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Presentazione del volume pubblicato da Associazione Culturale Piazza del Mondo con edizioni Milella “Ritrovare Consolo”. Alla Biblioteca Civica di Rovereto, 14 maggio 2025, ore 17:30. In presenza e online – diretta streaming su canale YouTube dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo

14 Maggio 2025
17:30a18:30

Qual è l’eredità di Vincenzo Consolo oggi? Quale voce può offrire, ancora, uno degli autori più originali e visionari della letteratura italiana del secondo Novecento in un presente attraversato da crisi, migrazioni e disorientamento culturale? A queste domande cerca di rispondere un nuovo volume collettivo che sarà presentato mercoledì 14 maggio alle ore 17:30, presso la Sala Multimediale della Biblioteca Civica di Rovereto (Corso Bettini, 43).
Voluto dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo di Rovereto, con il sostegno del Ministero della Cultura, Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali, curato da Giuliana Adamo, con una prefazione di Giulio Ferroni, il volume reca il titolo: Ritrovare Vincenzo Consolo. Storia, memoria e attualità nella sua opera. Pubblicato dalle edizioni Milella di Lecce nell’ambito della collana “Risonanze” diretta da Cosimo Colazzo, raccoglie saggi che riflettono sulla scrittura di Consolo, intrecciandola con temi centrali della contemporaneità: memoria, identità, impegno civile e rapporto con la storia. Hanno contribuito al volume: Giuliana Adamo, Sebastiano Burgaretta, Luigi Camarilla, Miguel Ángel Cuevas, Rosalba Galvagno, Nicolò Messina, Dario Stazzone.
Alla presentazione interverranno, oltre alla curatrice, i critici Carlo Alberto Augieri e Antonio Errico, attenti lettori dell’opera di Consolo. Sarà inoltre dato spazio ad alcuni interventi degli autori dei saggi raccolti nel volume, in un dialogo aperto e plurale intorno alla figura e all’opera dello scrittore siciliano.
L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo, da anni impegnata nella promozione della cultura letteraria e nel dialogo tra territori, memorie e linguaggi.
L’incontro si terrà in presenza e sarà trasmesso anche online, in streaming sul canale YouTube dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo (https://www.youtube.com/live/zdc_rvvdj6M?si=ts5P513wcqS4KJr9) per permettere la partecipazione di un pubblico più ampio e per ribadire l’attualità di una voce letteraria che continua a interrogare il nostro presente.
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Per informazioni e collegamento streaming:
• email: segreteria@piazzadelmondo.it
• web: www.piazzadelmondo.it
• collegamento streaming presentazione volume, mercoledì 14 maggio 2021, ore 17:30:
https://www.youtube.com/live/zdc_rvvdj6M?si=ts5P513wcqS4KJr9

Ancora aperte le iscrizioni a Present Past, workshop di Composizione per tastiere storiche, all’Accademia internazionale di Smarano

Present/Past, workshop di composizione contemporanea per tastiere storiche, è un’iniziativa dell’Accademia internazionale di Smarano (TN), rivolta alla composizione contemporanea, che si focalizza sulle tastiere storiche (organo storico, clavicembalo, fortepiano, clavicordo).

Il workshop vede il concorrere dell’impegno di docenti compositori (Maricarmen Asenjo Marrodan, César Camarero, Cosimo Colazzo, Francisco Martin Quintero, interpreti e musicologi (Armando Carideo, Michele Chiaramida).

All’iniziativa, che si tiene nell’ambito di XXXIII Smarano Early Keyboards Academy, collabora l’Associazione Culturale Piazza del Mondo.

Il Workshop è mirato alla scrittura e all’esecuzione di nuove composizioni per tastiere storiche, e si svolge da maggio ad agosto. Nei mesi di maggio, giugno e luglio sono programmate lezioni che si tengono dal venerdì alla domenica, un fine settimana per ogni mese. Mentre in agosto si dà una settimana intensiva di lezioni dal 18 al 24 agosto.

Le composizioni prodotte dai compositori saranno eseguite e potranno essere circuitate in diverse città.

Questo il link dell’Accademia Internazionale di Smarano: https://www.smaranoacademy.com/homeit/ .

Mentre qui è il link con notizie dettagliate sull’iniziativa: https://www.smaranoacademy.com/presente_passato/

Scadenza iscrizioni 15 maggio 2025.

