Esecuzione di ‘La cerimonia degli addii’ per chitarra elettrica al Festival Contrasti

20 Febbraio 2016
17:30a18:30

Nel corso di un week-end tutto elettronico e interattivo, che animerà il festival Contrasti nei giorni 20 e 21 febbraio, uno dei concerti in programma è dedicato alla chitarra elettrica, interprete Ardan Dal Ri, con partiture contemporanee di autori che hanno esplorato lo strumento nel filtro dei propri linguaggi e del proprio mondo creativo. Ardan Dal Ri tiene il suo concerto alle 17.30 di sabato 20, presso la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in via Calepina 1. Eseguirà musiche di Romitelli, Essl, Colazzo, Dal Ri, Longo. Di Cosimo Colazzo sarà eseguito il non recente ‘La cerimonia degli addii‘, una composizione dall’intonazione introversa, con tempi dilatati e sospesi, che della chitarra elettrica propone il suo potenziale di espansione sonora, con riverberi e risonanze, lievi distorsioni.

Nel concerto la chitarra elettrica rivela intero il suo potenziale di vasto generatore di suoni dagli orizzonti larghissimi, nell’interazione di approccio tradizionale alla corda e di azione elettrica e elaborativa con la sua potente suite di pedali.

Riunito intorno ad alcuni assi tematici, seguendo la formula dell’immersione piena e continua in eventi che si susseguono, il festival Contrasti propone un programma ricco di novità e curiose combinazioni

Il programma del Festival Contrasti, che giunge, nel 2016, alla terza edizione, si apre questo fine settimana, a Trento, alla Sala Caritro di Via Calepina 1, con un week-end intensivo – sabato 20 e domenica 21 – di concerti, seminari e tavole rotonde, incentrato sui temi della musica elettronica e dell’interattività.

In marzo avremo una tre giorni – venerdì 18, sabato 19, domenica 20 – dedicata a una costellazione di temi, dalle tecniche estese per gli strumenti, alla Spagna contemporanea, ai rapporti di musica e poesia. Anche in questo caso sono in programma numerosi concerti, conferenze, seminari e tavole rotonde, con un programma molto intenso di appuntamenti. Risalta anche il concerto dedicato alle partiture selezionate a partire da una Call for scores internazionale, che ha raccolto la proposta di 250 partiture di compositori provenienti da tutto il mondo.

In aprile avremo un week-end – sabato 23 e domenica 24 – dedicato ai rapporti di musica antica e ricerche contemporanee, con seminari, prime esecuzioni in epoca moderna – un Prosario domenicano trentino del XV secolo –, e prime assolute di autori chiamati a confrontarsi creativamente con il repertorio di sequenze medievali di area tedesca, come si ritrovano nel Fondo Feininger a Trento, elaborando nuove opere scritte appositamente per il progetto. Nello stesso fine settimana anche un concerto di autori trentini, del secolo scorso e di oggi.

Di seguito il programma dettagliato della manifestazione.

ASSOCIAZIONE CULTURALE MOTOCONTRARIO

CONTRASTI – Festival di musiche del ‘900 e contemporanee

III edizione – TRENTO, febbraio-aprile 2016

Concerti ed eventi paralleli

Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, V. Calepina 1

Castello del Buonconsiglio, Sala delle Marangonerie

Abbazia di San Lorenzo

 INGRESSO LIBERO

 PRIMA serie di appuntamenti  – Febbraio 2016 – Sabato 20, Domenica 21

SUONI ELETTRIZZANTI

Sabato 20 febbraio 2016

Sala Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

INSTALLAZIONE INTERATTIVA

A partire dalle ore 14. Un’installazione multimediale interattiva sviluppata dall’interAction lab (al DISI – Dipartimento di Ingegneria e Scienze Informatiche – Università degli Studi di Trento) da Masu, Morreale, Conci, Menestrina. L’installazione sarà attiva prima e tra gli eventi del week-end “Suoni elettrizzanti”, anche domenica 21 febbraio.

STRUMENTI ED ELETTRONICA

SEMINARIO

ü  ore 15-17 – Nuove frontiere dell’elettronica e l’interattività – Relatori: Fabio Morraele (DISI Università Trento), Mauro Graziani (Conservatorio di Trento), Raul Masu (DISI Univ. Trento).

CONCERTO

ore 17.30 – La chitarra elettrica contemporaneaArdan dal Ri (chitarra elettrica) – Musiche di Romitelli, Essl, Colazzo, Dal Ri, Longo – Prime esecuzioni assolute

CONCERTO

ore 19.00 – Dialoghi del suonoTo blow electricity DUO: Raul Masu  (live electronics), Emanuele Dalmaso (sassofoni) – Motocontrario Ensemble – Musiche di Risset, Colazzo, Gisladottir, Klauser, Graziani – Prime esecuzioni assolute

 

  • Domenica 21 febbraio 2016

Sala Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

DI FRONTE E DENTRO IL SUONO

INSTALLAZIONE INTERATTIVA

A partire dalle ore 14

CONCERTO

ore 17.30 – Musica acusmaticaMarco Matteo Markidis (strumenti elettronici) – Musiche di Traversa, Roads, Fernandez, Markidis, Pozzi, di Scipio. – Prime esecuzioni assolute

CONCERTO

ü  ore 19 – Flussi dell’improvvisazione. Strumenti e elettroacusticaDuo Adiabatic Invariants: Luca Gazzi (percussioni), Marco Matteo Markidis (live electronics) – Motocontrario ensemble

SECONDA serie di appuntamenti  – Marzo 2016  – Venerdì 18, Sabato 19, Domenica 20 –

INCONTRI CREATIVI DI LINGUAGGI

Venerdì 18 marzo 2016

Sala Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

GLI ORIZZONTI ESTESI DEGLI STRUMENTI  I

SEMINARIO

ü  ore 10-12 – I sassofoni sperimentali. Tecniche estese e  nuove risorse sonore – Relatore Emanuele Dalmaso

LA SPAGNA CONTEMPORANEA

SEMINARIO

ore 15.30-18.30 – Prospettive sperimentali e radici. Le ultime generazioni in Spagna – Relatore Francisco Josè Martin Quintero (Conservatorio Superior de musica Cordoba, Spagna)

CONCERTO

ore 19 – Spettri del flamenco, nuove testure e sperimentazioni sonore Emanuele Dalmaso (sassofoni) – Cosimo Colazzo (pianoforte) – Musiche di Quintero, Sánchez-Verdú, partiture selezionate da International Call for scores Motocontrario Ensemble – Prime esecuzioni assolute

 

  • Sabato 19 marzo 2016

Sala Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

GLI ORIZZONTI ESTESI DEGLI STRUMENTI II

SEMINARIO

ore 10-12 – Il pianoforte contemporaneo. Tecniche di preparazione e  nuove risorse sonore.  Relatore Marco Longo

INTERNATIONAL CALL MOTOCONTRARIO ENSEMBLE

SEMINARIO–TAVOLA ROTONDA

ü  ore 16.30-18.30 – Le esperienze più interessanti oggi. Interventi e dibattiti. Con membri del collettivo Motocontrario e compositori invitati.

CONCERTO

ore 19 – International Call 2016. Concerto delle composizioni selezionate. Con il Motocontrario Ensemble – Prime esecuzioni assolute

 

  • Domenica 20 marzo 2016

Sala Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

GLI ORIZZONTI ESTESI DEGLI STRUMENTI III

SEMINARIO

ore 10-12 – Gli archi contemporanei. I repertori, l’estensione delle tecniche e delle risorse sonore – Relatore Andrea Mattevi

MUSICA E POESIA. FUTURISMI E RISONANZE

SEMINARIO–TAVOLA ROTONDA

ü  ore 15-17 – Poesia e musica. Incontri creativi di linguaggi. Con compositori e poeti invitati. In collaborazione con la rivista di ricerca letteraria Anterem.

