Incroci e suggestioni, lungo il ‘900 e oggi, tra
jazz e classica. Si parte da due trascrizioni, dal pianoforte all’ensemble, di partiture
del ‘900 – di Ervin Schulhoff e di Igor Stravinskij – che hanno esplorato alcuni
margini tra i due generi. Schulhoff riprende le movenze di quel jazz che
raggiungeva l’Europa nei primi decenni del ‘900, mentre Stravinsky lo
rispecchia attraverso la sua personale propensione per i poliritmi e il
montaggio spiazzante.
Il brano di Mattia Grott procede leggero e ironico nel suo elegante dipanarsi. Infine, una nuova composizione del 2023 di Cosimo Colazzo, “Trittico del volo fratto e piano”, che realizza vitalissime testure poliritmiche, mentre al suo centro apre distese di stati sonori sottratti e incantati.
L’ingresso è libero.
Di seguito il programma dettagliato:
PROGRAMMA
Ervin Schulhoff (1894-1942)
Pittoresken (1919) per flauto, clarinetto, sax e pianoforte
Trascrizione
(2023) per ensemble, dall’originale per pianoforte, di Daniele Grott
IIIIIIIVV
Igor Stravinskij (1882-1971)
Piano
Rag Music (1919) per flauto, clarinetto, sax e
pianoforte
Trascrizione
(2023) per ensemble, dall’originale per pianoforte, di Daniele Grott
Mattia Grott (1996)
Trio
Galante (2023) per flauto, clarinetto, sax
Cosimo Colazzo (1964)
Trittico del volo fratto e piano (2023) per flauto, clarinetto, sax
Volo di stringheUno spazio nel mezzoTarolabyrinthe IV
Agorart Ensemble è un ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo, distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con sperimentazioni aperte e sfidanti. Numerose sono le prime esecuzioni assolute presentate in pubblico, di nuove opere di compositori che hanno scritto lavori appositamente per l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” e per l’ensemble, quali Agostini, Aralla, Bombardelli, Bosco, Camarero, Colazzo, Colombo Taccani, De Sanctis De Benedictis, Quintero, Rolli, e diversi altri. Ha tenuto concerti in Italia e in Spagna collaborando con il festival Encuentros Sonoros di Siviglia e con l’ensemble Taller Sonoro, con Conservatorio e Università di Siviglia.
L’Associazione
Culturale “Piazza del Mondo”, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento
di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare, la relazione tra
territori, il dialogo delle alterità. Ha realizzato numerose manifestazioni,
tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di
genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come
nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità,
Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno
civile. Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti
con iniziative ad alto tasso di innovazione, come nel caso degli ensemble
Agorart e MP Saxophone Quartet. Realizza pubblicazioni con gli editori Armando
e Castelvecchi.
Si termina una fase intensa di iniziative programmate dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo con un’ opera, in programma a Trento, all’Auditorium del Conservatoriodi musica F.A Bonporti, sabato 25 novembre alle ore 20:45, un’opera comica di Cosimo Colazzo, su libretto di Giuliana Adamo, dal titolo La locandiera, Musicape e il giovin signore. L’opera è una satira di estrema attualità su certo populismo da spiaggia. Il giovin signore adombra un personaggio ottuso e arrogante, presente in ogni tempo. La locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza femminile popolare, gli tiene testa: sembra assecondarlo, ma per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama un personaggio favolistico di Maria Lai e il suo essere dotata di una mente bambina contro ogni conformismo) è personaggio che ronza curiosa intorno alle azioni degli umani e le commenta ilare e pungente. Giochi linguistici, nel testo, nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. C’è il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino. Personaggi e interpreti: la locandiera: Patrizia Zanardi (soprano); il giovin signore: Paolo Leonardi (basso); Musicape: Giuseppe Calliari (voce recitante). Per la parte strumentale: Agorart Ensemble, che è ensemble in residence dell’Associazione Piazza del Mondo di Rovereto: Emanuele Dalmaso (sax); Leonardo Graziola (violoncello); Mirko Satto (accordeon); Mirko Pedrotti (percussioni); Andrea Gargiulo (pianoforte). Direttore: Cosimo Colazzo. Regia video e live editing: Francesco Casu. Montaggio e postproduzione: Roberto Putzu; disegni originali: Sean Scaccia. Saranno sipario all’opera: un’interpretazione musicale di Stockhausen (Davide Baldo, ottavino) con video di Francesco Casu; un’intervista a Maria Lai; e una fiaba di Maria Lai interpretata in un video con la regia di Francesco Casu.
L’ingresso allo spettacolo è libero
Sipario
Karlheinz Stockhausen,
Zungenspitzentanz per ottavino da Samstag aus Licht. Davide Baldo (ottavino), con un video di Francesco Casu
Maria Lai,Curiosape.Video di Francesco Casu
L’opera
La locandiera, Musicape e il giovin signore– opera comica –
Musica di Cosimo Colazzo |Libretto di Giuliana Adamo
La locandiera,Patrizia Zanardi (soprano)|Il giovin signore, Paolo Leonardi (basso)|Musicape, Giuseppe Calliari (voce recitante) | Agorart ensemble:Emanuele Dalmaso (sax), Tobia Revolti (violoncello), Mirko Satto (accordeon), Mirko Pedrotti (percussioni), Andrea Gargiulo (pianoforte) | Direttore Cosimo Colazzo
Regia video e live editing: Francesco Casu
Montaggio e postproduzione: Roberto Putzu | disegni originali Sean Sciacca
Un’opera comica contro il sovranismo machista
L’opera presenta una satira di estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista. Il giovin signore può spopolare sui social con il suo fare sfrontato e le sue battute sempre malriuscite, ma la locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai, la sua sensibilità e il suo impegno sociale) è personaggio che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima a tutto, curiosa e pungente.