Cosimo Colazzo, visiting professor nel contesto di uno scambio Erasmus al Conservatorio Superior “Massotti” di Murcia, in Spagna, terrà due seminari e una serie di lezioni di composizione

7 Aprile 2025 11:30a10 Aprile 2025 12:30

Cosimo Colazzo tiene due seminari e una serie di lezioni di Composizione al Conservatorio Superior de Musica “Massotti” di Murcia, importante città spagnola dell’omonima regione.

Il tutto si svolge dal 7 aprile al 10 aprile 2025. Il primo Seminario, lunedì 7 aprile, dalle 11:30 alle 14:30, è dedicato a descrivere, commentare, aprire confronti sull’opera dello stesso compositore e il suo itinerario di linguaggio. Saranno offerti ascolti, analizzate partiture, per mettere a fuoco quelle caratteristiche che rendono particolare e personale il suo lavoro. La composizione, per Colazzo, è una meticolosa, lenta formazione che sa integrare in sé dosate correlazioni di controllo e caso, sino a momenti di assimilazione/individuazione che transitano attraverso i filtri dell’ascolto e delle ipotesi interpretative. Così, quello del compositore – come in varie occasioni Colazzo ha indicato -, si dà come un io che non è centro autoriale che tutto controlla, gestisce e ordina, ma come un io diffuso e dialogante, un io obliquo e ascoltante. Anche qui dosature di attesa e intervento.

Il secondo Seminario, martedì 8 aprile, dalle 15 alle 18, è dedicato all’opera di Morton Feldman, con un particolare riferimento al brano Rothko Chapel. Feldman rappresenta un’esperienza affatto particolare, costantemente critica rispetto a ogni cultura ideologica che sopravvaluti il sistema della composizione come controllo, coordinamento, elaborazione, sviluppo. Prevale l’idea del suono, e anche questo visto come esperienza personale: evento, momento di massima concentrazione. In Rothko Chapel l’evento può distendersi in figure, ma sempre sospese come a se stesse.

Nei giorni di mercoledì 9 e giovedì 10 aprile Colazzo terrà lezioni di composizione, sulle opere degli studenti che seguiranno il corso.

In un suo articolo, apparso sulla rivista “Doppiozero”, Franco Nasi parla dei giochi linguistici e di come possano imbarcare in una navigazione/deriva che porta molto lontano dal senso atteso. Tocca così quanto ha trattato Paolo Cherchi in un libro pubblicato dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo con edizioni Milella, “Le ‘meraviglie’ di Eco”: citazione, gioco linguistico, parodia, falso, trascrizione, forme di una scrittura che è specchio di sé stessa



Franco Nasi, studioso di letteratura, traduttore, è finissimo esploratore delle lingue. In un suo articolo, apparso sulla rivista “Doppiozero”, parla di linguaggio e scrittura, e di come le parole possano disancorarsi dall’uso e dal senso attesi, rimesse radicalmente in gioco.Nel suo scritto, tra altri, tratta del libro di Paolo Cherchi che abbiamo pubblicato con le edizioni Milella (Lecce, 2024), sul tema della citazione, del gioco linguistico, della parodia, del falso, della trascrizione, titolo “Le ‘meraviglie’ di eco”.Ecco il link per poter leggere il bellissimo saggio/articolo di Franco Nasi su “Doppiozero”, rivista online di letteratura e cultura: https://www.doppiozero.com/la-letteratura-tra-fisica-e…

Pubblicato, da edizioni Milella, il secondo volume della collana “Risonanze” diretta da Cosimo Colazzo. Si tratta di un volume dedicato a Vincenzo Consolo. Pensa, attraverso gli studiosi più accreditati, l’esperienza dello scrittore siciliano nelle coordinate culturali e artistiche che la sostanziano e insieme in possibili effetti di risonanze e contrasto che possa avere nell’oggi

La collana “Risonanze” delle edizioni Milella di Lecce, diretta da Cosimo Colazzo, dopo l’uscita inaugurale di un libro di Paolo Cherchi (“Le ‘meraviglie’ di Eco”) si arricchisce di un secondo volume dedicato allo scrittore Vincenzo Consolo.

