Per il quarto concerto del festival “Contrasti”, il Motocontrario ensemble con Emanuele Dalmaso ai sassofoni e Raul Masu al live electronics. Musiche di Riley, Colazzo, Biasioni, Essl, Scherzinger, e improvvisazioni del duo. Mobili dialoghi sonori, sperimentazioni degli strumenti acustici e elettronici, un’idea aperta del suono, che si trasforma e abita lo spazio in termini personali e concreti

23 Maggio 2014
20:00a22:00

1451613_275920845891660_589645873_n 10292146_543301635778826_1499772492813641223_nPer il quarto concerto del festival “Contrasti”, che si tiene al Castello del Buonconsiglio, diventano protagonisti sassofono e live electronics, con Emanuele Dalmaso e Raul Masu, musicisti del Motocontrario Ensemble. Ricerche sonore che indagano territori di dialogo, tra strumento acustico e l’elettronica, in termini flessibili e creativi,  con rispecchiamenti e ramificazioni. Un viaggio che concepisce il suono come una realtà mobile, che si trasforma e abita lo spazio in termini personali e concreti.

Elettronica e strumento acustico oggi possono dialogare in maniera flessibile, aperta. Possono continuamente rimandarsi suggerimenti, trovare la via di un’integrazione modulata, accompagnata. E’ quanto sembra suggerirci il quarto appuntamento del festival “Contrasti” in programma venerdì 23 maggio a partire dalle ore 20:00, alla Sala Grande del Castello del Buonconsiglio a Trento.

Il festival è organizzato dal Castello del Buonconsiglio e dal Motocontrario Ensemble, e va svolgendosi da aprile a giugno, con un programma di incontri culturali e concerti.

Sono protagonisti del concerto del 23 maggio i sassofoni (in varie tipologie) di Emanuele Dalmaso  e l’elettronica dal vivo creata da Raul Masu, entrambi musicisti del Motocontrario Ensemble.

Il concerto, in programma alle ore 20:45, è preceduto da un incontro, alle ore 20:00, con Andrea Mattevi, che tratta della figura e dell’opera di Bruno Maderna, un musicista che ha votato la propria ricerca artistica nell’indagine aperta rivolta al suono, scoperto nell’indagine di partiture sperimentali, ma anche attraverso l’improvvisazione, che viene richiamata dalle stesse partiture in varie forme, e poi attraverso l’esplorazione delle possibilità dell’elettronica. Un pioniere per molte ricerche, ma anche il richiamo a una sperimentazione e a una speculazione che siano radicate nel riferimento al suono e al corpo che suona e che ascolta.

Il concerto di Emanuele Dalmaso e Raul Masu si avvia alle ore 20:45, ed è interamente dedicato al sassofono e all’elettronica, esplorando l’interazione musicale che germina nell’incontro ideale e concreto del respiro, del soffio, del suono, dell’altoparlante e di quanto oggi sa restituire l’elettronica, con la sua capacità di intervento elaborativo e di design del suono dentro uno specifico spazio.

Lo spettro delle possibilità di relazione che il computer instaura col sax oscilla, in una molteplice varietà, dall’essere semplice estensione sonora dello strumento acustico a divenire entità musicale autonoma, in rapporto dialettico con il suono acustico. Sassofono e live electronics si danno, così, nella forma di un rapporto cameristico, in un dialogo di condivisione, non solo dello spazio musicale, ma spesso anche dello stesso suono in una relazione simbiotica.

Il concerto si apre con un brano minimalista dell’americano Terry Riley, Dorian Reed (1964), che nasce come performance per sax soprano e tape recorder e la cui partitura viene stilata solo nel 2001 da Ulrich Krieger. Il brano utilizza l’elettronica per esasperare la ripetizione quasi ossessiva di un materiale armonico e melodico ridotto al minimo.

Segue una Improvvisazione in omaggio a Bruno Maderna, pioniere italiano della musica elettronica che prende forma ispirandosi a un’aria dell’opera Satyricon del 1973.

Pallide risonanze avvoltedi Massimo Biasioni, scritto originariamente nel 2000 per corno di bassetto e live electronics trascritto per sax baritono e live electrnics nel 2014, indaga il senso della eco e della risonanza, in relazione con un altro principio compositivo rilevante, che è quello del bordone, cioè di un ostinato che tende molto alla ripetizione ciclica.

Sequitur VII (2008) fa parte di progetto composito che vede impegnato Karlhenz Essl dal 2008 al 2010. Si tratta di una serie di 14 brani per strumento solo ed elettronica che esplorano le possibilità espressive del programma sequitur-generator (sviluppato da Essl stesso). Tale software permette di creare complessi canoni a otto parti derivati dal materiale sonoro dello strumento acustico.

Verrà presentato quindi un lavoro di Masu e Dalmaso,  nato in sala prove, dal titolo Il Viaggio di Maya che, al limite tra brano definito e concluso, e improvvisazione, riflette sul tema del viaggio. E’ un viaggio mentale, un poco fantastico, che rinviene suggerimenti e collegamenti, in uno spazio di confronto tra due culture e tra due religioni. Evidenzia un continuo gioco di similitudini e di specchi, tra buddismo e cristianesimo, ripercorrendo così, idealmente, una personale via della seta, votata a mettere in comunicazione ciò che è lontano, ma si nutre anche di istanze comuni, di un comune desiderio di incontrare l’alterità. Questo lavoro indaga in maniera estremamente sperimentale il suono e lo strumento sia elettronico che acustico portando il sax ad alcune delle sue possibilità più estreme, fino a essere suonato senza bocchino.

Il brano di Cosimo Colazzo, Le Isole (2014), presenta spazi di espressione sonora legati tra loro secondo fasi, variabilmente estese, di suoni tenuti lunghi e articolazioni più serrate. Il sassofono disegna i suoi profili secondo gli andamenti di una polifonia che dà profondità e prospettiva al proprio orizzonte di strumento solo. Il live electronics,  in rapporto con le arcate fondamentali del brano, elabora i materiali acustici in lunghe campate timbriche e armoniche. Agisce, secondo un itinerario di piani sonori, che lo prevedono ora dentro il tessuto di un dialogo complessivo, e ora, invece, in una proiezione più avanzata, ma sempre in cameristica rispondenza con il sax, che può ridursi anche alla poesia interiore di pochi suoni tenuti, qualche articolazione, e la modulazione dinamica di questo.

Il concerto si chiude tornando in America con un brano di Nicolas Scherzinger del 2006: Shadowed. Il computer in quest’opera fa da “ombra”, come suggerisce il titolo stesso, al sassofono, elaborando il suono originario, fino a modificarlo, in alcuni casi, in maniera rilevante.

Qui per il programma PDF del concerto del 23 maggio 2014, Festival “Contrasti”, Trento Castello del Buonconsiglio.

————————

Info: press@buonconsiglio.it; motocontrarioensemble@gmail.com. Notizie anche su facebook: https://www.facebook.com/motocontrarioensemble