Giochi linguistici, nel testo e nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. Il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.
Cosimo Colazzo, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai.com. Nel campo dell’opera e del teatro musicale, è autore dell’opera Francisca, delle opere comiche La locandiera, Musicape e il giovin signore (libretto di Giuliana Adamo), Il latifondo magico (libretto di Vito Riviello), dell’opera-balletto Sotto i colpi del sole di ferro (testo di Salvatore Colazzo), dei melologhi Les dés des ordres (con testi di Emilio Villa), L’attesa (testo del compositore, da Simone Weil). È autore di saggi e volumi pubblicati in Italia e all’estero.
Giuliana Adamo, docente di Lingua e Letteratura italiana al Department of Italian del Trinity College di Dublino è autrice di libri e saggi dedicati alla letteratura del ‘900 (Palazzeschi; il futurismo, Vincenzo Consolo; Umberto Eco, Luigi Meneghello; Maria Attanasio; Antonella Anedda gli autori studiati e analizzati), alla storia della resistenza (la figura di Vittore Bocchetta), a questioni spinose dell’attualità (mafia e ‘ndrangheta), pubblicati da editori importanti tra cui Salerno, Manni, Longo, Castelvecchi, Armando, Viella, CUEC.
Gli interpreti
Patrizia Zanardi, soprano, interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.
Paolo Leonardi, giovane basso-baritono diplomato nel 2019 in musica vocale da camera sotto la guida di Roberto Abbondanza con il massimo dei voti e la lode all’ISSM Giulio Briccialdi di Terni, prosegue gli studi presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma dove si specializza con Sara Mingardo in Canto rinascimentale e barocco. Accanto agli studi accademici, completa la sua formazione seguendo corsi con Isabel Yi Man Chuan, Maria Tomanova, Maria Chiara Pavone, Luciana Serra, Alda Caiello ed Elizabeth Norberg-Schulz. Ha debuttato i ruoli di Benoit e Alcindoro ne La bohème e di Colas in Bastien und Bastienne.
Giuseppe Calliari, musicista, docente, scrittore, poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.
Agorart Ensemble è un ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo, distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con sperimentazioni aperte e sfidanti. Numerose sono le prime esecuzioni assolute presentate in pubblico, di nuove opere di compositori che hanno scritto lavori appositamente per l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” e per l’ensemble, quali Agostini, Aralla, Bombardelli, Bosco, Camarero, Colazzo, Colombo Taccani, De Sanctis De Benedictis, Quintero, Rolli, e diversi altri. Ha tenuto concerti in Italia e in Spagna collaborando con il festival Encuentros Sonoros di Siviglia e con l’ensemble Taller Sonoro.
Francesco Casu,progettista, regista, artista multimediale, conta tra le altre esperienze, installazioni video alla Galleria degli Uffizi, al MAXXI di Roma. Interlocutore privilegiato per quanto riguarda la trasmissione del mondo culturale sardo, ha curato e progettato le installazioni dei più importanti centri di cultura dell’isola, dal Museo sulla poesia improvvisata di Bitti al Museo delle Maschere di Mamoiada, dalla Stazione dell’Arte di Ulassai al parco Grazie Deledda e lo spazio dedicato a Salvatore Cambosu. La sua è un’esperienza che affonda nelle sperimentazioni degli anni ’80 di musica elettronica e video-arte, arrivando a ridisegnare nuove forme di esperienze, a dare forma alla realtà percettiva con le nuove tecnologie.
Produzione
L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare tra gli ambiti umanistico, scientifico, artistico; la relazione tra territori diversi; il dialogo delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile. Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione. Al suo interno agisce Agorart ensemble, un gruppo di musicisti dedito alle musiche del Novecento e contemporanee. Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando e Castelvecchi. Info: www.piazzadelmondo.it; segreteria@piazzadelmondo.it
LOCANDINA Opera LA LOCANDIERA, MUSICAPE E IL GIOVIN SIGNORE – (PDF) – (JPEG) PROGRAMMA DI SALA Opera LA LOCANDIERA, MUSICAPE E IL GIOVIN SIGNORE – (PDF – pp. 1-4) – (PDF – Opuscolo) LIBRETTO opera LA LOCANDIERA, MUSICAPE E IL GIOVIN SIGNORE – (PDF, lettura web)
Un concerto organizzato dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo prende le mosse da un autore molto significativo nel Novecento musicale e per la contemporaneità: John Cage. Il concerto è in programma per mercoledì 15 novembre alla Sala Filarmonica di Rovereto, alle ore 20:45, e assume la forma di un concerto con video. Saranno protagonisti l’Ensemble di arpe della Civica Scuola Musicale “R: Zandonai” di Rovereto, Agorart ensemble (con Davide Baldo al flauto, Emanuele Dalmaso al clarinetto, Mattia Grott a sax e pianoforte, Cosimo Colazzo al pianoforte), e il multimedia artist Francesco Casu.
Un concerto composito, quindi, fatto di immagini, video, luci, che significativamente propone innanzitutto Cage, ponendosi nel solco di un’arte che libera i margini definitori verso incroci molteplici. Cage smargina i confini abituali delle cose, dei rapporti tra suono, rumore, silenzio pensandoli in osmosi, in una condizione aperta e liberata.