Questi i riferimenti bibliografici del libro: Giuliana Adamo (cur.), “Ritrovare Vincenzo Consolo. Storia, memoria e attualità nella sua opera”, con una premessa di Giulio Ferroni, scritti di Giuliana Adamo, Sebastiano Burgaretta, Luigi Camarilla, Miguel Angel Cuevas, Rosalba Galvagno, Nicolò Messina, Dario Stazzone (Edizioni Milella, Lecce, 2024, 144 p., ISBN 9788833290515).

Il libro, pubblicato con il contributo del Ministero della Cultura, Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, raccoglie gli interventi che si sono tenuti a Rovereto per una giornata di studi organizzata dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo, dal titolo “Scrittura e impegno civile. Nel decennale della morte, Vincenzo Consolo e la sua eredità” (23-24 Novembre 2022. Biblioteca civica G. Tartarotti di Rovereto, Sala Multimediale).

Il volume si compone di scritti di accreditati studiosi dello scrittore siciliano e propone l’analisi dell’opera insieme, in alcuni casi, a testimonianze d’un rapporto di sodale amicizia.

Cosa emerge dal volume come nucleo qualificante di senso? La complessità della figura di scrittore di Vincenzo Consolo, che propone di vivere il mondo-linguaggio come una trama che bisogna sondare, guardare criticamente, disarticolare nel mentre si costruisce. Il mondo-linguaggio è segnato dal potere. E quindi bisogna saper entrarci, evitando di cedere alle illusorie certezze dell’evidenza, abitarlo con sensibilità, scoprire nella memoria il nascosto, nella storia il tacitato, e, guardando all’oggi, minando il senso comune e ogni imposizione. Un’attività di resistenza che non può essere semplicistico rifiuto, che deve ordinarsi alla logica della complessità. ‘Ritrovare Consolo’, allora, significa questo. Cercare, in un mondo che ha smarrito la capacità di osservare le cose criticamente e autonomamente, per performare secondo le attese, sempre più veloce e superficiale, il valore, invece, della scelta, della riflessione, della creatività autonoma.

Dal libro emerge l’importanza attuale di un’esperienza forse inattuale, ma essenziale proprio oggi, e che invita alla responsabilità verso arte, letteratura, scrittura e verso società e politica.

La collana “Risonanze” di edizioni Milella, diretta da Cosimo Colazzo, è inaugurata da un libro di Paolo Cherchi dedicato al tema della eco, dello specchio, delle risonanze, del falso, della copia, della trascrizione, del plagio. Concetti che sono vivi nel contesto della cultura barocca, ma che non mancano di esserci vicini e parlanti

Cosimo Colazzo, dal 2024, dirige la collana “Risonanze” delle edizioni Milella, supportato da un comitato scientifico molto prestigioso – Giuliana Adamo (Trinity College Dublin), Zygmunt Barański (University of Notre Dame), Nadia Cannata (Università Sapienza, Roma), Andrea Caranti (Università di Trento), César Camarero (compositore, Sevilla), Paolo Cherchi (University of Chicago, Accademico Lincei), Ilaria Colazzo (University of Leeds), Nicolò Messina (Universitat de València), Corinna Salvadori Lonergan (Trinity College Dublin), Francesco Sardelli (University of Melbourne), Marco Sonzogni (Victoria University of Wellington), Mário Vieira de Carvalho (Universidade Nova de Lisboa), Luciano Zampese (Université de Genève).

Lo spirito della collana è fotografato nella descrizione che la riguarda nel risvolto di copertina: “Un tessuto di risonanze tra discipline. Punti di vista diversi: confronto tra metodi, attitudini e culture. Una collana polifonica: umanesimo, scienze, arti in contrappunto. Il singolo che modula se stesso nel rapporto con l’altro: dialoghi, interazioni, complementarietà, integrazioni. L’ascolto dell’altro richiede una sospensione di confini, un’azione per smarginarli e renderli campo di transiti e traduzioni.”

A inaugurare la collana, a ottobre 2024, un libro di straordinario interesse, come tutti i libri di Paolo Cherchi, che ne è l’autore: filologo coltissimo, capace di tessere relazioni con fini tessiture dentro i periodi storici e tra periodi storici diversi, esploratore unico dentro le pieghe della storia, capace di trovare in ombre e dettagli mondi pieni di rivelazioni. Ecco i dettagli bibliografici del volume: Paolo Cherchi, Le ‘meraviglie’ di Eco, Milella, Lecce, 2024, p. 268.

