusitana, nelle aperture e proiezioni che riguardano le Americhe come i Paesi caraibici.

Il Convegno è dedicato al tema dell’esistenzialismo in Spagna, che si disegna in combinato, anche, con una cultura della dissidenza, dell’esilio, perché investe molti intellettuali, di varia formazione, espatriati. L’intellettualità dell’esilio nel periodo del franchismo raggiunge vari paesi in Europa e in America.

Il Convegno reca significativamente il titolo “EL EXISTENCIALISMO EN ESPAÑA Y EN LOS FILÓSOFOS DEL EXILIO”, a richiamare la condizione di un pensiero, come quello esistenzialista, che trova in Spagna un innesto, e diverse formulazioni e declinazioni, tra cui anche quella di una divergenza resistente, che si propone in contrasto con i codici convenzionali, con il conformismo e l’ubbidienza passiva pretesi dal regime.

L’esilio scelto o imposto riguarda anche molti musicisti. Si pensi, ad esempio, a Rodolfo Halffter, che ripara in Messico, o Nin-Culmell, negli Stati Uniti, o ancora Pablo Casals che sceglie infine Puerto Rico.

Ma c’è anche una dimensione non così visibile, di una opzione per l’esilio interiore, di cui troviamo espressione esemplare in un autore come Federico Mompou. Durante la guerra civile è in Francia. Con l’arrivo della seconda guerra mondiale ritorna nella sua Barcellona, e qui rimarrà in seguito, durante tutta la vita. Non assume posizione di contrasto rispetto al regime. Neanche ne è cantore, intellettuale e musicista ufficiale.

Le sue scelte di vita sono state come di un evitamento del conflitto, di una sospensione della realtà, dell’assunzione del quotidiano in una dimensione sospesa e atemporale, fatta di frammenti, e questi come silenti e irrelati.

Una dimensione della sospensione, del differimento della scelta, che si riverbera nelle dimensioni, probabilmente, del politico come dell’arte. E’ qui, nella sua musica, così personale, che troviamo il senso di un esistenzialismo, che può dirsi cifra del sonoro ricercato e dell’organizzazione compositiva.

C’è il senso che l’intervento compositivo non può corrispondere a piani preordinati, a una presa forte e ordinante del soggetto che sceglie e organizza. Ma deve corrispondere a un itinerario che è di segno inverso, nel senso dell’abbandono di ogni volontà ordinante e imperativa sul materiale, di ascolto del possibile. C’è un’idea che il senso è ai margini del soggetto, in un’alterità che va ascoltata, captata e quindi integrata nella musica, che assume quindi il senso non di un discorso forte, ma di una risonanza, di un’apertura, di una sfrangiatura, di una dispersione dei contorni netti. Questo è la musica di Mompou. Che in questo senso dialoga con il sacro.

Egli è un musicista che sente la religione, ma non in termini codificati, regolati, precettistici. La sua è una religiosità nel senso della sottrazione di una fiducia forte nel soggetto, nella storia. E’ una religiosità che nasce direttamente correlata alla perdita di senso del centro, e insieme con l’attenzione prestata alle pieghe, ai bordi. E’ qui, in questa dimensione della parola decentrata, del suono che si mescola al silenzio, che prende figura il rapporto con l’alterità, verso cui si vorrebbe muovere, da cui si ricevono i segnali che poi possono depositare nel flusso musicale.

Di questi temi parla Cosimo Colazzo nel suo studio, dal titolo Exilio del sujeto, sustracción  del acto compositivo, escrituras musicales y sonoras de la existencia y de lo sagrado en Federico Mompou. Lo studio che Colazzo espone al convegno è dedicato alla musica di Mompou e al suo particolare modo di sentire il suono e la composizione, come si rivela in un testo musicale che abbisogna di un’analisi così orientata, che sappia entrare dentro le pieghe del segno, oltre la definizione puntuale e notale del suono, nelle sue rifrazioni, nelle tensioni, nelle risonanze.

