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Concerto del soprano Patrizia Zanardi e del pianista Cosimo Colazzo. A Mills College, in California (Oakland). Il concerto è organizzato da Italian School del Middlebury College, presso cui i due musicisti sono docenti e artisti in residence

7 Luglio 2019
20:00a21:00

L’incanto del linguaggio classico, l’ideale del belcanto, la bellezza della linea omogenea, di una semplicità accortamente dosata e costruita. Tutto questo in un concerto del soprano Patrizia Zanardi e del pianista Cosimo Colazzo, che i due artisti tengono presso la Concert Hall del Mills College, a Oakland, in California. Il concerto è organizzato dalla Italian School del Middlebury College (ospitata al Mills College) presso cui Zanardi e Colazzo sono docenti e artist in residence.

Il concerto  si tiene domenica 7 luglio alle ore 20.00. Il programma propone musiche di Paisiello, Haydn, Mozart, Pergolesi, Cimarosa, Se in Pergolesi ancora si nota un “piegarsi” come barocco della melodia, negli altri autori trattati prevale il senso della linea depurata, degli accenti misurati. Linea e colore si danno in un equilibrio fatto di dosature attentissime.

Giornata della Memoria. Come pietre d’inciampo. Concerti, letture, improvvisazioni musicali e poetiche

21 Gennaio 2018
15:00a21:00

Domenica 21 gennaio 2018
Trento, Sala Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (V. Calepina 1)
PERCORSI DELLA MEMORIA: COME PIETRE D’INCIAMPO
per la Giornata della Memoria 2018

15:00 | La memoria, il domani | Andrea Mattevi (viola) | Musiche di Ligeti, Bach, Hindemith, Telemann
15:45 – 17:15 – 18:45 | Spazio giovani: il nostro futuro | Interpreti Studenti del Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento – Scuole di Pianoforte, docenti Maria Rosa Corbolini, Laura Di Paolo, Fabio Consoli, Mario Coppola | Musiche di Beethoven, Bach, Mendelssohn, Chopin
16:00 – 17:30 – 19 – 20:15 | Antigiudaismo e razzismo. Le nostre voci contro | Letture scelte a cura di Giuliana Adamo | Brani da e su Vittore Bocchetta, e da: Primo Levi, David Nirenberg, Paul Celan, Antonella Anedda Angioy
16:15 – 17:45 – 19:15 – 20:30 | Improvvisazioni musicali e poetiche | a cura di Ettore Filippi e MotoContrario ensemble
16:30 | Resistenza contro il fascismo. La musica di Lopes-Graça | Duo pianistico, pianoforte a quattro mani Cosimo Colazzo, Mariarosa Corbolini con la collaborazione di Patrizia Zanardi (voce recitante) | Musiche di Lopes-Graça
18:00 | Poesia e musica: Performative Arts Today | Patrizia Zanardi (soprano), Cosimo Colazzo (pianoforte) | Musiche di Colazzo
19:30 | Dialoghi | Duo sassofoni Emanuele Dalmaso, Mattia Grott | Musiche di Hindemith, Koechlin, Carro, Zare, Grott


Musica e poesia, memoria e futuro, musiche nuove, musiche del passato, improvvisazioni musicali e poetiche: tutto questo scandirà, domenica 21 gennaio 2018, dalle ore 15 alle ore 21 – alla Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto di Trento,  sede di Trento via Calepina 1 – una giornata intensa, culturale e musicale, dedicata ad onorare la memoria delle vittime della Shoa.

Percorsi della memoria: come pietre d’inciampo è il titolo dell’iniziativa, che raccoglie una vasta serie di eventi. A organizzare la manifestazione è l’Associazione culturale Piazza del Mondo di Trento (in collaborazione con l’Associazione culturale MotoContrario) fortemente attiva sui temi dell’impegno civile e della divulgazione presso i giovani delle istanze del sapere e della conoscenza, insieme con l’apertura al nuovo. Prospettiva storica e proiezione al futuro sono due lati di una tensione necessaria affinché il senso di sé, della propria identità, maturi in senso positivo, verso dinamiche realizzative e progettuali. Prospettive dell’identità è il titolo – significativo in questo senso – di un più vasto progetto dell’Associazione Piazza del Mondo, in cui rientra anche quest’iniziativa, che vuole esprimere il senso della memoria e insieme essere denuncia contro razzismo, violenza e intolleranza.

