Un concerto monografico con musiche recenti (dal 2015 al 2017) di Cosimo Colazzo per voce e pianoforte a Dublino per Performative Arts Today

2 Febbraio 2018
18:00a19:00

Dublino – Trinity College

Performative Arts Today

Un dialogo performativo tra poesia, arti visive, musica, cinema, sperimentazioni e tradizione
Performative Arts Today è una manifestazione internazionale organizzata da Trinity College Dublin in collaborazione con Ambasciata d’Italia, Istituto Italiano di Cultura a Dublino, Associazione Culturale “Piazza del Mondo” di Trento e Ass.ne Sardo-Celtici. Venerdì 2 febbraio 2018 presso il Trinity College di Dublino
Un’intera giornata di riflessioni e espressioni artistiche – coordinata da Giuliana Adamo docente di Italianistica al Trinity College di Dublino – che discute lo stato delle arti creative nella nostra società di oggi, attraverso un dialogo performativo tra poesia, arti visive, architettura, musica e traduzione. L’esperienza di Antonio Presti con Fiumara d’Arte e la sua straordinaria idea di land art; Maurizio Boldrini e le tecniche sperimentali per il teatro; Giuseppe Sterparelli e il suo film Variationssu Alberto Burri e Emilio Villa; le produzioni innovative di cinema sperimentale dei giovani Giorgio Maria Cornelio e Luca Matteo Rossi, le voci poetiche di Eiléan Nì Chuillenáin e Antonella Anedda. E la musica recente (dal 2015 al 2017) per voce e pianoforte di Cosimo Colazzo nell’interpretazione di Patrizia Zanardi (soprano) e Cosimo PiazColazzo (pianoforte)

 

 

 

 

 

 

 

L’Associazione Culturale Piazza del Mondo di Trento ha avviato, con il 2018, un nuovo progetto dal titolo Prospettive dell’identitàche ruota intorno al tema, oggi cruciale, dell’identità, oggetto di spinte contrastanti: verso la globalizzazione da una parte, e verso localismi sempre più chiusi dall’altra. Lo fa con i mezzi della riflessione, dell’approfondimento di ricerca, del dibattito e con quelli dell’arte e della performance. Lo ha fatto il 21 gennaio scorso, a Trento alla Sala della Fondazione CARITRO, con una Giornata interamente dedicata (dalle 15 sino alle 22) al tema della memoria, vissuto attraverso letture, concerti, momenti di performance improvvisativa, e altri eventi: per non dimenticare la violenza nazi-fascista che colpì ebrei e oppositori, e ricordare l’esempio della resistenza.
Continua nella linea di un approfondimento del tema, partecipando a un evento internazionale a cui porta la sua collaborazione, dal titolo Performative Arts Today, che si svolge a Dublino venerdì 2 febbraio prossimo presso il Trinity College. Un’intera giornata di riflessioni e espressioni artistiche, che discute “lo stato delle arti creative nella nostra società di oggi, attraverso un dialogo performativo tra poesia, arti visive, architettura, musica e traduzione”. Questa manifestazione internazionale è organizzata dal Trinity College in collaborazione con Ambasciata d’Italia, Istituto Italiano di Cultura a Dublino e la stessa Associazione culturale Piazza del Mondo di Trento.
Uno degli eventi di venerdì consisterà, alle ore 18, presso il Trinity College di Dublino, in un concerto con composizioni recenti di Cosimo Colazzo – compositore trentino docente al Conservatorio  di musica “Bonporti”di Trento  – eseguite dal soprano Patrizia Zanardi (voce di straordinaria qualità che ha calcato importanti scene internazionali) e dallo stesso Cosimo Colazzo al pianoforte.
Performative Arts Today ha chiamato a raccolta figure e relatori di fama internazionale a riflettere sui modi in cui l’arte oggi esprime la sua identità.
Il progetto coinvolge otto relatori di fama internazionaleAntonio Presti, presidente, promotore artistico e creatore della Fondazione Fiumara d’arteGiuseppe Sterparellicineasta e studioso d’arte; Eiléan Nì Chuillenáin, poetessa irlandese e professore di poesia irlandese; Antonella Anedda Angioy, studiosa e poetessa italianaMaurizio Boldrini, esperto di teatro; Giorgio Maria Cornelio e Luca Matteo Rossi, cineasti; Cosimo Colazzo, compositore e direttore d’orchestra; Patrizia Zanardi, soprano.
Colazzo sarà impegnato in un concerto monografico di sue composizioni recenti legate a progetti che l’hanno visto coinvolto a livello internazionale. Infatti una certa parte di esse ha visto la prima assoluta negli Stati Uniti. 

Il concerto avrà avvio con una composizione – Eresie fragili ponti IV (2017) – che viene presentata in prima assoluta in quest’occasione nella versione per voce recitante e pianoforte. Le parole di Luigi Reitani – rivisitate e fortemente ricombinate da Colazzo – aprono una riflessione sul tema della traduzione, che non può essere puro specchio dell’originale, ma introduce elementi d’interpretazione: eresie e fragili ponti la contraddistinguono affinché riesca nell’impresa di veicolare l’originale riplasmandolo in un nuovo contesto. Il programma prosegue con brani per canto e pianoforte. In un gruppo di essi, la tendenza ormai chiara in Colazzo, nella produzione vocale, a un’espressività massimamente calibrata in tutti gli aspetti del canto –  quantità, durate, accenti, profili – determina un eloquio musicale naturale e nel contempo originale, particolare del suo mondo sonoro. Agisce una calibratura essenzialissima della vocalità e dei contesti che l’accompagnano, distillati sin quasi al nulla, al vuoto. In questo senso si disegna il programma con Notte che oscilli al vento (2016) su testi della poetessa e scrittrice Maria Attanasio (parola scavata, essenziale, mai ridondante la sua); Piano intorno al vuoto (2015), su versi di Antonella Anedda (parola sottratta, rastremata); E allora la voce, la morte (2017), su testi di Giovanni Pascoli, partitura questa che spinge all’estremo il senso della sospensione, del silenzio che fiorisce di presenze sonore. L’ultimo brano, Tenzone (2016) – significativamente sui versi di Emilio Villa, grande poeta sperimentatore, autore di versi feroci, frutto di derive foniche, di inneschi esplosivi della phoné, – si connota diversamente, come musica satura di stratificazioni poliritmiche, vitalissima di azione e gesto.
Performative Arts Today, la manifestazione dublinese entro cui si colloca il concerto con le ultime produzioni di Cosimo Colazzo, si propone di discutere lo stato delle arti creative nella nostra società di oggi, attraverso un dialogo performativo tra poesia, arti visive, architettura, musica e traduzione. L’evento presenterà teorie e pratiche innovative delle arti creative contemporanee e indagherà nuove possibilità di relazione tra le arti e la società di oggi. Intende incoraggiare nuove reti di ricerca e promuovere progetti interdisciplinari, per contribuire, attraverso l’arte, alla riflessione – nell’odierna società globale – sulla nostra comunità multiculturale,  che ha bisogno vitale di dialogo e creatività.

