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Motocontrario Ensemble, nella formazione Dalmaso (sassofoni), Masu (live electronics), Massetti (voce): un dialogo tra suoni musicali, suoni della natura libera e antropizzata, a Pian del Giac’, altipiano sopra Fornace. Un incontro con gli studenti di un istituto superiore e un concerto

5 Giugno 2014
10:00a12:00

sentiero gnomi parco_pdg1Evento del Motocontrario ensemble, nella formazione con Emanuele Dalmaso (sassofoni), Raul Masu (live electronics) e Valentina Massetti (voce), organizzato dall’Istituto De Carneri di Civezzano, per la conclusione dell’anno scolastico, a Pian del Gac’, l’altopiano sopra Fornace nello scenario del Monte Calisio. I tre musicisti incontreranno gli studenti, per parlare di musica e scienza, musica e tecnologia, di esplorazioni sonore, dei contributi portati dell’elettronica, che oggi è flessibile e riesce a interagire con le produzioni e gli spazi sonori in tempo reale. Si parlerà, in un contesto ideale come quello della natura dell’altopiano, e della sua storia, che è soprattutto mineraria, votata all’estrazione dell’argento, di ecologia sonora. Un’idea estesa di suono e ruomore, in cui i contesti musicali si rendono porosi e propongono un’attenzione diversa all’opera d’arte e ai contesti della vita circostante, naturale e sociale. I musicisti del Motocontrario ensemble parleranno di tutto questo, parleranno del proprio lavoro di ricerca e sperimentazine, proporranno esemplificazioni sonore e un concerto, con musiche di Stockhausen, Riley, altri autori contemporanei e improvvisazioni. L’evento si svolgerà, a Pian del Giac’, giovedì 5 giugno, a partire dalle ore 10:00, con conclusione prevista alle 12.00.

Rinascimentali equilibri, ma anche l’inquietudine e l’oscuro. Al festival “Contrasti”, a Trento, venerdì 6 giugno, con Andrea Mattevi (viola) e Marco Longo (pianoforte), musiche di Hindemith, Mattevi, Britten, Massetti, Colazzo, Longo.

6 Giugno 2014
20:00a22:00

Dossi_Putti_Buonconsiglio_05

LOCANDINA DEFINITIVA scritta rossaIn rapporto ideale con la mostra che si apre da qui a un mese, dedicata dal Castello del Buonconsiglio a Dosso Dossi, un concerto, venerdì 6 giugno, nell’ambito del Festival “Contrasti”, al Castello, con molte musiche nuove, alcune in prima assoluta. Tutto ruota, in quest’appuntamento del Festival (organizzato dal Castello e dal Motocontrario ensemble) attorno al tema del Rinascimento, visitato come ideale della ragione e dell’equilibrio, e nel contempo come ordine tendenziale, che non può trascendere l’inquietudine e l’oscuro. E’ quanto risuona nel concerto, alle 20:45, di Andrea Mattevi (viola), Marco Longo (pianoforte), musicisti dell’ensemble: nella musica di Britten, che recupera Dowland; di Hindemith e delle sue strutture controllate; nella musica di Massetti, che integra in un ordine incantato reperti da Palestrina; nelle pagine di Mattevi, che aprono squarci di rivelazione sonora; nel senso di un tempo aperto e fluido, cangiante, che è proprio di Colazzo; e nel suono che si straccia verso il rumore, come accade nel brano di Longo. Il concerto è preceduto, alle 20:00, da un incontro con Valentina Massetti, sul tema del suono, che costituisce veicolo primario di relazione del bambino in età pre-natale e post-natale.

E’ nella costellazione articolata dei significati di parole, esperienze, concetti come “nascita” e “rinascimenti” che si gioca il prossimo concerto del festival “Contrasti”, organizzato dal Castello del Buonconsiglio e dal Motocontrario Ensemble (in svolgimento al Castello dal 24 aprile al 19 giugno prossimo). Il concerto si tiene alla Sala Grande del Castello venerdì 6 giugno, interpreti due musicisti del Motocontrario ensemble: Andrea Mattevi (viola) e Marco Longo (pianoforte).

Il concerto è preceduto da un incontro con Valentina Massetti, alle ore 20:00, in cui la studiosa, esperta di didattica, impegnata specificamente nell’educazione al suono per bambini in età 0-5 anni, parlerà di come il suono sia nei primissimi anni di vita, e già in fase pre-natale, un elemento importantissimo di crescita, di costituzione di relazioni, con la madre, con il mondo. Si nasce al mondo attraverso i suoni, sembra dirci la studiosa, con la sua relazione dal titolo “Nascere e rinascere al suono. Nei primi mesi di vita e al nido: ricerche ed esperienze di educazione al suono.” Gli eventi di quest’appuntamento di “Contrasti” – l’incontro e il successivo concerto – anche nelle tematiche evocate, per strette o più lasse risonanze, si propongono in collegamento ideale con la mostraRinascimenti eccentrici. Dosso Dossi al Castello del Buonconsiglio”, che da qui a un mese si apre al Castello (in programma dal 12 luglio al 2 novembre di quest’anno).