Quattro concerti scandiranno la lunga giornata culturale (con interpreti di rilievo quali Andrea Mattevi alla viola, Emanuele Dalmaso e Mattia Grott ai sassofoni, Maria Rosa Corbolini e Cosimo Colazzo al pianoforte, e il soprano Patrizia Zanardi), alternati a momenti di lettura di brani letterari e poetici, di testimonianze e di ricostruzione storica (scelti a cura di Giuliana Adamo), a momenti di improvvisazioni musicali e poetiche (con Ettore Filippi e il MotoContrario ensemble), e a momenti musicali in cui saranno protagonisti giovani musicisti (studenti del Conservatorio “Bonporti” di Trento).

Il programma è dedicato alla memoria degli offesi per fare ricordare e riflettere gli ascoltatori attraverso la sollecitazione del suono e della parola.

Alle ore 15.00 apre la giornata Andrea Mattevi, che esegue alla viola brani di Ligeti, Bach, Hindemith e Telemann, in un concerto dal titolo La memoria, il domani.

Segue un intervento musicale di studenti del Conservatorio di musica di Trento, delle Scuole di Pianoforte dei docenti Maria Rosa Corbolini, Laura Di Paolo, Mario Coppola, Fabio Consoli: alle 15:45 il primo degli interventi, cui seguiranno nell’arco della giornata altre finestre alle 17:15 e alle 18:45. Si potranno così ascoltare (in questi interventi cui è stato dato titolo Spazio giovani: il nostro futuro) musiche di Bach, Beethoven, Mendelssohn, Chopin.

Anche le letture, a cura di Giuliana Adamo, scandiranno ad orari dedicati (16:00; 17:30; 19:00; 20:15) la giornata, con un loro spazio dedicato dal titolo Antigiudaismo e razzismo: le nostre voci contro. I pezzi musicali saranno così intervallati dalla lettura di brani provenienti da opere importanti sulla tragedia nazista, sul razzismo e sull’intolleranza. I testi scelti sono tratti da: Primo Levi, Se questo è un uomo (I ed. 1947); Giuliana Adamo, Vittore Bocchetta: una vita contro. Ribelle, antifascista, deportato, esule, artista (2012); David Nirenberg, Antigiudaismo. La tradizione occidentale (I ed. Inglese 2013; traduzione italiana di Giuliana Adamo e Paolo Cherchi  2016); Paul Celan da Poesie (Meridiano, Mondadori, 1998, a cura di Giuseppe Bevilaqua), Antonella Anedda Angioy dalla raccolta Notti di pace occidentale (2001).

Le improvvisazioni poetiche e musicali coinvolgeranno la voce di Ettore Filippi e il MotoContrario ensemble (che potrà allargarsi ad altri musicisti presenti) in varia formazione. Poesie di Edmond Jabes e di Paul Celan, come di altri autori legati alla cultura ebraica o che hanno vissuto le persecuzioni fasciste e naziste, saranno la base di un’interpretazione vocale che si spingerà verso la penetrazione sonora del testo insieme con una musica improvvisata che nasce aperta all’incrocio di comuni tensioni creative: alle 16:15, alle 17:45, alle 19:15, alle 20:30).

Il duo pianistico composto da Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini, sarà impegnato, nella formazione a quattro mani, alle ore 16:30 in un concerto (dal titolo: Resistenza contro il fascismo. La musica di Lopes-Graça), che ha in programma musiche di Fernando Lopes-Graça, autore perseguitato sotto il lungo regime fascista di Salazar in Portogallo. La sua musica si lega al folclore contadino portoghese, che viene messo in una relazione di tensione con le ricerche musicali più avanzate, costituendosi in questo modo come linguaggio personale e insieme come messaggio politico, che valorizza la ricchezza e l’autonomia della cultura contadina.

Alla 18:00 il soprano Patrizia Zanardi interpreterà brani musicali di Cosimo Colazzo, in duo con il compositore al pianoforte), su testi di vari autori (Luigi Reitani, Maria Attanasio, Antonella Anedda, Giovanni Pascoli, Emilio Villa), in un concerto dal titolo Poesia e musica: Performative Arts Today. (Ricordiamo per inciso che il concerto avrà una sua replica il 2 febbraio prossimo a Dublino, presso il Trinity College, nell’ambito di una giornata internazionale dedicata al tema Performative Arts Today, organizzata dal Trinity College di Dublino, in collaborazione con Ambasciata d’Italia, Istituto Italiano di Cultura a Dublino e la stessa Associazione Piazza del Mondo).