Il progetto si basa su due principali domande di ricerca. I) Un esame dell’influenza sulle arti performative del mondo tecnologico e multiculturale in cui viviamo oggi. Vengono presentati alcuni esempi di alternative e linee di ispirazione di realtà e azioni nel campo delle Arti Contemporanee Performative e Creative. Gli otto ospiti sono variamente coinvolti in progetti innovativi che supportano strategie e interazioni interdisciplinari. II) Una discussione sull’importanza e il significato delle arti performative nella nostra comunità globale oggi. Si intende promuovere un modello di collaborazione nel campo del performativo basato su approcci multipiattaforma: dove artisti e studiosi con le loro diverse discipline e background possono condividere il potenziale della loro ricerca in una prospettiva inclusiva più ampia per la promozione di progetti di successo e significativi .
Maurizio Boldrini, direttore della Scuola di Dizione, Lettura e Recitazione Minimo Teatro (Macerata) e esperto di forme linguistiche espressive in teatro, eseguirà letture di poesia sperimentale e darà una lezione sulle tecniche sperimentali teatrali.
Il critico d’arte Giuseppe Sterparelli presenterà il suo film Variations. Una polifonia visiva (2017) sulla fertile collaborazione del celebre artista visivo internazionale Alberto Burri (1915-1995) e il poeta multilingue Emilio Villa(1914-2003), con la splendida fotografia di Lisa Rinzler, una delle collaboratrici di Wim Wenders.
Ci sarà una conversazione sulla poesia e le pratiche di traduzione tra due rinomati poeti Eiléan Nì Chuillenáin e Antonella Anedda e la loro performance di lettura di poesie, seguita da una discussione sulla relazione dei poeti con le lingue nelle società multiculturali e globali di oggi.
Un panel sarà dedicato al tema Arts and living spaces e ospiterà – per la prima volta in Irlanda – l’artista ed esperto di land art Antonio Presti, famoso mecenate siciliano delle arti che negli anni ottanta ha fondato Fiumara d’Arteun immenso spazio nel nord della Sicilia che ospita un’esposizione perenne di sculture realizzate da alcuni tra i più rinomati artisti del mondo e che non è solo un luogo pubblico per la promozione dell’arte ma uno spazio in cui vive il territorio siciliano. Un luogo destinato a incoraggiare le persone a pensare il loro rapporto con lo spazio e a vivere insieme e con le Arti.
Sarà proiettato un film scritto e diretto da due attuali studenti di TCD Creative Arts, Giorgio Maria Cornelio e Luca Matteo Rossi, che fanno ricerca nel campo del cinema sperimentale: il cortometraggio, intitolato Come una tomba di una pietra, come culla di un star (2017), è una rappresentazione di un viaggio dall’Italia all’Irlanda che mostra i legami tra questi paesi in un collage interdisciplinare di diverse forme di comunicazione.
La manifestazione si concluderà con il concerto che presenta la produzione ultima di Cosimo Colazzo per voce e pianoforte, dialogo intenso tra musica e poesia: nei segni della sottrazione e del silenzio, del vuoto; o, per converso, della saturazione poliritmica che non lascia tregua
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Si prega di visitare i seguenti siti:
– Per un’idea di Fiumara d’Artewww.ateliersulmare.it  (clicca su “Fiumara d’arte” dal menu in alto)
– Per la musica di Cosimo Colazzo: www.cosimocolazzo.it
– Per l’evento sul sito del Trinity College: https://www.tcd.ie/trinitylongroomhub/whats-on/details/event.php?eventid=126419744

MotoContrario ensemble al Cluster Music Festival di Lucca

12 Novembre 2017
17:00a19:00

Nono anno per la stagione dell’Associazione di musica contemporanea Cluster di Lucca, che quest’anno propone, nella città toscana, il Cluster Music Festival: nell’Anteprima propone la presentazione di nuovi CD e libri dedicati alla musica contemporanea, mentre nella seconda parte il Festival propone concerti, incontri con compositori e scienziati che porteranno le loro importanti esperienze in relazione al rapporto cervello-musica.

Domenica 12 novembre, alle ore 17:00 presso l’Oratorio  di S. Giuseppe, piazza Antelminelli, si terrà concerto dell’ Ensemble Moto Contrario composto da  Emanuele Dalmaso, sax; Riccardo Terrin, tromba; Andrea Mattevi, viola; Marco Longo, pianoforte; Cosimo  Colazzo, pianoforte e direzione.

Il programma del pomeriggio musicale prevede brani di Alessandro Polito, Antonio Agostini , K. Penderecki , C.osimo Colazzo , Francisco Martin Quintero , Giacinto Scelsi , Marco Longo.

La rassegna prosegue fino al 19 novembre, qui il programma completo.

