Il Festival di Musica Sacra di Bolzano e Trento, per la seconda puntata di VIVIMUSICA IN TRENTINO, trasmissione radiofonica di Radio Due (per il Trentino Alto Adige) di Daniele Torresan e Cosimo Colazzo

10 Ottobre 2014
15:30a16:00

VIVIMUSICA IN TRENTINO – Un viaggio musicale attraverso il Trentino nella voce degli artisti, degli organizzatori e del pubblico. Trasmissione radiofonica di Daniele Torresan e Cosimo Colazzo

Puntata 2. Venerdì 10 ottobre 2014, ore 15.30, Radio Due (nella fascia di trasmissioni a dimensione regionale per il Trentino Alto Adige).
Festival Musica Sacra di Trento e Bolzano. Con un’intervista a Paolo Delama.

Superata la quarantesima edizione, il festival, che si svolge in dimensione regionale, compartecipato da istituzioni delle due province, rappresenta una sonda sensibile dentro le letterature sacre, intese in un senso largo, dalla cristianità occidentale a quella orientale ortodossa, dal medioevo gregoriano alle espressioni attuali e contemporanee.

Nella prossima puntata:
Puntata 3. Venerdì 17 ottobre, ore 15.30. Radio Due (nella fascia di trasmissioni a dimensione regionale per il Trentino Alto Adige). Premio Flicorno d’oro. Con un’intervista a Daniele Carnevali

Un brano di Cosimo Colazzo alla University of Wisconsin-Whitewater, nell’interpretazione del Khasma Duo.

3 Ottobre 2014
19:00a20:00

Il Khasma Piano Duo, formazione al femminile per il pianoforte a quattro mani, sta effettuando un giro di concerti attraverso varie università statunitensi. Prima al Knox College (27 settembre), ieri alla Northern Illinois University, oggi, 3 ottobre, è alla University of Wisconsin-Whitewater, dove tiene un concerto con un programma di autori contemporanei, tra cui anche un’opera di Cosimo Colazzo, “Stanze”, per pianoforte a quattro mani.

Il concerto si tiene alla Light Recital Hall, alle ore 7:30 locali del 3 ottobre (nella notte, quindi il 4 ottobre, alle 02:30 in Italia).

Khasma Duo è composto dalle pianiste statunitensi Ashlee Mack and Katherine Palumbo, con esperienze internazionali e accademiche di rilievo. Nel concerto alla University of Wisconsin-Whitewater presentano un programma contemporaneo con musiche di Michael Ippolito,  Marti Epstein, Symeon Waseen, Lavrence Moss, Cosimo Colazzo e Jean Ahn.

La composizione di Colazzo è basata su un unico campo di suoni, che l’avvolge completamente. La forma è scandita da una serie di stanze, che evolvono da stati meno densi, ma relativamente ricchi nelle articolazioni lineari, verso stati molto densi, che si concentrano in accordi. Le stanze sono attraversate da un unico lungo respiro, che è l’intero pezzo. Raggiunge un suo spazio di culmine quindi rientra, degradando, verso le zone espressive dell’intimo, del poco, del solo, sino a qualche nota risonante circondata dal silenzio.

Khasma Duo – October 3 — University of Wisconsin-Whitewater, Light Recital Hall, 7:30PM –  (2:30 della notte del giorno successivo in Italia) – The Sonict Ensemble New Music Series

Concerto del Khasma Piano Duo alla Northern Illinois University, con musiche di Colazzo e altri autori contemporanei

2 Ottobre 2014
18:30a19:30

Khasma Piano Duo è una giovane formazione, al femminile, per un organico di pianoforte a quattro mani, particolarmente impegnata nel campo della musica contemporanea, che propone anche in opere molto recenti o in prima esecuzione.

La compongono due giovani pianiste, Ashlee Mack and Katherine Palumbo, con esperienze internazionali e accademiche di rilievo.

Giovedì 2 ottobre 2014, alle ore 18:30 locali (le 1:30 della notte del 3 ottobre a in Italia), le due pianiste tengono un concerto per pianoforte a quattro mani alla Recital Hall della Northern Illinois University, con musiche di Cosimo Colazzo, Michael Ippolito,  Marti Epstein, Symeon Waseen, Lavrence Moss, Jean Ahn.