Emeritus della Chicago University e accademico dei Lincei, pubblica così un libro sul tema della scrittura che è costantemente eco d’altra scrittura, costitutivamente doppia e specchio, in alcuni casi ponendo a centro creativo, capace di liberare meraviglie, sorprese e inquietanti risonanze, proprio quest’aspetto.

Cherchi tratta del tema della eco, dello specchio, delle risonanze, del falso, della copia, della trascrizione, del plagio. Concetti che sono vivi nel contesto della cultura barocca, ma che non mancano di esserci vicini e parlanti.

Colazzo dice del libro di Cherchi: “Non potevamo chiedere di meglio per inaugurare la nostra nuova collana Risonanze, che  trova un suo battesimo di grande valore nel libro che l’avvia. Per l’autore, filologo di prestigio internazionale, già docente alla Università di Chicago, ora Emeritus e accademico dei Lincei (e partecipe del Comitato scientifico della collana), e per il testo che propone, tessuto tra i meandri del labirinto dei richiami e delle risonanze testuali. Specchi, anamorfosi, echi da autore ad autore, da genere a genere, di contesto in contesto in un vasto, caleidoscopico circuito di rimandi che orchestra da grande maestro. Ci spiega così, nella sua maniera affabile, antiaccademica, ironica – ma quanto profonda di conoscenza e capacità di visioni e connessioni –, in fondo, come funzionano cultura e linguaggio, creatività, trasmissione e traduzione di saperi. Lo ringraziamo per il dono prezioso di questo libro, augurandogli di incontrare lettori e lettrici che vi si avventurino con curiosità e gioia. Un ringraziamento va anche alle edizioni Milella, che avviano con noi l’avventura di una nuova collana, in uno spirito di naviganti della cultura, come vorremmo essere.”

Paolo Cherchi, filologo romanzo, Emeritus Professor alla Chicago University, Accademico dei Lincei (socio straniero), è autore di un’importante bibliografia che spazia storicamente attraverso secoli, letterature, contesti. Ha  scritto oltre 400 pubblicazioni scientifiche tra monografie, curatele, saggi, articoli e recensioni. Nel 2000 ha ricevuto il riconoscimento speciale della giuria del Premio Dessì.

Un saggio di Cosimo Colazzo, sul rapporto tra pensiero compositivo di Anton Webern e teoria della natura, nel concetto/immagine dell’Urpflanze, in Goethe. In un recente volume dedicato al tema dell’interpretazione, pubblicato da Mimesis

Cosimo Colazzo è autore di un saggio, Webern e Goethe. Reti di relazioni, tra serie e urpflanze, pubblicato recentemente all’interno di un volume, a cura di Pier Alberto Porceddu Cilione, dal titolo Contributi a Interpretazione. Reti di relazioni generate da un’opera d’arte – Vol. III (Mimesis, Milano-Udine 2024, ISBN 9791222311845).

Il saggio di Colazzo tratta del pensiero compositivo di Anton Webern in relazione alla filosofia della natura di Johan Wolfgang Goethe, soprattutto nel riferimento al concetto/immagine dell’Urpflanze, più volte richiamato dal compositore quale metafora viva di ciò che è la creatività artistica e soprattutto la sua idea di composizione, di germinazione frutto di una logica formale che è contestualmente del vivente prodursi musicale.

Quest’asse di indagine conduce a porre in interazione le riflessioni del compositore con quanto può emergere all’analisi compositiva, così che quel riferimento si innesta in concreti aspetti del discorso musicale weberniamo.

Il saggio approfondisce opera e pensiero di Webern, nella cornice di un contesto culturale attivo nella prima parte del Novecento, dove un ruolo importante è svolto dal pensiero di Goethe.  Webern è ispirato dal suo pensiero della natura e dell’arte, dalla sua idea di forma ricercata e definita in entrambi i domini in un gioco di rispecchiamenti capaci di essere generativi e creativi.

Se questa è la sensibilità che Webern va coltivando con le sue riflessioni, con la sua musica, con le sue letture, allora il Webern di cui si appropria lo sperimentalismo del secondo dopoguerra abbisogna di essere passato al vaglio di un webernismo critico.