CONCERTO

ore 17.30 – Voci d’EuropaHartmut Schulz (baritono) – Maurizio Barbetti (viola) – Musiche di Vaughan Williams, Holst, Hindemth, Kock, Jonsson, Colazzo, Karboni

CONCERTO

ore 19 –  Sperimentazioni musicali e poetiche. Nuove composizioni su poesie scelte dalla rivista Anterem – Motocontrario ensemble – Musiche di Colazzo, Agnello, Masu, Longo, Mattevi

 

 

TERZA serie di appuntamenti  – Aprile 2016  – Sabato 23, Domenica 24

MUSICA IN REGIONE. MUSICA ANTICA E CONTEMPORANEA. PROVE DI DIALOGO CREATIVO

Sabato 23 aprile 2016

Sala Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

TRENTINO. NOVECENTO E CONTEMPORANEO

SEMINARIO

ore 16.00-17.00 – Carlo Belli e la musica. Dal futurismo all’ideale di suono astratto – Relatore Cosimo Colazzo (Conservatorio di Trento)

CONCERTO

ü  ore 17.30 – SoloAndrea Mattevi (viola) – Musiche di Hindemith, Genzmer, Sciarrino, partiture selezionate da International Call for scores Motocontrario ensemble

CONCERTO

ore 19 – Musiche del ‘900 e d’oggi, autori di area trentinaMotocontrario ensemble – Musiche di Franceschini, Gianotti, Belli, Sartori, C. ed E. Galante, Todesco, altri – Prime esecuzioni assolute

Domenica 24 aprile 2016

STUDI E INVENZIONI CREATIVE. SEQUENZE MEDIEVALI E RINASCIMENTALI DI AREA TEDESCA E ITALIANA (DALLA BIBLIOTECA FEININGER) E NUOVE COMPOSIZIONI IN PRIMA ESECUZIONE – In collaborazione con il Centro di eccellenza Feininger Trento

 

Castello del Buonconsiglio, Sala delle Marangonerie

SEMINARIO

ore 10.00–12.30

o   Le Sequenze nei Codici Trentini e in quelli di Castel Tirolo. Relatore Marco Gozzi (Università di Trento)

o   Il Prosario domenicano trentino della Biblioteca Feininger (sec. XV). Relatore Roberto Gianotti (Conservatorio di Trento)

Abbazia di San Lorenzo

SEMINARIO–TAVOLA ROTONDA

ü  ore 14.30-16.00 – Cosa mi dice l’antico? Con compositori e studiosi. Interventi e dibattito

CONCERTO

ü  ore 16.00 –  Sequenze da un Prosario domenicano del XV sec. proveniente dal Convento di S. Lorenzo a TrentoGruppo vocale Feininger – Prima esecuzione in epoca moderna

CONCERTO

ore 20.30 – Antico e contemporaneo. Incontri creativi di storie e culture. Invenzioni su sequenze antiche del Medioevo di area tedesca, raccolte nella Biblioteca Feininger al Castello del BuonconsiglioGruppo vocale Feininger e Motocontrario ensemble – Musiche di Colazzo, Masu, Gianotti, Franceschini, Longo, Mattevi – Prime esecuzioni assolute

 

 

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Il Festival ‘CONTRASTI’ è un’iniziativa di

Associazione culturale MOTOCONTRARIO – Motocontrario ensemble – Trento

Web www.motocontrario.it – Facebook https://www.facebook.com/motocontrarioensemble –  email segreteria@motocontrario.it – tel. 3803207730

in collaborazione con

Centro di eccellenza ‘Laurence Feininger’, Associazione culturale per la ricerca musicale  – Trento

‘Anterem’, rivista di ricerca letteraria – Verona

Castello de Buonconsiglio – Trento

Al via il festival Contrasti. Da febbraio ad aprile 2016, tre fine-settimana intensivi, con numerosi concerti, seminari, tavole rotonde.

Contrasti, festival giovane e internazionale, sulle musiche contemporanee, promosso dall’Associazione ‘Motocontrario’, in svolgimento a Trento da febbraio ad aprile. Nella terza edizione, in vari week-end intensivi propone le ultime tendenze delle giovani generazioni, le ricerche di campo elettronico, tra musica e interattività, le nuove frontiere dei suoni strumentali ed elettrici, aperture interdisciplinari alla poesia, voci dall’Europa, e un confronto tra antico e contemporaneo, nella chiave della musica in regione.

Un festival giovane e internazionale che si occupa di musica nuovissima e delle letterature musicali del ‘900. È, a Trento, il festival ‘Contrasti’, promosso dall’Associazione culturale ‘Motocontrario’ e dal ‘Motocontrario ensemble’. Giunto alla terza edizione, quest’anno si propone da febbraio ad aprile per tre week-end intensivi di iniziative, con concerti, seminari, incontri, tavole rotonde, installazioni.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero e aperti a tutti. Si svolgeranno presso la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in Via Calepina a Trento, presso il Castello del Buonconsiglio e presso l’Abbazia di San Lorenzo.

Il primo week-end, che si svolge alla Sala della Caritro, nei giorni 20 e 21 febbraio, rispettivamente sabato e domenica, è indirizzato alla ricerca musicale elettronica. Si parte sabato alle 14 con un’installazione interattiva elaborata dall’interAction lab (al DISI – Dipartimento di Ingegneria e Scienze Informatiche – Università degli Studi di Trento), e si segue con un seminario a più voci, alle 15, che riunisce la riflessione di Fabio Morreale, Mauro Graziani, Raul Masu, sul tema delle nuove frontiere dell’interattività. Quindi Ardan Dal Ri, alle 17.30, tiene un concerto di chitarra elettrica con musiche – alcune in prima – di Romitelli, Murail, Colazzo, Dal Ri, Longo. La chitarra elettrica rivela intero il suo potenziale di vasto generatore di suoni dagli orizzonti larghissimi, nell’interazione di approccio tradizionale alla corda e di azione elettrica e elaborativa con una potente suite di pedali. Segue, alle 19, il concerto del duo To blow electricity con Raul Masu  (live electronics), Emanuele Dalmaso (sassofoni), cui si uniranno anche alcuni elementi del Motocontrario Ensemble. Il duo ha appena pubblicato un CD con musiche nuove anche appositamente scritte. I sax di Dalmaso, con le potenzialità timbriche sviluppate da una tecnica virtuosistica generatrice di suoni nuovissimi, che è propria di Dalmaso, tra i sassofonisti più in vista in Italia, si unisce all’elaborazione elettronica raffinata e avanzata di Masu.

Il giorno successivo, domenica 21, è la volta di un concerto acusmatico, alle 17.30, realizzato con il solo computer, senza strumenti, e ascolto diretto dei suoni prodotti e diffusi attraverso sistemi di ascolto. Il concerto è tenuto da Marco Matteo Markidis (strumenti elettronici), e ha in programma musiche di Traversa, Roads, Fernandez, Markidis, Pozzi, di Scipio. Anche qui prime esecuzioni. Come per il successivo concerto, delle 19, del Duo Adiabatic Invariants – con Luca Gazzi (percussioni), Marco Matteo Markidis (live electronics) – integrato da elementi del Motocontrario ensemble. Vi agiranno elettronica, percussioni e strumenti, anche per una serie di improvvisazioni guidate.

Nel mese successivo, in marzo, sempre alla Sala Caritro, si svolge una tre giorni intensa di concerti e incontri, dal 18 al 20 marzo, da venerdì a domenica. Si distinguono, nei tre giorni, tre seminari, sempre alle ore 10, sulle tecniche estese e avanzate per gli strumenti, tenuti, per il sassofono, da Emanele Dalmaso – 18 marzo -, per il pianoforte da Marco Longo – 19 marzo -, per gli archi da Andrea Mattevi – 20 marzo. Nel pomeriggio di venerdì 18 marzo, a partire dalle 15.30, un interessantissimo seminario sul panorama della musica contemporanea in Spagna, tenuto da Francisco Josè Martin Quintero, docente di composizione al Conservatorio Superior di Córdoba, in Spagna Si avrà la possibilità, da parte di un compositore di grande cultura musicale, di conoscere quanto si muove nell’ambito della ricerca musicale in Spagna, anche nelle sue proiezioni di dialogo internazionale con le tendenze attuali. In serata, alle 19, un concerto, per sassofono e pianoforte, tenuto da Emanuele Dalmaso e Cosimo Colazzo, con musiche di Quintero, Sánchez-Verdú, e altri compositori spagnoli delle ultime generazioni.