L’incontro è seguito, alle ore 20:45, dal concerto (che reca il titolo significativo di “Rinascimenti eccentrici. Ragione, flessibilità, furiose espansioni”) per viola e pianoforte, con musiche di Hindemith, Mattevi, Britten, Massetti, Colazzo, Longo. Si apre con Paul Hindemith (1895-1963) e la sua Sonata per viola op. 25 del 1923, un’opera dove le tensioni atonali tendono a concentrarsi in strutture molto controllate. Quindi la composizione di Andrea Mattevi (1986) Sessanta lune: i petali di un haiku (2012) per viola e pianoforte, con i suoi squarci di rivelazione sonora e brucianti tagli formali.  Di Benjamin Britten (1913-1976) il duo propone Lachrymae (1950) per viola e pianoforte op. 48 (Riflessione su un canto di John Dowland): una composizione che ricupera tratti del musicista rinascimentale inglese, Dowland, con le sue raffinate atmosfere, fatte d’equilibrio, ma anche di malinconiche piegature. Tracce rinascimentali anche nella composizione di Valentina Massetti (1984) dal titolo Ama (2013) per viola e pianoforte, dove si rinviene qualche segno palestriniano dentro un tessuto che tende a ridurre gli eventi a stati essenziali. Cosimo Colazzo (1964) in Nel lento orizzonte un oggetto (2013) per viola e pianoforte offre una struttura fluida, mobile, aperta, che consente agli eventi di assumere il tono morbido della curva, di seguire rami laterali, digressioni, rientrare. Marco Longo (1979), con Studio sul buio (2012) per viola e pianoforte, provoca gli strumenti ad abbandonare gli stati consueti, a provarsi verso nuove timbriche, a trovare incroci nei territori dell’altro, scoprendo le identità possibili del rumore.

Qui per il programma PDF del concerto.

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Ethnos è il titolo del quinto concerto del festival Contrasti. Alla Sala Grande del Buonconsiglio a Trento, venerdì 30 Maggio. Alle ore 20.00 un incontro con Cosimo Colazzo sul tema del rapporto tra patrimoni folclorici e composizione lungo il Novecento. Poi, dalle 20.45, un concerto del Motocontrario ensemble: un viaggio musicale dall’Ungheria, al Portogallo, alla Grecia, al Brasile, lungo quelle esperienze che hanno vissuto le periferie come luoghi di rinnovamento dei linguaggi