Ricordiamo che il tema di Webern, della necessità di una rilettura critica di Webern, e del rapporto tra pensiero di Webern e Goethe, è stato al centro di un saggio di Cosimo Colazzo pubblicato molti anni fa dalla “Nuova Rivista Musicale Italiana”: Cosimo Colazzo, Le metamorfosi del tempo. Per un webernismo critico. La concezione musicale di Anton Webern in rapporto al pensiero di J. W. Goethe, in «Nuova Rivista Muiscale Italiana», n. 1, gennaio-marzo 1994, Nuova Eri edizioni, pp. 57-68.

Un saggio di Cosimo Colazzo sul rapporto tra Rosmini e il pensiero dell’arte astratta in Carlo Belli. Pubblicato da Rosmini Studies, rivista dell’Università di Trento


Un saggio di Cosimo Colazzo, dal titolo “Filosofia di Rosmini e pensiero dell’arte astratta in Carlo Belli”, appare nell’ultimo numero di “Rosmini Studies” – 11 (2024), pp. 77-89 -, rivista dell’Università di Trento.

Carlo Belli fu acceso sostenitore delle avanguardie e teorico dell’arte astratta in Italia negli anni ’20-’30 del secolo scorso. Gli sono punti di riferimento le avanguardie del primo Novecento e quella palestra intellettuale di nuove idee che fu rappresentata dal fenomeno delle “Riviste” in Italia.

Il saggio esplora l’originale combinazione in Belli tra l’antipositivismo di Bergson e il pensiero platonico di Rosmini, che si combinano nella sua ricerca e militanza intellettuale che riguarda l’arte astratta e l’architettura razionale.

Questo il riferimento DOI della rivista “open access”: https://doi.org/10.15168/2385-216X/2024/11

Riferimento DOI del saggio di Cosimo Colazzo: https://doi.org/10.15168/2385-216X/2939

In particolare, il saggio di Cosimo Colazzo è consultabile e scaricabile, in formato PDF, a partire da questo link: https://teseo.unitn.it/rosministudies/article/view/2939/3629

La bellezza oggi. Dal piano dell’estetica e delle pratiche artistiche, una riflessione sul tempo contemporaneo, complesso, a volte paradossale. Se ne parla in una tavola rotonda a Cles, giovedì 12 dicembre alle 20:30, Palazzo Assessorile, organizzata dalla Pinacoteca d’arte contemporane del Centro Studi per la Val di Sole. Introducono Fiorenzo De Gasperi e Romina Zanon. Intervengono Giuliana Adamo, Roberta Bonazza, Cosimo Colazzo

12 Dicembre 2024
20:30a22:00


Comunicato stampa

A Cles la tavola rotonda

“L’esperienza della bellezza nel tempo presente”

La Pinacoteca d’arte contemporanea del Centro Studi per la Val di Sole (nata nel 2022 come osservatorio sulle pratiche artistiche della comunità locale), in collaborazione con il Comune di Cles, organizza la tavola rotonda “L’esperienza della bellezza nel tempo presente” che si terrà presso il Palazzo Assessorile di Cles, giovedì 12 dicembre 2024 alle ore 20.30.Il concetto di bellezza è da sempre un tema centrale nel dibattito sulle arti e la filosofia. Da Platone a Kant, da Hegel a Nietzsche, da Hutcheson a Adorno, da Scruton a Eco, la dialettica del bello ha disegnato una costellazione di letture e teorie diversificate. Nella seconda metà dell’Ottocento la riflessione filosofica intorno all’idea del bello tematizza il rapporto che unisce la bellezza, pensata nella sua stretta connessione con la nozione di arte, e la sfera della vita, considerata nella sua contingenza e insuperabile temporalità. Nel solco di questo dibattito imperniato sull’indissolubile rapporto che unisce l’idea di arte e la nozione di pathos (vita) si colloca la riflessione attorno alla quale è costruita la tavola rotonda “L’esperienza della bellezza nel tempo presente” proposta dalla Pinacoteca di arte moderna e contemporanea del Centro Studi per la Val di Sole. Che ruolo assume la bellezza in una società dominata dal digitale e da un compulsivo consumo dell’effimero? In un mondo sovrastato dalla «dittatura delle emozioni immediate» (M. Pappalardo, 2020) come può sopravvivere “l’esperienza del bello”, intesa come apertura percettiva che richiede silenzio, sguardo attento e ascolto paziente? Nell’epoca del «bello» artificiale è possibile pensare a un’estetica della bellezza come fonte di benessere psicologico per il singolo e la collettività? Attorno a questi quesiti si snoda la riflessione proposta dalla Pinacoteca in una tavola rotonda pensata come momento dialettico interdisciplinare, dalla filosofia alla musica, dalla storia dell’arte contemporanea alla letteratura.