Il giorno successivo, 19 marzo, alle 16.30, è la volta di una tavola rotonda dedicata alla discussione delle più avanzate esperienze musicali e creative, che coinvolgono le generazioni più giovani; quindi, alle 19,  il concerto derivato dalla Call internazionale promossa dall’Associazione ‘Motocontrario’, che è riuscita a muovere l’interesse di quasi 250 compositori, provenienti da tutto il mondo, che hanno inviato ciascuno una composizione, per la considerazione della Commissione di selezione del Motocontrario ensemble. Il livello delle opere ricevute è stato altissimo. Ne è derivata la scelta di una serie di opere, alcune delle quali vengono eseguite nella serata dedicata, mentre altre sono state collocate in diversi spazi dal festival, sin dal primo week-end, quello elettronico, passando attraverso il concerto di sax e pianoforte dedicato alla Spagna contemporanea, e poi proseguendo con altri concerti.

Il giorno dopo, domenica 21 marzo, è dedicato ai rapporti di musica e poesia, a esperienze che mettono insieme il dato vocale e di parola con quello sonoro e musicale. Le iniziative sono svolte in collaborazione con la rivista di ricerca poetica ‘Anterem’.  Alle 15, si avrà una tavola rotonda, con poeti e compositori invitati sui temi della ricerca musicale in relazione alla parola poetica. Quindi, due concerti. Alle ore 17.30, il duo Hartmut Schulz (baritono) – Maurizio Barbetti (viola), eseguirà musiche di Vaughan Williams, Holst, Hindemth, Kock, Jonsson, Colazzo, Karboni. Di seguito, alle 19, un altro concerto, che chiude il week-end di marzo del festival, prevede l’esecuzione di opere su testi poetici, scelti insieme con la rivista Anterem, di autori del collettivo di compositori ‘Motocontrario ensemble’.

L’ultimo week-end di Contrasti, conclusivo del festival, è quello del 23 e del 24 aprile, rispettivamente sabato e domenica. Prevede il confronto dell’antico e del contemporaneo, nella chiave della musica nella regione del Trentino Alto Adige. Il programma è stato elaborato in collaborazione con il Centro di eccellenza Feininger di Trento.

Si parte sabato 23 alle 16, alla Sala Caritro, con una conferenza dedicata a Carlo Belli musicista, tenuta da Cosimo Colazzo. Belli era critico d’arte, ma appassionato di musica, e anche compositore in proprio, sulla scia dei linguaggi di Satie e Stravinskij. Segue un concerto, alle 17.30, per viola sola di Andrea Mattevi, con pezzi del repertorio del ‘900 e contemporanei. Di seguito, il concerto, alle 19, del Motocontrario ensemble che propone opere di autori trentini del ‘900 e di oggi, tra cui si segnalano composizioni di Belli, Sartori, Todeschi, Franceschini, Gianotti.

Il giorno successivo, domenica 24 è dedicato a un confronto, che si estende per tutto il giorno, tra i repertori antichi e i repertori d’oggi, con prime esecuzioni assolute, concerti di musica antica in prima moderna, seminari e tavole rotonde. In mattinata si avranno al Castello del Buonconsiglio, Sala delle Marangonerie, due seminari, a partire dalle ore 10, tenuti rispettivamente da Marco Gozzi, docente all’Università di Trento, sulle Sequenze nei Codici Trentini del Castello del Buonconsiglio e nei Codici di Castel Tirolo, e da Roberto Gianotti, docente al Conservatorio di Trento, sul Prosario domenicano trentino della Biblioteca Feininger (sec. XV). Il pomeriggio, alle 14.30, si svolge all’Abbazia di San Lorenzo, una tavola rotonda dal titolo significativo, ‘Cosa mi dice l’antico?’, con compositori e musicologi, Seguirà alle 16 un appuntamento di grande richiamo, il concerto con la prima esecuzione moderna delle Sequenze riprese da un Prosario domenicano del XV sec. proveniente dal Convento di S. Lorenzo a Trento , che sarà tenuto dal Gruppo Vocale Feininger. Seguirà, in serata, alle 20.30, sempre all’Abbazia di San Lorenzo, un concerto con musiche appositamente scritte per questo progetto, ispirate da un confronto con il repertorio delle Sequenze medievali di area tedesca, come risultano raccolte nella Biblioteca Feininger. Le musiche sono state composte da  Armando Franceschini, Roberto Gianotti, Cosimo Colazzo, Marco Longo, Andrea Mattevi, Raul Masu e saranno eseguite dal Motocontrario ensemble,

INFO – Associazione culturale MOTOCONTRARIO – Motocontrario ensemble – Web www.motocontrario.it – Facebook https://www.facebook.com/motocontrarioensemble –  email segreteria@motocontrario.it – tel. 3803207730

Nuova composizione di Cosimo Colazzo, ispirata alla poesia di Emilio Villa, in prima esecuzione alla Biblioteca civica di Verona, per ‘In futurum’, manifestazione organizzata dalla rivista di ricerca letteraria ‘Anterem’

12439017_620361428114265_5934549038118666739_n - CopiaEmilio Villa (1914-2003) è stato un poeta multiforme, un funambolo della parola, che sezionava e ricomponeva, attraversando le lingue con il gusto di un’officina produttiva di associazioni e derive. Un futurista senza baldanze. Egli stesso disposto alla dispersione e alla deriva, se si pensa anche alla sua vita, nomade e senza particolari garanzie. Visse da sperimentatore del sé e dei linguaggi.

Cosimo Colazzo, compositore trentino di origini pugliesi, docente al Conservatorio Bonporti di Trento, ha avuto modo di lavorare su alcuni suoi testi inediti, che sono oggetto di studio della ricercatrice Bianca Battilocchi. Ne è emersa un’opera musicale vasta e composita, che intreccia suoni e recitazione. L’opera, dal titolo Les dès des ordres, viene ora proposta in prima assoluta alla Biblioteca Civica di Verona, per l’organizzazione di ‘Anterem’, rivista di ricerca letteraria. Il concerto si terrà sabato 6 febbraio a partire dalle ore 10.45, e si colloca nell’ambito di ‘In futurum’, una manifestazione che tratta del nuovo nelle varie arti, in musica, arte, ambiente, architettura.

Interprete della nuova composizione di Colazzo, che sarà data a Verona in prima assoluta, è il Motocontrario ensemble con Emanuele Dalmaso ai sassofoni, Federico Agnello alla marimba, Ardan dal Ri alla chitarra elettrica, Andrea Mattevi alla viola.

Nel concerto troviamo pagine solistiche e combinazioni strumentali sino all’organico pieno. Tempi lati e sospesi si consegnano all’articolazione serrata di poliritmi, o da questi riemergono. Da una parte troviamo il senso dell’enigma e della perdita del sé, che fu espressione della poesia di Villa. Ma poi c’è anche l’altra polarità, del gioco ritmico delle segmentazioni, delle ricombinazioni, degli accenti sfasati, delle parole che si disfano e si rincollano generando altro, il gusto della stratificazione linguistica, degli accostamenti inattesi.

Le musiche composte da Cosimo Colazzo indagano, sulla scia di alcuni testi inediti di Villa, le strutture del poliritmo e per converso la suggestione contemplativa del mito, del “senza tempo”: scatti futuristici e agilità, oltre che sospensioni e trasparenze.

 

INFO

Biblioteca Civica di Verona
Comune di Verona
Anterem, ricerca di rivista lettearia
Sabato 6 febbraio 2016
Bbiblioteca Civica – Protomoteca, Sala Farinati
TEMPI FUTURI
IL FUTURO
NELL’ARCHITETTURA, NELL’AMBIENTE, NELLE ARTI FIGURATIVE, NELLA SCULTURA E NELLA MUSICA

ore 9.30 – Protomoteca
Inaugurazione Mostra

ore 10.45 – Concerto Motocontrario ensemble
Introduce Bianca Battilocchi
Musiche di Cosimo Colazzo ispirate alla poetica di Emilio Villa
Emanuele Dalmaso – sassofoni
Federico Agnello – marimba
Ardan dal Ri – chitarra elettrica
Andrea Mattevi – viola

Le musiche composte da Cosimo Colazzo indagano, sulla scia di alcuni testi inediti di Villa, le strutture del poliritmo e per converso la suggestione contemplativa del mito, del “senza tempo”: scatti futuristici e agilità, oltre che sospensioni e trasparenze.