Concerto conclusivo sarà quello dal titolo Dialoghi, che coinvolge il duo di sassofoni composto da Emanuele Dalmaso e Mattia Grott, che eseguirà musiche di Hindemith, Koechlin, Carro, Zare, Grott.

Sarà una giornata lunga e intensa di riflessione, memoria, produzioni e lanci creativi, in cui le parole poetiche e letterarie che cercano, rispettivamente, di esprimere la verità del male e del dolore e di portare testimonianza sull’indicibile che uomini hanno perpetrato ai danni di tanti milioni di altri uomini, saranno arricchite dalle note della musica: unico linguaggio capace di andare oltre, aldilà di traduzioni, comparativismi, incomprensioni nella trasmissione del messaggio.

Si tratta di un’opportunità di arricchimento per la società civile, di grande portata culturale, letteraria e musicale. Da non perdere.


Info: www.piazzadelmondo.it – segreteria@piazzadelmondo.it

Un concerto monografico con musiche recenti (dal 2015 al 2017) di Cosimo Colazzo per voce e pianoforte a Dublino per Performative Arts Today

2 Febbraio 2018
18:00a19:00

Dublino – Trinity College

Performative Arts Today

Un dialogo performativo tra poesia, arti visive, musica, cinema, sperimentazioni e tradizione
Performative Arts Today è una manifestazione internazionale organizzata da Trinity College Dublin in collaborazione con Ambasciata d’Italia, Istituto Italiano di Cultura a Dublino, Associazione Culturale “Piazza del Mondo” di Trento e Ass.ne Sardo-Celtici. Venerdì 2 febbraio 2018 presso il Trinity College di Dublino
Un’intera giornata di riflessioni e espressioni artistiche – coordinata da Giuliana Adamo docente di Italianistica al Trinity College di Dublino – che discute lo stato delle arti creative nella nostra società di oggi, attraverso un dialogo performativo tra poesia, arti visive, architettura, musica e traduzione. L’esperienza di Antonio Presti con Fiumara d’Arte e la sua straordinaria idea di land art; Maurizio Boldrini e le tecniche sperimentali per il teatro; Giuseppe Sterparelli e il suo film Variationssu Alberto Burri e Emilio Villa; le produzioni innovative di cinema sperimentale dei giovani Giorgio Maria Cornelio e Luca Matteo Rossi, le voci poetiche di Eiléan Nì Chuillenáin e Antonella Anedda. E la musica recente (dal 2015 al 2017) per voce e pianoforte di Cosimo Colazzo nell’interpretazione di Patrizia Zanardi (soprano) e Cosimo PiazColazzo (pianoforte)

 

 

 

 

 

 

 

L’Associazione Culturale Piazza del Mondo di Trento ha avviato, con il 2018, un nuovo progetto dal titolo Prospettive dell’identitàche ruota intorno al tema, oggi cruciale, dell’identità, oggetto di spinte contrastanti: verso la globalizzazione da una parte, e verso localismi sempre più chiusi dall’altra. Lo fa con i mezzi della riflessione, dell’approfondimento di ricerca, del dibattito e con quelli dell’arte e della performance. Lo ha fatto il 21 gennaio scorso, a Trento alla Sala della Fondazione CARITRO, con una Giornata interamente dedicata (dalle 15 sino alle 22) al tema della memoria, vissuto attraverso letture, concerti, momenti di performance improvvisativa, e altri eventi: per non dimenticare la violenza nazi-fascista che colpì ebrei e oppositori, e ricordare l’esempio della resistenza.
Continua nella linea di un approfondimento del tema, partecipando a un evento internazionale a cui porta la sua collaborazione, dal titolo Performative Arts Today, che si svolge a Dublino venerdì 2 febbraio prossimo presso il Trinity College. Un’intera giornata di riflessioni e espressioni artistiche, che discute “lo stato delle arti creative nella nostra società di oggi, attraverso un dialogo performativo tra poesia, arti visive, architettura, musica e traduzione”. Questa manifestazione internazionale è organizzata dal Trinity College in collaborazione con Ambasciata d’Italia, Istituto Italiano di Cultura a Dublino e la stessa Associazione culturale Piazza del Mondo di Trento.
Uno degli eventi di venerdì consisterà, alle ore 18, presso il Trinity College di Dublino, in un concerto con composizioni recenti di Cosimo Colazzo – compositore trentino docente al Conservatorio  di musica “Bonporti”di Trento  – eseguite dal soprano Patrizia Zanardi (voce di straordinaria qualità che ha calcato importanti scene internazionali) e dallo stesso Cosimo Colazzo al pianoforte.
Performative Arts Today ha chiamato a raccolta figure e relatori di fama internazionale a riflettere sui modi in cui l’arte oggi esprime la sua identità.
Il progetto coinvolge otto relatori di fama internazionaleAntonio Presti, presidente, promotore artistico e creatore della Fondazione Fiumara d’arteGiuseppe Sterparellicineasta e studioso d’arte; Eiléan Nì Chuillenáin, poetessa irlandese e professore di poesia irlandese; Antonella Anedda Angioy, studiosa e poetessa italianaMaurizio Boldrini, esperto di teatro; Giorgio Maria Cornelio e Luca Matteo Rossi, cineasti; Cosimo Colazzo, compositore e direttore d’orchestra; Patrizia Zanardi, soprano.
Colazzo sarà impegnato in un concerto monografico di sue composizioni recenti legate a progetti che l’hanno visto coinvolto a livello internazionale. Infatti una certa parte di esse ha visto la prima assoluta negli Stati Uniti. 