La composizione di Colazzo è basata su un unico campo di suoni, che l’avvolge completamente. La forma è scandita da una serie di stanze, che evolvono da stati meno densi, ma relativamente ricchi nelle articolazioni lineari, verso stati molto densi, che si concentrano in accordi. Le stanze sono attraversate da un unico lungo respiro, che è l’intero pezzo. Raggiunge un suo spazio di culmine quindi rientra, degradando, verso le zone espressive dell’intimo, del poco, del solo, sino a qualche nota risonante circondata dal silenzio.

Il concerto è trasmesso dalla Northern Illinois University, School of Music, via web, e può essere ascoltato in live web, a partire dalle 18.30 locali (le 01.30 in Italia) al seguente indirizzo web:

http://www.niu.edu/music/media/webcasts/index.shtml.

Qui per il programma in PDF dell’evento

VIVIMUSICA IN TRENTINO, nuova trasmissione radiofonica della RAI, sul panorama della musica classica in Trentino. RADIO DUE, da venerdì 3 ottobre ore 15.30.

3 Ottobre 2014
15:30a16:00

Parte il prossimo venerdì 3 ottobre una nuova trasmissione della RAI per il Trentino, dedicata al panorama della musica classica, dal titolo VIVI MUSICA IN TRENTINO. La trasmissione, a cura di Daniele Torresan e Cosimo Colazzo, scandita in tredici puntate, intende osservare e approfondire il mondo della musica classica nelle varie declinazione di interesse, dalla musica antica alla musica sacra, dalla musica contemporanea e di ricerca, alle aperture verso gli incroci dei linguaggi e le contaminazioni, dalla musica dei repertori per banda alle musiche corali, dalla musica organistica ai festival pianistici, dalle stagioni di musica da camera a quelle sinfoniche e operistiche.

La trasmissione si tiene a cadenza settimanale, ogni venerdì, a partire dalle 15:30 (per mezz’ora di trasmissione), sulle frequenze di RADIO DUE della RAI, nella fascia che quotidianamente viene riservata a trasmissioni per il Trentino, a cura della sede regionale della Rai per il Trentino.

La prima puntata, in programma venerdì 3 ottobre alle ore 15:30 prospetta un’introduzione al ciclo, evidenziando aspetti propri di un panorama musicale che vede in opera festival strutturati, supportati dal pubblico, tra cui alcuni storici e di prestigio (come il Festival di Musica Sacra e Trento musica antica) e altri, più recenti, a forte vocazione sperimentale, intermediale e internazionale (come il festival Transart); l’associazionismo filarmonico (con la stagione della Società FIlarmonica di Trento) e quello divulgativo (come, ad esempio, l’Associazione Mozart Italia di Rovereto); un sistema strutturato per la formazione musicale di base, rappresentato dalle Scuole Musicali iscritte al registro della Provincia autonoma di Trento; i Premi internazionali, come il Flicorno d’oro a Riva del Garda, che è parte del vasto movimento bandistico in provincia; esperienze che aprono a questioni di rilevante interesse sociale, che riguardano l’ecologia sonora e il paesaggio sonoro (come accade con le attività di Portobeseno); esperienze che trovano una dimensione di approfondimento culturale e formativo, all’interno di una necessaria considerazione del territorio in quanto turistico (come per Piné Musica); orchestre istituzionali (come l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento);  ensemble strumentali strutturati in scala più piccola e associazionistica, e comunque di spessore artistico (come l’Ensemble Zandonai); esperienze particolari a vocazione specialistica (come l’Accademia organistica di Smarano, che si occupa dei repertori storici per l’organo e dell’improvvisazione organistica).

La trasmissione visita il panorama della musica classica in Trentino effettuando una campionatura significativa dentro un tessuto fitto di iniziative e di attività, che muove lungo alcuni assi rilevanti (festival, associazionismo, scuole e accademie, premi internazionali) e secondo alcuni campi di distinzione (musica antica, musica contemporanea, musica elettronica, installazioni, musica sacra, musica da camera, musica per banda, musica corale, musica sinfonica e operistica, formazione, ecc.).

VIVIMUSICA IN TRENTINO – Un viaggio musicale attraverso il Trentino nella voce degli artisti, degli organizzatori e del pubblico. Trasmissione radiofonica di Daniele Torresan e Cosimo Colazzo

Puntata 1. Venerdì 3 ottobre, ore 15.30, Radio Due (nella fascia di trasmissioni a dimensione regionale per il Trentino Alto Adige). Introduzione. Una panoramica sulla musica in Trentino: festival, orchestre, attività per la formazione, premi internazionali, musica contemporanea e musica antica, musica sinfonica e musica per banda, musica sperimentale elettronica.  