Un concerto per celebrare la Giornata della Memoria. E per interrogarsi, sull’oggi e sul futuro. Dalmaso e Colazzo in duo, con musiche di Heiden, Dessau, Schulhoff e Colazzo.

In un tempo problematico come il nostro, la memoria di un passato di guerra e sopraffazioni, delle dittature che hanno puntato allo sterminio di popoli e culture diventa cruciale. Anche per la domanda circa il nostro futuro. Ricordare, come succede con le celebrazioni della ‘Giornata della memoria’ è essenziale, importante. Lo si fa con iniziative culturali e dibattiti. Con i concerti. Come quello organizzato dall’Associazione culturale ‘Motocontrario’, che, con il duo Emanuele Dalmaso al sassofono e Cosimo Colazzo al pianoforte, propone musiche di autori che hanno fuggito il nazismo o dal nazismo sono stati eliminati. Il concerto si tiene venerdì 29 gennaio 2016 alle ore 20.30 presso la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in Via Calepina 1 a Trento. Il concerto è a ingresso libero.

Significativamente è stato dato al concerto il titolo ‘In futurum?’, a significare la domanda circa le prospettive che ci attendono, che non possono essere scisse dalle questioni del passato, quando queste ultime hanno segnato la storia con tracce ineliminabile.

Il titolo del concerto viene a sua volta da un titolo delle Pittoresken di Erwin Schulhoff, compositore morto in un campo di concentramento in Germania, che saranno eseguite nel concerto. Al titolo s’è aggiunto un punto d’interrogazione, per significare la volontà di riflessione e di scandaglio critico, e anche l’ansia di fronte a qualcosa d’incerto nei momenti di crisi. Un brano composto di soli silenzi, irridente e interrogativo quello di Schulhoff. Con le sue musiche, nel concerto, anche un’opera di Paul Dessau, ebreo che fuggì il nazismo riparando negli Stati Uniti, poi rientrato nella Germania dell’Est dove avrebbe rivestito un ruolo di rilievo in campo artistico e musicale collaborando con Bertolt Brecht. Altro autore nel concerto è Bernhard Heiden (in origine dal cognome Levi, poi abbandonato per quello della madre), rifugiatosi anch’egli negli Stati Uniti, dove sarebbe rimasto, divenendo docente di composizione alla Indiana University. Infine un brano recente del compositore Cosimo Colazzo, che riflette sui temi della guerra e della violenza oggi, attraverso atmosfere estreme, che intendono osservare, ascoltare le pieghe del silenzio e del vuoto.

 

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INFO

Concerto del Duo Emanuele Dalmaso, sassofono – Cosimo Colazzo, pianoforte

‘In futurum?’

Concerto in relazione alla ‘Giornata della Memoria 2016’

Venerdì 29 gennaio 2016 ore 20.30

Sala Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

  1. Calepina 1 Trento

INGRESSO LIBERO

Musiche di Heiden –  DessauColazzoSchulhoff

…….

 

PROGRAMMA

Bernard Heiden (1910-2000)

Sonata (1937) per sassofono contralto e pianoforte

Allegro – Vivace –  Adagio-Presto

 

Paul Dessau (1894-1979)

Suite (1935) per sassofono contralto e pianoforte

Petite Ouverture – Air – Serenade

 

Cosimo Colazzo [1964]

I fragorosi silenzi, la fine [2015] per pianoforte

 

Erwin Schulhoff (1894-1942)

Fünf Pittoresken (1919) op. 31 per pianoforte

Foxtrot – Ragtime – In futurum – One-step – Maxixe

 

Erwin Schulhoff (1894-1942)

Hot-Sonate (Jazz-Sonate) (1930) per sassofono contralto e pianoforte

I – II – III – IV

 

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GLI INTERPRETI

Emanuele Dalmaso si è diplomato in Sassofono al Conservatorio di Musica di Trento sotto la guida di Armando Ghidoni, con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Ha studiato anche con il sassofonista Pepito Ros e ha seguito vari corsi di perfezionamento con David Brutti. Insegna presso la Scuola Musicale ‘Il Diapason’ di Trento. Ha tenuto seminari sulle tecniche contemporanee per il sassofono al Conservatorio di musica di Trento. Ha tenuto una masterclass di Sassofono per l’Accademia estiva internazionale di Lasino,  È membro del Motocontrario ensemble, con il quale ha eseguito molte opere in prima esecuzione assoluta. Più in generale, come sassofonista, è protagonista di prime esecuzioni di opere scritte appositamente per lui. Membro del Duo ‘To B.E. 2’, sassofono e live electronics, per cui collabora con Raul Masu, ha pubblicato il CD ‘UP’ per l’etichetta Liarss. Suona in duo con il pianista Cosimo Colazzo e, sempre in duo, con il percussionista Federico Agnello. Dalmaso è Endorsing Artist di Légère, prestigioso marchio canadese di ance. Suona sassofoni Rampone & Cazzani.

 

Cosimo Colazzo, nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary. Sue opere sono state premiate in Concorsi nazionali e internazionali di composizione. Come pianista ha tenuto concerti in Italia, in vari paesi europei, negli Stati Uniti, impegnato sulle letterature del ‘900 e contemporanee, con particolari apporti interpretativi e di ricerca artistica rispetto ad autori come Mjaskovskij, Schulhoff, Ustvolskaya, Lopes-Graça, Mompou, ecc. È membro dell’équipe di ricerca del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona. È autore di saggi e volumi pubblicati in Italia e all’estero. Attualmente è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento. Dello stesso Conservatorio è stato direttore dal 2005 al 2011. Faculty Member e artist in residence, a partire dal 2012, presso la Italian School del Middlebury College, negli Stati Uniti.

Una composizione recente di Cosimo Colazzo al Festival CIMUCC di Siviglia in Spagna

4 Maggio 2015
20:00a21:30

foto concerto siviglia 4 maggioNell’ambito del concerto conclusivo del Festival CIMUCC ’15, in svolgimento al Conservatorio Francisco Guerrero di Siviglia in Spagna, è in programma una composizione recente di Cosimo Colazzo per sassofono e pianoforte, “La curva del respiro” del 2013.  Il festival CIMUCC è giunto, con il 2015, alla decima edizione. E’ uno dei festival più interessanti in Francia, che coinvolge interpreti e ensemble di rilievo, impegnati sui repertori del ‘900 e contemporanei. Insieme con le attività di concerto sono programmati laboratori, seminari e masterclass. Conclude il programma del festival, giunto alla decima edizione con il 2015, un concerto del Dúo SinCronía, composto da Jesús Núñez​ (sassofoni) e Noelia Sierras Dominguez (pianoforte), con un programma nutrito di prime esecuzioni assolute o nazionali per la Spagna. Il concerto si tiene lunedì 4 maggio alle ore 20.00, all’Auditorium del Conservtorio di Siviglia. Il programma comprende musiche di Cosimo Colazzo, José Mª Sánchez-Verdú, Alfonso Romero Ramírez, Orie Sato, Manuel Rosal, Vittorio Zago, Nina Senk.

La composizione di Cosimo Colazzo è fatta di un dialogo galleggiante tra gli strumenti. Si aprono punti di fuga verso il silenzio, o inattese produzioni armonico-sonore, che aprono al gusto della risonanza.

Di seguito il programma dettagliato del concerto.

CIMUCC’15

X Ciclo de Música Contemporánea de los Conservatorios

Conservatorio Profesional de Música “Francisco Guerrero”

Avda. Ramón y Cajal, s/n – Sevilla 41005

04 Mayo Dúo SinCronía

Auditorio Conservatorio “Francisco Guerrero”

20.00 horas

José Mª Sánchez-Verdú Schattentheatre II (2002)
Alfonso Romero Ramírez Adonay (2006)
Orie Sato Particle (2013)**
Cosimo Colazzo La curva del respiro (2013)*
Manuel Rosal Sin-Cronía (2002)
Vittorio Zago Improvviso! (1999)
Nina Senk Impetus (2006)

** Estreno absoluto*  Estreno en España

Jesús Núñez, saxofones

Noelia Sierra, piano

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Carlo Belli e la musica. Un concerto di Cosimo Colazzo, con musiche proprie, di Belli e degli autori che l’artista roveretano ebbe come riferimento ideale.