30 Maggio 2014
20:00a22:00

Lopes-Graça2Lopes-Graça1“Ethnos” è il titolo del quinto concerto del festival “Contrasti”, organizzato dal Motocontrario ensembe e dal Castello del Buonconsiglio. Alla Sala Grande del Castello, a Trento,  venerdì 30 maggio, a partire dalle 20.00. Prima un incontro culturale con Cosimo Colazzo sul tema del rapporto tra patrimoni folclorici e composizione lungo il Novecento, attraverso vari autori, sino a più recenti esperienze,  dove la relazione ha subito una decisa riformulazione nei termini postmoderni della world music. E poi, dalle 20.45, un concerto del Motocontrario ensemble (con Margherita Franceschini, Andrea Mattevi, Marco Longo, Emanuele Dalmaso, Cosimo Colazzo, Maria Rosa Corbolini), che dà evidenza sonora e musicale al tema dell’utilizzo in termini creativi dei repertori popolari, spesso contadini, con musiche di Kodály Ligeti, Nicolau, Lopes-Graça, Guerra-Peixe, Tacuchian. Un viaggio musicale dall’Ungheria, al Portogallo, alla Grecia, al Brasile, lungo quelle esperienze artistiche e compositive che hanno vissuto le periferie e i margini come luoghi indicativi di un possibile rinnovamento dei linguaggi musicali. Nel ‘900 musicale è complessa la vicenda di come si è sviluppato l’interesse dei compositori per i patrimoni popolari. Vi confluiscono, dapprima, istanze nazionaliste, volte a recuperare il senso delle identità specifiche, contro i linguaggi dominanti, dei paesi culturalmente più forti. Russia, Ungheria, Spagna, Finlandia: l’Europa periferica è attraversata da quest’interesse. In alcuni autori la ricerca sui patrimoni popolari si è legato a un’istanza sociale, se non politica, di rivendicazione delle culture più marginalizzate: in questo senso, ad esempio, si è sviluppato l’interesse di ricerca per i repertori musicali contadini. Di questo tratta il quinto appuntamento del festival “Contrasti”, che si svolge alla Sala Grande del Castello del Buonconsiglio, organizzato dallo stesso Castello e dal Motocontrario Ensemble. Venerdì 30 maggio, alle ore 20:00 Cosimo Colazzo tiene un incontro dal titolo “Musiche tra ricerca, mito e politica del folclore” sul tema dei del rapporto tra patrimoni folclorici e composizione lungo il ‘900, attraverso vari autori, sino a più recenti esperienze,  dove la relazione ha subito una decisa riformulazione nei termini postmoderni della world music. Di seguito a quest’incontro, alle ore 20:45, si tiene il concerto del Motocontrario ensemble, dal titolo “Ethnos”, che dà evidenza sonora e musicale al tema dell’utilizzo in termini creativi dei repertori popolari, spesso contadini, con musiche di Kodály, Ligeti, Nicolau, Lopes-Graça, Guerra-Peixe, Tacuchian. Un viaggio musicale dall’Ungheria, al Portogallo, alla Grecia, al Brasile, lungo quelle esperienze artistiche e compositive che hanno vissuto le periferie e i margini come luoghi indicativi di un possibile rinnovamento dei linguaggi musicali. Il ‘900 ha sviluppato un interesse per le culture popolari e contadine perseguendo un metodo nuovo, maggiormente rispettoso degli stessi oggetti di ricerca. Si è trattato di recuperarli in una dimensione originaria, senza interventi volti ad adattarli dentro confezioni accette e piacevoli. L’etnomusicologia ha sostenuto un interesse di questo tipo, che ha riguardato anche i compositori, in certo rapporto creativo, di segno innovativo, che hanno voluto tessere con i repertori popolari. Un compositore come Béla Bartók è esemplare in questo senso, perché ha raccolto e registrato una grande vastità di repertori, nel suo paese, più ampiamente nell’Europa centro-orientale, ma poi anche in altri luoghi, in Turchia, ad esempio, e sino in Algeria. Ha legato questo interesse scientifico per i patrimoni popolari a un interesse artistico, che ha colto i materiali popolari nella loro carica di novità, capace di stimolare il superamento dei linguaggi tradizionali colti. In questo stesso senso si è mosso un altro compositore ungherese, come Zoltán Kodály (1882-1967), del quale Margherità Franceschini interpreta la Sonata op. 8 (1915) per violoncello solo. Più in generale tutta la cultura musicale ungherese ha vissuto intensamente questa linea di ricerca musicale. E’ da lì che prende le mosse György  Ligeti (1923-2006), del quale viene eseguita nel concerto, la Sonata (1948/1953) per violoncello solo, per poi sviluppare un linguaggio personale e fortemente sperimentale circa le possibilità del suono e dei variabili aggregati che può generare. In Portogallo Fernando Lopes-Graça (1906-1994) ha determinato parte della propria ricerca compositiva nel segno del rapporto con i repertori popolari contadini, rivissuti nel segno di un linguaggio post-tonale capace di innestare sistemi sonori avanzati nel rapporto con le melodie popolari, come accade nelle Melodias rústicas portuguesas, di cui nel concerto Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini, in duo pianistico, pianoforte a quattro mani, propongono 3° Quaderno, del 1979. Questa dei rapporti con i repertori popolari è un’esperienza che molto coinvolge anche autori brasiliani, tesi in senso nazionalista o di riscatto sociale a dare dignità di presenza artistica ai repertori delle zone più autentiche del Brasile. In questo senso va letta l’esperienza di Caesar Guerra Peixe (1914-1993) – che ebbe rapporti di scambio culturale con Lopes-Graça -, rilevabile nel concerto con la sua Suite Nordestina (1947) per viola e pianoforte, che sarà interpretata da Andrea Mattevi (viola) e Marco Longo (pinaoforte). E in tempi più recenti, una parte della produzione di Ricardo Tacuchian (1939), del quale Cosimo Colazzo esegue Leblon à tarde (2003) per pianoforte. Dimitri Nicolau (1946-2008), compositore greco, ha incrociato il suo senso di un’arte politicamente impegnata, contro il regime dei colonnelli, con un interesse al recupero dei tratti più autentici della cultura musicale greca, che vive all’incrocio tra mondo orientale e occidentale dell’Europa.  Di Nicolau il sassofonista Emanuele Dalmaso interpreta, nel concerto, due brani da Dissidence (2003) per sassofono solo. Qui per il programma PDF del concerto ———————— Info: press@buonconsiglio.it    –    motocontrarioensemble@gmail.com web: www.motocontrario.it     –     facebook: https://www.facebook.com/motocontrarioensemble.

Motocontrario ensemble e “Il fiume che non c’è”. Una performance con brani di musica contemporanea e improvvisazioni per organico strumentale e live electronics, per la Festa del Borgo di San Martino organizzata dall’Associazione Il Funambolo

24 Maggio 2014
21:30a22:15

fiumechenoncè_cartolina_fronte-300x201Motocontrario Ensemble interviene con una sua performance nell’ambito dell’evento “Il Fiume che non c’è”, Festa del Borgo di San Martino, organizzata dall’Associazione Il Funambolo, sabato 24 maggio. Il Borgo di San Martino si sviluppa intorno a Via San Martino, comprendendo un’ampia zona, alle spalle del Castello del Buonconsiglio. Da lì passava l’Adige, prima che venisse deviato, per assumere l’attuale corso. Gli eventi si svolgeranno dalle 20 alle 24. L’intervento del Motocontrario ensemble si terrà nella zona del “Porto”, secondo programma, alle 21.30. Motocontrario ensemble interverrà nella formazione con sassofoni (Emanuele Dalmaso), tromba (Riccardo Terrin), viola (Andrea Mattevi), voce (Valentina Massetti), live electronics (Raul Masu). Con improvvisazioni e brani di autori contemporanei.