 

 

Organizzato dalla Italian School del Middlebury College, un concerto di musica vocale, dedicato a Puccini, con una prima esecuzione assoluta di una nuovissima opera di Cosimo Colazzo, per soprano, baritono e pianoforte, Alla sede del Mills College, a Oakland, in California

2 Agosto 2014
19:45a21:00

mural_img_01 arch_img_01_altPer gli eventi di concerto organizzati dalla Italian School del Middlebury College a Mills, un concerto vocale da camera, con il soprano Emily Newton, il baritono Ken Mattice e, al pianoforte, Cosimo Colazzo. Un programma che ruota intorno a Puccini, che prevede, inoltre, una prima esecuzione assoluta di una nuova opera di Cosimo Colazzo per soprano, baritono e pianoforte, dal titolo “Rifrazioni”, su un testo poetico di Ernesto Livorni.

La vocalità lirica è un tratto distintivo della cultura italiana, che è stata culla dell’opera e modello di riferimento per l’Europa musicale. Per rappresentare aspetti rilevanti della cultura italiana, è importante fare riferimento alla musica. Nell’ambito degli eventi organizzati dalla Italian School del Middlebury College, che da quest’anno svolge le sue attività presso il Mills College, in California, a Oakland, viene proposto un concerto vocale, che è tematizzato soprattutto intorno a Puccini, con alcune liriche da camera del compositore lucchese, accanto a brani da opere, come La fanciulla del West e Bohème, musiche di altri autori, contemporanei o successivi rispetto a Puccini (come Leoncavallo, Respighi, Santoliquido) e una prima esecuzione assoluta di una nuova opera di Cosimo Colazzo, per soprano, baritono e pianoforte, dal titolo “Rifrazioni”, su un testo poetico ripreso dalla raccolta di poesie “Prospettiche illusioni” di Ernesto Livorni.

Interpreti per il concerto, che si tiene sabato 2 agosto alle ore 19:45 nella splendida e prestigiosa cornice della Concert Hall del Middlebury College, sono il soprano Emily Newton, il baritono Ken Mattice, con Cosimo Colazzo al pianoforte.  I musicisti sono artists in residence all’Italian School del Middlebury College, per il 2014. Emily Newton e Ken Mattice sono due cantanti, che si vanno affermando con importanti produzioni in Europa e negli Stati Uniti. Cosimo Colazzo è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, ed è altresì docente, dal 2012, alla Italian School del Mills College, dove quest’anno tiene un corso dedicato a Puccini.  Come artist in residence ha tenuto nella settimana passata un concerto con in programma, tra altro, due sue recenti composizioni pianistiche del 2014, e ora presenta, in questo concerto vocale, una nuovissima composizione, composta nel contesto della sua residenza in California.

In Rifrazioni – come scrive il compositore – “le due voci si nutrono di un testo comune, quindi divergono in vie parallele, con alcuni rispecchiamenti, giochi prospettici, rifrazioni. Da un inizio intrecciato, verso distensioni e abbandoni, nuovi recuperi di tensione. Quindi un gioco poliritmico di voci, sulle parole che franano una sull’altra, diventano valanga, un affollarsi di accenti diversi; per poi chiudere con un liquefarsi del corpo solido e ritmico, nella risonanza che non vorrebbe finire”. La composizione è dedicata dal compositore alla Italian School del Middlebury College e ad Antonio Vitti, che ne è il direttore.

In California, organizzato dalla Italian School del Middlebury College, nella sede del Mills College, a Oakland, un recital pianistico di Cosimo Colazzo, con sue nuove composizioni

26 Luglio 2014
20:00a21:00

Mills Music Now __ Mills College __ Concert Hall-page-001 (1)A Mills College, in California, tra boschi di eucalipti e ulivi saraceni, un recital pianistico di Cosimo Colazzo, organizzato dalla Italian School del Middlebury College, con sue nuove composizioni, e opere di Rieti, Milhaud, Nin-Culmell. Un viaggio nel Mediterraneo culturale, vissuto e sognato dalla lontananza della diaspora europea, per guerre e persecuzioni, nel secolo scorso, verso gli Stati Uniti.

