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Raccolta delle principali informazioni sull’attività artistica del compositore

Musiche contro il nazismo e i fascismi in Europa. Un concerto del Motocontrario ensemble al MUSE di Trento nella Giornata della Memoria

27 Gennaio 2014
20:00a22:00
Un'immagine giovanile di Erwin Schulhoff
Un’immagine giovanile di Erwin Schulhoff

Nella Giornata della Memoria, lunedì 27 gennaio, al MUSE, Museo delle Scienze, a partire dalle ore 20.00, un incontro e un concerto, sul tema di musica, dittatura, fascismi e censura, tenuto dal Motocontrario ensemble, un collettivo di compositori e artisti, impegnato sulle letterature musicali del ‘900. Dalla musica di Schulhof (autore morto in un campo di concentramento nazista), presa nel gusto della dissonanza e del ritmo jazz, alla musica di Lopes-Graça (perseguitato nel Portogallo fascista, per un’intera vita), ricca di sensibilità nel suo gusto post-tonale e nel recupero del patrimonio etnico contadino, alla musica di Nicolau (fuggito dalla Grecia della dittatura dei colonnelli), anch’essa alimentata dell’idea di una Grecia diversa, in partiture che riprendono elementi del tessuto culturale profondo del Paese. Sino a un’opera nuova di Raul Masu, che riflette oggi, negli occhi di un giovane, sulla memoria dell’olocausto. I pianisti Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini, il sassofonista Emanuele Dalmaso, l’interprete all’elettronica Raul Masu, danno rappresentazione a un panorama intenso di valori poetici, artistici e di significato sociale. Come indica il titolo del concerto, sono “musiche per non dimenticare l’orrore del nazismo e dei fascismi in Europa”.

La musica, come altre espressioni della cultura, è fatta oggetto di censura sotto i regimi dittatoriali. Questi regimi hanno i loro codici, richiedono adesione a un’ideologia, agli orientamenti imposti. L’apparato stabilisce i linguaggi accetti per  l’arte, che hanno a che fare con la propaganda. L’arte deve piegarsi a veicolare espressioni non problematiche e a fornire un’immagine positiva del potere.

Il nazismo ha pienamente incarnato una tale idea dell’arte, come ambito della propaganda, che deve respingere ogni spinta profondamente creativa, e restare alla superficie, riprodurre modelli noti e accetti al potere come alla società che lo sostiene. La musica d’avanguardia era arte degenerata, per il nazismo. Da rigettare, perché malata, lontana dalla sanità di valori della razza ariana.

Il nazismo ha sterminato quanti costituivano un intralcio al progetto folle di dare posto al nuovo uomo ariano. Lo sterminio degli ebrei, che in Germania costituivano una minoranza, ma nello stesso tempo un’ossatura fondamentale della cultura tedesca, ha costituito, per l’Europa , un atto criminale rivolto verso se stessa. Si pensi a quanti intellettuali, artisti, scienziati, nel pieno della loro creatività e capacità inventiva e di produzione artistica e intellettuale, sono stati ammazzati nei lager. Un capitale di cultura, saperi, potenzialità creative è stato incenerito.

Di questo, dei regimi dittatoriali e della musica, del nazismo e dei fascismi in Europa nel secolo scorso, si occupa, con opere significative, un concerto che si tiene al MUSE, Museo delle Scienze a Trento (Corso del Lavoro e della Scienza 3), lunedì 27 gennaio, in rapporto alla Giornata della Memoria. Il concerto è organizzato dal MUSE e da Motocontrario Ensemble, un collettivo di compositori e interpreti, impegnato su tematiche di ricerca musicale, sul Novecento e sulla musica contemporanea.

Alle ore 20.00, Cosimo Colazzo, pianista, compositore, direttore d’orchestra, docente al Conservatorio di Trento e negli Stati Uniti,  membro dell’équipe di ricerca del CESEM  (Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical) dell’Universidade Nova di Lisboa, tiene un breve incontro sui temi della censura e della musica, delle politiche ideologiche e dittatoriali e dei riflessi prodotti sui linguaggi compositivi degli artisti.

L’incontro costituisce anche un’introduzione al concerto che si tiene di seguito, alle ore 20.30. Il concerto propone musiche di Erwin Schulhoff, Fernando Lopes-Graça, Dmitri Nicolau, Raul Masu. Interpreti sono i pianisti Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini, il sassofonista Emanuele Dalmaso, l’interprete all’elettronica  Raul Masu.