Festa del Borgo di San Martino.
Sabato 24 maggio 2014
Via San Martino – Trento
dalle ore 20 alle ore 24.
Zona del “Porto”. Ore 21:30
Performance del Motocontrario ensemble

Notizie più dettagliate sulla Festa organizzata da Il Funambolo a quest’indirizzo:
http://www.ilfunambolo.it/2014/05/18/il-fiume-che-non-ce-navigando-a-vista/

Per il quarto concerto del festival “Contrasti”, il Motocontrario ensemble con Emanuele Dalmaso ai sassofoni e Raul Masu al live electronics. Musiche di Riley, Colazzo, Biasioni, Essl, Scherzinger, e improvvisazioni del duo. Mobili dialoghi sonori, sperimentazioni degli strumenti acustici e elettronici, un’idea aperta del suono, che si trasforma e abita lo spazio in termini personali e concreti

23 Maggio 2014
20:00a22:00

1451613_275920845891660_589645873_n 10292146_543301635778826_1499772492813641223_nPer il quarto concerto del festival “Contrasti”, che si tiene al Castello del Buonconsiglio, diventano protagonisti sassofono e live electronics, con Emanuele Dalmaso e Raul Masu, musicisti del Motocontrario Ensemble. Ricerche sonore che indagano territori di dialogo, tra strumento acustico e l’elettronica, in termini flessibili e creativi,  con rispecchiamenti e ramificazioni. Un viaggio che concepisce il suono come una realtà mobile, che si trasforma e abita lo spazio in termini personali e concreti.

Elettronica e strumento acustico oggi possono dialogare in maniera flessibile, aperta. Possono continuamente rimandarsi suggerimenti, trovare la via di un’integrazione modulata, accompagnata. E’ quanto sembra suggerirci il quarto appuntamento del festival “Contrasti” in programma venerdì 23 maggio a partire dalle ore 20:00, alla Sala Grande del Castello del Buonconsiglio a Trento.

Il festival è organizzato dal Castello del Buonconsiglio e dal Motocontrario Ensemble, e va svolgendosi da aprile a giugno, con un programma di incontri culturali e concerti.

Sono protagonisti del concerto del 23 maggio i sassofoni (in varie tipologie) di Emanuele Dalmaso  e l’elettronica dal vivo creata da Raul Masu, entrambi musicisti del Motocontrario Ensemble.

Il concerto, in programma alle ore 20:45, è preceduto da un incontro, alle ore 20:00, con Andrea Mattevi, che tratta della figura e dell’opera di Bruno Maderna, un musicista che ha votato la propria ricerca artistica nell’indagine aperta rivolta al suono, scoperto nell’indagine di partiture sperimentali, ma anche attraverso l’improvvisazione, che viene richiamata dalle stesse partiture in varie forme, e poi attraverso l’esplorazione delle possibilità dell’elettronica. Un pioniere per molte ricerche, ma anche il richiamo a una sperimentazione e a una speculazione che siano radicate nel riferimento al suono e al corpo che suona e che ascolta.

Il concerto di Emanuele Dalmaso e Raul Masu si avvia alle ore 20:45, ed è interamente dedicato al sassofono e all’elettronica, esplorando l’interazione musicale che germina nell’incontro ideale e concreto del respiro, del soffio, del suono, dell’altoparlante e di quanto oggi sa restituire l’elettronica, con la sua capacità di intervento elaborativo e di design del suono dentro uno specifico spazio.

Lo spettro delle possibilità di relazione che il computer instaura col sax oscilla, in una molteplice varietà, dall’essere semplice estensione sonora dello strumento acustico a divenire entità musicale autonoma, in rapporto dialettico con il suono acustico. Sassofono e live electronics si danno, così, nella forma di un rapporto cameristico, in un dialogo di condivisione, non solo dello spazio musicale, ma spesso anche dello stesso suono in una relazione simbiotica.

Il concerto si apre con un brano minimalista dell’americano Terry Riley, Dorian Reed (1964), che nasce come performance per sax soprano e tape recorder e la cui partitura viene stilata solo nel 2001 da Ulrich Krieger. Il brano utilizza l’elettronica per esasperare la ripetizione quasi ossessiva di un materiale armonico e melodico ridotto al minimo.

Segue una Improvvisazione in omaggio a Bruno Maderna, pioniere italiano della musica elettronica che prende forma ispirandosi a un’aria dell’opera Satyricon del 1973.

Pallide risonanze avvoltedi Massimo Biasioni, scritto originariamente nel 2000 per corno di bassetto e live electronics trascritto per sax baritono e live electrnics nel 2014, indaga il senso della eco e della risonanza, in relazione con un altro principio compositivo rilevante, che è quello del bordone, cioè di un ostinato che tende molto alla ripetizione ciclica.