La relazione parlerà anche del dialogo di Mompou, in rapporto a queste scelte particolari di approccio compositivo, con la religione e il sacro, che assume, anche in questo caso, le declinazioni del discorso esistenzialista.

Di seguito riportiamo l’abstract dell’intervento di Colazzo al Convegno, che richiama questi contenuti, e che troverà argomenti nella relazione.

Cosimo Colazzo, Esilio del soggetto, sottrazione dell’atto compositivo, scritture musicali e sonore dell’esistenza e del sacro in Federico Mompou

Relazione a Convegno di studi interdisciplinari EL EXISTENCIALISMO EN ESPAÑA Y EN LOS FILÓSOFOS DEL EXILIO, Université de Pau et des Pays de l’Adour, Pau (Francia) 24.25 gennaio 2013.

ABSTRACT

Esiste una dimensione dell’esilio interiore, che non è stata molto indagata, e che riguarda chi è rimasto in patria. Non incluso nelle dinamiche del potere, non ha avuto la forza del gesto risolutivo, dell’allontanamento, della diaspora, del dissenso plateale. Una dimensione silenziosa, di sottrazione del sé dalla dimensione del conflitto, della dialettica, è quella che riguarda Federico Mompou (1893-1987), compositore catalano, autore di un catalogo molto concentrato e ridotto, che riguarda per lo più opere pianistiche.
Egli è coinvolto intimamente, per una opzione che investe anche la sua personalità, dentro il pensiero e un modo di sentire esistenzialista. Di un esistenzialismo che mette in crisi la logica dell’argomentazione e delle connessioni, delle grandi narrazioni, della grande forma, per approdare a una diversa visione del soggetto, che non prende posizione, che sta in una soglia, in un’attesa.
E’ qui che si apre una connessione, molto sentita, in Mompou, tra un’arte che deve indagare le pieghe della realtà del suono, e un sentimento esistenzialista della vita, sentita come un mistero, cui ci si può approcciare con un originale sentimento religioso.
Federico Mompou ha scritto, nell’arco di circa dieci anni, un’opera, articolata in quattro quaderni, “Música callada” (1959-1967), che costituisce un percorso di meditazione sonora e di individuazione di alcuni elementi nodali del sacro.
La sua musica miratamente si tiene su una soglia, quasi non ha accesso alla dimensione compositiva. E’ fatta di pochi, minimi elementi, che il compositore organizza con una mano sensibile ma non impositiva. Deve così cogliere l’esistenza, nella sua condizione di temporalità. Noi siamo fatti di tempo, attraversati dal tempo, perciò cangianti, non realtà dura, ma risonanza.
Così le configurazioni armoniche, più che espresse in oggetti precisi, si determinano come nelle risonanze, quindi si presentano dentro situazioni come senza margini, dentro campi di probabilità.
Le sonorità e il tempo sono allargati, distesi. Si è dentro una musica del silenzio, che richiede un ascolto diverso. E’ una musica in cui il soggetto tende a non rendersi presente, a non orientare il risultato. In questo senso chiama a un rapporto, che possa darsi nella dimensione della risonanza, del silenzio, dell’ascolto, dell’attesa.
Significativamente, con il titolo, Música callada, richiama San Juan de la Cruz, e i suoi versi che ci parlano di “música callada”, “soledad sonora”.
Ma il richiamo, più coevo, è anche alla poesia e alla filosofia di Maria Zambrano, alla sua idea di passività e di divergenza.
L’intervento richiamerà questi temi in prospettiva interdisciplinare e addentrandosi dentro l’analisi dei testi musicali, al fine di evidenziare come il piano delle tecniche, improntate nel segno prevalente della sottrazione, della sensibile riduzione dell’atto compositivo, significhi un rapporto con la dimensione religiosa, che Mompou ha sempre sentito molto.

Praole chiave: Esistenzialismo – Esilio – Risonanza – Silenzio – Attesa – Sacro. Existencialismo – Exilio – Resonancia – Silencio – Espera – Sacro

Cosimo Colazzo terrà la sua relazione in lingua spagnola. Di seguito diamo il testo dell’abstract in spagnolo.