Erwin Schulhoff (1894-1942), di cui si propone Hot-Sonata (1929) per sassofono contralto e pianoforte (interpreti Dalmaso e Colazzo), è autore ebreo, di genitori tedeschi, vissuto in Cecoslovacchia. E’ un autore di straordinaria capacità creativa, che nella sua opera genera un contatto molto originale e personale verso il jazz, e questo già negli anni ’20. E’ autore di pezzi che sanno tenere insieme i linguaggi più avanzati, nel segno della dissonanza, con costruzioni ritmiche molto complesse, che ricava dal jazz. Alla fine degli anni ’30 aderisce al comunismo e assume la cittadinanza sovietica. Ma i nazisti, invasa la Cecoslovacchia, lo fanno prigioniero e lo internano in un campo di concentramento in Baviera, dove muore di tisi.

Fernando Lopes-Graça (1906-1994) è un autore portoghese, che ha sofferto la persecuzione da parte del regime fascista dell’Estado Novo, che ha oppresso il Portogallo dalla fine degli anni ’20 sino alla rivoluzione dei Garofani nel 1974. Lopes-Graça è impegnato politicamente contro il regime e viene estromesso dagli incarichi pubblici, tenuto in carcere. E’ autore di una musica che sa integrare, in soluzioni di grande qualità espressiva, le risorse di un linguaggio che è decisamente post-tonale, con il recupero di aspetti del patrimonio etnico contadino del Paese. Questo è parte consistente di un impegno politico, che si declina in ambito artistico e in contesti concreti di protesta e resistenza. Nel concerto sono interpretati alcuni dei Preludi (1950-55), eseguiti dalla pianista Maria Rosa Corbolini, Cinco Nocturnos (1959), interpretati da Cosimo Colazzo, e Melodias rusticas portuguesas per pianoforte a quattro mani (1979), nell’interpretazione di Corbolini e Colazzo.

Dimitri Nicolau (1946-2008) è fuggito dalla Grecia dei colonnelli, che è stata feroce contro gli artisti dissidenti. Anche nella sua opera risalta il rapporto con una dimensione popolare e etnica, che deve costituire tessuto di un discorso musicale nuovo, che sia in contatto con la cultura viva della critica e contro la cultura di morte del regime e della propaganda. Colazzo e Dalmaso propongono una delle ultime pagine prodotte, dal titolo Cantilena, del 2007, meditativa, riflessiva, malinconica.

Il brano di Raul Masu (1992), dal titolo Momenti d’inciampo (2013), per elettronica con sassofono baritono (interpreti Dalmaso e Masu), riflette sul concetto della memoria, dei segnali della memoria, che devono costituire inciampo, contro l’abbandono della vigilanza critica.

Per concludere alcune note su Motocontrario ensemble che realizza il concerto. Motocontrario ensemble è un collettivo di compositori e interpreti che concentra il proprio interesse artistico e di ricerca sulla musica del ‘900 e sulle musiche contemporanee. Realizza concerti in cui solleva interesse per queste letterature, portando, sul ‘900, uno sguardo critico, problematizzando le prospettive canoniche e ufficiali. Tiene in forte relazione e costante confronto le dimensioni artistiche e della ricerca. Accanto ai concerti, mira a realizzare laboratori, seminari aperti su tematiche importanti e stringenti nell’odierna complessità culturale. È interessato alle prospettive che emergono nel rapporto tra musica, arte, scienza, tecnologia, società e politica.

Attualmente sono partecipi del progetto, come musicisti, il compositore, pianista e direttore d’orchestra Cosimo Colazzo, la pianista Maria Rosa Corbolini, il compositore, violinista e violista Andrea Mattevi, la compositrice, contrabbassista e musicologa Valentina Massetti, il compositore e pianista Marco Longo, il compositore e interprete di musica elettronica Raul Masu, il sassofonista Emanuele Dalmaso, il trombista Riccardo Terrin. È un ensemble a geomatrie variabili e aperto a contributi plurali.

Di seguito alcune note sugli interpreti nel concerto per la Giornata della Memoria:

Cosimo Colazzo è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, del quale è stato direttore dal 2005 al 2011. Insegna anche alla Italian School del Middlebury College, negli Stati Uniti. È membro dell’équipe di ricerca del CESEM, Centro de Estudos Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical della Universidade Nova di Lisbona.