Stockhausen, altro autore nel programma del concerto, diversamente da Cage, con un atteggiamento di vorace spinta sperimentale, approda, per paradossi e salti, a una visione policentrica e aperta. La sua immaginazione spazia nell’aperto, si spinge sempre oltre. I suoi progetti possono assumere respiro cosmogonico, fare dello zodiaco e di cartografie stellari mappe tutte musicali. Nel concerto l’interpretazione musicale di Tierkreis tesse suoni variamente modulati in percorsi spaziali, mentre un video ne traccia risonanze, nel segno di un di là, di un fuori campo da ricercare e mostrare.
La fiaba consente di sottrarsi alle serie logiche. Genere strutturato, rinsalda, nelle sue ritmiche consolidate ancorché orali, il senso comunitario. E nello stesso tempo offre la possibilità, dentro la sua cornice, di trasgredire e sognare. L’arte – dice Maria Lai, che sarà presente nella serata con la sua fiaba Curiosape interpretata dal linguaggio video di Francesco Casu – è una pietra lanciata nel vuoto: slancio, scommessa, gioco e stupore, come anche attesa e capacità d’ascolto.
Cosimo Colazzo propone una sua recentissima composizione, un trittico tre vaste pagine, dove una forma che muove per aperture e rientri, accelerazioni o vaste dilatazioni, si realizza in intrecci di testure poliritmiche variamente proiettate (Volo di stringhe e Tarolabyrinthe IV) o in un senso spaziato del suono, della musica e del silenzio (Uno spazio nel mezzo), che libera tracce e profili come fuori dal tempo.
Ricordiamo che è in corso, alla Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto (dal 10 al 26 novembre 2023) una mostra con tredici tavole di Antonio Verri (1949-1993), poeta e artista visivo che a Cage ha voluto dedicare questo suo ciclo di lavori, appassionato come era della capacità generativa e compositiva del caso e della stratificazione di cose diverse.
Comprendere come l’universo dei possibili non sia limitato all’orizzonte umano consente di dare voce al diverso e di rapportarsi ai contesti in termini decentrati. In questo senso l’altro prende campo e può rendersi presente, non solo nelle parti di un ruolo o di una funzione, ma come soggetto che agisce su margini di vita liberata.
Liberarsi dalla considerazione del progresso umano come infinito e una diversa considerazione del rapporto uomo-ambiente è messaggio che proviene dalla giornata di studi che si svolge nella stessa giornata del 15 novembre, sempre organizzata dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo, a partire dalle ore 10:00 presso la Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto, dedicata al tema dell’antropocene, con importanti studiosi e artisti.
L’Ensemble di Arpe della Civica Scuola Musicale “R.
Zandonai” di Rovereto è legato alla Classe di Arpa della Scuola,
che, attiva da molti anni, ha formato molti studenti e musicisti oggi impegnati
professionalmente. Molti allievi sono correntemente premiati in Concorsi
nazionali e internazionali di interpretazione musicale. La Civica Scuola
Musicale “R. Zandonai” è un’istituzione storica che conta ormai più di un
secolo di vita. Offre una formazione accurata, di educazione al suono e alla
musica, da 0 a 103 anni (questa l’età del meno giovane dei suoi studenti). Nel
suo ordinamento prevede anche corsi pre-accademici che preparano all’accesso al
Conservatorio. Importante nella storia musicale del territorio, detiene un
patrimonio di fondi musicali che sono oggetto di ricerca musicologica.
Agorart Ensemble è un ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo, distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con sperimentazioni aperte e sfidanti. Numerose sono le prime esecuzioni assolute presentate in pubblico, di nuove opere di compositori che hanno scritto lavori appositamente per l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” e per l’ensemble, quali Agostini, Aralla, Bombardelli, Bosco, Camarero, Colazzo, Colombo Taccani, De Sanctis De Benedictis, Quintero, Rolli, e diversi altri. Ha tenuto concerti in Italia e in Spagna collaborando con il festival Encuentros Sonoros di Siviglia e con l’ensemble Taller Sonoro, con Conservatorio e Università di Siviglia.
Francesco Casu, progettista, regista, artista multimediale, conta tra le altre esperienze, installazioni video alla Galleria degli Uffizi, al MAXXI di Roma. Interlocutore privilegiato per quanto riguarda la trasmissione del mondo culturale sardo, ha curato e progettato le installazioni dei più importanti centri di cultura dell’isola, dal Museo sulla poesia improvvisata di Bitti al Museo delle Maschere di Mamoiada, dalla Stazione dell’Arte di Ulassai al parco Grazie Deledda e lo spazio dedicato a Salvatore Cambosu. La sua è un’esperienza che affonda nelle sperimentazioni degli anni ’80 di musica elettronica e video-arte, arrivando a ridisegnare nuove forme di esperienze, a dare forma alla realtà percettiva con le nuove tecnologie.