Un college immerso in boschi di eucalipti, e significative presenze di ulivi saraceni, dentro Oakland, la città antistante San Francisco, sulla stessa baia, nello stesso lato di Berkeley, poco distante. E’ Mills College, dove ha sede, da quest’anno, la Italian School del Middlebury College. E’ interessante rilevare che il Mills College presenta una lusinghiera storia, per la musica contemporane: ha ospitato, infatti, docenti, per la composizione, come Darius Milhaud, dagli anni dal 1940 al 1971, e, negli anni ‘60, Luciano Berio.

In un tale contesto, indubbiamente favorevole per la musica, tiene un concerto pianistico Cosimo Colazzo (che vive a Trento, dove, al Conservatorio di musica “Bonporti” insegna la composizione). Il concerto si tiene sabato 26 luglio, alle 20:00, ora della California, alla Concert Hall di Mills College, dedicato al tema del Mediterraneo, ma nello stesso tempo al tema della diaspora, che ha riguardato molti musicisti europei verso gli Stati Uniti, a causa di guerre e persecuzioni. Il concerto, che è organizzato dalla Italian School del Middlebury College a Mills College, dove Colazzo insegna (dal 2012, con corsi di storia della musica italiana), prevede anche due composizioni recenti, del 2014, di Cosimo Colazzo.

Nel concerto – dal titolo “Un mare di suoni e le diaspore” – vive il Mediterraneo, nelle espressioni di Colazzo, che ha le sue radici nel Salento lambito dal mare, e di autori provenienti da altre terre che su questo mare affacciano con radici e incroci comuni.

“Pochi segni e una luce che vive di sé, tutto sospeso, come in un’assenza di tempo”. Così sono letti da Colazzo i versi di Ernesto Livorni (poeta abruzzese negli Stati Uniti, docente alla University of Wisconsin-Madison). Sospeso nell’aria (2014), brano di Cosimo Colazzo per voce recitante e pianoforte, “apre – come commenta il compositore – il proprio solco a contenere alcuni luoghi-parola da versi del poeta, quasi isole rare, che si mescolano e ricombinano, liquidano i confini dati per nuove associazioni”. Il brano è dedicato ad Andrea Ciccarelli, studioso di letteratura della Indiana University. Interprete per la voce recitante sarà Isabella Carloni, nota autrice, regista, attrice italiana, marchigiana, docente, come Colazzo, alla Italian School del Middlebury College a Mills per quest’estate.

Nell’altra composizione di Colazzo in programma, Le terre rosse e il mare obliquo (2014) per pianoforte, dedicata a Antonio Nicaso (noto studioso della mafia e della ‘ndrangheta, autore, anche con Nicola Gratteri, di veri e propri bestseller sul tema),  è, ancora nelle parole dell’autore, “il ritmo della terra rossa nel mattino, al Sud dei conflitti e dell’orizzonte obliquo del mare. Delle terre vuote e aspre che abbagliano. Ritmo duro e accenti, dilagare e sbavature nel grembo del suono. Una forma senza indulgenze o mediazioni: predilitti i contrasti e sentimenti netti.”

Ma nel concerto c’è anche un discorso della diaspora: dei molti musicisti europei che nel secolo scorso hanno lasciato l’Europa – dell’oscurantismo fascista, dei regimi e delle dittature, delle persecuzioni razziali – verso gli Stati Uniti. Un transito di sensibilità e culture e nuovi innesti. Così con Vittorio Rieti (1898-1994) – di cui Colazzo esegue Contrasts (1967) – italiano che si trasferì negli Stati Uniti in conseguenza delle leggi razziali contro gli ebrei, insegnando a Baltimora, Chicago e al Queens College di New York. E così con Darius Milhaud (1992-1974), analogamente diretto dalla Francia verso gli Stati Uniti, il quale fu docente proprio a Mills College, sede del concerto, per lunghi anni; di Milhaud, figura di grande prestigio, in continuo movimento tra Europa, Stati Uniti, America latina, Colazzo esegue le splendide, inventive musiche di Saudades do Brasil (1920).  Ed è il caso di Joaquin Nin-Culmell (1908-2004), catalano per cultura, che in fuga dall’Europa con la madre e la sorella (la scrittrice Anaïs Nin), ebbe primo impiego al Middlebury College nel Vermont e poi in altre università, sino ad approdare a UC Berkeley, per cui venne a vivere stabilmente proprio a Oakland, la città del Mills College e del concerto. Che di Nin-Culmell propone le Tonadas, I volume, del 1957.