          Dopo le introduzioni di Fiorenzo Degasperi (esperto d’arte, autore di numerose monografie e curatore di mostre e incontri culturali) e Romina Zanon (coordinatrice della Pinacoteca, fotografa e docente di Storia e tecnica della fotografia presso l’Università degli Studi di Udine), interverranno Roberta Bonazza (Curatrice di mostre e di progetti culturali trasversali alle arti, autrice e documentarista), Giuliana Adamo (fellow del Trinity College di Dublino e presidente dell’Associazione Piazza del Mondo) e Cosimo Colazzo (compositore e docente di Composizione al Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento).

          L’evento, con ingresso libero, è curato dal Comitato di gestione della Pinacoteca d’arte contemporanea del Centro Studi per la Val di Sole formato da Tiziana Ambrosi, Carla Cardinaletti, Elisa Iachelini, Marcello Nebl, Mauro Pancheri, Romina Zanon.Per informazioni: pinacoteca@centrostudiperlavaldisole.it – 328/8033050.

Cosimo Colazzo in dicembre al Conservatorio Superior de Musica di Siviglia

5 Dicembre 2024 11:00a9 Dicembre 2024 13:00

L’Associazione Culturale Piazza del Mondo collabora a un’iniziativa del Conservatorio Superior de Musica Manuel Castillo di Siviglia in Spagna che ha organizzato tra ottobre e dicembre il “Compositores en Sevilla. II Encuentro de Otoño”, una serie di masterclass e incontri con studenti, anche con nuove esecuzioni di opere. Si sono già svolti gli incontri: con Benet Casablancas, incentrato sull’analisi musicale (metodi, oggetti, processi, esiti; 18 e 19 ottobre); con César Camarero, compositore, sulla sua opera, con una nuova esecuzione in prima di un suo brano, “Transparente, vacio, ciego, alado” per ensemble di chitarre (prima esecuzione dell’opera 31 ottobre, masterclass 13 novembre). Ora è la volta del terzo modulo affidato a Cosimo Colazzo. Nel periodo 5-9 dicembre si terranno: audizioni di brani selezionati di studenti compositori del Conservatorio di Siviglia (con una commissione presieduta dal direttore del Conservatorio Israel Sánchez López, e la presenza di compositori – Colazzo e Camarero – oltre che di interpreti e docenti); e la masterclass tenuta da Cosimo Colazzo sulla propria musica (caratteristiche di linguaggio, suono, procedimenti compositivi, tecniche).

Ricordiamo che in primavera si è tenuta presso il Conservatorio di Siviglia una masterclass di Composizione per ensemble con Agorart ensemble: un’altra collaborazione che ha riguardato l’Associazione Culturale Piazza del Mondo. Nell’incontro primaverile, con la masterclass si tennero anche due concerti di Agorart ensemble: uno con repertorio contemporaneo di autori internazionali; un altro con autori studenti compositori del Conservatorio di Siviglia, partecipi della masterclass impartita.

Peraltro quest’ultimo concerto con in programma le musiche di studenti compositori del Conservatorio di Siviglia viene replicato in Italia, a Trento, presso l’Auditorium del Conservatorio di musica F.A. Bonporti nell’ambito della rassegna di concerti “Mondi Sonori”, il prossimo 11 dicembre.

Il nuovo appuntamento sivigliano di dicembre risalta come una splendida nuova occasione di scambio e confronto, su composizione, musiche nuove, percorsi e itinerari di creatività oggi, in rapporto anche a esperienze di giovani compositori. Tutto di estremo interesse, come sempre accade nella relazione con il Conservatorio Superior de Musica di Siviglia, un’istituzione fertilissima di iniziative e creatività.


LOCANDINA (PDF)