PROGRAMMA
John Cage (1912-1992)
Postcard From Heaven for 1-20 Harps (1983) [Ensemble di Arpe della Civica Scuola Musicale “R. Zandonai” di Rovereto: prof. Michele Valcanover, Marianna Fornasa, Giovanna Prodan, Ailyn Masoudi, Elisa Perego, Albarosa Mabboni, Elettra Bellini – docente curatrice dell’ensemble prof. Francesca Tirale, dir. prof. Mattia Grott]
Maria Lai (1919-1913)
Curiosape – fiaba in video, regia di Francesco Casu
Cosimo Colazzo (1964)
Trittico del volo fratto e piano (2023) per flauto, clarinetto, sax e pianoforte Volo di stringheUno spazio nel mezzoTarolabyrinthe IV [Agorart ensemble: Davide Baldo (flauto), Emanuele Dalmaso (clarinetto), Mattia Grott (sax), Cosimo Colazzo (pianoforte)]
Karlheinz Stockhausen (1928-2007)
Tierkreis (1974-75) per ensemble, con un’interpretazione video di Francesco Casu [Agorart ensemble: Davide Baldo (flauto), Emanuele Dalmaso (clarinetto), Mattia Grott (sax e pianoforte)]
Prossimi
eventi
Giovedì 16 novembre 2023 | 20:45 | Rovereto | Sala Filarmonica | Concerto| ArpistaFrancesca
Tirale|Le vive corde del ‘900 contemporaneo|Musiche di Tournier,
Bruni, Petrassi, Britten, Togni, Mannino
Sabato 25 novembre 2023 | 20:45 | Trento | Auditorium del Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” | Opera | La locandiera, Musicape e il giovin signore| opera comica | Musica di Cosimo Colazzo | Libretto di Giuliana Adamo | Regia video e live editing Francesco Casu | Interpreti: La locandiera,Patrizia Zanardi (soprano)|Il giovin signore, Paolo Leonardi (basso)|Musicape, Giuseppe Calliari (voce recitante) | Agorart ensemble:Emanuele Dalmaso (sax), Leonardo Graziola (violoncello), Mirko Satto (accordeon), Mirko Pedrotti (percussioni), Andrea Gargiulo (pianoforte) | Direttore Cosimo Colazzo | Montaggio e postproduzione: Roberto Putzu | disegni originali Sean Sciacca
L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare, la relazione tra territori, il dialogo delle alterità. Ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile. Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione, come nel caso degli ensemble Agorart e MP Saxophone Quartet. Realizza pubblicazioni con gli editori Armando e Castelvecchi.
Francisca è un’opera recente di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo, per due voci cantanti, una voce recitante e un quartetto di sassofoni, insieme con una vasta composizione video del multimedia artist Francesco Casu. L’opera, in questa versione con video è in programma all’Auditorium del Conservatorio di Musica “F.A. Bonporti” di Trento, sabato 11 novembre alle ore 20:45, per iniziativa dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo.
L’opera tratta una tematica di genere che tocca le sensibilità attuali. Francisca, la protagonista, è sottoposta a un processo dall’Inquisizione perché assume vesti e comportamenti maschili e lavora nei campi. Lo fa per sopravvivere, poiché ha perso il marito e vive sola, non ha nessuno e ha bisogno di lavorare. Ma interpreta l’altro genere, ne assume il linguaggio. E questo provoca scandalo, turbamento. Il processo terminerà positivamente per lei, caso inatteso di tolleranza del diverso. Ma ha leso punti critici dell’ordine sociale e per questo ha mosso la forza del potere.
L’opera quindi solleva la questione dello stigma che esclude il diverso e lo vorrebbe espulso dall’orizzonte della normalità. Si riferisce a un fatto storico accaduto in Sicilia alla fine del 1600, un periodo dove persiste la eco del dagli all’untore e della caccia alle streghe. Attraverso lo scontro-incontro in tribunale di Francisca, contadina giovane e povera, e di Don Bonaventura Cappello, Inquisitore, mostra la strenua, eterna, sempre attuale lotta tra cecità e ragione, calunnia e verità, fuoco distruttore e luce illuminante.
La musica rende questo senso dello scontro che oppone la forza del potere che reclama remissione, e una donna inerme. Ma nel corso degli svolgimenti rende anche le trasformazioni che incontrano i personaggi, e soprattutto l’Inquisitore, i dubbi che l’avvolgono, la penombra che vive un potere che incomincia a porsi domande e a modificarsi.
Il libretto si ispira al racconto-documento di Maria Attanasio (Caltagirone, 1943; punta di diamante della Sellerio) intitolato Correva l’anno 1698 quando nella città avvenne il fatto memorabile (I. ed. 1994; II. ed. 2020 in Lo splendore del niente e altre storie).
L’opera presenta due voci cantanti, Francisca interpretata dal soprano Patrizia Zanardi, e l’Inquisitore nella voce del baritono Roberto Abbondanza. Una voce recitante, interpretata da Giuseppe Calliari, lega eventi, descrive fatti e antefatti, commenta. Con le voci un ensemble, un quartetto di sassofoni, MP Saxophone Quartet: Emanuele Dalmaso (sax soprano); Mattia Grott (sax contralto), Filippo Corbolini (sax tenore); Simone Dalcastagnè (sax baritono). Importante l’apporto del video, che accompagna tutta l’opera, composto da Francesco Casu, multimedia artist, che cura anche, nella rappresentazione, la regia e il live editing dello spettacolo. Ha collaborato a montaggio e postproduzione Roberto Putzu, mentre i disegni originali sono di Sean Scaccia.
Si terrà un breve incontro con la scrittrice Maria Attanasio e la librettista Giuliana Adamo per presentare l’opera, alle ore 20:00, poco prima dello spettacolo che inizierà alle ore 20:45.
20:00 | Anteprima
Incontro con la scrittrice Maria Attanasio a cura di Giuliana Adamo
20:45 | L’opera
Francisca– opera da camera –
Musica di Cosimo Colazzo|Libretto diGiuliana Adamo
Montaggio e postproduzione: Roberto Putzu | disegni originali Sean Sciacca
Dramma della diversità.
Ma anche del potere…
Francisca è una voce lontana, eco di una cronaca
antica. Un grido che ancora risuona e chiede ascolto, il coraggio di ascoltare.
Nel Seicento viveva Francisca-Francisco,
homofemmina, donna… Si levano voci che la chiamano strega: borbottano,
poi rombano, si diffondono, la travolgono. … l’Inquisitore in Tribunale la
interroga, le fiamme già crepitano… come andrà a finire?