Sequitur VII (2008) fa parte di progetto composito che vede impegnato Karlhenz Essl dal 2008 al 2010. Si tratta di una serie di 14 brani per strumento solo ed elettronica che esplorano le possibilità espressive del programma sequitur-generator (sviluppato da Essl stesso). Tale software permette di creare complessi canoni a otto parti derivati dal materiale sonoro dello strumento acustico.

Verrà presentato quindi un lavoro di Masu e Dalmaso,  nato in sala prove, dal titolo Il Viaggio di Maya che, al limite tra brano definito e concluso, e improvvisazione, riflette sul tema del viaggio. E’ un viaggio mentale, un poco fantastico, che rinviene suggerimenti e collegamenti, in uno spazio di confronto tra due culture e tra due religioni. Evidenzia un continuo gioco di similitudini e di specchi, tra buddismo e cristianesimo, ripercorrendo così, idealmente, una personale via della seta, votata a mettere in comunicazione ciò che è lontano, ma si nutre anche di istanze comuni, di un comune desiderio di incontrare l’alterità. Questo lavoro indaga in maniera estremamente sperimentale il suono e lo strumento sia elettronico che acustico portando il sax ad alcune delle sue possibilità più estreme, fino a essere suonato senza bocchino.

Il brano di Cosimo Colazzo, Le Isole (2014), presenta spazi di espressione sonora legati tra loro secondo fasi, variabilmente estese, di suoni tenuti lunghi e articolazioni più serrate. Il sassofono disegna i suoi profili secondo gli andamenti di una polifonia che dà profondità e prospettiva al proprio orizzonte di strumento solo. Il live electronics,  in rapporto con le arcate fondamentali del brano, elabora i materiali acustici in lunghe campate timbriche e armoniche. Agisce, secondo un itinerario di piani sonori, che lo prevedono ora dentro il tessuto di un dialogo complessivo, e ora, invece, in una proiezione più avanzata, ma sempre in cameristica rispondenza con il sax, che può ridursi anche alla poesia interiore di pochi suoni tenuti, qualche articolazione, e la modulazione dinamica di questo.

Il concerto si chiude tornando in America con un brano di Nicolas Scherzinger del 2006: Shadowed. Il computer in quest’opera fa da “ombra”, come suggerisce il titolo stesso, al sassofono, elaborando il suono originario, fino a modificarlo, in alcuni casi, in maniera rilevante.

Qui per il programma PDF del concerto del 23 maggio 2014, Festival “Contrasti”, Trento Castello del Buonconsiglio.

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Info: press@buonconsiglio.it; motocontrarioensemble@gmail.com. Notizie anche su facebook: https://www.facebook.com/motocontrarioensemble

Motocontrario Ensemble a Milano, per una giornata sperimentale di musica e poesia, con opere nuove, interventi poetici, installazioni sonore e improvvisazioni strumentali e elettroniche. Al Centro Studi Assenza, che si occupa di poesia, musiche e espressioni contemporanee. Domenica 18 maggio, a Milano, alla sede del Centro, in Via Stromboli 18, dalle ore 16.00 in poi

18 Maggio 2014
16:00a18:30

10330281_541286522647004_1484743453187260398_nMotocontrario Ensemble, da poco sorto a Trento, è un collettivo  di musicisti, votato alla sperimentazione in musica, alla realizzazione di nuove opere, alla produzione di conoscenza del vasto e articolato panorama delle letterature musicali del ‘900. Si compone di compositori e interpreti e punta al confronto delle due dimensioni, a una mobile fluidità di esse. Anche i format abituali del concerto, nella sua idea, possono essere variamente visitati, rinnovati, cambiati. I pubblici vanno mescolati, nuovi itinerari vanno aperti, per creare l’incrocio di esperienze in genere distanti. Per questo è utile stare in una dimensione creativa, nella concreta prassi dell’organizzazione e della realizzazione artistica. L’Ensemble pratica l’improvvisazione, realizza installazioni sonore, crea situazioni interattive che coinvolgono il pubblico, accende istantanee nella forma di flash-mob. Un suo progetto, ad esempio, in queste formule innovative, sul tema dell’identità, è tra i progetti vincitori del concorso “Open Creazione Contemporanea” di Pergine Spettacolo Aperto per l’edizione del 2014. L’Ensemble, inoltre, sta realizzando, tra aprile e giugno, al Castello del Buonconsiglio, un nuovo festival, “Contrasti”, con musiche, spesso in prima assoluta, e la visitazione di un Novecento a spettro ampio, per questo innervato di visioni critiche e aperto. E’ forte l’impulso verso l’incrocio delle arti, la sperimentazione di intreccio dei linguaggi artistici.

Dentro questo spirito rientra il prossimo impegno che riguarda l’Ensemble, che si tiene a Milano, presso il Centro Studi Assenza, che è un centro di ricerca artistica, dedicato alla poesia contemporanea, alla musica, alle espressioni nuove. Domenica 18 maggio, a partire dalle ore 16.00, alla sede del Centro Studi (in Via Stromboli 18) si svolge un evento, organizzato dal Centro Studi Assenza in collaborazione con Anterem, rivista di poesia, e Motocontrario ensemble, che si compone di musica e poesia, con nuove composizioni, dei compositori attivi nel Motocontrario Ensemble, in cui si esplorano possibilità sperimentali di rapporto tra parola e suono, tra poesia e musica, tra voci e strumenti, tra strumenti e sperimentazioni elettroniche.