CLUSTER MUSIC FESTIVAL
Lucca – sedi varie
7/19 novembre 2017
Ingresso gratuito

Nuova composizione in prima assoluta di Cosimo Colazzo: per voce e pianoforte, interpreti Patrizia Zanardi (soprano) e Cosimo Colazzo (pianoforte). Alla Littlefield Concert Hall del Mills College, a Oakland in California, per la Italiana School del Middlebury College

23 Luglio 2017
20:00a21:30

In un concerto che si tiene domenica prossima 23 luglio (alle ore 20:00) a Oakland in California alla Littlefield Concert Hall del Mills College una nuova prima assoluta di una composizione recente di Cosimo Colazzo, del giugno di quest’anno. Si tratta di E allora la voce, la morte per voce e pianoforte su tre testi di Giovanni Pascoli  assemblati dall’autore in funzione della composizione, ripresi da Myricae e da Canti di Castelvecchio.  Interpreti nel concerto, che è organizzato dalla Italian School del Middlebury College, saranno Patrizia Zanardi (soprano) e Cosimo Colazzo (pianoforte). 

Il concerto viene dedicato alla musica vocale da camera tra Otto e Novecento, con una predilezioni per le tematiche dell’ombra e del notturno, e, per il lato poetico, autori importanti della letteratura italiana, da Carducci a D’Annunzio ad Ada Negri e a altre voci poetiche femminili.

Queste le note del compositore scritte a proposito della  sua nuova opera pubblicate nel programma di sala:

“Tre poesie di Pascoli, da Myricae e da Canti di Castelvecchio, ritagliate e giustapposte. Come uno specchio ribaltante: dalla felicità che fu, punto lontano di dolcezza e malinconia; alla morte che verrà, figura pure questa che arriva, ci raggiunge, sparisce.

“La musica è fatta di poco, gesti essenziali, materiale ridotto al senso estremo di presenza e vuoto. La interrogazione e la bellezza del vuoto, del quasi nulla, dell’evento che ci raggiunge in un senso radicale inatteso. I novenari che organizzano un tempo vocale flessibile a unità di misure variabili. E le figure, come Pascoli ci chiede, dinamicamente mobili, fatte di luce e di ombra; l’estroflessione presto ripiegata; la retorica tradita e trafitta da una domanda sempre.”

Di seguito brevi note biografiche dei musicisti:

Patrizia Zanardi. Dopo aver studiato danza classica, violino e pianoforte si diploma in canto lirico con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino.

Successivamente consegue due Master in Canto (repertorio verdiano) e in Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza, cum laude.

Interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.

Al repertorio operistico affianca un’intensa attività sinfonico-concertistica, con numerose esperienze in ambito liederistico e contemporaneo. Ha più volte collaborato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino come protagonista di prime esecuzioni mondiali assolute.

Amante della musica settecentesca, interpreta molte opere di Cimarosa, Pergolesi, Scarlatti, Nicolini, Haydn, Mozart, Caldara.

Incide CD di Cantate da camera di J.A.Hasse, Tonadillas di E. Granados, Juvenalia di J. Francaix. Live Il Trionfo dell’Onestà di A. Scarlatti, L’Impresario In Angustie di Cimarosa, Saffo in Leucade di Morlacchi, La Clemenza di Tito di Caldara, L’Amor Mugnaio di Nicolini.

È docente di Canto presso il Conservatorio N. Sala di Benevento, collabora col Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara. Insegna inoltre canto lirico e dizione in IES Abroad Milano e collabora con la Scuola Musicale di Milano.

Cosimo Colazzo,  nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary.

Come pianista ha tenuto concerti in Italia, in vari paesi europei, negli Stati Uniti, impegnato sulle letterature del ‘900 e contemporanee.

È membro dell’équipe di ricerca del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona.

Attualmente è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, in Italia. Dello stesso Conservatorio è stato direttore dal 2005 al 2011.

Faculty Member e artist in residence, a partire dal 2012, presso la Italian School del Middlebury College.

Per altre informazioni: www.cosimocolazzo.it

Un concerto pianistico di Cosimo Colazzo, con musiche proprie, di Rossini, Esposito, Casella e Rieti, alla Concert Hall del Mills College, a Oakland in California, per la Italian School del Middelbury College

16 Luglio 2017
20:00a21:30

Un concerto pianistico di Cosimo Colazzo  – alla Littfield Concert Hall del Mills College, a Oakland in California, per la Italian School del Middelbury College, domenica 16 luglio 2017 alle ore 20:00 – sul tema del dispatrio e delle doppie culture, con musiche di autori che hanno vissuto l’esperienza dell’esilio, o di un doppio radicamento culturale. Il caso di Rossini a Parigi, dopo essersi esiliato anche dal mondo dell’opera, autore di musiche da camera vocali e pianistiche con cui riempie quaderni d’autore, ironica presa di distanza dal gusto romantico prevalente; di Esposito, di formazione napoletana, ma fortemente attivo in Irlanda, in contatto, a cavallo tra Otto e Novecento, con le tensioni locali per una cultura musicale indipendente e specifica; di Casella già in origine basato su una doppia cultura, francese e italiana; di Rieti, ancor più polivoco, tra cultura araba che assorbe nella nativa Allessandria d’Egitto, cultura ebrea per appartenenza familiare, e poi italiana e francese per studi, infine statunitense, per la necessità di sfuggire alle persecuzioni razziali. Insieme nel concerto due composizioni recenti di Cosimo Colazzo: Le terre rosse e il mare obliquo, che nel titolo rinvia alle radici culturali dell’autore, terra rossa e tagli obliqui del mare, nel Salento delle origini; accanto a La tenzone, ispirata alla poesia di Emilio Villa, che innesta arcaismi e futurismi, mescola lingue o accende parole nuove.

PROGRAMMA DEL CONCERTO

Mills College – Oakland (California) – Littlefield Concert Hall –

Domenica 16 luglio 2017 – ore 20.00

Cosimo Colazzo (1964) – Le terre rosse e il mare obliquo (2014)

Gioacchino Rossini (1792-1868)  – da Péchés de vieillesse (1857-1868), Vol. V – Album des enfants adolescentes:                                                –L’innocence italienne, la candeur française

Michele Esposito (1855-1929)  – Three Pieces (1911) (Alba – Zenith – Tramonto)

Alfredo Casella (1883-1947) – A notte alta (1917)

Vittorio Rieti (1898-1994) – Contrasts (1967) (Preludio – Variazioni – Bagatella – Elegia – Girandola)

Cosimo Colazzo (1964) – La tenzone (2016)

NOTE BIOGRAFICHE

Cosimo Colazzo, nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, pianista, compositore, direttore d’orchestra, diplomato rispettivamente ai Conservatori di musica di Lecce, Roma, Milano, laureato in Filosofia all’Università di Lecce, è autore di una vasta produzione compositiva, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary.