Da una storia vera, un’opera in musica che esprime il
dramma della diversità incarnato da Francisca. Si ispira al racconto-documento
di Maria Attanasio Correva l’anno 1698 quando nella città avvenne il fatto
memorabile. Periodo oscuro del dagli all’untore e della caccia alle
streghe.
Attraverso lo scontro-incontro in tribunale di
Francisca, contadina giovane e povera, e di Don Bonaventura Cappello,
Inquisitore, emerge la strenua, eterna, sempre attuale lotta tra cecità e
ragione, calunnia e verità, fuoco distruttore e luce illuminante.
Francisca rappresenta il dramma di una donna che propone se stessa al mondo, nella
disperata ricerca di sopravvivere e esserci, e dall’altra parte un
potere che vive un crepuscolo e di fronte a lei vacilla e dubita.
La musica conduce dentro le pieghe dei personaggi, ne
rende la complessità che va oltre lo stigma, oltre l’istituzione. Quando le
difese diurne cedono e si è soli, arrivano il dubbio e la domanda, di più,
anche momenti di radicale dispersione del sé.
Un’opera che interroga l’identità e i ruoli socialmente performati, ma anche più fondi, sotterranei sommovimenti, spinte e controspinte. L’individuo, nella domanda silente del suo esserci, rappresenta pur sempre un resto, una sottrazione, una deriva non sempre assimilabile. La stessa forza che reclama l’adesione all’ordine costituito entra in una penombra dove i confini si sfumano e le cose ricercano, trovano altre intese…
Cosimo Colazzo, compositore, pianista, direttore
d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e
internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli
Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai.com. Nel
campo dell’opera e del teatro musicale, è autore dell’opera Francisca,
delle opere comiche La locandiera, Musicape e il giovin signore
(libretto di Giuliana Adamo), Il latifondo magico (libretto di Vito
Riviello), dell’opera-balletto Sotto i colpi del sole di ferro (testo di
Salvatore Colazzo), dei melologhi Les dès des ordres (con testi di
Emilio Villa), L’attesa (testo del compositore, da Simone Weil). È
autore di saggi e volumi pubblicati in Italia e all’estero.
Giuliana Adamo, docente di Lingua e Letteratura italiana al Department of Italian del Trinity College di Dublino è autrice di libri e saggi dedicati alla letteratura del ‘900 (Palazzeschi; il futurismo, Vincenzo Consolo; Umberto Eco, Luigi Meneghello; Maria Attanasio; Antonella Anedda gli autori studiati e analizzati), alla storia della resistenza (la figura di Vittore Bocchetta), a questioni spinose dell’attualità (mafia e ‘ndrangheta), pubblicati da editori importanti tra cui Salerno, Manni, Longo, Castelvecchi, Armando, Viella, CUEC.
Gli interpreti
Roberto Abbondanza, baritono,
ha cantato in ruoli primari nei maggiori teatri: Scala di Milano, Maggio
Musicale Fiorentino, Teatro dell’Opera di Roma, La Fenice, Teatro Regio
di Torino, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, ecc.
All’estero si è esibito nei più importanti centri, in Europa, Asia, America. Particolarmente
interessato al repertorio contemporaneo, ha cantato opere di autori come
Barber, Bernstein, Britten, Bussotti, Dallapiccola, Donatoni, Guaccero, Henze
(premio Abbiati 2005), Ligeti, Macchi, Maderna, Malipiero, Nono, Pärt,
Petrassi, Schönberg, Sinopoli, Stravinskij, ecc. Ha inoltre interpretato
numerose prime assolute, tra le quali opere e composizioni di Adams, Ambrosini,
Bacalov, Battistelli, Boccadoro, Colasanti, Colazzo, D’Amico, Dall’Ongaro, Del
Corno, De Rossi Re, Di Bari, Fedele (Premio Abbiati 2007), Francesconi,
Frisina, Galante, Glass, Gregoretti, Guastella, MacMillan, Manzoni, Morricone,
Mosca, Panni, Pennisi, Sbordoni, Scogna, Vacchi (Premio Abbiati 2003).
Patrizia Zanardi, soprano, interpreta ruoli
principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti,
Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi
di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle
d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga,
Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera,
Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center
Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.
Giuseppe Calliari, musicista, docente, scrittore,
poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama
culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi
musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di Ferruccio
Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.
MP Saxophone Quartet è un ensemble dedito alla musica
contemporanea, attivo nell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale
“Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo.
Numerose sono le prime esecuzioni assolute presentate in pubblico, di nuove
opere di compositori. Hanno scritto lavori appositamente per l’Associazione
Culturale “Piazza del Mondo” e per il quartetto, compositori quali Aralla,
Colazzo, Colombo Taccani, Perezzani e altri.
Francesco Casu,progettista, regista, artista multimediale, conta tra le altre esperienze, installazioni video alla Galleria degli Uffizi, al MAXXI di Roma. Interlocutore privilegiato per quanto riguarda la trasmissione del mondo culturale sardo, ha curato e progettato le installazioni dei più importanti centri di cultura dell’isola, dal Museo sulla poesia improvvisata di Bitti al Museo delle Maschere di Mamoiada, dalla Stazione dell’Arte di Ulassai al parco Grazie Deledda e lo spazio dedicato a Salvatore Cambosu. La sua è un’esperienza che affonda nelle sperimentazioni degli anni ’80 di musica elettronica e video-arte, arrivando a ridisegnare nuove forme di esperienze, a dare forma alla realtà percettiva con le nuove tecnologie.