17 Aprile 2015 18:30a18 Aprile 2015 13:30

I-mondi-di-Carlo-Belli_imagefullwideBelli teorico dell’arte astratta e la musica. Se ne parla nell’ambito di un convegno che si tiene a Rovereto i prossimi 17 e 18 aprile, e tramite un concerto, che Cosimo Colazzo, con la collaborazione di Maria Rosa Corbolini e Giovanni Todaro, tiene alla Sala Mozart di Rovereto (v. della Terra 48) venerdì 17 alle ore 18.30, con musiche di Belli e degli autori che teneva come riferimento ideale, in alcuni casi, suoi sodali nella battaglia per l’arte moderna e per un’Italia culturale diversa.

Con baldanza futurista, in fondo, il giovane Carlo Belli (1903-1991) si prospettava alla cultura italiana, negli anni ’30, come il teorico, il riferimento, quale agitatore di idee, per un gruppo di artisti di talento, come Melotti, Fontana, Licini, che si proponevano l’idea di abbandonare totalmente la figura, per realizzare la loro creatività in riferimento a forme astratte, alla composizione di elementi basici del visuale, linee, incroci di linee, volumi.

Carlo Belli fu teorico dell’arte astratta, un’arte che, per lui, deve svolgersi su un nuovo piano dove valgono i rapporti tra elementi compositivi, fuori da ogni riferimento di realtà. Come fa la musica da sempre, che è linguaggio autosufficiente e non significa nulla fuori di sé. Questa la metafora spesso utilizzata da Belli.

Che era un appassionato conoscitore di musica, anche in diretta, perché nell’arco della sua vita ha composto diversi brani musicali, realizzando un proprio catalogo, di una certa consistenza.

Di quest’aspetto di Belli, del suo rapporto con la musica, che attraversa l’intera sua opera e costituisce traccia rilevante nella sua vita, parlerà Cosimo Colazzo sabato 18 aprile al Convegno che si tiene a Rovereto nei giorni 17 e 18 aprile, organizzato dal MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e dalla Soprintendenza per i Beni Culturali, Ufficio dei Beni Archeologici di Rovereto, dal titolo “I mondi di Carlo Belli. Da Rovereto alla Magna Grecia.”

Nel pomeriggio di venerdì 17 aprile, alle ore 18.30, alla Sala Mozart a Rovereto (V. della Terra 48) Colazzo, in collaborazione con Maria Rosa Corbolini (pianoforte a quattro mani) e con Giovanni Todaro (baritono) tiene un concerto, dal titolo “Musica astratta musa. Omaggio a Carlo Belli”, che ruota intorno alla figura dell’intellettuale roveretano, disegnando alcuni percorsi musicali e culturali che sono nell’orbita dei suoi orientamenti critici e creativi.

Ecco allora Satie, con Parade per pianoforte a quattro mani, che Belli esalta, perché ha saputo esprimere con un linguaggio volutamente ridotto all’essenziale e scheletrico, di un biancore che non lascia spazio a ombre o prospettive, un netto superamento dell’Ottocento, contro il gusto del ripiegamento individualistico.

E’ quanto tende a operare egli stesso, come compositore. Il concerto presenta, di Belli, i Preludi melensi e Sonatina liberty per pianoforte, dove troviamo impegnata questa linea, della riduzione di ogni enfasi e di ogni morbidezza. C’è invece il gusto del gesto ironico e la disponibilità a integrare gesti che provengono dai repertori leggeri.

Un riferimento di notevole importanza, per Belli, è la musica di Casella.  Soprattutto quella degli anni ’10, tra cui ritroviamo Pupazzetti (1915) op. 27 per pianoforte a quattro mani e Sonatina (1916) op. 28 per pianoforte, entrambe nel programma del concerto. Sono partiture molto avanzate, che tendono a ribaltare ogni stato convenzionale del suono. Pupazzetti sarebbe poi confluito, nella versione per orchestra, nel progetto ampio, coordinato per la parte musicale da Casella con altri compositori, dei Balli plastici, per i Balletti Russi di Djaghilev, protagoniste le scene di Depero e le sue figure di “automi” in dimensione umana. Un ulteriore motivo di relazione con Belli, che amò Depero e ne sostenne la causa futurista, nella comune battaglia per un rinnovamento radicale dell’arte e delle visioni di essa. Le partiture di Casella ricercano l’urto, la dissonanza, e sentono l’armonia come esperienza timbrica. La ritmica a volte è ossessiva, primitiva. Il sogno della forma precisa e oggettiva, polemicamente anti-romantica, cui rinviano alcuni sottotitoli con il loro richiamo a formule storiche (si veda, ad esempio, nella Sonatina, il movimento interno, Minuetto), si mescola a questa ricerca che appare invece sostanzialmente aperta, dai confini non dati. E’ musica complessa, fortemente interrogativa.

Anche Gianfrancesco Malipiero fu tra gli autori richiamati da Belli, come esempio di una nuova arte. Nella sua ansia, anche ideologica, di un nuovo che fosse fortemente astratto, vedeva con circospezione certa tendenza all’impressionismo, che è propria dell’arte di Malipiero. Tuttavia ne ammirava la cultura e l’indubbia qualità compositiva. Malipiero possiede una sensibilità spiccata per il suono e il timbro. La sua ricerca, il suo stile si sostanziano, come si coglie nei Preludi asolani (1916) per pianoforte, che si potranno ascoltare nel concerto roveretano, della capacità di cogliere gli sfumati del colore sonoro e di valorizzare la risonanza.

Carlo Belli fu sodale di Fausto Melotti. Della stessa generazione, cresciuti insieme da ragazzi, perseguono l’idea di un’arte nuova, che sappia esprimere equilibri diversi da quelli consueti, e una nuova condizione dei rapporti di senso. Melotti predilige strutture sospese capaci di dialogare con il vuoto. Negli anni ’30 è accanto a Belli nella sua idea di sostenere una nuova arte, di segno astratto. Melotti sarà anche autore di alcune prove poetiche: come la sua arte, essenziali nella cura di una radice silenziosa della parola. Il concerto propone un’opera di Cosimo Colazzo composta nel 1998, Tre liriche su versi di Melotti (dal volume Il triste minotauro) per baritono e pianoforte. La musica di Colazzo, in quest’opera, si lega all’atmosfera evocativa e sospesa che traspare dai versi, con un lirismo che prende movenze dolci, nondimeno sorvegliate nelle curve realizzate, affinché esso si dia in rapporti sempre piuttosto essenziali, raccolti, misurati. Il pianoforte effonde sonorità rarefatte, sospese; oppure accompagna con figure ricche di valori timbrici, preziose nel dettaglio sonoro trovato.

Torna “Contrasti”, festival sulle musiche del ‘900 e contemporanee, organizzato dall’Associazione culturale Motocontrario, in collaborazione con il Castello del Buonconsiglio e la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Per la seconda edizione del festival dodici appuntamenti di concerto, con numerose prime assolute, e una serie di incontri culturali. 

Cosa rappresenta un collettivo di musicisti, per lo più giovani, che, agendo sul territorio, vuole trasmettere il senso della ricerca musicale, lavorando sui repertori del Novecento e sulle creatività odierne? Cosa significa una tale comunità artistica che tiene in rapporto interpreti e compositori, agendo dinamicamente su questi due piani? Cosa significa la volontà che vi è presente, di aprirsi al rapporto con altri mondi e linguaggi, con altri luoghi, con altre comunità? Tutto questo rappresenta una risorsa, perché sul territorio regionale, per la musica, gli ambiti dove si produce, realizza e rappresenta la musica contemporanea sono rari o occasionali. E che tutto questo nasca e si determini nella volontà degli artisti quali ideatori e organizzatori di ciò che poi concretamente realizzano, è un valore importante. Perché il programma di iniziative che si viene a determinare nasce da interessi concreti, da sollecitazioni che seguono percorsi pregnanti. Questo collettivo è l’Associazione culturale MotoContrario come il collegato MotoContrario ensemble.