Dal suono della musica al suono della poesia, si dà n vasto spazio di esplorazione creativa e artistica, su cui sono impegnate le composizioni di Raul Masu, Cosimo Colazzo, Marco Longo, Andrea Mattevi, Valentina Massetti, tutte recentissime, scritte tra il 2013 e il 2014.

Raul Masu, con la sua composizione “Momenti d’inciampo” (che tratta un testo di Paolo Ferrari),  sviluppa creativamente le possibilità dell’elettronica, in interazione con il suono strumentale, intervenendo nel vivo della concreta produzione sonora, che viene trasformata e ricomposta nei suoi percorsi, e quindi disegnando lo spazio dell’ascolto secondo vie molto mobili e aperte. Cosimo Colazzo, con “Sospeso nell’aria”, su un testo poetico di Ernesto Livorni, realizza una partitura aperta, dove si sospendono luoghi-parola, che echeggiano per se stessi, insieme con le risonanze sonore di un pianoforte, ugualmente vagante dentro spazi molto silenti. Marco Longo, con “Volumi in controluce”, su testo di Peter Carravetta, aggredisce il materiale verbale e quello sonoro, strappandone realtà inedite, che trovano nuove vie di scambio e di incontro. Andrea Mattevi, con il suo “Come voleva Nietzsche, camminando “ (testo poetico di Pascal Gabellone) propone un vero e proprio percorso dentro lo spazio d’ascolto, attraverso varie tappe sonore e di riflessione poetica, con una partitura che libera il disegno musicale con fantasia avvolgente. Valentina Massetti è recisa nella sua scelta, con “Dinamiche del disaccordo”, su una poesia di Giovanni Duminuco, di un paesaggio sonoro vuoto, attraversato da poche linee, che calibrano le loro durate, i loro incroci, con un gusto originale delle geometrie sonore come anche del colore.

Il Motocontrario Ensemble, con il concerto, propone inoltre due improvvisazioni strumentali con elettronica, su testi poetici di Gabriele Gabbia e di Antonio Prete, in questo modo attivando un’ulteriore esperienza, che è quella della produzione in vivo del risultato artistico, dentro lo spazio contingente dell’esperienza che va svolgendosi. E’ un altro aspetto che riguarderà il festival, perché altre occasioni vi saranno, di sviluppo dell’improvvisazione creativa, anche nell’interazione con il pubblico, in altri successivi appuntamenti della rassegna.

Motocontrario ensemble interviene, in questo concerto, nella formazione con voci recitanti Valentina Massetti e Andrea Mattevi, pianoforti Cosimo Colazzo, Maria Rosa Corbolini, Marco Longo, sassofoni Emanuele Dalmaso, tromba Riccardo Terrin, viola Andrea Mattevi, live electronics Raul Masu.

Il multiforme concerto si compone, inoltre, degli interventi del poeta Paolo Ferrari, con letture da suoi testi, e una performance, dove il testo si allarga al visivo e all’azione musicale, in un’inedita forma di poesia musical-visiva. Sempre sulla poesia di Ferrari, interviene il piano jazz di Luigi Bruzzone. Si avranno esperienze di sonorizzazione con gli interventi di Alessandro Greco e Davide Valecchi, e quindi le riflessioni sensibili e acute, tra poesia e filosofia, di Flavio Ermini.

Qui per il programma dettagliato del concerto, in formato PDF, secondo un modello di impaginazione

Qui per il programma dettagliato del concerto, in formato PDF, secondo altro modello di impaginazione.

Qui, per scaricare alcune foto del Motocontrario Ensemble: Foto 1Foto 2.

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Info:

Centro Studi Assenza – centro@in-absence.org

Motocontrario Ensemble – motocontrarioensemble@gmail.com. Notizie anche su facebook: https://www.facebook.com/motocontrarioensemble

Opere nuovissime, esplorazioni sonore, degli strumenti, della voce, dell’elettronica, al Castello del Buonconsiglio, per il terzo appuntamento del festival “Contrasti”. Opere di Masu, Colazzo, Longo, Mattevi, Massetti, e le improvvisazioni del Motocontrario ensemble

2 Maggio 2014
20:00a22:00

image-RosaIl festival “Contrasti”, organizzato da Motocontrario Ensemble e da Castello del Buonconsiglio, prosegue con un terzo appuntamento, dedicato al rapporto di musica e poesia, di suono e parola. Con opere nuovissime, composte tra il 2013 e il 2014. Un affascinante terreno dell’esplorazione artistica e creativa, che può avvalersi anche dell’elettronica dal vivo. Al Castello del Buonconsiglio, con il Motocontrario ensemble, venerdì 2 maggio a partire dalle ore 20:00. Una conversazione con Marco Longo, e quindi il concerto dell’ensemble, con musiche di Raul Masu, Cosimo Colazzo, Marco Longo, Andrea Mattevi, Valentina Massetti, e le improvvisazioni del Motocontrario ensemble.