Come pianista ha tenuto concerti in Italia, in vari paesi europei, negli Stati Uniti, impegnato sulle letterature del ‘900 e contemporanee.

È membro dell’équipe di ricerca del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona.

Attualmente è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, in Italia. Dello stesso Conservatorio è stato direttore dal 2005 al 2011.

È Faculty Member e artist in residence, a partire dal 2012, presso la Italian School del Middlebury College.

Per altre informazioni: www.cosimocolazzo.it

NOTE AL PROGRAMMA

Dispatrio: significa l’esilio forzato o scelto, l’allontanamento dalle proprie radici per ritrovarsi altrove, dove si tenterà di creare le condizioni di un nuovo domicilio. Significa la cultura di appartenenza che prende una dimensione più interiore, non correlata ai luoghi e agli spazi del quotidiano. E il nuovo incontro: l’altro che prende a radicarsi dentro di noi.

Luigi Meneghello (1922-2007) ne ha trattato in un suo libro degli ultimi, dal titolo Il dispatrio (1994), raccontando la sua personale esperienza di incrocio delle culture italiana e inglese.

Il concerto naviga il tema del dispatrio e delle doppie culture attraverso autori e esperienze che coprono l’arco di due secoli. A partire da Gioacchino Rossini (1792-1868), che si autoesilia a Parigi quando ha smesso di scrivere per l’opera. Qui è autore di musiche da camera, brani vocali con pianoforte o per solo pianoforte, con cui ha riempito cospicui quaderni. Sono pagine eccentriche, sin dai titoli, che trasmettono il senso del distanziamento ironico con cui Rossini tiene a freno, a distanza, o media, la cultura romantica coeva che gli sembra troppo carica di enfasi e retorica, quindi da ridurre e spiazzare.

Michele Esposito (1855-1929), di cultura napoletana, formatosi al Conservatorio di Napoli alla scuola di Cesi e Serrao (collega, negli studi, del più noto Giuseppe Martucci) si ritrova in Irlanda, a capeggiare un movimento di ampliamento degli orizzonti culturali per la musica classica nella nuova patria: compositore e pianista di straordinario valore, fautore di iniziative culturali ancor oggi ritenute fondamentali per lo sviluppo della cultura musicale nel paese d’adozione. Ma soprattutto, al volgere del secolo, partecipe di un movimento d’impronta nazionalistica, propriamente irlandese (accade qui come in altre parti d’Europa, soprattutto quelle periferiche), per individuare un possibile linguaggio proprio, specifico, che si ritiene di poter attivare rapportandosi alle espressioni popolari. Esposito, italiano dispatriato, innervato della nuova cultura, sa coltivare questa istanza e la traduce nella propria opera compositiva.

Alfredo Casella (1883-1947) è francese di formazione, ma, rientrato in Italia, si pone a capo di un movimento che spinge affinché l’Italia si apra allo spirito delle avanguardie d’inizio secolo. La sua doppia cultura è all’origine del suo richiamo ad un’apertura verso l’Europa delle avanguardie. In contatto con musicisti come Debussy, Ravel, Stravinskij, Schönberg, è autore di una musica dal linguaggio fortemente post-tonale, soprattutto negli anni ’10 del secolo. Successivamente, in corrispondenza a una svolta neoclassica e in un contesto socio-politico mutato a causa del fascismo, sarà attivo nel richiamo all’italianità, a una tradizione che attraversa i secoli e definisce una specifica identità, italiana o più ampiamente mediterranea, che deve ritrovarsi anche nelle esperienze del moderno musicale.

Vittorio Rieti (1898-1994), che di Casella è stato allievo, stratifica in sé molte culture. Italiano nato ad Alessandria d’Egitto, dov’era presente una vasta comunità d’italiani, nel contempo di famiglia ebrea (anche se laica), si trasferisce poco più che adolescente in Italia per proseguire gli studi. Vive in seguito tra Parigi e l’Italia. Infine è transfuga dall’Italia, per sfuggire alle leggi razziali e alle persecuzioni (ad Auschwitz sarebbero finiti la madre e due zii). Esiliatosi negli Stati Uniti, qui trova la sua nuova patria. Ormai anziano riflette: «L’arabo lo ricordo poco, ma ancora oggi, per quanto mi risulti più facile parlare in inglese, se devo scrivere prediligo il francese, mentre la lingua dei pensieri e dei sogni è rimasta sempre l’italiano». Quale migliore quadro di un’identità che si compone di molti tasselli, che riesce a essere, in essenza e radicalmente, polivoca e plurale?

Nel concerto, poi sono presentate anche mie opere recenti. Le terre rosse, il mare obliquo (2014) è, nel titolo, immagine della terra d’origine, il Salento: il rosso delle zolle smosse e il mare obliquo in uno specifico luogo della costa. Anche in tempi di globalizzazione, le patrie dell’infanzia sono le più resistenti, quelle che di meno esalano al passaggio del tempo e al cambio delle latitudini. L’altro pezzo, La tenzone (2016), è idealmente dedicato alla poesia di Emilio Villa (1914-2003), poeta delle mescolanze linguistiche, funambolo della parola, che scava, analizza, sollecita a innesti e reinvenzioni, unendo arcaismi e futurismi. Nella musica analoghi giochi linguistici: qualcosa di arcaico è proposto in stratificazioni poliritmiche, quindi evolve in innesti di oggetti che agglutinano pattern ossessivamente ripetuti. Il tempo musicale è messo in gioco, provocato, sollecitato, inciso e disegnato, contornato da accenti asimmetrici;  a volte la ripetizione, estenuata al limite ed estrema, ne cambia il volto, scioglie gli angoli, lo fa elastico, quasi lo dissolve.