Quanto detto è quanto sovrintende l’ideazione e la nascita di “Contrasti”, festival di musiche del ‘900 e contemporanee, che si svolge a Trento, organizzato dall’Associazione culturale Motocontrario, che riunisce, con il Motocontrario ensemble, interpreti e compositori distinti per una formazione importante e di rilievo alle spalle, e con molti riconoscimenti, tutti impegnati a livello professionale sulle letterature del ‘900 e contemporanee.

“Contrasti” giunge, con il 2015, alla seconda edizione, che si svolge da aprile a giugno, con un’interessante anteprima, che ha costituito sipario per l’intera manifestazione, che si è tenuta nel mese di marzo.

In tutto dodici concerti, e, insieme, una serie di incontri culturali, che vengono a scandirsi con una cadenza per lo più settimanale, alternando, quale sede per gli eventi, il Castello del Buonconsiglio e la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Le linee tematiche scelte per la manifestazione “Contrasti” riguardano alcuni nuclei artistici e di indagine importanti e attuali. Tra questi indichiamo la linea di ricerca su musica e prima guerra mondiale, come anche quella che riguarda i rapporti di musica e genere; e poi le sperimentazioni sonore, strumentali e elettroniche, l’improvvisazione, i rapporti di musica e poesia; senza dimenticare quanto emerge in confronto a una Call che è stata bandita dall’Associazione Motocontrario e che nell’arco di circa un anno ha proposto oltre 400 nuove composizioni da tutto il mondo, presentate in funzione di un’esecuzione nell’ambito del festival Contrasti, interprete il Motocontrario ensemble, da compositori provenienti da oltre 40 paesi: la call e la selezione che ne è conseguita costituiscono un sondaggio rilevante nel panorama odierno delle creatività giovani a orizzonte internazionale; in rapporto con questo, ma anche con altre scelte di programma, è quanto si distingue ulteriormente, per la mole notevole di prime esecuzioni che saranno date nell’ambito del festival.

Il programma del festival viene a definirsi in due cicli interni, in rapporto agli spazi in cui si realizza. Si distingue così un ciclo al Buonconsiglio, con cinque concerti e vari eventi paralleli, e un ciclo alla Sala della Fondazione Caritro, con sette concerti e una serie di incontri culturali.

Per il ciclo al Buonconsiglio si intende attivare una precisa formula che riveste importanza in relazione allo splendido, storico spazio che ospita gli eventi. Questa formula corrisponde all’idea di connettere un programma novecentesco e contemporaneo a un contesto storico molto significativo e pregnante dal punto di vista artistico e culturale. In tal modo si propongono correlazioni e giustapposizioni tra linguaggi storici e linguaggi più nuovi. Inoltre alcuni degli eventi affrontano argomenti che riguardano il Castello, per la sua storia, per quanto viene ora a proporre in attività culturale.

Il ciclo di manifestazioni che si programma di svolgere alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in via Calepina a Trento, si connota per aspetti di ricerca musicale innovativa portata anche al rapporto tecnologico.

Accanto ai concerti viene presentato un programma di incontri con autori, presentazioni di volumi, tavole rotonde, dibattiti e conferenze, che vengono a incrociare alcuni dei temi sollevati nell’ambito del festival. Si tengono nella stessa giornata degli eventi, o costituiscono un antecedente, che apre alla conoscenza del tema, suggerisce elementi di confronto e di discussione. Accanto alla ricerca vissuta tutta in termini sonori, si dà anche questo spazio, della riflessione e della discussione, della traduzione sul piano di una diversa e altra comunicazione. Ciò nella consapevolezza che l’arte deve sapersi tradurre in molte forme e diventare elemento di circolazione sociale, questione, problema e interrogazione.

Rispetto all’aspetto della discussione dei contenuti culturali che i concerti come gli incontri preliminari intendono attivare, si propone come utile, una fase di dibattito che viene programmata, tra alcuni degli incontri e dei concerti, prevedendo, inoltre, un momento eno-gastronomico, atto a favorire l’incontro e il dialogo tra i presenti. In rapporto a ciò si intende promuovere presenza di prodotti locali biologici e a chilometro zero, per favorire un consumo alimentare sano e consapevole, sotto il profilo della salute come anche dell’impatto ecologico per l’ambiente.

Il festival “Contrasti, che si svolge nell’arco di tre mesi, da aprile a giugno, ha avuto un’anteprima in marzo, con un concerto molto significativo, che ha presentato cinque opere in prima esecuzione assoluta. L’anteprima in marzo, tenutasi al Castello del Buonconsiglio, si è correlata alla mostra sul tema del dono, che si è tenuta presso il Buonconsiglio, con oggetti e opere d’arte della collezione del Castello. Il concerto vi si è collegato perché il suo programma ha proposto una serie di prime assolute di composizioni, scritte per l’occasione, quale riflessione creativa sul tema della donazione e della ridonazione artistico-musicale. Questa diade è stata vissuta come ripresa da spunti storici della letteratura, che hanno dato luogo a rispecchiamenti, riletture, ramificazioni o deviazioni, nella forma di nuovi brani dei compositori Colazzo, Masu, Longo, Mattevi, Massetti. Insieme si è tenuta una conferenza, relatori Paolo Delama e Cosimo Colazzo, sul tema della musica nel contesto della celebrazione, di ambito sacro e laico, quale dono e sottolineatura rituale del momento.

Gli appuntamenti successivi del festival s’avviano sabato 11 aprile con una serie di eventi dedicata ai temi del rapporto tra suono e parola, musica e poesia, che vengono a sostanziare molti generi musicali. Questo progetto deriva da una collaborazione dell’Associazione Motocontrario con la rivista di poesia Anterem, una delle più prestigiose e storiche in Italia, con sede a Verona.  Alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, a Trento (v. Calepina 1), prima, alle ore 16.00, una tavola rotonda, con i compositori del collettivo e i poeti e studiosi di letteratura Flavio Ermini, Mauro Caselli, Ranieri Teti. Segue un intermezzo eno-gastronomico e poi il concerto alle ore 18.00, con nuove composizioni su testi inediti proposti dalla rivista di ricerca letteraria e poetica Anterem.

Sabato 18 aprile, alle ore 18.00, presso la stessa Sala, è la volta di un concerto che unisce i suoni acustici dei sassofoni con il trattamento elettronico dal vivo, protagonisti Emanuele Dalmaso ai sassofoni e Raul Masu per il live electronics. I due musicisti, che si riconoscono nella sigla “Duo To B.E. 2”, organico interno all’ensemble MotoContrario, interpreteranno musiche di Graziani, Richelli, Gentilini, Masu e Reich.

E’ alla Sala Grande del Castello del Buonconsiglio che si tengono gli eventi programmati per venerdì 24 aprile, tematizzati intorno ai rapporti tra musica e Grande Guerra. Alle ore 19.00, Cosimo Colazzo tiene una conferenza, in cui approfondirà il tema, sia in riferimento al paesaggio sonoro che la letteratura e la diaristica descrivono, sia in riferimento alla produzione musicale, di autori che hanno vissuto direttamente la guerra come anche di compositori che sono stati creativi in un contesto difficile e problematico che ne ha segnato il linguaggio. Segue, alle ore 20.00, il concerto, che è tematizzato proprio sui rapporti tra musica e prima guerra mondiale, tenuto da Cosimo Colazzo al pianoforte, con musiche di Miaskovskij, Schulhoff, Casella, Malipiero, Debussy e Mascagni, composte nel clima della guerra, da autori provenienti dai vari fronti di essa. Tutti questi appuntamenti sono preceduti, a partire dalle ore 18.00, da una visita guidata alla mostra promossa dal Castello del Buonconsiglio sul tema della prima guerra mondiale, con aperitivo in caffetteria.

Si resta al Castello del Buonconsiglio per il successivo concerto, sabato 2 maggio, alle ore 20.00, incentrato sul tema delle interrelazioni tra musica e genere, in contesto di creatività musicale e compositiva, con il Trio MotoContrario, interpreti Andrea Mattevi (viola), Margherita Franceschini (violoncello), Marco Longo (pianoforte), e musiche  di Clarke, Ustvolskaja, Saariaho, Massetti.  Il concerto sarà preceduto, alle ore 19.00, da un incontro, con i musicisti protagonisti del concerto, e con la compositrice Valentina Massetti, sul tema delle relazioni tra genere femminile e invenzione compositiva, per come individuatasi nella storia, e per come si ritrova oggi declinata e riconosciuta. In anteprima rispetto agli eventi culturali e musicali programmati, viene organizzata, a partire dalle ore 18.00, una visita guidata al Castello, alle opere d’arte e affreschi (alla Loggia del Romanino)  incentrati sul tema della figura femminile, con successivo aperitivo in caffetteria.