Il concerto avrà avvio con una composizione – Eresie fragili ponti IV (2017) – che viene presentata in prima assoluta in quest’occasione nella versione per voce recitante e pianoforte. Le parole di Luigi Reitani – rivisitate e fortemente ricombinate da Colazzo – aprono una riflessione sul tema della traduzione, che non può essere puro specchio dell’originale, ma introduce elementi d’interpretazione: eresie e fragili ponti la contraddistinguono affinché riesca nell’impresa di veicolare l’originale riplasmandolo in un nuovo contesto. Il programma prosegue con brani per canto e pianoforte. In un gruppo di essi, la tendenza ormai chiara in Colazzo, nella produzione vocale, a un’espressività massimamente calibrata in tutti gli aspetti del canto –  quantità, durate, accenti, profili – determina un eloquio musicale naturale e nel contempo originale, particolare del suo mondo sonoro. Agisce una calibratura essenzialissima della vocalità e dei contesti che l’accompagnano, distillati sin quasi al nulla, al vuoto. In questo senso si disegna il programma con Notte che oscilli al vento (2016) su testi della poetessa e scrittrice Maria Attanasio (parola scavata, essenziale, mai ridondante la sua); Piano intorno al vuoto (2015), su versi di Antonella Anedda (parola sottratta, rastremata); E allora la voce, la morte (2017), su testi di Giovanni Pascoli, partitura questa che spinge all’estremo il senso della sospensione, del silenzio che fiorisce di presenze sonore. L’ultimo brano, Tenzone (2016) – significativamente sui versi di Emilio Villa, grande poeta sperimentatore, autore di versi feroci, frutto di derive foniche, di inneschi esplosivi della phoné, – si connota diversamente, come musica satura di stratificazioni poliritmiche, vitalissima di azione e gesto.
Performative Arts Today, la manifestazione dublinese entro cui si colloca il concerto con le ultime produzioni di Cosimo Colazzo, si propone di discutere lo stato delle arti creative nella nostra società di oggi, attraverso un dialogo performativo tra poesia, arti visive, architettura, musica e traduzione. L’evento presenterà teorie e pratiche innovative delle arti creative contemporanee e indagherà nuove possibilità di relazione tra le arti e la società di oggi. Intende incoraggiare nuove reti di ricerca e promuovere progetti interdisciplinari, per contribuire, attraverso l’arte, alla riflessione – nell’odierna società globale – sulla nostra comunità multiculturale,  che ha bisogno vitale di dialogo e creatività.