Cosimo Colazzo

Storie di follia. Un concerto di Patrizia Zanardi (soprano) e Cosimo Colazzo (pianoforte) per la Italian School del Middlebury College. A Oakland, in California, presso la Concert Hall del Mills College.

9 Luglio 2017
20:00a21:30

“Storie di follia” è il titolo del concerto che Patrizia Zanardi, soprano, e Cosimo Colazzo, pianoforte, terranno oggi, presso Mills College, Concert Hall, per la Italian School del Middlebury College, a partire dalle ore 20:00, con musiche di Paisiello, Donizetti, Bellini, Verdi.

Una chiave d’accesso particolare all’opera italiana, attraverso il tema della pazzia, con scene e personaggi memorabili: dalle composte piegature melancoliche di Paisiello e della sua Nina, verso più violente fughe dal mondo: abbandoni sofferti (Imogene), scontri interni (Anna Bolena) e lacerati rigurgiti del rimosso (Lady Macbeth).

Patrizia Zanardi. Dopo aver studiato danza classica, violino e pianoforte si diploma in canto lirico con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino.

Successivamente consegue due Master in Canto (repertorio verdiano) e in Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza, cum laude.

Interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.

Al repertorio operistico affianca un’intensa attività sinfonico-concertistica, con numerose esperienze in ambito liederistico e contemporaneo. Ha più volte collaborato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino come protagonista di prime esecuzioni mondiali assolute.

Amante della musica settecentesca, interpreta molte opere di Cimarosa, Pergolesi, Scarlatti, Nicolini, Haydn, Mozart, Caldara.

Incide CD di Cantate da camera di J.A.Hasse, Tonadillas di E. Granados, Juvenalia di J. Francaix. Live Il Trionfo dell’Onestà di A. Scarlatti, L’Impresario In Angustie di Cimarosa, Saffo in Leucade di Morlacchi, La Clemenza di Tito di Caldara, L’Amor Mugnaio di Nicolini.

È docente di Canto presso il Conservatorio N. Sala di Benevento, collabora col Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara. Insegna inoltre canto lirico e dizione in IES Abroad Milano e collabora con la Scuola Musicale di Milano.

Cosimo Colazzo, nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary.

Come pianista ha tenuto concerti in Italia, in vari paesi europei, negli Stati Uniti, impegnato sulle letterature del ‘900 e contemporanee.

È membro dell’équipe di ricerca del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona.

Attualmente è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, in Italia. Dello stesso Conservatorio è stato direttore dal 2005 al 2011.

Faculty Member e artist in residence, a partire dal 2012, presso la Italian School del Middlebury College.

Per altre informazioni: www.cosimocolazzo.it

Al Festival Contrasti una serie di eventi dedicati alle espressioni più giovani, al territorio, alla didattica della composizione, alla ricerca contemporanea. Con il MotoContrario ensemble e Imago Sonora

13 Maggio 2017
16:00a19:00

Il festival “Contrasti” chiude la sua quarta edizione con una giornata densa di appuntamenti dedicata soprattutto alle ultime generazioni, sabato 13 maggio: alle 16 un concerto con musiche di studenti compositori del Conservatorio “Bonporti” di Trento, tutte in prima assoluta, nell’esecuzione del MotoContrario ensemble, che fortemente ha voluto questo progetto. Di seguito un incontro-dibattito sulle tematiche della didattica della composizione. Infine, alle 18 un concerto con musiche nuove nell’interpretazione dell’ensemble Imago Sonora. Il tutto a Trento alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

 

Ultima giornata di eventi per il festival “Contrasti”, promosso dall’Associazione culturale MotoContrario (in collaborazione con Associazione “Piazza del Mondo”), con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Comune di Trento, B.I.M. Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento. Sabato 13 maggio, alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in via Calepina 1 a Trento, a partire dalle ore 16, si potrà assistere a una serie nutrita e significativa di appuntamenti, tutti a ingresso libero.

Il via, alle 16, è dato da un concerto dedicato a giovani compositori studenti del Conservatorio di musica “Bonporti” di cui si potranno ascoltare lavori recenti in prima assoluta nell’esecuzione del MotoContrario ensemble, qui nell’organico con Emanuele Dalmaso ai sassofoni, Riccardo Terrin alla tromba, Andrea Mattevi alla viola e Cosimo Colazzo al pianoforte.

Saranno eseguite composizioni di studenti della Scuola di Composizione del maestro Cosimo Colazzo, in particolare di Claudio Dina e Andrea Lorusso (che frequentano il corso di diploma accademico di primo livello, Triennio), di Stefano Wegher (corso di diploma accademico di secondo livello, Biennio), Dianna Dmitrijeva (recente diplomata per il corso accademico di secondo livello).

Inoltre, le composizioni di studenti della Scuola di Composizione del maestro Fabio Cifariello Ciardi: in particolare, Michele Cagol (Biennio), Michele Callà (diplomando nell’ordinamento previgente), Mattia Giacomozzi (studente del corso pre-accademico).

Con queste, le composizioni di studenti della Scuola di Composizione del maestro Massimo Priori: in particolare, Michele Sani e Simone Peroni (entrambi studenti del pre-accademico).

Mentre a chiudere sarà uno studente della Scuola del maestro Daniele Carnevali, che frequenta il corso preaccademico di Composizione: Mattia Grott.

L’iniziativa è significativa e importante. Gli studenti compositori avranno riscontro concreto del lavoro creativo prodotto, nell’interpretazione di un ensemble specializzato. Questo permette di tenere in relazione il lavoro di scrittura e le dinamiche sonore e comunicative di quanto ideato. Si tratta di un fattore di importanza decisiva in campo creativo, non sempre attivo nella dimensione formativa. In questo senso il progetto promosso dall’Associazione MotoContrario, di aprire il festival “Contrasti” a una tale possibilità, mettendo inoltre a disposizione il MotoContrario ensemble, costituisce un valore importante di contatto con le forze giovani degli studenti di Composizione, che potranno guardare al proprio lavoro secondo un respiro ampio che comprende anche il momento della performance e del concerto pubblico.