Alla Sala Grande del Castello del Buonconsiglio ci si ritroverà per il successivo concerto, di venerdì 8 maggio, anche questo strettamente tematizzato, intorno alle correlazioni di musica e gioco, per come creativamente pensate nel ‘900, in autori come Satie, Casella, Poulenc, Šostakovič. Con il duo pianistico (per pianoforte a quattro mani e due pianoforti), costituito da Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini. Musica e gioco, il senso dell’ironia e dell’umorismo, come della parodia, sino al sarcasmo aspro, sono aspetti che riguardano gli autori in programma, come istanza anti-retorica e di rigetto del romanticismo. Si tratta di puntare a un segno preciso, netto, a visioni acute, non attutite da alcun sogno, e per questo il gioco, l’atletismo intellettuale e l’ironia sono tratti utili, necessari, ricercati. Il concerto è preceduto, alle ore 19.00 da una conferenza, tenuta da Valentina Massetti, sui temi dei rapporti tra musica e arti figurative, con una particolare attenzione a espressioni del Novecento di autori italiani. In anteprima a questi eventi, a partire dalle ore 18.00, una visita guidata al Castello, alle opere d’arte e affreschi (alla Loggia del Romanino) incentrati sul tema della musica e degli strumenti musicali, con aperitivo in caffetteria.

Il successivo concerto, sempre al Castello del Buonconsiglio, Sala Grande, reca per titolo “L’arco del soffio” e sta a indicare tutte le suggestioni sonore che si creano nell’azione dei due strumenti coinvolti, la fisarmonica e il violoncello, di cui sono rispettivamente interpreti Margherita Berlanda e Nicolò Nigrelli. Il concerto si tiene alle ore 20.00, mercoledì 13 maggio.

Il sabato successivo, 16 maggio, alle ore 18.00, si torna alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in via Calepina, per un concerto dal titolo “Nouvelle adventures”, con Riccardo Terrin (tromba), Marco Longo (pianoforte), Raul Masu (live electronics). Sono in programma musiche di Colazzo, Massetti, Essl, Viel, Harvey, Di Furia. Il concerto vuole dare evidenza a una pluralità di avventure sonore, estese anche verso territori poco esplorati, anche nel rapporto, che sa essere moltiplicatore di possibilità, di strumenti acustici ed elettronica dal vivo.

L’esplorazione di possibilità, per combinazioni sonore poco frequentate, si ritrova anche nel successivo concerto, alla Sala della Fondazione Caritro, venerdì 22 maggio, alle ore 20.00, con l’arpista Patrizia Boniolo e con, alle percussioni, Guido Facchin. Da una parte l’arpa, con una specifica sostanza sonora, spesso effusiva, e dall’altra il mondo articolato, molteplice, in molti casi esuberante, delle percussioni. Il concerto è preceduto, alle 18.30, da un incontro dedicato alla presentazione da una nuova recente pubblicazione di Guido Facchin, dedicata alle percussioni, data alle stampe per Zecchini editore, in due poderosi volumi. Tra conferenza e concerto un intermezzo eno-gastronomico.

A partire da quest’edizione del festival Contrasti, viene dato spazio un ensemble ospite, che apre al confronto con l’esperienza del Motocontrario ensemble, proponendo uno scambio proficuo delle tendenze praticate. L’ensemble prescelto, per l’incontro e il concerto di quest’anno, è l’ensemble “L’arsenale”, un gruppo di prestigio ormai internazionale, che ha sviluppato uno specifico interesse per le esperienze di ricerca sonora strumentale, anche in connessione con l’elettronica. Una serie di eventi, di cui sarà protagonista l’ensemble ospite, è in programma il giorno venerdì 5 giugno, presso la Sala della Fondazione Caritro. L’ensemble “L’arsenale” terrà un incontro, in forma laboratoriale, per musicisti e interessati alle ore 18.30, e, dopo un intermezzo eno-gastronomico, alle ore 20.00, il suo concerto.

“International Call Motocontrario Ensemble” è il titolo di quanto è in programma per il giorno dopo, sabato 6 giugno, sempre alla Sala della Fondazione Caritro. L’Associazione Motocontrario ha bandito una Call internazionale, proponendo la possibilità ai compositori di inviare loro opere, in funzione del festival Contrasti. Sono pervenute oltre 450 opere, da autori provenienti da oltre 40 paesi, praticamente da tutto il mondo. Sono state oggetto di approfondita valutazione, mirata alla selezione di opere da includere nel Festival Contrasti, edizione 2015, in uno dei concerti in programma. Gli eventi in programma per il 6 giugno sono l’esito di presentazione pubblica di questo progetto. Alle ore 16.00 è in programma una tavola rotonda, che coinvolgerà vari compositori, sul tema della ricerca musicale e della sperimentazione compositiva attuale, dei contesti di produzione musicale, in ambiti internazionali, per la creatività contemporanea. Di seguito un intermezzo eno-gastronomico. Dopo si terrà il concerto, alle ore 18.30,  interprete il MotoContrario Ensemble, che presenterà le opere selezionate e premiate, dei compositori Escalona-Mijares, Khubeev, Llompart, Movio, Troiani.

Il festival si chiude sabato 13 giugno, con un concerto, alla Sala della Fondazione Caritro, alle ore 18.00, protagonisti Emanuele Dalmaso ai sassofoni e Federico Agnello alle percussioni. Esuberanza e ricerche sonore estroverse sono caratteristiche salienti in questo concerto, che reca in programma musiche di Yuyama, Gabriele, Orlovich, Castérède, Kopetzki, Rogers, Masu.

Gli incroci creativi di suono e parola, musica e poesia, nel prossimo appuntamento del festival Contrasti. Con musiche nuove su testi anche inediti. Sabato 11 aprile, a partire dalle ore 16.00, alla Sala della Fondazione Caritro a Trento

11 Aprile 2015
16:00a20:00

Suono e parola, musica e poesia. Uno spazio ampio e storie millenarie. Eppure luogo inesausto di esercizio della creatività, di prove e sperimentazioni. Su questo, un progetto dell’Associazione Culturale MotoContrario di Trento, in collaborazione con la rivista di ricerca poetica Anterem, che ha sede a Verona. Che viene proposto all’interno del Festival Contrasti, sulle musiche del ‘900 e contemporanee, organizzato dall’Associazione MotoContrario. Il progetto assume ora la forma pubblica di una serie di eventi che si svolgerà nel pomeriggio di sabato 11 aprile alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, a Trento (v. Calepina 1). Alle ore 16.00 si svolgerà una tavola rotonda che prevede il dialogo tra i compositori del collettivo Motocontario Ensemble e alcuni poeti e ricercatori di poesia, in particolare Flavio Ermini, Mauro Caselli e Ranieri Teti, sul tema del comporre poetico e del comporre musicale, e delle specificità creative che si determinano nell’incrocio delle due dimensioni, come anche più in generale dell’apertura dei linguaggi artistici verso altre dimensioni dell’esperienza e del pensiero creativi. Dopo un intermezzo enogastronomico, alle ore 18 il concerto, con nuove opere dei compositori Marco Longo, Raul Masu, Valentina Massetti, Cosimo Colazzo e Andrea Mattevi, su testi poetici nuovi, in alcuni casi inediti, scelti dalla rivista Anterem.