Diaspore e intrecci, numerosi, in questo concerto, insistite, sorprendenti coincidenze. Il flusso del mare, dei viaggi e degli incontri: mare accogliente, ospitale, e mare dell’”alto mare aperto”.

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Qui per il programma PDF del concerto.

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Cosimo Colazzo, nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary. Ha tenuto concerti in Italia e all’estero. È membro dell’équipe di ricerca del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona. Attualmente è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, in Italia. Dello stesso Conservatorio è stato direttore dal 2005 al 2011. Faculty Member e artist in residence, a partire dal 2012, presso la Italian School del Middlebury College, negli Stati Uniti.

 

 

Identità mobili. Un progetto creativo e sperimentale del Motocontrario Ensemble al Festival Pergine Spettacolo Aperto

7 Luglio 2014 08:00a12 Luglio 2014 20:00
Foto di Maria Casamichele

Un’installazione sonora e performance improvvisative, per un discorso artistico e creativo sul tema dell’identità oggi. E’ quanto propone il Motocontrario ensemble a Pergine Spettacolo Aperto, dal 7 al 12 luglio 2014, con un’installazione sonora che realizza una riflessione creativa e artistica sul tema dell’identità. Il progetto, dal titolo “Identità mobili” si svolge alla Stazione intermodale di Pergine, ogni giorno dalle 10 alle 20. Si parte da un simbolo del discorso identitario, qual è la cultura mòchena, che è minoranza linguistica in Trentino. Se ne prendono elementi, lacerti, che costituiscono figure di partenza per sperimentazioni compositive e sonore, e che possono costituire evidenze nella forma di citazioni presto disperse, mentre l’elettronica agisce in interazione con lo spazio della stazione, con il suo paesaggio di rumori, dentro cui viene a collocarsi, in una complessa rete di rispecchiamenti identitari.

Parlare di conflitti può implicare anche il discorso sulle identità. E’ quanto emerge in un recente progetto del Motocontrario Ensemble, di musica, interazione e sperimentazione sonora, che è compreso nel programma di Pergine Spettacolo Aperto, festival sulle espressioni nuove, che si tiene a Pergine Valsugana, in Trentino, come ogni anno, ormai da circa quarant’anni. Il tema portante del festival quest’anno è quello del conflitto, e Motocontrario ensemble interviene con una riflessione creativa, compositiva e di performance sul tema delle identità. Che oggi sono mobili, fluttuanti, non ben delimitate, come evoca il titolo dell’opera proposta, che è Identità mobili. Un’opera collettiva, partecipata dai compositori dell’ensemble, Cosimo Colazzo, Marco Longo, Valentina Massetti, Andrea Mattevi, Raul Masu (che sono anche performer), e dagli altri musicisti dell’ensemble, Emanuele Dalmaso e Riccardo Terrin.

L’installazione sarà attiva alla Stazione intermodale di Pergine Valsugana, per una settimana, da lunedì 7 a sabato 12 luglio, dalle ore 10 alle ore 20. Che cosa propone l’opera, e con essa l’ensemble? Un percorso artistico intorno all’identità, che oggi si definisce in termini complessi, in quanto non ha preciso riferimento in un confine stabilito e riconosciuto. Non è solo quel territorio, quel complesso comunitario. Perché oggi le identità sono mobili e sono traforate da altre culture. C’è un costante attraversamento delle identità, che non sanno riconoscersi precisamente rispetto a individuate coordinate temporali e spaziali. I mezzi tecnologici, le reti informatiche hanno fatto saltare tutti gli ordini riconosciuti. Le culture persistono ma sono anche costantemente in crisi. Sono sfilacciate. Le identità vivono una condizione di costante transito.

L’idea creativa del Motocontrario ensemble è di riprendere la cultura musicale dei Mòcheni, popolazione che abita sopra Pergine l’omonima valle, e che parla un antico idioma di radice tedesca, per farne centro di un’opera creativa sperimentale. La musica riprende alcuni dati da canti mòcheni in lingua e ne fa oggetto di improvvisazione, nella forma di figure-base da cui procedere per coaguali di altre forme, o di improvvise citazioni, o di distanziamenti e divergenze. Nello spazio simbolico della stazione intermodale di Pergine, che è il luogo dell’incontro, ma anche della dispersione nei traffici che tutto mettono in gioco, interverrà un sistema informatico che ulteriormente tratta il materiale musicale, proprio nel rapporto con i percorsi di transito dei treni e dei passeggeri. Infatti questo sistema si attiverà secondo studiate possibilità, a seconda dei volumi sonori dell’ambiente, dati dal rumore dei treni, come delle persone che attraversano lo spazio della stazione. L’installazione entra dentro lo spazio sonoro, partecipa dell’ambiente, lo modifica, ne viene modificata, in una complessa rete di rispecchiamenti identitari.