Il progetto si basa su due principali domande di ricerca. I) Un esame dell’influenza sulle arti performative del mondo tecnologico e multiculturale in cui viviamo oggi. Vengono presentati alcuni esempi di alternative e linee di ispirazione di realtà e azioni nel campo delle Arti Contemporanee Performative e Creative. Gli otto ospiti sono variamente coinvolti in progetti innovativi che supportano strategie e interazioni interdisciplinari. II) Una discussione sull’importanza e il significato delle arti performative nella nostra comunità globale oggi. Si intende promuovere un modello di collaborazione nel campo del performativo basato su approcci multipiattaforma: dove artisti e studiosi con le loro diverse discipline e background possono condividere il potenziale della loro ricerca in una prospettiva inclusiva più ampia per la promozione di progetti di successo e significativi .
Maurizio Boldrini, direttore della Scuola di Dizione, Lettura e Recitazione Minimo Teatro (Macerata) e esperto di forme linguistiche espressive in teatro, eseguirà letture di poesia sperimentale e darà una lezione sulle tecniche sperimentali teatrali.
Il critico d’arte Giuseppe Sterparelli presenterà il suo film Variations. Una polifonia visiva (2017) sulla fertile collaborazione del celebre artista visivo internazionale Alberto Burri (1915-1995) e il poeta multilingue Emilio Villa(1914-2003), con la splendida fotografia di Lisa Rinzler, una delle collaboratrici di Wim Wenders.
Ci sarà una conversazione sulla poesia e le pratiche di traduzione tra due rinomati poeti Eiléan Nì Chuillenáin e Antonella Anedda e la loro performance di lettura di poesie, seguita da una discussione sulla relazione dei poeti con le lingue nelle società multiculturali e globali di oggi.
Un panel sarà dedicato al tema Arts and living spaces e ospiterà – per la prima volta in Irlanda – l’artista ed esperto di land art Antonio Presti, famoso mecenate siciliano delle arti che negli anni ottanta ha fondato Fiumara d’Arteun immenso spazio nel nord della Sicilia che ospita un’esposizione perenne di sculture realizzate da alcuni tra i più rinomati artisti del mondo e che non è solo un luogo pubblico per la promozione dell’arte ma uno spazio in cui vive il territorio siciliano. Un luogo destinato a incoraggiare le persone a pensare il loro rapporto con lo spazio e a vivere insieme e con le Arti.
Sarà proiettato un film scritto e diretto da due attuali studenti di TCD Creative Arts, Giorgio Maria Cornelio e Luca Matteo Rossi, che fanno ricerca nel campo del cinema sperimentale: il cortometraggio, intitolato Come una tomba di una pietra, come culla di un star (2017), è una rappresentazione di un viaggio dall’Italia all’Irlanda che mostra i legami tra questi paesi in un collage interdisciplinare di diverse forme di comunicazione.
La manifestazione si concluderà con il concerto che presenta la produzione ultima di Cosimo Colazzo per voce e pianoforte, dialogo intenso tra musica e poesia: nei segni della sottrazione e del silenzio, del vuoto; o, per converso, della saturazione poliritmica che non lascia tregua
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Si prega di visitare i seguenti siti:
– Per un’idea di Fiumara d’Artewww.ateliersulmare.it  (clicca su “Fiumara d’arte” dal menu in alto)
– Per la musica di Cosimo Colazzo: www.cosimocolazzo.it
– Per l’evento sul sito del Trinity College: https://www.tcd.ie/trinitylongroomhub/whats-on/details/event.php?eventid=126419744

Nuova composizione in prima assoluta di Cosimo Colazzo: per voce e pianoforte, interpreti Patrizia Zanardi (soprano) e Cosimo Colazzo (pianoforte). Alla Littlefield Concert Hall del Mills College, a Oakland in California, per la Italiana School del Middlebury College

23 Luglio 2017
20:00a21:30

In un concerto che si tiene domenica prossima 23 luglio (alle ore 20:00) a Oakland in California alla Littlefield Concert Hall del Mills College una nuova prima assoluta di una composizione recente di Cosimo Colazzo, del giugno di quest’anno. Si tratta di E allora la voce, la morte per voce e pianoforte su tre testi di Giovanni Pascoli  assemblati dall’autore in funzione della composizione, ripresi da Myricae e da Canti di Castelvecchio.  Interpreti nel concerto, che è organizzato dalla Italian School del Middlebury College, saranno Patrizia Zanardi (soprano) e Cosimo Colazzo (pianoforte). 

Il concerto viene dedicato alla musica vocale da camera tra Otto e Novecento, con una predilezioni per le tematiche dell’ombra e del notturno, e, per il lato poetico, autori importanti della letteratura italiana, da Carducci a D’Annunzio ad Ada Negri e a altre voci poetiche femminili.

Queste le note del compositore scritte a proposito della  sua nuova opera pubblicate nel programma di sala:

“Tre poesie di Pascoli, da Myricae e da Canti di Castelvecchio, ritagliate e giustapposte. Come uno specchio ribaltante: dalla felicità che fu, punto lontano di dolcezza e malinconia; alla morte che verrà, figura pure questa che arriva, ci raggiunge, sparisce.