Maria Rosa Corbolini è docente di Pianoforte al Conservatorio di musica di Trento. È stata premiata in Concorsi pianistici e di musica da camera, nazionali e internazionali. Svolge attività nel campo della musica da camera, in varie formazioni, anche su repertori poco frequentati, tenendo concerti per importanti società e festival musicali italiani ed esteri.

Emanuele Dalmaso si è diplomato in Sassofono, con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, nel 2013, al Conservatorio di musica di Trento, sotto la guida di Armando Ghidoni. Ha studiato anche con il sassofonista Pepito Ros, e ha seguito diversi corsi di perfezionamento con David Brutti. Insegna presso la Scuola Musicale “Il Diapason” di Trento.

Raul Masu studia Composizione, al Conservatorio di musica di Trento, sotto la guida di Cosimo Colazzo. Nello stesso Conservatorio studia Musica elettronica con Mauro Graziani. Collabora come musicista ricercatore con l’Experiential Music Lab dell’Università di Trento.

Qui per il Programma dell’incontro e del concerto

Qui per il Programma dettagliato del concerto

Qui per il Comunicato Stampa

Nel lento orizzonte un oggetto. Nuova composizione di Cosimo Colazzo, per viola e pianoforte

Cosimo Colazzo ha ultimato in questi giorni una nuova composizione, per viola e pianoforte, dal titolo Nel lento orizzonte un oggetto.

Qui è possibile consultare il catalogo aggiornato delle composizioni di Cosimo Colazzo, in ordine cronologico.

Qui il catalogo, organizzato secondo i differenti organici.

A partire da questo collegamento, alcune notizie biografiche sul compositore.

Qui per iniziare a navigare il sito di Cosimo Colazzo.

Nuovo numero di Marsia, rivista di poesia, dedicato integralmente a Antonio Verri. Con un contributo di Cosimo Colazzo

9 Dicembre 2013
18:00a20:00

“Marsia” è una rivista di poesia (ISSN 2038-2731), giunta al terzo anno di pubblicazioni, che viene editata a Bari, dalla casa editrice Progedit. Diretta da Salvatore Lattarulo, raccoglie contributi poetici e critici di importanti autori italiani e stranieri, su tematiche scelte. L’ultimo numero, appena uscito (Anno III, dicembre 2013) è un volume dal titolo “La pietra sopra le ali. Vent’anni senza Verri”, che è dedicato alla poesia di Antonio Verri, poeta salentino di grandissimo talento, che ha lasciato opere brucianti e sensibili, dense di cultura e intuizioni. Raccoglie contributi di autori che sono stati vicini a Verri in vita, che lo hanno studiato e che lo approfondiscono. Hanno scritto saggi e contributi, in questo numero, Carlo Alberto Augieri, Fernando Bevilacqua, Rino Bizzarro, Nadia Cavalera, Cosimo Colazzo, Salvatore Colazzo, Stefano Donno, Antonio Errico, Vittore Fiore, Eugenio Imbriani, Salvatore Francesco Lattarulo, Mauro Marino, Maurizio Nocera, Fabio Tolledi, Sergio Torsello.

Il volume ha in programma la sua prima presentazione il prossimo 9 dicembre, alle ore 18.00, presso il “Fondo Verri Presidio del Libro”, di cui è responsabile Mauro Marino, a Lecce,  in via Santa Maria del Paradiso 8.