Di seguito al concerto si terrà un incontro-dibattito con compositori e docenti su alcune questioni che concernono la didattica della composizione.

Come conclusione della giornata e dell’intera rassegna, alle 18 sarà ospite del Festival l’Imago Sonora ensemble di Roma, nell’inedita formazione clarinetto ed accordeon. Il duo, creatosi stabilmente all’interno dell’ensemble Imago Sonora con il nome di Duo Essentia, è formato da Alice Cortegiani e da Samuele Telari, giovanissimi e promettenti interpreti, già attivi ed apprezzati nell’ambito dell’esecuzione della musica d’oggi.

Il concerto, che alterna brani solistici a composizioni per entrambi gli strumenti, si presenta come un’inperdibile occasione per ascoltare opere di musicisti che fanno oramai parte a pieno titolo del panorama della musica contemporanea mondiale come Toshio Hosokawa e Sofija Gubajdulina, e nuovissime creazioni di compositori della nuova generazione, come la greca Sofia Avramidou e gli italiani Domenico Turi e Marco Longo, che hanno scritto appositamente per gli interpreti del concerto.

Il Festival “Contrasti” trova così la sua conclusione per la sua quarta edizione. Il festival è una delle realtà più interessanti nel campo della musica contemporanea in Italia e anche in dimensione internazionale, per le numerosissime prime esecuzioni assolute e novità che ha presentato e continua a proporre al pubblico, e per quanto promuove in nuove creatività compositive con iniziative mirate a stimolare e supportare la produzione di opere nuove.

Interessante anche la formula di cui consiste “MotoContrario”, che riunisce in sé compositori e interpreti in un dialogo costante, in uno scambio che nutre le nuove produzioni. Un bell’esempio di come la sperimentazione possa essere un fatto di confronto e avvalersi del senso del dialogo delle posizioni.


FESTIVAL CONTRASTI – IV EDIZIONE – 2017

Sabato 13 maggio 2017

SALA FONDAZIONE CARITRO – Trento – Via Calepina 1

ore 16 > Concerto

NUOVISSIMI. Musiche di studenti compositori del Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento. Interprete MotoContrario ensemble

ore 17 > Incontro culturale

DIDATTICA E COMPOSIZIONE. ESPERIENZE, NUOVE APERTURE.  Con compositori e didatti della composizione

ore 18 > Concerto

DIALOGHI. Ensemble Imago Sonora

Ingresso libero

 


ore 16 > Concerto

NUOVISSIMI

Musiche di studenti compositori del Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento

MotoContrario ensemble

Claudio Dina*  – E.QU.I per sassofono contralto, tromba, viola e pianoforte

Andrea Lorusso* – Mutazioni per sassofono soprano, tromba, viola, pianoforte

Piccole mutazioni variazione 2 – ABC – Seventeen and one time

Stefano Wegher* – Risveglio e danza per sassofono baritono, tromba, viola e pianoforte

Dianna Dmitrijeva* – Canto angelico per sassofoni (soprano e contralto), tromba, viola e pianoforte 

Michele Cagol** – Greenlanding algorithmic music per sassofono tenore e tromba

Michele Callà** – Divertimento per sassofono tenore, tromba e pianoforte

Mattia Giacomozzi** – Piccole realtà aumentate per sassofono contralto

 Michele Salin*** – Postcards: visioni dai laghi di Lamar per sassofono soprano

Simone Peroni*** – Omaggio a Jolivet per sassofono soprano e pianoforte

Mattia Grott**** – Fuochi fatui per due sassofoni contralti°

*Classe prof. Cosimo Colazzo

**Classe prof. Fabio Cifariello Ciardi

***Classe prof. Massimo Priori

****Classe prof. Daniele Carnevali

MotoContrario Ensemble

Emanuele Dalmaso (sassofoni soprano, contralto, tenore, baritono)

Riccardo Terrin (tromba)

Andrea Mattevi (viola)

Cosimo Colazzo (pianoforte)

°Collabora Mattia Grott come secondo sassofono contralto


ore 17 > Incontro culturale

DIDATTICA E COMPOSIZIONE. ESPERIENZE, NUOVE APERTURE.  Con compositori e didatti della composizione


ore 18 > Concerto

DIALOGHI. Ensemble Imago Sonora

Toshio Hosokawa (1955) – In die Tiefe der Zeit (1994-96) per clarinetto e accordeon

Marco Longo (1979) – Solo et pensoso (2017) per clarinetto basso

Sofia Avramidou (1988) – ‘Aatos (2016) per clarinetto e accordeon

Sofija Gubajdulina (1931) – De profundis (1978) per accordeon

Domenico Turi (1986) – Tre aforismi (2009) per clarinetto e accordeon

Imago Sonora Ensemble – Roma

Alice Cortegiani (clarinetti)

Samuele Telari (accordeon)

Prima assoluta di “Iubilemus in hac die” in una nuova versione, con gruppo vocale gregoriano e ensemble. Esegue Gruppo Vocale Feininger e MotoContrario ensemble. Nell’ambito di Sapere e futuro, rassegna culturale e artistica dell’Associazione Piazza del Mondo.

21 Aprile 2017
17:00a18:00
20:30a22:00

Antico e contemporaneo. Un orizzonte vasto della creatività. Le linee lunghe delle relazioni che tessono l’Occidente, dall’antico al contemporaneo sperimentale. Una conferenza sui codici musicali antichi in regione, alla Biblioteca Civica di Rovereto, e un concerto con opere nuove ispirate a Sequenze antiche, ma fortemente proiettate verso suoni nuovi, alla Sala Filarmonica di Rovereto. Per Sapere e futuro, nella collaborazione tra Associazione Piazza del Mondo, Associazione MotoContrario e Centro di eccellenza Feininger.

Volge alla conclusione il denso programma di appuntamenti della rassegna “Sapere e futuro” organizzata dall’Associazione culturale “Piazza del Mondo” di Trento, con due appuntamenti di particolare interesse, per i temi sollevati – i rapporti della cultura antica e di quella contemporanea – e per la relazione specifica che propongono con il territorio regionale.