Inoltre, nell’arco di svolgimento del progetto interverranno anche situazioni improvvise di flash-mob attivati dai musicisti dell’ensemble che sorprenderanno lo spazio con i loro interventi improvvisativi.

In questo modo, il progetto assume la sua sostanza di interrogazione sociale sul tema dell’identità, avendo a riferimento uno dei luoghi simbolo delle minoranze culturali e identitarie in Trentino, la Valle dei Mòcheni. Quello che vuole significare è che anche quest’identità in effetti è in transito e fluida. I suoi confini sembrano chiusi; la sua sostanza culturale sembra salda. In effetti tutto è in movimento. Anche il discorso sull’identità oggi è di secondo grado. La identità delle comunità minoritarie è sorretta e supportata anche dal discorso politico. E quindi la problematica è evidente. L’idea del Motocontrario ensemble è che il tema dell’identità può essere colto nelle sue implicazioni difficili e contraddittorie dal discorso artistico, nella forma della performance sperimentale, che si apre all’ambiente e diventa elemento del paesaggio sonoro sociale.

Qui il programma, in PDF, del Festival Pergine Spettacolo Aperto.

Qui per il sito del Festival Pergine Spettacolo Aperto.

Concerto conclusivo del Festival Contrasti. Con il Motocontrario ensemble, musiche giovani e prime assolute

19 Giugno 2014
20:00a22:00

P1010853 - Copia

Se il festival Contrasti vuole essere un festival aperto alle espressioni innovative e giovani della creatività nel campo delle musiche contemporanee, il concerto di chiusura del festival appare, in questo senso, perfettamente coerente. Giovedì 19 giugno a partire dalle ore 20:00, alla Sala Grande del Castello del Buonconsiglio, sono in programma due eventi. Prima un incontro con il Motocontrario Ensemble, che riflette, con il pubblico, sui temi dei rapporti tra interpretazione e composizione: un rapporto che l’ensemble vive integralmente, essendo un collettivo di interpreti e compositori. Quindi, dalle 20:45 c’è poi il concerto, con nuovissime composizioni in prima assoluta o italiana, e tanti compositori giovani.

Dianna Dmitrijeva (1969) è autrice di New Orient Fantasy (2014), opera che viene presentata in prima assoluta, interprete Emanuele Dalmaso al  sassofono baritono. Ricerche sonore, e insieme un’incisiva energia che si esprime in impulsi improvvisativi e ritmiche sollecitazioni, libertà, ossessive ripetizioni, in questo bano: come il sogno di un Oriente russo profondo ma anche mescolato, deviato ed eterodoso.

Le aperture della forma, verso percorsi plurilineari, dove è in gioco anche l’impulso improvvisativo dell’interprete, sono i caratteri del brano di Marco Longo (1979), Riflessione III (2013) per sassofono baritono e live electronics,  eseguito in prima assoluta da Emanuele Dalmaso e Raul Masu.

Nuove opere di giovani compositori sono presentate dal pianista Marco Longo. Di Andrea Mattevi (1986) interpreta, in prima assoluta, Petali di haiku (2013), raccolta di brevi pezzi, come aforismi, ‘haiku’ per pianoforte, poesie musicali che includono caratteri vari, da rapidi ed estrosi, a estatici, lontani, orientali. Il pianista interpreta, inoltre, Schutt (2013)di Antonio Covello (1985), un ciclo di pezzi di taglio breve, che utilizza precisi oggetti sonori, in fisionomie chiare e distinte. E quindi, di  Pedro Alvarez (1980), in prima italiana, Slàinte! (2010),  che ci offre la vita raccolta e minima, di elementi che si delineano in spazi angusti e ripiegati. Mentre con Lorenzo Troiani (1989) e il suo Recitativo e finale (2012), eseguito da Longo in prima assoluta, si indaga il pianoforte in qualità  estreme, rivolto verso realtà sonore materiali nuove, di cui sono tramite anche gestualità inedite.