Cosimo Colazzo ha scritto un saggio, dal titolo La salle de bain e l’estremo orizzonte del Declaro. Forme della narrazione nell’ultima produzione di Antonio Verri, che dedica all’analisi di La salle de bain, una delle ultime opere di Antonio Verri, del 1991, in cui, accanto al piacere delle elencazioni, della produzione generativa della parola, individua un interesse per un orizzonte estremo dell’invenzione, dove un ruolo è giocato dai media. In questo senso c’è come una sottrazione di calore timbrico alla parola, laddove emerge il concetto di stringa, come riporto di sequenze assegnate, che non seguono una logica evolutiva, ma sono come moduli, da ripetere, allineare, sequenziare, o che casualmente sono soggetti a corruzioni. Verri ha un talento eccezionale per la parola, e quindi non può oltremodo sottrarsi al gioco della produzione verbale, che si esalta nello spazio aperto del caso. Ma sente quanto si proietta in un nuovo mondo, attraverso i media invasivi. Un’altra logica si affaccia, come ipotesi problematica. “I nuovi media – scrive Colazzo – richiedono meno dimensione sonora, meno risonanza. Meno sogno. Un atteggiamento più da mente digitale. Tutto che si svolge su una superficie. Stringhe, sequenze. La successione nella forma di stringhe e sequenze, senza precisi segni di fraseggio. Scorrimenti, che potranno essere scannerizzati per individuare motivi di ricorrenze, ma che questi motivi non hanno ricercato o enfatizzato. […] Questo significa che incominciano a coesistere due direzioni molto diverse. Una che porta verso l’accoglimento del materiale, della sua esuberanza, del suo senso di costante eccesso. L’altra che porta invece verso tutt’altro, verso qualcosa di poco risonante, verso il bit, verso la scansione digitale, verso il discreto, verso il limitato e sottoposto a griglie, verso l’automa, il cyber, verso la riproduzione.”

File audio del Concerto, di compositori e interpreti del Conservatorio Bonporti, nell’ambito del Festival di poesia Anterem a Verona

A cadenza annuale ricorre un appuntamento importante, nell’ambito della composizione e delle nuove creatività, che il Conservatorio Bonporti di Trento organizza in collaborazione con la rivista di ricerca poetica Anterem di Verona. Studenti compositori del Conservatorio si impegnano nella produzione di nuove opere compositive, in rapporto a testi poetici, per lo più inediti, che la rivista individua nell’ambito del concorso di poesia “Lorenzo Montano”. Si determina un laboratorio delle nuove creatività, che si confrontano con lo spazio complesso del rapporto tra suono musicale e suono verbale, tra musica e poesia. La rivista Anterem organizza un importante festival internazionale di poesia, nell’autunno a Verona, in varie sedi storiche della città. L’evento conclusivo, nell’edizione di quest’anno, è stato proprio il concerto con nuove musiche di giovani compositori del Conservatorio di Trento (studenti, per la Composizione, dei prof.ri Cosimo Colazzo e Massimo Priori), intorno ai testi poetici scelti dalla rivista. Il concerto si è tenuto domenica 24 ottobre alla Biblioteca Civica di Verona, alle ore 11.00.

Ecco i nomi dei compositori che hanno presentato loro opere: Dianna Dmitrijeva, Juan Zuleta, Tamas Pentek, Raul Masu, Valentina Massetti, Andrea Mattevi, Marco Longo.

Questi i nomi degli interpreti, impegnati nell’ensemble che ha eseguito le musiche in concerto, con il coordinamento di Cosimo Colazzo: Mara Pieri, Andrea Mattevi, Isabel Lombana Mariño, Eszter Pentek, Jairo Tálaga, Ivo Deros, Emanuele Dalmaso, Marcello Sani, Davide Ventura, Manuel Cardona, Giovanna Trentini, Niccolò Zorzi, Andrea Ruocco, Raul Masu, Riccardo Fichera.

E questi sono i nomi dei poeti musicati: Lorenzo Montano, Antonio Prete, Gabriele Gabbia, Paolo Ferrari, Giovanni Duminuco, Pascal Gabellone, Peter Carravetta.

Qui il programma di sala del concerto.

A partire dai seguenti link è possibile ascoltare i file audio MP3 del concerto:

1. Dianna Dmitrijeva (1969), Viaggio attraverso la gioventù per voce recitante, flauto, sassofono contralto, contrabbasso, elettronica – testo di Lorenzo Montano

2. Juan Zuleta (1984), Privazione con figura per mezzosoprano, clarinetto, violino, contrabbasso – testo di Antonio Prete

3. Tamas Pentek (1984), Una poesia singola per voce recitante, flauto contralto, fagotto, corno, trombone – testo, Mancata figura, di Gabriele Gabbia

4. Raul Masu (1992), Momenti d’inciampo per sassofono baritono, trombone, violoncello, contrabbasso, elettronica – testo, Memoria d’inciampo, di Paolo Ferrari

5. Valentina Massetti (1984), Dinamiche del disaccordo per voce recitante, flauto, sassofono contraltotesto di Giovanni Duminuco

6. Andrea Mattevi (1987), Come voleva Nietzsche, camminando per voce recitante, sassofono baritono, elettronica – testo di Pascal Gabellone