Cosimo Colazzo, Exilio del sujeto, sustracción  del acto compositivo, escrituras musicales y sonoras de la existencia y de lo sagrado en Federico Mompou

Jornadas de investigación interdisciplinaria EL EXISTENCIALISMO EN ESPAÑA Y EN LOS FILÓSOFOS DEL EXILIO, Université de Pau et des Pays de l’Adour, Pau (France) 24 y 25 de enero de 2013.

RESUMEN

Abstract

Hay una dimensión del exilio interior, que no se ha explorado mucho, y que se refiere a los que se quedaron en patria. No incluidos en las dinámicas del poder, no tenían la fuerza para actuar resoluciones: la diáspora, la disidencia flagrante. Una dimensión silenciosa, de sustracción del yo de la dimensión del conflicto, de la dialéctica, concierne  Federico Mompou (1893-1987), compositor catalán, autor de un catálogo muy concentrado y reducido, que se refiere sobre todo a obras para piano.

Él está íntimamente involucrado, por una opción que también es de su personalidad, en el pensamiento y en una forma de sentimiento existencialista. De un existencialismo que pone en crisis la lógica de la argumentación y de las conexiones, de las grandes narraciones, de la gran forma, para llegar a una visión diferente del sujeto, que no tiene lugar, que está en un limen, en un umbral, en una espera.

Aquí se abre una conexión en Mompou, entre un arte que tiene que investigar los pliegues de la realidad del sonido y un sentimiento existencialista de la vida, sentida como un misterio, que podemos acercarnos con un original sentimiento religioso.

Federico Mompou escribió, en un período de diez años, una obra en cuatro libros, “Música callada” (1959-1967) para piano, que es un camino de meditación sonora y de detección de unos elementos nodales de lo sagrado y de la existencia.

Su música está  intencionadamente en un umbral, casi no tiene acceso a la dimensión compositiva: hecha de pocos elementos mínimos, que el compositor organiza con una mano sensible, no imperativa. Así debe tomar la existencia en su condición de temporalidad. Estamos hechos de tiempo, tocados, atravesados por el tiempo, por lo cual cambiantes: no realidad dura, sino resonancia.

Las configuraciones armónicas, más que expresadas en objetos específicos, se determinan como resonancias, están en situaciones como sin fronteras, dentro de campos de probabilidad. Las sonoridades y el tiempo se alargan, se relajan. Estamos dentro una música del silencio, que requiere una escucha diferente. Es una música en la que el sujeto tiende a no estar presente, a no dirigir el resultado. En este sentido, pide una razón que pueda darse en la dimensión de la resonancia, del silencio, de la escucha, de la espera.

Significativamente, con el título, Música callada, se refiere a San Juan de la Cruz, y a su versos che nos hablan de “música callada”, “soledad sonora”.

Pero la referencia, más contemporánea, es también a la poesía y a la filosofía de María Zambrano, a su idea de pasividad y de divergencia.

El estudio tratará estos temas en una perspectiva interdisciplinaria y a través de los textos musicales, con el fin de mostrar cómo el plano de una música que se propone con el signo de la sustracción, de la reducción significativa del acto compositivo, abre una fuerte relación con la experiencia existencialista, vivida en una clave religiosa.

Palabras Clave: Existencialismo – Exilio – Resonancia – Silencio – Espera – Sacro

Qui il programma dettagliato definitivo delle Giornate di studio.

Pubblicati sul sito file di ascolto MP3 di composizioni di Cosimo Colazzo

Sono pubblicati sul sito www.cosimocolazzo.it, alla pagina dedicata “MP3 Composizioni” (http://www.cosimocolazzo.it/mp3), file scaricabili, in formato MP3, di composizioni di Cosimo Colazzo

Pubblicati sul sito file di ascolto MP3 di interpretazioni di Cosimo Colazzo

Sono pubblicati sul sito www.cosimocolazzo.it, alla pagina dedicata “MP3 interprete” (http://www.cosimocolazzo.it/mp3-interprete), file scaricabili, in formato MP3, delle interpretazioni di Cosimo Colazzo

Aggiornata la pagina su “Libri e saggi”, nel sito

E’ aggiornata la pagina dedicata alle pubblicazioni di Cosimo Colazzo, nella forma di libri, saggi in volumi collettanei, saggi in riviste, raggiungibile dal menù a sinistra del sito, sotto la voce “Libri e saggi”, nel sito www.cosimocolazzo.it, in particolare all’indirizzo http://www.cosimocolazzo.it/ricerca/libri. In molti casi è possibile scaricare le pubblicazioni, in formato PDF.

