Un saggio di Cosimo Colazzo sul linguaggio compositivo di Federico Mompou, in un volume per i tipi della casa editrice inglese Cambridge Scholars Publishing

E’ recente la pubblicazione di un saggio che Cosimo Colazzo ha dedicato all’analisi musicale dell’opera di Federico Mompou, dal titolo La otredad esperada: reducción del sujeto y del acto compositivo, apertura al silencio y a la resonancia en la música de Federico Mompou. Il saggio è compreso in un volume collettaneo, che raccoglie vari saggi sul tema dell’alterità per come si sviluppa e si individua nei contesti culturali ispanici, nel ‘900 e anche nel mondo contemporaneo, a cura di Teresa Fernández Ulloa, dal titolo Otherness in Hispanic culture, appena pubblicato dalla casa editrice inglese Cambridge Scholars Publishing (pp. 603, £ 69). Il libro è acquistabile sul sito della casa editrice (http://www.cambridgescholars.com/) e presso Amazon USA e Amazon UK.

Il tema dell’alterità, nel volume, è indagato in riferimento all’opera poetica, al linguaggio cinematografico, alla musica, alla letteratura, ed è osservato in rapporto alle questioni di genere e del femminile. Un ampio affresco, un panorama articolatato che osserva la Spagna nella sua produzione culturale, in varie fasi della storia recente, dalla lunga ombra della dittatura franchista, al passaggio verso la democrazia e alle evoluzioni di essa.

Federico Mompou (1893-1987), autore catalano del ’900, è stato fatto oggetto di studio, in diverse occasioni, da parte di Cosimo Colazzo, compositore, docente al Conservatorio “Bonporti” di Trento. La ricerca di Colazzo si è portata soprattutto agli aspetti del linguaggio compositivo di Mompou, che si individua sulla base di alcuni criteri prediletti, che costituiscono una sorta di metodo nella composizione. Tutto questo ha riferimento in precise scelte di poetica musicale, e si riflette anche sul piano dell’interpretazione musicale, rispetto a cui Mompou ha impegnato alcune personali considerazioni.

Mompou appare, secondo il saggio di Colazzo, come un autore particolarmente votato alla ricerca sul suono, che è colto in dimensioni sottili di ascolto, apprezzato negli aspetti trasformativi della dinamica e di un’agogica flessibile ed elastica. Non è un’entità puntuale, è composto di silenzio e di risonanza. Per questo è compromesso costitutivamente con il tempo.

Mompou vive in una dimensione sua propria, come di fuga della realtà, votato a una missione di cura per il suono. Scrive poche partiture, in cui distilla una sensibilità che vuole rendersi molto affinata e non si contenta di semplicemente produrre. Deve pervenire a un risultato originale, frutto di un filtro costante dell’ascolto.

Contro la realtà, anche di oppressione, che la Spagna vive con il franchismo, opta, di fatto, per l’esilio interiore. Le sue scelte di vita sono state come di un evitamento del conflitto, di una sospensione della realtà, dell’assunzione del quotidiano in una dimensione sospesa e atemporale, fatta di frammenti, e questi come silenti e irrelati.

Una dimensione della sospensione, del differimento della scelta, dell’attesa, che si riverbera nelle dimensioni, probabilmente, del politico come dell’arte. E’ qui, nella sua musica, così personale, che troviamo il senso di un esistenzialismo, che può dirsi cifra del sonoro ricercato e dell’organizzazione compositiva.

C’è il senso che l’intervento compositivo non può corrispondere a piani preordinati, a una presa forte e ordinante del soggetto che sceglie e organizza. C’è l’idea che la composizione deve integrarsi radicalmente con la dimensione dell’ascolto, la scrittura deve confrontarsi con l’oralità, con l’attesa di una suggestione ricercata anche in una dimensione di passività. Mompou non sviluppa, piuttosto ripete, o traspone.

Esiste un metodo compositivo, che è proprio della musica di Mompou, e che lo studio di Colazzo indaga e rileva, individuandolo negli aspetti più pregnanti. L’analisi musicale svolta si concentra intorno ai quattro quaderni di Musica callada. Rileva alcuni criteri maggiormente attivi. Innanzitutto Mompou agisce molto nel segno della ripetizione e della traslazione. Evita un processo compositivo che si fondi sull’idea di sviluppo. Per lui gli eventi devono stare in una condizione di abbandono risonante, perciò è da prediligere la scelta della ripetizione e della trasposizione, in senso anti-evolutivo. Mompou predilige le figure della semplicità, e opera per sottrazione, piuttosto che per stratificazione e addizione di elementi. Può adottare vari sistemi sonori, da quello della modalità, alla tonalità allargata, a escursioni verso l’atonalità. Si rileva la disponibilità a scarti laterali inattesi, ma di grande suggestione espressiva e timbrica, da un sistema all’altro, in alcuni brani. Lo studio di Colazzo, inoltre, si sofferma sulle considerazioni che Mompou svolge in riferimento all’interpretazione della propria opera, che risultano fortemente coerenti, rispetto al piano del metodo compositivo come della poetica musicale espressa.

L’ideale di Mompou è quello dell’attesa e del silenzio, della solitudine, del margine. Tutto si svolge come su una soglia porosa, che può far trapassare ciò che invece è tenuto distinto e separato. L’alterità può rendersi presente. Mompou si propone come in attesa dell’alterità, che lo raggiunga, come in una relazione medianica.  Bisogna che l’io riduca il suo spessore, si faccia trasparente, verso l’alterità, verso l’oltre del suono-nota, verso la risonanza che galleggia nel silenzio.

Il suono non è funzione, è esperienza. Qualcosa che vive in se stesso il senso di un universo mobile e in trasformazione. Il suono di Mompou è così affinato, così ricercato, che si è reso trasparente al silenzio. La sua forma non ha nulla degli archi narrativi ampi e dialettici. E’ fatta dei confini del dilagare di un suono e di una risonanza. Si svolge lenta perché ha bisogno che il suono riveli tutta la sua dimensione intorno, le sue prospettive di fughe e lontananza. Anche le dinamiche si rivolgono al nulla, al quasi-niente. La soglia di suono e silenzio, di io e alterità, intende farsi incerta, confondersi, in una liquidità desiderante.

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Ulteriori notizie ed estratti dal libro, a partire da questo indirizzo: http://www.cambridgescholars.com/otherness-in-hispanic-culture-10

Dettagli bibliografici relativi al saggio di Cosimo Colazzo:

Cosimo Colazzo, La otredad esperada: reducción del sujeto y del acto compositivo, apertura al silencio y a la resonancia en la música de Federico Mompou, in Teresa Fernández Ulloa (ed.), Otherness in Hispanic Culture, Cambridge Scholars Publishing, Newcastle, 2014. pp. 580-603.

Per acquistare il libro

Title: Otherness in Hispanic

Editor: Teresa Fernández Ulloa

Subject: Cultural Studies

Publisher: Cambridge Scholars Publishing

City: Newcastle

ISBN-13: 978-1-4438-5389-7

ISBN-10: 1-4438-5389-5

Year of Publication: 2014

Price: £ 69.99

http://www.cambridgescholars.com/otherness-in-hispanic-culture-10

A questo collegamento si trovano informazioni su libri e saggi pubblicati da Cosimo Colazzo: http://www.cosimocolazzo.it/ricerca/libri. In alcuni casi è possibile effettuare download di testi o di estratti di testi.