7. Marco Longo (1979),  Volumi in controluce per voce recitante, viola, elettronica – testo di Peter Carravetta

Immagini dell’evento a questi collegamenti:

– Album n. 1 di immagini (foto di M. Casamichele): https://www.facebook.com/media/set/?set=a.274515212698890.1073741830.100004212403381&type=1&l=75eb3b5d8e

– Album n. 2 di immagini (foto di P. Ferrari): https://www.facebook.com/media/set/?set=a.275919932558418.1073741831.100004212403381&type=1&l=92915011b5

A partire da questo link, notizie sull’attività didattica di Cosimo Colazzo

 

Trasmissione radiofonica, concerto duo pianistico Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini, RTP (Rádio e Televisão de Portugal), Antena 2, trasmissione “Concerto Aberto”

27 Novembre 2013 20:00a29 Novembre 2013 20:30

Il duo pianistico composto da Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini ha tenuto un concerto al Museu da Música Portuguesa, a Estoril, in Portogallo, il 23 maggio del 2012. Si è trattato di un evento molto atteso, per il programma proposto e per la presenza di un’opera di rilievo del compositore portoghese Fernando Lopes-Graça.

Il concerto è stato registrato da RTP (Rádio e Televisão de Portugal), che è la radio-televisione nazionale portoghese, per il secondo canale della radio nazionale, Antena 2. Ora il concerto viene trasmesso nell’ambito della trasmissione radiofonica “Concerto Aberto” (condotta dalla musicologa e regista Andrea Lupi), che trasmette lungo l’anno gli appuntamenti musicali più importanti che si tengono in Portogallo, con artisti prestigiosi e di livello internazionale.

Il concerto viene proposto in tre puntate, ciascuna di 20 minuti, trasmessa nelle giornate di 27, 28 e 29 novembre 2013, sempre a partire dalle ore 19.00 (orario del Portogallo; ore 20.00 in Italia).

E’ possibile seguire la trasmissione a quest’indirizzo: http://www.rtp.pt/antena2/. Clicando su ‘ouvir emissão’.

Il concerto del duo pianistico Cosimo Colazzo-Maria Rosa Corbolini ha proposto musiche del ’900, a disegnare un percorso di particolare interesse nel campo delle letterature per duo pianistico a quattro mani. Dalle preziose e delicate Berceuses (1905) di Reynaldo Hahn (1874-1947), si passa al sorprendente Parade (1917) di Erik Satie (1866-1925), con il biancore dei suoi suoni, privi di indulgenze sentimentali, che raccontano molto la loro propria forma, le ripetizioni, i gesti, i movimenti cui sono sottoposti, con un gusto tipico, per l’ironia e lo spiazzamento che sorprende. Quindi Alfredo Casella (1883-1947), con due opere del 1915 – Pagine di guerra e Pupazzetti -, che sono di un suo periodo creativo dove si evidenzia il piacere del trattamento ritmico e dissonante, dello sforzo timbrico, come anche delle suadenti mescolanze sonore. Al centro del programma, troviamo le Melodias Rústicas Portuguesas (1979) di Fernando Lopes-Graça (1906-1994), autore portoghese, che ha espresso un’opera consistente, densa, pregna di valori artistici, articolando un certo interesse per il patrimonio folclorico portoghese con ricerche linguistiche che attingono a tutte le risorse post-tonali. Egli tesse un dialogo tra quel mondo, che per lui è esempio di impegno, esaltazione dei valori del lavoro e della terra, e una ricerca che spinge nel senso dell’apertura della conoscenza e dell’esperienza, dell’innovazione, delle conquiste di consapevolezza e socialità. Ottorino Respighi (1879-1936) è presente con Sei piccoli pezzi (1926), un’opera raffinata per le ricercate armonie, come anche per soluzioni timbriche evocate dalla tastiera. Infine Gyorgy Ligeti (1923-2006), con Cinque pezzi (1942-50), il suo piacere per la materialità del suono, anche certe sue riprese di sapore folclorico ungarico, il tutto inquadrato in pagine perfettamente scolpite e incise.

Tra i prossimi impegni di Cosimo Colazzo, un intervento di concerto a Palacio Foz, uno dei più bei palazzi storici di Lisbona. E una conferenza all’Universidade Nova di Lisbona.