Prossimi eventi
Sabato 25 novembre 2023 | 20:45 | Trento | Auditorium Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” | La locandiera, Musicape e il
giovin signore | Opera comica | Musica di Cosimo
Colazzo,
Libretto di Giuliana Adamo | La
locandiera, Patrizia Zanardi
(soprano) | Il giovin signore, Paolo Leonardi
(basso) | MusicapeGiuseppe Calliari
(voce recitante) | Agorart ensemble,
dir. Cosimo Colazzo
Un concerto per il festival di Sonata Island “Ai confini e oltre 2023” mercoledì 1 novembre alla Sala della Fondazione CARITRO di Trento, alle 20:45 vede impegnato Agorart ensemble con un programma a cavallo tra jazz e classica
Agorart ensemble si presenta nella formazione con Davide Baldo al flauto, Emanuele Dalmaso al clarinetto, Mattia Grott al sax e Cosimo Colazzo al pianoforte, con un programma ricco di proposte e novità che mettono a fuoco incroci e suggestioni, lungo il ‘900 e oggi, tra jazz e classica.
Di sicuro fascino le trascrizioni, per mano di Daniele Grott, di partiture del ‘900 che hanno esplorato queste terre di confine, tradotte dal pianoforte per l’organico del quartetto. Dalle “Pittoresken” di Ervin Schulhoff, che riprendono le movenze di quel jazz che raggiungeva l’Europa nei primi decenni del ‘900, a “Piano rag music” di Stravinsky che mette in campo tutto la sua propensione per poliritmi e il montaggio spiazzante.
Dopo le trascrizioni da Schulhoff e Stravinsikij, un brano di Mattia Grott, composto quest’anno, dal titolo “Trio Galante”, leggero e ironico nel suo elegante dipanarsi. Infine, una nuova composizione del 2023 di Cosimo Colazzo, “Trittico del volo fratto e piano”, che realizza vitalissime testure poliritmiche, mentre al suo centro apre distese di stati sonori sottratti e incantati.
Si tratta di una vasta opera che è articolata in tre pannelli: agli estremi del Trittico due brani – “Volo di stringhe” e “Tarolabyrinthe IV” – vitali nella composita integrazione di pattern volti a creare testure ricche di vis ritmico-sonora: un’esplosione di colori variegati e raffinati. Nella parte centrale – “Uno spazio nel mezzo” – morbide, fluttuanti, sospese sonorità, in contatto estremo con vuoto e silenzio. Un orizzonte largo di visioni, il complesso del pezzo, dove agisce controllo compositivo, senso del corpo che ricerca vita e movimento, ma anche il gesto volto all’interno tramite processi di sottrazione che mettono in contatto con punti profondi del sé, come fuori da ripari.
Ervin Schulhoff (trascrizione di Daniele Grott) – Pittoresken (1919) per flauto, clarinetto, sax e pianoforte (I-II-III-IV-V)
Igor Stravinskij (trascrizione di Daniele Grott) – Piano Rag Music (1919) per flauto, clarinetto, sax e pianoforte
Mattia Grott – Trio Galante (2023) per flauto, clarinetto, sax
Cosimo Colazzo – Trittico del volo fratto e piano (2023) per flauto, clarinetto, sax (Volo di stringhe – Uno spazio nel mezzo – Tarolabyrinthe IV)
Agorart Ensemble è un ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo, distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con sperimentazioni aperte e sfidanti. Numerose sono le prime esecuzioni assolute presentate in pubblico, di nuove opere di compositori che hanno scritto lavori appositamente per l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” e per l’ensemble, quali Agostini, Aralla, Bombardelli, Bosco, Camarero, Colazzo, Colombo Taccani, De Sanctis De Benedictis, Quintero, Rolli, e diversi altri. Ha tenuto concerti in Italia e in Spagna collaborando con il festival Encuentros Sonoros di Siviglia e con l’ensemble Taller Sonoro, con Conservatorio e Università di Siviglia.
Siamo di fronte a fatti paradossali come quello di un libro che, autoprodotto, spande razzismo e scala le classifiche, e a una crisi lunga che affligge il libro e più in generale il fare culturale. Come leggere la dispersione della lettura come spazio qualificante di definizione del sé e di fattori identitari della cittadinanza? Di questo e altro si tratta in un editoriale di Cosimo Colazzo che è stato pubblicato dai quotidiani “Alto Adige” (venerdì 20 ottobre) e “L’Adige” (sabato 21 ottobre).
Qui di seguito gli articoli in diversi formati:
Cosimo Colazzo – “La lettura e una nuova alleanza” – ALTO ADIGE – 20 ottobre 2023 – (PDF) – (JPEG) Cosimo Colazzo – “Il patto per la lettura. Una sfida da vincere” – L’ADIGE – 21 ottobre 2023 – (PDF) – (JPEG)
Venerdì 20 ottobre, alle ore 16:00, viene presentato al Conservatorio di musica “F. A Bonporti” di Trento, presso l’Aula Magna, un volume di recente pubblicazione, uscito per i tipi di LIM editore.
Si tratta del volume Musica e architettura. Il punto di vista dei musicisti, che comprende diversi saggi sul tema individuato dal titolo, e un saggio di Cosimo Colazzo dedicato a Morton Feldman, Mark Rothko, il mecenatismo dei coniugi De Menil – Jean e Dominique – con un particolare riferimento all’opera di Feldman Rothko Chapel.
La presentazione di venerdì 20 ottobre vede la presenza, al Conservatorio di Trento, dell’editore, dei curatori, di numerosi degli autori. In particolare, il programma prevede la presenza di: Claudio Ambrosini (compositore), Franco Ballardini (musicologo), Cosimo Colazzo (compositore), Andrea Estero (musicologo ed editore della Libreria Musicale Italiana (LIM), Massimo Priori (compositore), Francesco Schweizer (compositore), Anna Vildera (musicologa).