Andrea Mattevi alla viola, Marco Longo al pianoforte, Raul Masu al live electronics interpreteranno Macabre (contatti con Gesualdo) (2014) di Raul Masu (1992), altra opera in prima assoluta, che in questo caso propone un’invenzione intorno a Gesualdo da Venosa, la sua propensione al trattamento musicale, con inedite asprezze, dissonanze, scivolamenti cromatici, del tema della morte. Un collage di dettagli che stravolge l’originale, e lo riespone come in sequenze di posizioni di gesti di una danza macabra.

Luce, pensiero (2014) di Valentina Massetti (1984), per tromba e contrabbasso, interpreti rispettivamente Riccardo Terrin e Valentina Massetti,  è un’altra opera presentata in prima esecuzione assoluta. In essa la ricerca timbrica si esprime in spazi di raffinata e calcolata sospensione, dove si realizzano tessuti indefiniti e rarefatti, talvolta traversati da scosse di movimenti rapidi.

Le terre rosse e il mare obliquo(2013), di Cosimo Colazzo (1964)qui in prima italiana, interprete lo stesso autore -, dà il senso di una materialità densa, a volte scura, e nel contempo aggredisce il tempo con figure di ritmo inciso e con gesti di forza sonora. Ma si incurva, anche, verso soste e risonanze, svuotamenti e improvvisi stati stupefatti.

Chiusa questa prima edizione del Festival, si prepara la seconda, per il 2015, che, nell’idea artistica del Motocontrario ensemble e dell’Associazione Motocontrario, vedrà la presenza di artisti ospiti e nuovissime composizioni, apporti di collaborazioni internazionali.

Qui per il PROGRAMMA PDF del concerto del 19 giugno

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Info: press@buonconsiglio.it    –    motocontrarioensemble@gmail.comw – web: www.motocontrario.it     –   facebook: https://www.facebook.com/motocontrarioensemble.

Un concerto interattivo e improvvisativo del Motocontrario ensemble, il prossimo 13 giugno, venerdì, al festival Contrasti, al Castello del Buonconsiglio a Trento. Il tema del caso, dei percorsi che disegna nell’apertura indiscriminata al possibile.

13 Giugno 2014
20:00a22:00

628x471628x471 (1)Un concerto interattivo e improvvisativo del Motocontrario ensemble. Il tema del caso, dei percorsi che disegna nell’apertura indiscriminata al possibile. Un computer, con una delega a operazioni random e le varie combinazioni strumentali delle polifonie improvvisative. Da Cage, con la sua disciplina che disarma costantemente l’io e le sue proiezioni, a Stockhausen, nel suo esortativo, paradossale abbandono all’alterità più ampia, a un progetto del Motocontrario ensemble, sul tema delle identità odierni, molteplici, multiple, mutanti. Al Castello del Buonconsiglio a Trento, per il Festival “Contrasti”, venerdì 13 giugno. A partire dalle ore 20.00.

Come mettersi in rapporto con la creatività del caso? Sa produrre accostamenti inattesi, dare indicazioni sorprendenti. Ci sono artisti che ne hanno fatto una disciplina. Il compositore americano John Cage (1912-1992)aveva sempre in sospetto che si stesse troppo radicati nelle idee preconcette, che troppo poco del caos e del caso fosse dentro le proprie scelte. Perciò era diventato sofisticato nell’evitamento dell’io, nell’apertura totale e indiscriminata al possibile.

Di questo tratta il prossimo concerto, il penultimo, del festival Contrasti, che si tiene al Castello del Buonconsiglio il prossimo venerdì 13 giugno. A partire dalle ore 20:00. Il festival è organizzato dal Motocontrario ensemble e dal Castello del Buonconsiglio, ed è incentrato sulle musiche del ‘900 e contemporanee. In questo panorama incrocia, ora, con gli eventi del 13 giugno, i temi dell’aleatorietà, dell’informale, dell’improvvisazione. E anche dell’interazione: si tratterà, infatti, di un concerto interattivo e improvvisativo, con il coinvolgimento dello stesso pubblico, che potrà rendersi attivo con produzioni sonore e strumenti musicali.

Alle ore 20:00 si tiene un incontro preliminare con Raul Masu, dal titolo “Strumenti dell’improvvisazione. Come sentire creativamente il caso”. Alle ore 20:45 si apre il concerto del Motocontrario ensemble, nella formazione con Emanuele Dalmaso (sassofono), Riccardo Terrin (tromba), i pianisti Cosimo Colazzo, Maria Rosa Corbolini, Marco Longo, la voce di Valentina Massetti, Andrea Mattevi alla violae Raul Masu per il live electronics. Significativo il titolo del concerto, “Il naviglio imbarca a caso”, da un passo dello scrittore salentino Antonio Verri, che con il caso aveva commercio familiare, per le sue produzioni di scrittura e verbali, naviganti per ramificazioni, derive, dispersioni.