“La musica è fatta di poco, gesti essenziali, materiale ridotto al senso estremo di presenza e vuoto. La interrogazione e la bellezza del vuoto, del quasi nulla, dell’evento che ci raggiunge in un senso radicale inatteso. I novenari che organizzano un tempo vocale flessibile a unità di misure variabili. E le figure, come Pascoli ci chiede, dinamicamente mobili, fatte di luce e di ombra; l’estroflessione presto ripiegata; la retorica tradita e trafitta da una domanda sempre.”

Di seguito brevi note biografiche dei musicisti:

Patrizia Zanardi. Dopo aver studiato danza classica, violino e pianoforte si diploma in canto lirico con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino.

Successivamente consegue due Master in Canto (repertorio verdiano) e in Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza, cum laude.

Interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.

Al repertorio operistico affianca un’intensa attività sinfonico-concertistica, con numerose esperienze in ambito liederistico e contemporaneo. Ha più volte collaborato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino come protagonista di prime esecuzioni mondiali assolute.

Amante della musica settecentesca, interpreta molte opere di Cimarosa, Pergolesi, Scarlatti, Nicolini, Haydn, Mozart, Caldara.

Incide CD di Cantate da camera di J.A.Hasse, Tonadillas di E. Granados, Juvenalia di J. Francaix. Live Il Trionfo dell’Onestà di A. Scarlatti, L’Impresario In Angustie di Cimarosa, Saffo in Leucade di Morlacchi, La Clemenza di Tito di Caldara, L’Amor Mugnaio di Nicolini.

È docente di Canto presso il Conservatorio N. Sala di Benevento, collabora col Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara. Insegna inoltre canto lirico e dizione in IES Abroad Milano e collabora con la Scuola Musicale di Milano.

Cosimo Colazzo,  nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary.

Come pianista ha tenuto concerti in Italia, in vari paesi europei, negli Stati Uniti, impegnato sulle letterature del ‘900 e contemporanee.

È membro dell’équipe di ricerca del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona.

Attualmente è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, in Italia. Dello stesso Conservatorio è stato direttore dal 2005 al 2011.

Faculty Member e artist in residence, a partire dal 2012, presso la Italian School del Middlebury College.

Per altre informazioni: www.cosimocolazzo.it

Storie di follia. Un concerto di Patrizia Zanardi (soprano) e Cosimo Colazzo (pianoforte) per la Italian School del Middlebury College. A Oakland, in California, presso la Concert Hall del Mills College.

9 Luglio 2017
20:00a21:30

“Storie di follia” è il titolo del concerto che Patrizia Zanardi, soprano, e Cosimo Colazzo, pianoforte, terranno oggi, presso Mills College, Concert Hall, per la Italian School del Middlebury College, a partire dalle ore 20:00, con musiche di Paisiello, Donizetti, Bellini, Verdi.

Una chiave d’accesso particolare all’opera italiana, attraverso il tema della pazzia, con scene e personaggi memorabili: dalle composte piegature melancoliche di Paisiello e della sua Nina, verso più violente fughe dal mondo: abbandoni sofferti (Imogene), scontri interni (Anna Bolena) e lacerati rigurgiti del rimosso (Lady Macbeth).

Patrizia Zanardi. Dopo aver studiato danza classica, violino e pianoforte si diploma in canto lirico con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino.

Successivamente consegue due Master in Canto (repertorio verdiano) e in Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza, cum laude.

Interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.

Al repertorio operistico affianca un’intensa attività sinfonico-concertistica, con numerose esperienze in ambito liederistico e contemporaneo. Ha più volte collaborato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino come protagonista di prime esecuzioni mondiali assolute.

Amante della musica settecentesca, interpreta molte opere di Cimarosa, Pergolesi, Scarlatti, Nicolini, Haydn, Mozart, Caldara.

Incide CD di Cantate da camera di J.A.Hasse, Tonadillas di E. Granados, Juvenalia di J. Francaix. Live Il Trionfo dell’Onestà di A. Scarlatti, L’Impresario In Angustie di Cimarosa, Saffo in Leucade di Morlacchi, La Clemenza di Tito di Caldara, L’Amor Mugnaio di Nicolini.