I corsi impartiti al Conservatorio di musica di Trento nell’a.a. 2012-13

Cosimo Colazzo è professore di ruolo nel settore artistico-disciplinare CODC/01 COMPOSIZIONE, al Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento.

Per l’a.a. 2012-13, presso il Conservatorio di musica di Trento,  impartisce vari insegnamenti, nel contesto dei corsi dell’ordinamento pre-vigente in Composizione, dei corsi di fascia pre-accademica in Composizione, del corso di diploma accademico di primo livello in Composizione, del corso di diploma accademico di secondo livello in Composizione, del corso di diploma accademico di secondo livello in Composizione – percorso Composizione Liturgica, del corso di diploma accademico di secondo livello in Direzione di coro, del corso di diploma accademico di secondo livello in Jazz, di altri corsi di diploma accademico di secondo livello.

In particolare tiene i seguenti insegnamenti, di cui si dà, nella maggior parte dei casi, il Syllabus.

Corso di fascia pre-accademica in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE – Periodo Primo, Periodo Secondo

Corso di diploma ordinamento previgente in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE – Periodo Medio, Periodo Superiore

Corso di diploma accademico di primo livello in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE III – 30 ore, 15 crediti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corso di diploma accademico di secondo livello in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE II

Insegnamento TECNICHE DI STRUMENTAZIONE E ORCHESTRAZIONE II – 30 ore, 6 crediti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Insegnamento Analisi delle forme Compositive: TECNICHE E PRASSI DEI LINGUAGGI MUSICALI DEL ‘900 II – 15 ore, 3 crediti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corso di diploma accademico di secondo livello in COMPOSIZIONE – percorso COMPOSIZIONE LITURGICA

Insegnamento TECNICHE DI STRUMENTAZIONE E ORCHESTRAZIONE I – 30 ore, 6 crediti . Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corso di diploma accademico di secondo livello in DIREZIONE DI CORO

Insegnamento ORCHESTRAZIONE E ARRANGIAMENTO – 15 ore, 3 crediti . Di seguito il Syllabus in formato PDF.

 Corso di diploma accademico di secondo livello in JAZZ

Insegnamento STRUTTURE PREVALENTI NELLA MUSICA EUROPEA DEL NOVECENTO – 20 ore, 4 crediiti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corsi vari di diploma accademico di secondo livello

Insegnamento STORIA E ANALISI DEL REPERTORIO: NOVECENTO – 15 ore, 3 crediti . Di seguito il Syllabus in formato PDF.

I corsi impartiti al Conservatorio di musica di Trento nell’a.a. 2011-12

Cosimo Colazzo è professore di ruolo nel settore artistico-disciplinare CODC/01 COMPOSIZIONE, al Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento.

Nell’a.a. 2011-12 ha impartito, presso il Conservatorio di musica di Trento,  vari insegnamenti, nel contesto dei corsi dell’ordinamento pre-vigente in Composizione, dei corsi di fascia pre-accademica in Composizione, del corso di diploma accademico di primo livello in Composizione, del corso di diploma accademico di secondo livello in Composizione, del corso di diploma accademico di secondo livello in Strumentazione e direzione di banda, di altri corsi di diploma accademico di secondo livello.

In particolare ha tenuto i seguenti insegnamenti, di cui si dà, nella maggior parte dei casi, il Syllabus.