7 Novembre 2013
21:30a22:30
8 Novembre 2013
16:00a17:30

  Cosimo Colazzo è a Lisbona, dove giovedì 7 novembre, alle ore 21,30, terrà un intervento di concerto, nell’ambito di un programma con musiche di autori portoghesi e brasiliani, a Palacio Foz. Colazzo eseguirà musiche di Fernando Lopes-Graça, un autore portoghese del ‘900, del quale va indagando approfonditamente l’opera, sia nel senso della ricerca musicologica che della produzione in forma di concerto.

Terrà, inoltre, il giorno successivo, venerdì 8 novembre, una conferenza all’Universidade Nova di Lisbona, su Lopes Graça, nell’ambito di un congresso dedicato ai rapporti tra Portogallo e Brasile, osservati nel punto di vista musicologico.

Lopes-Graça esprime la via di un impegno estetico, che guarda al rinnovamento del linguaggio musicale, in senso anti-retorico, nella prospettiva di costruzioni di tipo post-tonale. Nello stesso tempo trova essenziale l’apertura al patrimonio folclorico rurale e contadino. Lì si tesse una relazione strutturata tra i linguaggi post-tonali, su cui indaga, e il pensiero musicale arcaico contadino. Si danno risonanze forti che la musica di Lopes-Graça raccoglie. In questa prospettiva Lopes-Graça si propone come una traccia del massimo interesse per un gruppo di compositori brasiliani di talento (Guerra Peixe, Claudio Santoro, Camargo Guarnieri, e altri), che provengono da una formazione di tipo seriale e dodecafonico, ma che vogliono superare questa fase. Ci sono anche spinte di tipo ideologico, nel rifiuto del formalismo della tecnica dodecafonica, che agisce che si costituisce come un universo a sé, separato dal mondo. Comunque risulta chiaro quali prospettive apra il rapporto con Lopes-Graça, e il suo modo di attivare il rapporto con il patrimonio folclorico portoghese.

La relazione di Colazzo approfondisce tutti questi aspetti: di come si articoli la posizione estetica e la posizione politica di Lopes-Graça, e di come si attivi un interesse che riguarda il Brasile. E’ un interesse reciproco, che evidenzia alcuni temi, che diventano cruciali nel dibattito culturale e politico, nonché musicale, degli anni ’50.

Programma del concerto

Programma del Congresso

Cosimo Colazzo e l’ensemble Sonata Islands con un programma interamente dedicato a Villa Lobos: musiche del compositore brasiliano, musiche a lui ispirate, arrangiamenti e improvvisazioni. Per TrentinoInJazz. Al MUSE a Trento, giovedì 24 ottobre, alle 20.30.

24 Ottobre 2013
20:30a22:00

24 ottobre al Muse a Trento: appuntamento con Cosimo Colazzo e l’ensemble Sonata Islands per l’attesa ‘reinvenzione’ del patrimonio del compositore brasiliano, accompagnata da una degutazione di vino a tema. 

TrentinoInJazz 2013: Relendo Villa-Lobos!

Trentino Jazz
Fondazione CARITRO
Provincia autonoma di Trento
Regione Autonoma Trentino Alto Adige
Opera Universitaria di Trento

sono lieti di presentare:

TRENTINOINJAZZ 2013

Cosimo Colazzo

Sonata Islands 

in:

RELENDO VILLA-LOBOS

 Giovedì 24 ottobre 2013

h. 20.30

Sala Conferenze del Muse

Corso del lavoro e della scienza 3

Trento

 Appuntamento per l’ensemble Sonata Islands, protagonista di una rielaborazione davvero sui generis: Relendo Villa-Lobos! Insieme al compositore Cosimo Colazzo e alla cantante Cristina Renzetti, l’ensemble (Emilio Galante, flauto – Michele Francesconi, pianoforte – Gabriele Zanchini, fisarmonica) sarà al Muse a Trento (giovedì 24 ottobre) per un concerto di “reinvenzione” delle musiche di Heitor Villa-Lobos, integrato da musiche a lui ispirate. Nato a Rio de Janeiro nel 1887 e morto nel 1959, Villa-Lobos è stato uno dei principali compositori sudamericani del Novecento e senza dubbio il più importante in Brasile: l’intera opera del compositore soprannominato “l’indiano bianco” fu caratterizzata dalla fusione di elementi tradizionali sudamericani ed europei con le tensioni avanguardistiche novecentesche, e su questa falsariga si svolgerà anche il “remix” proposto da Sonata Islands. Relendo Villa-Lobos si inserisce in questo viaggio a doppio senso tra Europa e Brasile nella rilettura della musica del Maestro ed insieme in un rinnovato e moderno dialogo tra la musica colta e la musica popolare, caratteristica peculiare della sua produzione musicale. Le reinvenzioni di Villa Lobos vengono accostate all’esecuzione di alcuni pezzi per pianoforte solo (con Cosimo Colazzo) nella stesura originale.