Da una parte un’associazione culturale, dedita alla ricerca artistica e creativa sulle musiche del ‘900 e alla produzione musicale contemporanea, e dall’altra una rivista di ricerca poetica di prestigio e ormai con un retroterra lungo di attività, riconosciuta internazionalmente. Da una parte l’Associazione Culturale MotoContrario, cui fa capo il MotoContrario ensemble, con musicisti giovani ma di grande spessore artistico, che ha sede a Trento, operativa da circa un anno, ma già con rilevante attività: il festival “Contrasti” che organizza a Trento, la produzione di propri progetti sperimentali selezionati per festival, collaborazioni con altri soggetti culturali anche fuori dal territorio regionale, una Call internazionale emanata, che ha trovato risposta in compositori da 41 paesi diversi, per un complesso di 460 partiture, e che presto avrà esito in un concerto con le partiture selezionate e premiate. Dall’altra la rivista di ricerca poetica e letteraria Anterem, tra le più importanti riviste di poesia a livello internazionale, che ha sede a Verona, e a Verona organizza annualmente un festival di poesia e un importante Premio di poesia, dedicato a Lorenzo Montano, giunto alla ventisettesima edizione.

I due soggetti hanno collaborato a realizzare l’evento che si svolgerà a Trento sabato 11 aprile 2015 a partire dalle ore 16.00, presso la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (V. Calepina 1) nell’ambito del festival Contrasti 2015, organizzato dall’Associazione culturale MotoContrario. Due gli eventi in programma nel pomeriggio di sabato prossimo. Alle ore 16.00 una tavola rotonda con i compositori del collettivo MotoContrario e un gruppo di poeti e ricercatori di letteratura, in particolare Flavio Ermini, Ranieri Teti e Mauro Caselli. Di seguito un intermezzo enogastronomico e quindi, alle ore 18.00, il concerto con musiche originali del collettivo di compositori e interpreti Motocontrario ensemble su testi poetici e filosofici selezionati dalla rivista “Anterem”.

L’importanza dell’evento è che sui testi poetici raccolti dalla rivista si è esercitata la creatività di un gruppo di compositori che ha scavato, dal suo punto di vista, soprattutto sonoro-musicale, il testo poetico, con intento sperimentale, il che significa la possibilità di destrutturarlo, ristrutturarlo, in un rapporto di forte co-implicazione di suono e parola.

Quindi, per come si proporrà con il concerto, la relazione si fa decisamente sperimentale e diventa spazio di confronto tra musica e poesia, tra musicisti e poeti. Ciò che nasce da questo confronto è qualcosa di altro e diverso rispetto ai singoli e separati messaggi. Gli intrecci determinano riconfigurazioni, altre enfasi, un senso diverso del tempo.

Il concerto propone composizioni di Marco Longo, Raul Masu, Valentina Massetti, Cosimo Colazzo, Andrea Mattevi, rispettivamente su testi di Viviana Scarinci,  Lou Reed, Massimo Donà, Luigi Reitani, Silvia Tripodi. Inoltre un’improvvisazione, di Massetti, Dalmaso, Masu su testo di Mauro Caselli.

Il Motocontrario ensemble interviene in una formazione ampia con Giovanni Todaro (baritono e voce recitante), Valentina Massetti (contrabbasso e voce recitante), Emanuele Dalmaso (sassofoni), Riccardo Terrin (tromba), Marco Longo e Mariarosa Corbolini (pianoforte), Andrea Mattevi (viola), Raul Masu (live electronics), mentre Cosimo Colazzo coordina e dirige l’ensemble.

Marco Longo (1979), nel suo Estensioni (2015) traduce il sentire poetico di una trasmutazione molto prossima di senso e silenzio, come anche delle singolarità e delle differenze, in una materia sonora che tende a sciogliere i limiti identitari di viola e sassofono in un continuo sperimentale del timbro.

Raul Masu (1992) in Storia di un omicidio (New York) (2014) cerca di esprimere da una prospettiva contemporanea il clima culturale di New York degli anni Sessanta. Ripensa Lou Reed (autore del testo messo in musica) che nel rapporto con John Cale, quindi indirettamente con La Monte Young e con l’esperienza del primo minimalismo in musica. Da qui l’adozione, nella composizione, di alcuni gesti musicali derivati dalla musica ripetitiva e minimale, che si coniugano alla voce sintetica di un computer, come è recuperabile dagli spazi più frequentati di internet, proponendo in questa veste sonora e timbrica un aggiornamento dell’oggetto quotidiano, per ricordare la dimensione estetica della Pop Art.

Valentina Massetti (1984), con Ridere l’impossible (2014), su un testo di Massimo Donà, propone un intersecarsi di parole e suoni, generato attraverso la sottrazione, la diminuzione delle articolazioni e delle dinamiche. Nel vuoto cercato, scavato si aprono spazi di un respiro diverso per le parole e per i suoni.

Cosimo Colazzo (1964) in Eresie fragili ponti (2014) tratta un testo, di Luigi Reitani, che parla della traduzione, di questo passaggio del senso che è sempre critico, problematico, che prevede un testo primo, ma anche richiede un allontanamento: la capacità di gettare ponti, ma come su un abisso, e quindi un rapporto “eretico” rispetto all’originale. Il testo è stato riformulato dal compositore in un’ideale polifonia testuale che ha generato ramificazioni, connessioni e associazioni altre, reso evidenti latenti richiami, o scosso l’originale, allentando le catene prime dei rapporti. Anche qui tradimenti, derive, allontanamenti, eresie. Nella musica galleggiano le derive, materiali che s’intersecano, materiali che prendono il largo, autonomi, E poi fragili ponti, suoni lunghi, incantati. Un’intera partitura, che dice la fragilità della relazione, la fragilità di una comunicazione interamente trasparente.

Forma doppia (2014) di Andrea Mattevi (1986) è una sorta di estensione ideale o approfondimento di un frammento di testo di Silvia Tripodi, inizialmente recitato, quindi inglobato gradualmente dalla musica, che ne genera riverberazioni e rifrazioni. La scrittura, estremamente accurata, vuole mimare un decorso quasi improvvisativo, Evidenzia il rientro di alcuni gesti, che determinano come un riavvolgersi periodico del tempo, che tuttavia viene a inscriversi, secondo un altro sguardo, in una forma doppia e binaria.

La improvvisazione in programma (di Massetti-Dalmaso-Masu su testo di Mauro Caselli) sperimenta una diversa formula della creatività, dove i percorsi si determinano non in virtù della capacità e volontà strutturante della scrittura, ma attraverso un’altra dimensione dell’immaginazione compositiva, maggiormente orale, più informale: nondimeno costruttiva, dove vale anche il rapporto di impulsi reciproci che attraversa il gruppo dei musicisti coinvolti.

Nuove composizioni del collettivo di musicisti “Motocontrario ensemble” a Bressanone, in una giornata di poesia e musica. Al Teatro Don Bosco, domenica 22 marzo, alle ore 17.00

22 Marzo 2015
17:00a19:00

E’ nel contesto di una manifestazione di poesia e musica, che si tiene a Bressanone domenica 22 marzo, al Teatro Don Bosco (in viale Mozart), alle ore 17.00, che si potranno ascoltare alcune nuove opere di compositori del collettivo “Motocontrario ensemble” di Trento. In prima assoluta, infatti, sono in programma opere di Federico Agnello, Cosimo Colazzo, Marco Longo, Valentina Massetti, Raul Masu, Andrea Mattevi. Insieme con queste, anche due opere di Dianna Dmitrijeva.

Il collettivo Motocontrario ensemble, che sarà protagonista del concerto, è sorto a Trento nel 2014, dedito alle musiche del ‘900 e contemporanee, e propone un transito di esperienze tra interpreti e compositori, così che la dimensione della scrittura e della creatività compositiva si intesse fittamente dell’esperienza dell’interpretazione e cioè della concreata realizzazione sonora. Forte è l’interesse per gli incroci pluridisciplinari, come anche per la esperienza anche sperimentale volta a provare nuovi contesti della produzione musicale: installazioni, improvvisazione, integrazione di elettronica e suoni acustici, ideazione di nuovi format per i concerti. Oltre i compositori sopra richiamati, sono parte del collettivo i musicisti Margherita Berlanda, Margherita Franceschini, Giovanni Todaro, Antonio Maria Fracchetti, Maria Rosa Corbolini, Riccardo Terrin, Emanuele Dalmaso.

Il concerto è organizzato dall’Associazione Pro-Cultura di Bressanone, prevede letture di poesie di Alessandra Castiglione, e richiama la memoria di Daniils Dmitrijevs, giovane musicista prematuramente scomparso, cui viene dedicata una sala del neoristrutturato Teatro-Oratorio, quella in cui si terrà l’evento. L’ingresso al concerto è libero.