Corso di fascia pre-accademica in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE – Periodo Primo, Periodo Secondo

Corso di diploma ordinamento previgente in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE – Periodo Inferiore, Periodo Medio, Periodo Superiore

Corso di diploma accademico di primo livello in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE II – 30 ore, 15 crediti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Insegnamento Tecniche Compositive: TECNICHE CONTRAPPUNTISTICHE I – 18 ore, 3 crediti.  Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Insegnamento Tecniche Compositive: TECNICHE CONTRAPPUNTISTICHE II – 18 ore, 3 crediti.  Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corso di diploma accademico di secondo livello in COMPOSIZIONE

Insegnamento COMPOSIZIONE I – 45 ore, 16 crediti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Insegnamento Analisi delle forme Compositive: TECNICHE E PRASSI DEI LINGUAGGI MUSICALI DEL ‘900 I– 15 ore, 3 crediti. Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corso di diploma accademico di secondo livello in STRUMENTAZIONE E DIREZIONE DI BANDA

Insegnamento LABORATORIO DI COMPOSIZIONE – 20 ore, 3 crediti . Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Corsi vari di diploma accademico di secondo livello

Insegnamento STORIA E ANALISI DEL REPERTORIO: NOVECENTO – 15 ore, 3 crediti . Di seguito il Syllabus in formato PDF.

Una relazione di studio, di Cosimo Colazzo, sul tema della ricerca artistica e della costituzione dei corsi di formazione alla ricerca presso i Conservatori.

Il “Servizio Università e  Ricerca Scientifica” della Provincia autonoma di Trento ha pubblicato una relazione di studio di Cosimo Colazzo, dedicata ai temi della ricerca artistica e della costruzione dei corsi di formazione alla ricerca presso i Conservatori. Dall’osservazione di quanto si va costituendo in Europa, vengono in evidenza alcune linee-guida, che vanno esperite nella prospettiva di un lavoro, che conduca all’istituzione del terzo livello della formazione accademica, quello appunto della formazione alla ricerca, presso i Conservatori.

La relazione di Cosimo Colazzo, dal titolo Verso la costruzione dei corsi di formazione alla ricerca, terzo livello dell’alta formazione musicale. Strategie, pratiche e percorsi di costituzione e organizzazione per il Conservatorio di musica di Trento – Relazione di studio a.a. 2011-12,  è stata pubblicata sul sito del “Servizio Università e Ricerca Scientifica” della Provincia autonoma di Trento, nella sezione “Novità”, a questo link: http://www.uniricerca.provincia.tn.it/novita/

Si può ottenere il testo, in formato PDF, scaricabile dal sito del “Servizio Università e Ricerca Scientifica” della PAT, cliccando qui

Pubblicato saggio di Cosimo Colazzo sulla formazione di fascia pre-accademica in rapporto ai Conservatori di musica

Sono stati pubblicati gli atti di un Convegno organizzato a Trento nel 2011, dedicato ai temi della formazione musicale, in una visione organica di curricolo verticale per le discipline musicali. All’interno del volume un testo di Cosimo Colazzo, sulla formazione di fascia pre-accademica, per come si esprime a partire dalle istituzioni dell’alta formazione, nella prospettiva di un raccordo armonizzato rispetto agli studi accademici. Viene tracciata la situazione, in decisa evoluzione, in Italia, e offerta una mappa della condizione che riguarda alcuni importanti paesi europei. Mentre alcune considerazioni sono rivolte al contesto territoriale del Trentino, che presenta un’articolazione ricca e complessa per la formazione musicale, con diversi soggetti, che risultano attivi, nell’individuazione degli ambiti di intervento, degli obiettivi, dei modelli organizzativi e formativi.

Di seguito il dettaglio di informazione del testo, che può essere scaricato, in formato PDF.

Cosimo Colazzo, Formazione di fascia pre-accademica, in dimensione europea e nella situazione italiana. Ruolo del Conservatorio nel sistema musicale del Trentino, in Sonia Carli (cur.), Dalla scuola primaria agli studi accademici. Curricolo verticale delle Discipline Musicali. Modello organizzativo e attuativo a livello nazionale, Atti del Convegno, Trento, 25.11.2011,  pp. 83-92. Qui è possibile scaricare il saggio in formato PDF