In occasione della sezione autunnale della rassegna, la Cantina Sociale di Trento presenta alcune degustazioni di vini, associate al programma dei concerti: per Villa-Lobos e il “moderno dialogo tra la musica colta e popolare”, la Cantina presenta un Nosiola 1339 per le sue radici popolari che svelano a sorpresa una sua particolare finezza.

La fase autunnale del TrentinoInJazz 2013 corrisponde al precedente festival Sonata Islands, tradizionalmente dedicato alla fusione tra jazz, rock e musica colta, alla scoperta di percorsi di frontiera tra Italia ed estero. Orgoglioso come sempre il presidente dell’Associazione TIJ Emilio Galante: “Quest’anno TrentinoInJazz è diventata una vera rete, comprendendo quattro festival storici (Sonata Islands, NonSole Jazz, Valsugana Jazz Tour e Lagarina Jazz) oltre a una serie di concerti in Val di Fassa e Valli Giudicarie. Il TrentinoInJazz corre così per tutto il Trentino da luglio a dicembre”. 52 giornate di musica, 25 comuni coinvolti, un centinaio di musicisti italiani e stranieri, e anche quest’anno cartellone gratuito, come sottolinea ancora Galante: “L’amministrazione pubblica trentina è una delle poche a livello nazionale che non ha dimenticato la Cultura. Ciò dipende in parte dal fatto che l’offerta culturale deve essere alta in una regione con una forte propensione per il Turismo“.

Il concerto è gratuito ma per l’entrata al MUSE si paga un biglietto di ingresso (3 euro, vale anche come visita guidata, da usare entro 31/12/2013)

Per prenotazioni 0461270311   prenotazioni@muse.it

  Calendario completo della rassegna___5 luglio-10 dicembre:

http://www.synpress44.com/02Works.asp?id=2425&stc=3

 Mediapartners:

 Drumset: www.drumsetmag.com

Jazzitalia: www.jazzitalia.net

Radio Web Italia: www.radiowebitalia.it

Viva Low Cost: www.vivalowcost.com

 Info:

 www.trentinojazz.com

E-mail: info@trentinojazz.com

www.synpress44.com

E-mail: synpress44@yahoo.it

Tel. 349/4352719 – 328/8665671

sonata islands

info@sonataislands.com

www.sonataislands.com

Aggiornamento pagina degli ascolti, in MP3, delle composizioni di Cosimo Colazzo. Con “La curva del respiro” per sassofono contralto e pianoforte, recentemente eseguita in concerto

E’ stata aggiornata la pagina degli ascolti di composizioni di Cosimo Colazzo, in formato MP3. Con “La curva del respiro”, per sassofono contralto e pianoforte, recentemente eseguita in prima assoluta nell’ambito del festival Mondi Sonori, il 18 ottobre 2013, al Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento. Interpreti Emanuele Dalmaso (sassofono contralto) e Cosimo Colazzo (pianoforte).

“…La curva del respiro (2013), per sassofono contralto e pianoforte, di Cosimo Colazzo (1964), svolge la poesia di una temporalità aperta, fatta di un dialogo galleggiante tra gli strumenti, di punti di fuga verso il silenzio, o verso l’incanto di inattese produzioni armonico-sonore e di risonanze…”

Qui il link per l’ascolto del brano:

Cosimo Colazzo, La curva del respiro (2013) per sassofono contralto e pianoforte (13:17) Sassofonista Emanuele Dalmaso, Pianista Cosimo Colazzo. Auditorium Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” Trento, 18 ottobre 2013 [Ascolta MP3]  

Più in generale, per la pagina degli ascolti di composizioni di Cosimo Colazzo, in formato MP3, questo è il link:

http://www.cosimocolazzo.it/compositore/mp3

Mondi Sonori. Concerto con musiche di Mattevi, Colazzo, Massetti, Dmitrijeva, Lopes-Graça, Fitkin. Interpreti il duo pianistico Colazzo-Corbolini, il sassofonista Dalmaso, il violista Mattevi, e Masu all’elettronica. Venerdì 18 ottobre, a Palazzo Consolati a Trento, alle ore 20.30.