È docente di Canto presso il Conservatorio N. Sala di Benevento, collabora col Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara. Insegna inoltre canto lirico e dizione in IES Abroad Milano e collabora con la Scuola Musicale di Milano.

Cosimo Colazzo, nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary.

Come pianista ha tenuto concerti in Italia, in vari paesi europei, negli Stati Uniti, impegnato sulle letterature del ‘900 e contemporanee.

È membro dell’équipe di ricerca del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona.

Attualmente è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, in Italia. Dello stesso Conservatorio è stato direttore dal 2005 al 2011.

Faculty Member e artist in residence, a partire dal 2012, presso la Italian School del Middlebury College.

Per altre informazioni: www.cosimocolazzo.it

Organizzato dalla Italian School del Middlebury College, un concerto di musica vocale, dedicato a Puccini, con una prima esecuzione assoluta di una nuovissima opera di Cosimo Colazzo, per soprano, baritono e pianoforte, Alla sede del Mills College, a Oakland, in California

2 Agosto 2014
19:45a21:00

mural_img_01 arch_img_01_altPer gli eventi di concerto organizzati dalla Italian School del Middlebury College a Mills, un concerto vocale da camera, con il soprano Emily Newton, il baritono Ken Mattice e, al pianoforte, Cosimo Colazzo. Un programma che ruota intorno a Puccini, che prevede, inoltre, una prima esecuzione assoluta di una nuova opera di Cosimo Colazzo per soprano, baritono e pianoforte, dal titolo “Rifrazioni”, su un testo poetico di Ernesto Livorni.

La vocalità lirica è un tratto distintivo della cultura italiana, che è stata culla dell’opera e modello di riferimento per l’Europa musicale. Per rappresentare aspetti rilevanti della cultura italiana, è importante fare riferimento alla musica. Nell’ambito degli eventi organizzati dalla Italian School del Middlebury College, che da quest’anno svolge le sue attività presso il Mills College, in California, a Oakland, viene proposto un concerto vocale, che è tematizzato soprattutto intorno a Puccini, con alcune liriche da camera del compositore lucchese, accanto a brani da opere, come La fanciulla del West e Bohème, musiche di altri autori, contemporanei o successivi rispetto a Puccini (come Leoncavallo, Respighi, Santoliquido) e una prima esecuzione assoluta di una nuova opera di Cosimo Colazzo, per soprano, baritono e pianoforte, dal titolo “Rifrazioni”, su un testo poetico ripreso dalla raccolta di poesie “Prospettiche illusioni” di Ernesto Livorni.

Interpreti per il concerto, che si tiene sabato 2 agosto alle ore 19:45 nella splendida e prestigiosa cornice della Concert Hall del Middlebury College, sono il soprano Emily Newton, il baritono Ken Mattice, con Cosimo Colazzo al pianoforte.  I musicisti sono artists in residence all’Italian School del Middlebury College, per il 2014. Emily Newton e Ken Mattice sono due cantanti, che si vanno affermando con importanti produzioni in Europa e negli Stati Uniti. Cosimo Colazzo è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, ed è altresì docente, dal 2012, alla Italian School del Mills College, dove quest’anno tiene un corso dedicato a Puccini.  Come artist in residence ha tenuto nella settimana passata un concerto con in programma, tra altro, due sue recenti composizioni pianistiche del 2014, e ora presenta, in questo concerto vocale, una nuovissima composizione, composta nel contesto della sua residenza in California.

In Rifrazioni – come scrive il compositore – “le due voci si nutrono di un testo comune, quindi divergono in vie parallele, con alcuni rispecchiamenti, giochi prospettici, rifrazioni. Da un inizio intrecciato, verso distensioni e abbandoni, nuovi recuperi di tensione. Quindi un gioco poliritmico di voci, sulle parole che franano una sull’altra, diventano valanga, un affollarsi di accenti diversi; per poi chiudere con un liquefarsi del corpo solido e ritmico, nella risonanza che non vorrebbe finire”. La composizione è dedicata dal compositore alla Italian School del Middlebury College e ad Antonio Vitti, che ne è il direttore.

Cosimo Colazzo, con Emily Newton, al Middlebury College, in un concerto vocale che presenta alcune liriche dello stesso Colazzo (su testi poetici di Fausto Melotti) per soprano e pianoforte, percorre il mondo dell’opera (da Verdi a Boito a Leoncavallo, ad altri autori), e tocca, a lato di questo, il sensibile mondo di Bellini e delle sue composizioni da camera. Nella splendida cornice del Mahaney Center for the Arts e della sua Concert Hall, al Middlebury College, in Vermont, negli Stati Uniti.