 

Dal suono della musica al suono della poesia. C’è un vasto spazio, di incroci, migrazioni reciproche, che gli artisti, i musicisti, i compositori hanno sviluppato molto. E’ affascinante entrare dentro questo spazio e venire incontro a certi risultati creativi che l’esplorazione artistica realizza. E’ quanto propone il festival “Contrasti”, organizzato da Motocontrario Ensemble e da Castello del Buonconsiglio, nel suo terzo appuntamento, che si tiene venerdì 2 maggio al Castello del Buonconsiglio a Trento, a partire dalle ore 20:00.

Il concerto si avvia alle ore 20:45, ed è preceduto da un incontro con Marco Longo, alle ore 20:00, che tratta della sperimentazione sonora, per come si realizza oggi, e in percorsi di esperienza che sono stati attivi nel ‘900, per cui si individuano nuove formazioni percettive per l’ascolto.

Il concerto, dal titolo  “Territori del suono e della parola. Esplorazioni”, propone molte musiche di recente composizione, scritte tra il 2013 e il 2014, accomunate dal terreno di indagine creativa, rappresentato dai rapporti tra musica e poesia, suono musicale e suono poetico.

Raul Masu, con la sua composizione “Momenti d’inciampo” (che tratta un testo di Paolo Ferrari),  sviluppa creativamente le possibilità dell’elettronica, in interazione con il suono strumentale, intervenendo nel vivo della concreta produzione sonora, che viene trasformata e ricomposta nei suoi percorsi, e quindi disegnando lo spazio dell’ascolto secondo vie molto mobili e aperte. Cosimo Colazzo, con “Sospeso nell’aria”, su un testo poetico di Ernesto Livorni, realizza una partitura aperta, dove si sospendono luoghi-parola, che echeggiano per se stessi, insieme con le risonanze sonore di un pianoforte, ugualmente vagante dentro spazi molto silenti. Marco Longo, con “Volumi in controluce”, su testo di Peter Carraveta, aggredisce il materiale verbale e quello sonoro, strappandone realtà inedite, che trovano nuove vie di scambio e di incontro. Andrea Mattevi, con il suo “Come voleva Nietzsche, camminando “ (testo poetico di Pascal Gabellone), propone un vero e proprio percorso dentro lo spazio d’ascolto, attraverso varie tappe sonore e di riflessione poetica, con una partitura che libera il disegno musicale con fantasia avvolgente. Valentina Massetti è recisa nella sua scelta, con “Dinamiche del disaccordo”, su una poesia di Giovanni Duminuco, di un paesaggio sonoro vuoto, attraversato da poche linee, che calibrano le loro durate, i loro incroci, con un gusto originale delle geometrie sonore come anche del colore. Il Motocontrario Ensemble, con il concerto, propone inoltre due improvvisazioni strumentali con elettronica, su testi poetici di Gabriele Gabbia e di Antonio Prete, in questo modo attivando un’ulteriore esperienza, che è quella della produzione in vivo del risultato artistico, dentro lo spazio contingente dell’esperienza che va svolgendosi. E’ un altro aspetto che riguarderà il festival, perché altre occasioni vi saranno, di sviluppo dell’improvvisazione creativa, anche nell’interazione con il pubblico, in altri successivi appuntamenti della rassegna.

Motocontrario ensemble interviene, in questo concerto, nella formazione: voci recitanti Valentina Massetti e Andrea Mattevi, pianoforti Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini, Sassofoni Emanuele Dalmaso, tromba Riccardo Terrin, viola Andrea Mattevi, live electronics Raul Masu.

Programma di sala degli eventi del terzo appuntamento del festival “Contrasti”, 2 maggio 2014.

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Info: press@buonconsiglio.it; motocontrarioensemble@gmail.com. Notizie anche su facebook: https://www.facebook.com/motocontrarioensemble

Concerto del Motocontrario Ensemble per i 90 anni del Museo al Castello del Buonconsiglio.

27 Aprile 2014
18:00a19:00

Compleanno MuseoConcerto del Motocontrario ensemble, con musica di Schulhoff, al Castello del Buonconsiglio. Monumenti e collezioni provinciali, domenica 27 aprile alle ore 18:00, nell’ambito delle celebrazioni per i 90 anni del Museo del Castello del Buonconsiglio, “Il compleanno del Museo: 1924>2014″. Nella giornata della ricorrenza, domenica 27 aprile, l’ingresso al Castello è a biglietto ridotto sino alle ore 17:00. Dalle ore 17:00 alle 19:00 l’ingresso è gratuito. L’intervento di concerto è programmato alle ore 18:00, alla Sala Grande del Castello.