Infatti, venerdì 21 aprile, alla Biblioteca Civica di Rovereto, alle ore 17:00, si tiene una conferenza, relatori Marco Gozzi, docente all’Università di Trento e Roberto Gianotti, docente al Conservatorio di musica di Trento, sui Codici Musicali Antichi che si ritrovano sul territorio regionale, innanzitutto i Codici Trentini che sono conservati al Museo del Buonconsiglio e i codici di Castel Tirolo, senza dimenticare il Prosario domenicano del XV secolo dell’Abbazia di San Lorenzo .

Trento, più ampiamente la regione, sono depositi di beni culturali e musicali di grande pregio storico e artistico, che aprono scorci di conoscenza sul Medioevo e sul Rinascimento. In regione, ma anche oltre; infatti questi beni culturali sono repertori estesi, che in certo senso condensano quanto in quelle epoche era l’impianto culturale dell’Occidente come si esprime nella dimensione musicale.

La collezione Feininger, cui sovrintende il Centro di eccellenza di studi e ricerche “Feininger”, contempla un’organica raccolta che riguarda le Sequenze medioevali e rinascimentali di area tedesca e italiana. Si tratta di un repertorio di straordinaria qualità dal punto di vista liturgico come della musica sacra.

A partire dal Prosario domenicano e dalla collezione Feininger si è sviluppato un progetto di ricerca artistica che ha portato alla produzione di opere nuove da parte di compositori, attivi soprattutto in regione, che hanno realizzato nuove composizioni in rapporto a quei repertori. E’ un progetto che ha coinvolto al rapporto il Centro di eccellenza “Feininger”, l’Associazione “MotoContrario” e l’Associazione “Piazza del Mondo” tra l’anno scorso e quest’anno.

Si viene così al secondo appuntamento di venerdì 21, che si tiene alle ore 20:30, alla Sala Filarmonica di Rovereto, che è un concerto con opere nuove, ispirate a Sequenze antiche dal Prosario di San Domenico dell’Abbazia di San Lorenzo a Trento, che sono state composte da Roberto Gianotti, Armando Franceschini, Andrea Mattevi, Marco Longo, Raul Masu, Cosimo Colazzo. Le opere di questi compositori saranno interpretate da due ensemble riuniti insieme: il Gruppo vocale “Feininger” (nell’organico con Roberto Gianotti, Marco Gozzi, Salvatore de Salvo) e il MotoContrario ensemble (diretto da Cosimo Colazzo, con Beatrix Graf, clarinetto basso; Riccardo Terrin, tromba; Alessandro Bianchini, vibrafono e percussioni; Emanuele Dalmaso, sassofoni; Andrea Mattevi, viola; Alberto Delama, violoncello).

La stagione di “Sapere e Futuro, incontri tra Scienza e Umanesimo, organizzata e promossa per il 2016-2017 dalla neonata associazione culturalePiazza del Mondo” con sede a Trento, presieduta dalla professoressa Giuliana Adamo (Trinity College Dublin), viene a compiersi così per questo suo primo ciclo. Uno sguardo a ritroso consente di cogliere  rapidamente l’intero programma svolto, denso e di altissimi valori culturali, per i temi e per i grandi studiosi e artisti che sono stati coinvolti. E’ stata inaugurata lo scorso 4 novembre con Vittore Bocchetta (classe 1918), uno degli ultimi sopravvissuti all’inferno nazista; proseguita il 2 dicembre al MUSE, con il neuroscienziato Gianluigi Gessa (e un concerto di musiche contemporanee, viola e sassofono, con Andrea Mattevi e Emanuele Dalmaso);  quindi il 16 dicembre, al liceo Rosmini di Rovereto, con lo storico Mario Isnenghi (e un concerto dedicato a musica e Grande Guerra tenuto dal pianista Cosimo Colazzo); e ancora il 20 gennaio, al Muse, con il fisico Eugenio Coccia tra gli scopritori delle onde gravitazionali; seguito il 24 febbraio dalle riflessioni sui pregiudizi dell’antigiudaismo discussi da Giuliana Adamo e Ugo Morelli (con in parallelo un concerto sax e pianoforte con musiche di autori ebrei perseguitati, sax Emanuele Dalmaso e pianoforte Cosimo Colazzo); l’1 marzo dal critico letterario Giorgio Ficara, su Petrarca e le radici della modernità (e in parallelo un concerto del Dipartimento di musica antica del Conservatorio di Trento con opere di autori rinascimentali su testi di Petrarca); il 3 marzo dalla scrittrice e poetessa Maria Attanasio, sul proprio mondo poetico che traversa in termini originali letteratura e storia (in parallelo, questa volta, un concerto del baritono Roberto Abbondanza con Cosimo Colazzo al pianoforte, in programma opere nuove basate su testi poetici di Emilio Villa).

La manifestazione  è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e di Rovereto e della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige; alla  collaborazione con l’Associazione Culturale MotoContrario, il MUSE, l’Associazione filarmonica di Rovereto, la Bibliteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto;  e al patrocinio del Comune di Rovereto, del Museo Storico Italiano della Guerra e dell’Accademia Roveretana degli Agiati; media partner Corriere del Trentino. Ha come obiettivo quello di divulgare il sapere, offrire spunti, intessere relazioni, soprattutto a vantaggio del futuro dei giovani,  grazie all’intervento di studiosi ed esperti delle discipline più diverse.

Si conclude il ciclo, quindi, con questo sguardo ampio alla cultura europea, dalle radici antiche alle evoluzioni dell’oggi, nelle proiezioni avanzate della ricerca artistica e musicale, e il coinvolgimento di studiosi, compositori, interpreti attivamente impegnati nella nostra regione.

Un’occasione  davvero speciale e da non perdere.