5 Agosto 2013
21:00a23:00

Cosimo Colazzo, docente al Middlebury College, Italian School, dove tiene corsi sulla musica e sulla cultura italiana, è impegnato anche in una serie di concerti, con proprie musiche e di altri autori. Così nel primo concerto pianistico del 31 luglio scorso, con tre sue composizioni, di cui una in prima assoluta, accanto a musiche di Mompou, Nin-Culmell, Lopes-Graça. In quel caso è stato un viaggio dentro il Mediterraneo, notturno e meridiano, comunque nell’impronta dell’incanto, della sospensione, del suono silente e stupefatto. Suoni notturni e la luce del meriggio, che rendono insolite le percezioni e l’ascolto.

Il secondo concerto è dedicato alla cultura italiana, nell’impronta importante e creativamente rilevante, dell’opera e della vocalità. L’opera italiana è stata modello di riferimento per la musica e per il teatro in Europa. Il gusto e il senso italiano della vocalità e della costruzione del teatro musicale sono stati di riferimento in Europa. Gli artisti italiani, compositori, librettisti, cantanti, scenografi erano attivi in tutta Europa. I compositori stranieri scrivevano opere nella lingua italiana. Si veniva in Italia per apprendere o affinare l’arte musicale.

Un percorso attraverso l’opera ci dice proprio il senso dell’evoluzione di un’arte che dalle finezze astratte e artificiose dell’opera seria del barocco, dalle forme chiuse prevalenti in questo periodo, procede verso l’acquisizione di una fluidità sempre più realistica e drammaticamente pregnante.

Cosimo Colazzo al pianoforte e il soprano Emily Newton, con la collaborazione del baritono Kenneth Mattice, tengono un concerto proprio in questo senso,  il prossimo 5 agosto 2013, alle ore 21:00, nella splendida cornice del Mahoney Center for the Arts e della sua Concert Hall, al Middlebury College, in Vermont, negli Stati Uniti. Si procede, con il concerto, verso Verdi e il suo plastico senso del teatro (particolarmente curato e approfondito, nel confronto con il modello di Shakespeare, in Macbeth e Otello) e proseguendo attraverso la scapigliata volontà di un linguaggio rinnovato e colto, con Arrigo Boito (e il suo Mefistofele), e poi per le strade del verismo acceso di Leoncavallo (con Pagliacci).

Accanto all’opera, le composizioni da camera di Vincenzo Bellini, dotate di uno squisito senso della melodia, di una sensibile contestualizzazione nell’accompagnamento pianistico.

Il concerto propone in programma anche Tre liriche di Cosimo Colazzo, per soprano e pianoforte, su testi poetici di Fausto Melotti.  “Le colombe dal viso di fanciulla”, “Anche gli alberi hanno paura”, “Col tramonto, in silenzio”, sono i titoli delle tre composizioni, che musicano tre poesie dalla raccolta “Il triste minotauro”. Fauso Melotti, artista roveretano, è noto per l’importante attività artistica e di scultore. Egli ha comunque prodotto anche alcune interessanti prove poetiche e di scrittura (pubblicate da editori come Scheiwiller e Adelphi). Gli esiti sono in una poesia sensibile e raffinata, ricca di valori musicali.

La musica di Colazzo si lega all’atmosfera evocativa e sospesa che traspare dai versi, con un lirismo che prende movenze dolci, ma anche sorvegliate nei profili e nelle curve che assume, affinché esso si dia in rapporti sempre piuttosto essenziali, raccolti, misurati. Il pianoforte effonde sonorità rarefatte, sospese; oppure accompagna con figure ricche di valori timbrici, preziose nel dettaglio sonoro trovato.

Emily Newton è un soprano statunitense, molto giovane, ma già affermata, impegnata in importanti produzioni, in ruoli protagonisti. Vive in Germania, ed è artist in residence per l’estate 2013 al Middlebury College. Anche Kenneth Mattice, baritono, è statunitense. Anch’egli è già proiettato verso un’ottima carriera, con impegni artistici di rilievo.

Qui per il programma del concerto

Qui il sito del Middlebury College

Qui il sito del Mahaney Center for the Arts presso il Middlebury College.

Un’immagine della Concert Hall

Il Comunicato stampa relativo al concerto