Il libro Musica e architettura. Il punto di vista dei musicisti, tratta dei rapporti musica-architettura attraverso vari punti di vista e rispetto a vari fronti tematici, spesso campi originali di ricerca.
Affronta ad esempio in termini problematici (Vasco Zara) il rapporto fra musica e architettura riesaminando la trattatistica musicale dal medioevo all’Ottocento, e mostra come la policoralità veneziana di fine ’500 si sia rapidamente diffusa a livello europeo (Helen Geyer), indaga su un personaggio come Antonio Niccolini (Marco Bizzarini), architetto di teatri e promotore di spettacoli musicali, e analizza la concezione dello spazio/tempo nella cultura giapponese (Christoph Hahn) e i paesaggi sonori del compositore turco contemporaneo Fazıl Say (Andreas Krause), ripercorre le ricerche sull’acustica ambientale di suoni registrati e riprodotti o teletrasmessi (Marco Russo) e si pone, anche se con molta ironia, interrogativi estetologici di ampia portata (Giovanni Guanti). Buona parte del volume è dedicata in particolare al rapporto fra le due arti nella musica contemporanea (fra XX e XXI secolo), attraverso nuove analisi di casi illustri o l’esposizione di poetiche più recenti: Iannis Xenakis è riconsiderato nel contesto artistico e filosofico dell’epoca (Séverine Bridoux-Michel), così come le musiche di Morton Feldman per la Rothko Chapel (Cosimo Colazzo), le sperimentazioni di Karlheinz Stockhausen sono inserite in un suo percorso di lungo periodo (Massimo Priori), un’opera di Giacinto Scelsi ne rivela la ricerca di omologie spazio-temporali profonde (Francesco Schweizer); Claudio Ambrosini racconta e spiega i suoi numerosi lavori basati sulla propagazione del suono nello spazio o su soggetti/oggetti architettonici, Jean-Luc Hervé descrive varie sue opere suggerite dalla topografia dei luoghi e dalla trasformazione dei suoni che li attraversano, Javier Torres Maldonado sottolinea la funzione formale che la componente spaziale assume nel definire l’estensione e la struttura di sue composizioni.
Ecco l’indice dettagliato del libro:
Franco Ballardini, Prefazione Vasco Zara, Musica e architettura: la prospettiva storica (1). La parola ai musici Helen Geyer, Musica dal “cielo”. La cappella celeste. Stimoli e relazioni tra la Serenissima e la Germania centrale Marco Bizzarini, Un architetto neoclassico all’opera: le idee di Antonio Niccolini per il Teatro San Carlo Christoph Hahn, Nel giardino del tempo. Corrispondenze tra architettura, natura e musica nella cultura del Giappone Andreas Krause, Città-paesaggi, architettura, cosmo-universo nella musica di Fazıl Say Marco Russo, Fletcher, Stokowski e la nascita della “prospettiva dell’ascolto” Séverine Bridoux-Michel, Architecture et musique: au-delà du “mythe Xenakis” Giovanni Guanti, Glosse interlocutorie sul tema architettura–musica Cosimo Colazzo, Rothko Chapel. Feldman, Rothko e i De Menil. Percorso di redenzione o loop senza uscita? Massimo Priori, Pole di Karlheinz Stockhausen e l’auditorium di Osaka. Musica, spazio e architettura: alle radici di un pensiero compositivo Francesco Schweizer, Spazio e tempo tra musica e architettura: la Suite IX “Ttai” di Giacinto Scelsi Claudio Ambrosini, Costruire piramidi, ponti, prospettive, stanze, labirinti, giochi, ring, trompe-l’oreille…
Il saggio di Cosimo Colazzo nel volume reca titoloRothko Chapel. Feldman, Rothko e i De Menil. Percorso di redenzione o loop senza uscita?, mentre il volume che lo comprende – Musica e architettura. Il punto di vista dei musicisti, LIM, Lucca, 2023, X+377 pp. X+377, ISBN: 9788855431941 – è curato da Franco Ballardini, Massimo Priori, Francesco Schweizer, Anna Vildera.
Nel saggio di Cosimo Colazzo emerge un contesto che fu congeniale a Morton Feldman, che coltivava un rapporto molto particolare e personale con la scrittura e con il suono, che si esprime come una ricerca di ascesi e di individuazione essenzialissima dello spirituale, che l’artista vive e rilancia nella sua composizione.
Musica e archiettura. Il punto di vista dei musicisti, a cura di Franco Ballardini, Massimo Priori, Francesco Schweizer, Anna Vildera, Musicografie 24, 17×24, pp. X+377, LIM, Lucca, 2023, ISBN 9788855431941, € 38,00
Una nuova opera di Cosimo Colazzo, “Fuori, una linea, un margine” per pianoforte, sarà eseguita nell’ambito della manifestazione “Reti di interpretazione”, convegno organizzato dal Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento, che si tiene presso l’Auditorium dello stesso Conservatorio.
Si ragione di creatività, sotto varie angolature.
In un suo intervento, a conclusione della sessione mattutina (che si apre alle 9 e si chiude alle 12:45) del Convegno, Cosimo Colazzo disegna il suo modo di intendere composizione, suono, tempo – nelle dimensioni dell’attesa, del dare spazio e della dislocazione.
Il compositore eseguirà, in prima assoluta, la sua nuova opera per pianoforte dal titolo “Fuori, una linea un margine”.
