20 Ottobre 2023 | ||
16:00 | a | 19:00 |
Venerdì 20 ottobre, alle ore 16:00, viene presentato al Conservatorio di musica “F. A Bonporti” di Trento, presso l’Aula Magna, un volume di recente pubblicazione, uscito per i tipi di LIM editore.
Si tratta del volume Musica e architettura. Il punto di vista dei musicisti, che comprende diversi saggi sul tema individuato dal titolo, e un saggio di Cosimo Colazzo dedicato a Morton Feldman, Mark Rothko, il mecenatismo dei coniugi De Menil – Jean e Dominique – con un particolare riferimento all’opera di Feldman Rothko Chapel.
La presentazione di venerdì 20 ottobre vede la presenza, al Conservatorio di Trento, dell’editore, dei curatori, di numerosi degli autori. In particolare, il programma prevede la presenza di: Claudio Ambrosini (compositore), Franco Ballardini (musicologo), Cosimo Colazzo (compositore), Andrea Estero (musicologo ed editore della Libreria Musicale Italiana (LIM), Massimo Priori (compositore), Francesco Schweizer (compositore), Anna Vildera (musicologa).
Il libro Musica e architettura. Il punto di vista dei musicisti, tratta dei rapporti musica-architettura attraverso vari punti di vista e rispetto a vari fronti tematici, spesso campi originali di ricerca.
Affronta ad esempio in termini problematici (Vasco Zara) il rapporto fra musica e architettura riesaminando la trattatistica musicale dal medioevo all’Ottocento, e mostra come la policoralità veneziana di fine ’500 si sia rapidamente diffusa a livello europeo (Helen Geyer), indaga su un personaggio come Antonio Niccolini (Marco Bizzarini), architetto di teatri e promotore di spettacoli musicali, e analizza la concezione dello spazio/tempo nella cultura giapponese (Christoph Hahn) e i paesaggi sonori del compositore turco contemporaneo Fazıl Say (Andreas Krause), ripercorre le ricerche sull’acustica ambientale di suoni registrati e riprodotti o teletrasmessi (Marco Russo) e si pone, anche se con molta ironia, interrogativi estetologici di ampia portata (Giovanni Guanti). Buona parte del volume è dedicata in particolare al rapporto fra le due arti nella musica contemporanea (fra XX e XXI secolo), attraverso nuove analisi di casi illustri o l’esposizione di poetiche più recenti: Iannis Xenakis è riconsiderato nel contesto artistico e filosofico dell’epoca (Séverine Bridoux-Michel), così come le musiche di Morton Feldman per la Rothko Chapel (Cosimo Colazzo), le sperimentazioni di Karlheinz Stockhausen sono inserite in un suo percorso di lungo periodo (Massimo Priori), un’opera di Giacinto Scelsi ne rivela la ricerca di omologie spazio-temporali profonde (Francesco Schweizer); Claudio Ambrosini racconta e spiega i suoi numerosi lavori basati sulla propagazione del suono nello spazio o su soggetti/oggetti architettonici, Jean-Luc Hervé descrive varie sue opere suggerite dalla topografia dei luoghi e dalla trasformazione dei suoni che li attraversano, Javier Torres Maldonado sottolinea la funzione formale che la componente spaziale assume nel definire l’estensione e la struttura di sue composizioni.
Ecco l’indice dettagliato del libro:
Franco Ballardini, Prefazione
Vasco Zara, Musica e architettura: la prospettiva storica (1). La parola ai musici
Helen Geyer, Musica dal “cielo”. La cappella celeste. Stimoli e relazioni tra la Serenissima e la Germania centrale
Marco Bizzarini, Un architetto neoclassico all’opera: le idee di Antonio Niccolini per il Teatro San Carlo
Christoph Hahn, Nel giardino del tempo. Corrispondenze tra architettura, natura e musica nella cultura del Giappone
Andreas Krause, Città-paesaggi, architettura, cosmo-universo nella musica di Fazıl Say
Marco Russo, Fletcher, Stokowski e la nascita della “prospettiva dell’ascolto”
Séverine Bridoux-Michel, Architecture et musique: au-delà du “mythe Xenakis”
Giovanni Guanti, Glosse interlocutorie sul tema architettura–musica
Cosimo Colazzo, Rothko Chapel. Feldman, Rothko e i De Menil. Percorso di redenzione o loop senza uscita?
Massimo Priori, Pole di Karlheinz Stockhausen e l’auditorium di Osaka. Musica, spazio e architettura: alle radici di un pensiero compositivo
Francesco Schweizer, Spazio e tempo tra musica e architettura: la Suite IX “Ttai” di Giacinto Scelsi
Claudio Ambrosini, Costruire piramidi, ponti, prospettive, stanze, labirinti, giochi, ring, trompe-l’oreille…
Il saggio di Cosimo Colazzo nel volume reca titolo Rothko Chapel. Feldman, Rothko e i De Menil. Percorso di redenzione o loop senza uscita?, mentre il volume che lo comprende – Musica e architettura. Il punto di vista dei musicisti, LIM, Lucca, 2023, X+377 pp. X+377, ISBN: 9788855431941 – è curato da Franco Ballardini, Massimo Priori, Francesco Schweizer, Anna Vildera.
Nel saggio di Cosimo Colazzo emerge un contesto che fu congeniale a Morton Feldman, che coltivava un rapporto molto particolare e personale con la scrittura e con il suono, che si esprime come una ricerca di ascesi e di individuazione essenzialissima dello spirituale, che l’artista vive e rilancia nella sua composizione.
Qui un link al sito dell’editore: https://www.lim.it/it/saggi/6567-rothko-chapel-feldman-rothko-e-i-de-menil-9788855431941.html .
Musica e archiettura. Il punto di vista dei musicisti, a cura di Franco Ballardini, Massimo Priori, Francesco Schweizer, Anna Vildera, Musicografie 24, 17×24, pp. X+377, LIM, Lucca, 2023, ISBN 9788855431941, € 38,00
Per acquistare il libro: https://www.lim.it/it/extra-sconto/6557-musica-e-architettura-9788855431941.html