18 Ottobre 2013
20:30a22:00

Nell’ambito del festival Mondi Sonori, organizzato dal Conservatorio di musica di Trento, concerto con musiche del ‘900 e contemporanee, alcune in prima assoluta, venerdì 18 ottobre, a Palazzo Consolati, sede del Conservatorio, a Trento (v. S. Maria Maddalena 1).  Interpreti il duo pianistico (due pianoforti) Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini, il sassofonista Emanuele Dalmaso, il violista Andrea Mattevi, e Raul Masu per l’elettronica.

Il programma si apre con un’opera nuova, in prima esecuzione, di Andrea Mattevi (1986), Dell’arco il nome è vita (2013), per sassofono, viola, due pianoforti e live electronics, in cui il compositore indaga le possibilità degli strumenti portandoli verso una fluida e complessa definizione timbrica, che li spinge a inedite relazioni. Segue un altro pezzo in prima esecuzione, La curva del respiro (2013), per sassofono contralto e pianoforte, di Cosimo Colazzo (1964), dove si svolge la poesia di una temporalità aperta, fatta di un dialogo galleggiante tra gli strumenti, di punti di fuga verso il silenzio, o verso l’incanto di inattese produzioni armonico-sonore e di risonanze. Quindi, in programma, due compositrici. Valentina Massetti (1984), con un brano, Linee sospese (2013) per due pianoforti, che intende scoprire il senso di ridotte vibrazioni sonore, di materiali minimi, di aperture precise e geometriche al silenzio. E poi Dianna Dmitrijeva (1969), che propone – in Largo, rubato (2013) per due pianoforti – il recupero, dall’Est da cui proviene, di sonorità, accenti e ritualità, che sono di un mondo arcaico e popolare, che sente forte una religiosità fissa e aspra. Si va nel ‘900, con Fernando Lopes-Graça (1906-1994), autore di Preludio, Cena e Danza (1929/1973), per due pianoforti, un’opera che subito proietta il giovane autore, nel 1929, dentro un mondo di scoperte,  di sonorità, dissonanze, armonie timbriche, ritmiche aggressive. Si conclude con Grahm Fitkin (1963), autore inglese, con il suo Hard Fairy (1994) per sax soprano e due pianoforti, un’opera che  espone il piacere per la dimensione poliritmica, che interessa tutti gli strumenti, e sollecita fortemente l’ascolto.

Programma del concerto:

Festival Mondi Sonori 2013, XVI edizione.

Trento, Conservatorio di musica, Palazzo Consolati, V. S. Maria Maddalena 1

Duo pianistico (due pianoforti) Cosimo Colazzo – Maria Rosa Corbolini. Sassofono (soprano, contralto, tenore) Emanuele Dalmaso. Viola Andrea Mattevi. Elettronica Raul Masu.

Andrea Mattevi (1986), Dell’arco il nome è vita (2013), per sassofono, viola, due pianoforti e live electronics (prima esecuzione assoluta)
Cosimo Colazzo (1964), La curva del respiro (2013), per sassofono contralto e pianoforte (prima esecuzione assoluta)
Valentina Massetti (1984), Linee sospese (2013) per due pianoforti
Dianna Dmitrijeva (1969), Largo, rubato (2013) per due pianoforti
Fernando Lopes-Graça (1906-1994), Preludio, Cena e Danza (1929/1973) per due pianoforti
Grahm Fitkin (1963), Hard Fairy (1994) per sassofono soprano e due pianoforti

Pubblicato, sul sito, file MP3 ultima composizione Cosimo Colazzo, La piega il respiro

Di seguito il collegato al file MP3 dell’ultima composizione per pianoforte di Cosimo Colazzo, dal titolo “La piega il respiro”, interpretata dallo stesso compositore, nell’estate 2013, in un concerto negli Stati Uniti. Link per il file MP3: http://www.cosimocolazzo.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/09/6_Colazzo_La_piega_il_respiro.mp3  .

Dal recital pianistico di Cosimo Colazzo, alla MCA Concert Hall del Middlebury College, in Vermont, U.S.A., 31 luglio 2013.