Cage viene visitato dal Motocontrario ensemble, nel concerto alla Sala Grande del Buonconsiglio, attraversogli Area, che nel 1976 tengono un concerto nello spirito di Cage, all’Università di Milano. Ne trarranno poi un CD. L’idea è di muovere la musica sulla base di estrazioni casuali, che danno vita a parole-stimolo,  secondo correnti di influenza differenti per i vari musicisti e che vengono a riguardare anche il pubblico.

Il concerto del Motocontrario Ensemble riprende alcune idee di quel concerto, anche per portare attenzione su una dimensione della sperimentazione che, nel periodo dei Movimenti, ha aperto i generi, lungo una comune idea di liberazione e di contestazione. Il concerto al Buonconsiglio lavorerà anche con il computer, che,tramite un software di distribuzione random dell’informazione (sviluppato da Raul Masu), fornirà combinazioni di parole-stimolo e di interventi strumentali, creando così i solchi dentro cui viene a definirsi un tracciato di eventi sonori, di un’opera radicalmente compenetrata dell’idea del possibile e dell’aperto.

Con questo stesso metodo viene letta un’opera del 1968 di Karlheinz Stockhausen, Aus den sieben Tagen, che si compone di una serie di esortazioni poetiche, verso il senso  dell’estensione dell’io nei confronti dell’alterità. Invita a suonare nelle vibrazioni più ampie, dal corpo verso l’universo, il che vuole significare il risolversi dell’io nello sfocio dell’aperto. Sulla base di queste suggestioni si costituisce un’improvvisazione, che vuole concretizzarsi in corrispondenza di uno svuotamento dell’io con le sue idiosincrasie, verso un’identità più vasta, dove i confini sono diversi e molto mobili.

Il tema dell’identità è il centro del terzo lavoro in programma nel concerto, che è un’improvvisazione del Motocontrario Ensemble, che creativamente, in questa dimensione di performance aperta, sfrangiata, divergente, riflette sopra le identità odierne, che sono mutanti, molteplici, gonfie di informazione, o forate, annullate. Per questo utilizza, come frantumi, reperti del patrimonio popolare, ridotti a fantasmi o repliche ossessive. Raggiunge saturazioni dissonanti, da cui scaturiscono scheletri precari, rottami di melodie, presto disfatti in macchia, dissolti nel rumore.

Qui per il programma di sala del concerto in PDF

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Motocontrario Ensemble, nella formazione Dalmaso (sassofoni), Masu (live electronics), Massetti (voce): un dialogo tra suoni musicali, suoni della natura libera e antropizzata, a Pian del Giac’, altipiano sopra Fornace. Un incontro con gli studenti di un istituto superiore e un concerto

5 Giugno 2014
10:00a12:00

sentiero gnomi parco_pdg1Evento del Motocontrario ensemble, nella formazione con Emanuele Dalmaso (sassofoni), Raul Masu (live electronics) e Valentina Massetti (voce), organizzato dall’Istituto De Carneri di Civezzano, per la conclusione dell’anno scolastico, a Pian del Gac’, l’altopiano sopra Fornace nello scenario del Monte Calisio. I tre musicisti incontreranno gli studenti, per parlare di musica e scienza, musica e tecnologia, di esplorazioni sonore, dei contributi portati dell’elettronica, che oggi è flessibile e riesce a interagire con le produzioni e gli spazi sonori in tempo reale. Si parlerà, in un contesto ideale come quello della natura dell’altopiano, e della sua storia, che è soprattutto mineraria, votata all’estrazione dell’argento, di ecologia sonora. Un’idea estesa di suono e ruomore, in cui i contesti musicali si rendono porosi e propongono un’attenzione diversa all’opera d’arte e ai contesti della vita circostante, naturale e sociale. I musicisti del Motocontrario ensemble parleranno di tutto questo, parleranno del proprio lavoro di ricerca e sperimentazine, proporranno esemplificazioni sonore e un concerto, con musiche di Stockhausen, Riley, altri autori contemporanei e improvvisazioni. L’evento si svolgerà, a Pian del Giac’, giovedì 5 giugno, a partire dalle ore 10:00, con conclusione prevista alle 12.00.