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Invito promozionale

Programma di sala

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INFO – Associazione culturale PIAZZA DEL MONDO – Web www.piazzadelmondo.it – email segreteria@piazzadelmondo.it –  tel. 3803207730

Concerto di Cosimo Colazzo a Córdoba con musiche proprie e di autori contemporanei spagnoli

4 Aprile 2017
20:00a20:30

Mercoledì 5 aprile, Cosimo Colazzo tiene un concerto con musiche  proprie e di autori contemporanei spagnoli all’Auditorium del Conservatorio Superior de Música “Rafael Orozco” di Córdoba alle ore 20:00. Alcune delle opere in programma sono presentate in prima assoluta o in prima spagnola.

 

 

 

 

 

Questo il programma del concerto:

Cosimo Colazzo (1964)  –  I fragorosi silenzi, la fine (2015) (prima esecuzione in Spagna)

Juan De Dios Garcia Aguileira (1959)  –  Flores para Julia (2011)

Oliver Rappoport (1980)  –  Estratos de la memoria (Catarsis V) (2011)

Francisco Martin Quintero (1969)  – On the Keys (2015) (prima esecuzione in Spagna)

Cosimo Colazzo (1964)  –  La tenzone (2016) (prima esecuzione assoluta)

Piazza del Mondo e MotoContrario ensemble a Dublino per la musica di Cosimo Colazzo

19 Marzo 2017
19:00a21:00

Dublino è la sede di un’importante produzione cui co-partecipano l’Associazione culturale Piazza del Mondo e l’Associazione Culturale MotoContrario (entrambe con sede a Trento), voluta dal Trinity College di Dublino con il suo Trinity Centre for Literary Translation, supportata da Ambasciata d’Italia a Dublino, Istituto Italiano di Cultura, Associazione Sardi Celtici.

Si tratta del concerto che si terrà domenica 19 marzo alle ore 19, alla Dublin Unitarian Church, protagonisti la voce di Francesca Placanica – cantante e ricercatrice attualmente alla Maynooth University in Irlanda – e il MotoContrario ensemble qui nella formazione con Emanuele Dalmaso ai sassofoni, Andrea Mattevi alla viola, Cosimo Colazzo al pianoforte.

Il soprano Francesca Placanica

Il programma è incentrato interamente su musiche nuove di Cosimo Colazzo, dalla prima assoluta di Eresie fragili ponti III (2015/2017, con un testo di Luigi Reitani), alle prime irlandesi di Tenzone (2016) e di Les dés des ordres (2016/2017)  entrambe su testi di Emilio Villa. Chiuderà il concerto un’improvvisazione poetica e musicale, con il poeta Alberto Masala e il MotoContrario ensemble.

Alberto Masala, poeta e performer

Il concerto ,molto atteso, apre un Convegno internazionale (organizzato dal Trinity College di Dublino) dedicato al tema della traduzione – “Untranslatability in Literature and Philosophy” – come spazio delle lingue che è transito segnato sempre anche dal probabile, dal tradimento, forse dall’impossibilità.

Il tema della traduzione è al centro del concerto. In Eresie fragili ponti III – che tratta musicalmente un testo di Luigi Reitani sulla traduzione, che non è semplice passaggio ma comporta “una fedeltà nel tradire” – il compositore interviene sull’ordine del testo originale, che viene ripensato (proprio attraverso il progetto musicale) in un’ideale polifonia testuale che ha generato ramificazioni, connessioni e associazioni altre, reso evidenti latenti richiami, o scosso l’originale, allentando le catene prime dei rapporti. Ulteriori tradimenti, quindi, derive, eresie.

Il compositore Cosimo Colazzo

Gli altri due brani di Cosimo Colazzo nel programma sono legati alla poesia di Emilio Villa (1914-2003), che è stato un poeta multiforme, un funambolo della parola, che sezionava e ricomponeva attraversando le lingue nel gusto di innesti e associazioni sorprendenti.  La scrittura per Villa è in uno stato di fluida prossimità con la voce, con la phonè. È corpo: il senso della materialità della lingua, che è soprattutto suono e voce, anche quando è scrittura (non a caso se ne interessò Carmelo Bene). Villa ha praticato costantemente un suo  nomadismo culturale – oltre che esistenziale – che lo ha portato a navigare dentro vari spazi culturali, all’interno di saperi diversi: poesia, critica, arte, filologia, linguistica. Il gusto della parola lo porta ad approfondire le etimologie,  a seguire i rami delle trasformazioni verbali, di deviazioni e mutazioni, i passaggi attraverso le lingue. Seguendo questi percorsi prende forma la sua poesia fatta di complesse testure plurilinguistiche. 

Les dés des ordres (2017), nella nuova versione per voce recitante, sassofoni, viola e pianoforte, mette in musica una serie inedita di testi poetici (oggetto di studio della ricercatrice Bianca Battilocchi),  che propone al centro il concetto poetico dei tarocchi, con le evocazioni che esso suscita, del senso del labirinto e del chaos. La voce si esalta nella pluralità delle lingue (reali o reinnestate), l’ensemble strumentale elabora pattern in complesse stratificazioni poliritmiche, lavorando ossessivamente su stringhe, ripetizioni e varianti.

Irriverente è Tenzone (2016), per voce e pianoforte, dove la musica di Colazzo si esprime in sillabati serrati, dalle ritmiche complesse e sincopate, che impegnano in tenzone voce e pianoforte, e che danno musicalmente il senso di una lingua poetica che sborda e esplode graffiante e sarcastica.

Andrea Mattevi, violista, membro del MotoContrario ensemble
Emanuele Dalmaso, sassofonista, membro del MotoContrario ensemble

Chiude il concerto una improvvisazione musicale e poetica, con il poeta Alberto Masala – particolarmente attivo nello sperimentare il senso della poesia come parola vocale e suono, della poesia come performance creativa – e il MotoContrario ensemble. Un’immersione nel tempo eventuale dell’improvvisazione, dove moduli poetici e musicali potranno incontrarsi, suggerirsi stimoli, rincorrersi, emergere cambiati, cercare l’incontro, impregnarsi e fondersi, oppure scontrarsi, cercare di sopraffarsi. Un esperimento, una prova di traduzione anche in questo caso, di relazione e rapporto, tutto giocato nel senso del probabile, dove le scelte, pur maturate nell’esperienza, devono essere rapide, e sempre saranno tentativo e rischio.