Una due giorni di musiche nuove – in un caso di compositori dal Trentino, nell’altro di un ventaglio di compositori internazionali – martedì 17 e mercoledì 18 ottobre alla Sala Filarmonica di Rovereto, ore 20:45. Con il Duo Salis (flauto e arpa, Davide Baldo e Flora Vedovelli) e Ladybug Sax Duo (Emanuele Dalmaso e Mattia Grott). Organizza l’Associazione Culturale Piazza del Mondo
Quest’anno l’Associazione Culturale Piazza del Mondo riflette sui temi dei margini e delle periferie, delle dinamiche di interazione o anche conflittuali tra locale e globale, delle appartenenze e della dispersione, di un antropocene che mostra la corda e vive un tramonto.
Martedì 17 ottobre 2023, alle ore 20:45, propone un concerto alla Sala Filarmonica di Rovereto, dal titolo “Stratigrafie sonore da un luogo. Voci compositive dal Trentino”, con musiche di compositori dal Trentino, Paolo Orlandi, Roberto Di Marino, Eddy Serafini, Cosimo Colazzo, interprete il Duo Salis, con Davide Baldo al flauto e Flora Vedovelli all’arpa.
Di Cosimo Colazzo, un’opera in prima esecuzione assoluta, del 2023, Un campo, l’erranza, lo sguardo. Atmosfere aperte, sospese, per un brano molto essenziale e depurato.
Nessun luogo è centro del mondo. Ogni luogo rappresenta una differenza e vite particolari. Perciò, in questo concerto, si parla musicalmente di stratigrafie sonore. Per dire come un luogo – in questo caso un taglio dentro la creatività compositiva in Trentino, con autori di generazioni diverse – rappresenti una complessità non uniforme e plurale di esperienze, e comunque il senso di un territorio nella chiave della creatività musicale odierna.
Mercoledì 18 ottobre 2023, alle ore 20:45, la proposta, sempre alla Sala Filarmonica di Rovereto, è di un concerto dal titolo “Singolare plurale. Voci da un mondo rifratto”, con musiche di compositori internazionali contemporanei e alcune opere dal ‘900 storico – Carro, Oldrini, Lamb, Zare, Grott, Koechlin, Hindemith -, di cui sarà interprete Ladybug Sax Duo, con Emanuele Dalmaso e Mattia Grott ai sax. Il ‘900 storico, le ricche e originali esperienze di Koechlin e di Hindemith, accanto a opere nuove, di compositori d’oggi, in alcuni casi espressamente scritte per il duo. Una ricerca continua segna, così, una storia lunga, volta a espandere possibilità sonore e compositive.
L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare, la relazione tra territori diversi, il dialogo delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile. Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione, come nel caso degli ensemble Agorart e MP Saxophone Quartet. Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando e Castelvecchi.
Agorart ensemble, gruppo in residence dell’Associazione culturale Piazza del Mondo di Rovereto dedito ai repertori contemporanei, sarà protagonista domenica 17 settembre alle ore 11, alla Sala Filarmonica di Rovereto, di un concerto molto interessante, con opere recentissime, alcune provenienti da Call internazionali promosse dall’Associazione Piazza del Mondo, cui hanno risposto diverse centinaia di compositori, tra i quali sono state selezionate opere che ora vengono presentate al pubblico in concerti dell’ensemble Agorart.
L’ingresso è libero.
Il concerto è dedicato innanzitutto alla Call
“Margini e periferie”, bandita quest’anno, sui temi della marginalità, della
periferia, a fronte di un mondo che si fa sempre più diffusamente centro,
omogenea conformazione di comportamenti, gusti, predilezioni. E alla Call
“Mondi senza frontiere”, bandita l’anno scorso, sui temi, analogamente, della
globalizzazione, nei riflessi, anche contraddittori, che ha sul senso
dell’identità, che paradossalmente si ritrova dispersa oppure irrigidita in
chiusure autarchiche.
Una riflessione, quindi, sulla globalizzazione
che investe tutti i parametri della vita odierna, affinché la si possa leggere
e osservare criticamente.
Musiche che si interrogano e ci interrogano.
Accanto a queste composizioni, alcune opere recenti di Cosimo Colazzo e di Mattia Grott.
Di Cosimo Colazzo la formazione in trio eseguirà le recenti composizioni Reductus e Tarolabyrinthe VI, due lavori che integrano vis poliritmica ed evoluzioni sempre rigorose anche nelle loro aperture o inattese deviazioni.
Agorart Ensemble è un
ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore/aggregatore
Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con
rilevanti esperienze nel campo, distinti inoltre da versatilità, flessibilità,
interlocuzione con sperimentazioni aperte e sfidanti. Numerose sono le prime
esecuzioni assolute presentate in pubblico, di nuove opere di compositori che
hanno scritto lavori appositamente per l’Associazione Culturale “Piazza del
Mondo” e per l’ensemble, quali Agostini, Aralla, Bombardelli, Bosco, Camarero,
Colazzo, Colombo Taccani, De Sanctis De Benedictis, Quintero, Rolli, e diversi
altri. Ha tenuto concerti in Italia e in Spagna collaborando con il festival
Encuentros Sonoros di Siviglia e con l’ensemble Taller Sonoro, con
Conservatorio e Università di Siviglia.
L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”,
con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il
confronto interdisciplinare, la relazione tra territori diversi, il dialogo
delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose
manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità,
Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi,
Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e
comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura
e impegno civile. Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e
interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione, come nel caso degli
ensemble Agorart e MP Saxophone Quartet. Realizza pubblicazioni in
collaborazione con gli editori Armando e Castelvecchi.