Editoriale di Cosimo Colazzo, sul quotidiano “Trentino” del 26.04.2014. Il testo dell’articolo

Articolo TRENTINO 26.04.14 JPEGDi seguito, il testo dell’editoriale di Cosimo Colazzo, scritto per il quotidiano “Trentino”, pubblicato sabato 26.04.2014, sul tema di musica e Resistenza. Trattato negli antecedenti, rintracciabili in varie forme già dentro il contesto del regime fascista, poi nelle definizioni che si configurano nel periodo dei 20 mesi della lotta partigiana, e quindi, nell’edificazione delle democrazia, con le diverse posizioni e interpretazioni che si precisano e si consolidano, a secondo di diverse impostazioni culturali e politiche, nelle scelte assunte da musicisti, compositori, musicologi. Le figure di Mila e Nono, alcune notazioni su Petrassi e Dallapiccola; il canto partigiano, spesso di trasmissione orale; e, negli ambiti della musica impegnata d’ambito non colto, l’esperienza del Cantacronache.

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Apertura del festival “Contrasti” al Castello del Buonconsiglio con il Motocontrario Ensemble. Due concerti. Il primo, giovedì 24, sulla Russia musicale del ‘900, stretta nella morsa dello stalinismo e del regime, eppure creativa, con autori di grande interesse, come Ustvolskaya e Denisov. E il secondo, il 25 aprile, su musica e resistenza, su autori che in Europa hanno sofferto le persecuzioni dei vari fascismi.

24 Aprile 2014
20:00a22:00
25 Aprile 2014
20:00a22:00

 Due concerti aprono il festival “Contrasti” al Castello del Buonconsiglio, il 24 e il 25 aprile. Un primo concerto, il 24 aprile (a partire dalle ore 20.00 alla Sala Grande del Castello), sulla Russia musicale del ‘900, stretta nella morsa dello stalinismo eppure creativa, nelle forme del plurilinguismo ironico o anche di personalissime fughe in paesaggi vuoti e ridotti, dove la voce del potere non può arrivare. Il secondo concerto, il 25 aprile (sempre dalle 20.00 alla Sala Grande), per la Festa della Liberazione, dedicato ai temi della Resistenza e dei fascismi in Europa. I due concerti sono tenuti dal Motocontrario ensemble, che organizza il festival insieme al Castello del Buonconsiglio.

Apre il Festival “Contrasti”, che si svolge al Castello del Buonconsiglio dal 24 aprile al 19 giugno, con due eventi di particolare interesse. Il primo concerto, quello inaugurale, è dedicato ad autori russi del ‘900, e apre una finestra ricca, intensa sui linguaggi compositivi che attraversano il secolo in Russia, nel condizionamento forte del potere sovietico, e dei ferrei indirizzi di politica culturale. In un tale contesto le creatività individuali devono trovare la strada di una soluzione creativa. Agli inizi rivoluzionaria e trasgressiva, poi deve conformarsi a certi tratti richiesti dal potere per l’arte. L’opera assume così delle maschere e registra la sua originalità attraverso lo strumento dell’ironia, come accade in Dmitri Schostakovich. Oppure, più seriamente, avanza radicalmente l’intenzione di soffocare ogni istanza dell’io espressivo, con un linguaggio ridotto, arcaico, nudo e quasi vuoto, come nella Ustvolskaya dei Preludi per pianoforte. Anche l’ultimo Schostakovich, come nell’ultima sua opera, la Sonata per viola e pianoforte, si farà meditativo e introflesso, contemplativo di paesaggi nudi, senza indulgenze espressive. C’è anche, nel concerto, la generazione più giovane, rappresentata da Edison Denisov, che si ritrova attiva negli anni stagnanti di Breznev, e avanza le richieste di voci nuove, con azioni forti di pressione culturale. Da qui una musica densa di forza sonora, di aspirazioni sperimentali, come accade in Denisov e nella sua Sonata del 1970 per sax e pianoforte.  Il Motocontrario ensemble offre questo concerto giovedì 24 giugno  a partire dalle ore 20.00, alla Sala Grande del Castello del Buonconsiglio. Il concerto è preceduto da una conversazione con Cosimo Colazzo, sulle sorprese e gli spiazzamenti del linguaggio compositivo di Galina Ustvolskaya, capace di dire, nella sua forma, l’orrore senza redenzione dello stalinismo.

Il giorno successivo, 25 aprile, per la Festa della Liberazione, sempre a partire dalle ore 20.00, e sempre alla Sala Grande del Castello, un concerto dedicato ai temi della Resistenza e della musica. Non solo la resistenza italiana, ma le resistenze europee contro il nazismo e il fascismo. Dall’italiano Vittorio Rieti riparato negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni razziali, al cecoslovacco ebreo e comunista Erwin Schulhoff, morto in Germania in un campo di concentramento, al greco Dimitri Nicolau fuggito in Italia e fiero oppositore della dittatura dei colonnelli, al portoghese Fernando Lopes-Graça oppositore irriducibile del regime fascista di Salazar. Anche in questo caso un incontro culturale precede il concerto, con Cosimo Colazzo, sui temi di musica e resistenza, musica e regimi dittatoriali, musica e censura.

L’ingresso, per tutti gli eventi, è libero.

A partire da questo link, il Programma di sala degli eventi del 24 aprile 2014.

Da questo altro link, il Programma di sala degli eventi del 25 aprile 2014.

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Info:

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