LES DÉS DES ORDRES II, OPERA DI COSIMO COLAZZO PER EMILIO VILLA. UN CONCERTO PRESSO LA SALA FILARMONICA DI ROVERETO CON AGORART ENSEMBLE PER UN’ESECUZIONE IN PRIMA ASSOLUTA

27 Settembre 2021
21:00a22:30

Emilio Villa è stato un poeta multiforme, un funambolo della parola, che sezionava e ricomponeva attraversando le lingue con il gusto di un’officina di associazioni e derive. Un futurista senza baldanze. Egli stesso disposto alla dispersione e alla deriva, se si pensi anche alla sua vita nomade.

Cosimo Colazzo, in rapporto ad alcuni testi inediti raccolti e trascritti da Bianca Battilocchi, ha creato un’opera musicale vasta e composita, dal titolo Les dés des ordres II (2016/2021), per flauto, clarinetto, sax, pianoforte, che ora viene presentata in prima esecuzione assoluta presso la Sala Filarmonica di Rovereto, lunedì 27 settembre 2021, alle ore 21, interprete Agorart ensemble (Davide Baldo, flauto; Emanuele Dalmaso, clarinetto; Mattia Grott, sax; Cosimo Colazzo, pianoforte), nell’occasione con la voce recitante di Giuseppe Calliari.

L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale “Piazza del mondo” di Rovereto.

Nell’opera di Colazzo si trovano pagine solistiche e combinazioni strumentali sino all’organico pieno. Tempi lati e sospesi si consegnano all’articolazione serrata di poliritmi, o da questi riemergono. Da una parte troviamo il senso dell’enigma e della perdita del sé, che fu espressione della poesia di Villa. Ma poi c’è anche l’altra polarità, del gioco ritmico delle segmentazioni, delle ricombinazioni, degli accenti sfasati, delle parole che si disfano e si rincollano generando altro, il gusto della stratificazione linguistica, degli accostamenti inattesi.

Fitte poliritmie e terremoti linguistici. Il diverso e il polimorfo. Le resistenze. Gli oggetti dissonanti. Il gioco. Sono questi i punti chiave e strategici dell’opera e del testo di riferimento.

Agorart ensemble, interprete nel concerto, è ensemble in residence dell’Associazione Culturale “Piazza del mondo”, protagonista di diversi progetti dell’Associazione, come Call contra Covid, Agorà Forum & Sounds.

L’Associazione persegue anche con queste iniziative il suo obiettivo di essere incubatore di concreti progetti creativi, che coinvolgono giovani artisti. Si sottolinea quanto si sta realizzando, da tre anni, con il progetto Agorà Forum & Sounds che consente a giovani compositori di seguire workshop di composizione, seminari con musicisti e interpreti, laboratori sulle tecniche strumentali contemporanee, sino a approdare alla produzione di un’opera nuova, che viene realizzata in prima per il pubblico.

Il concerto di lunedì alla Sala Filarmonica di Rovereto è a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili.

Per accedere alla Sala del concerto è necessario essere in possesso del Green Pass (over 12).

E’ possibile prenotare la propria presenza al concerto presso questo link:

https://www.eventbrite.ie/e/les-des-des-ordres-opera-di-cosimo-colazzo-per-emilio-villa-tickets-174676170127

Qui per il programma di sala del concerto.

Qui per la locandina.

Esecuzione di “La fine, l’inizio, il corpo di mezzo” per quartetto di sassofoni. Al Festival Contrasti a Trento

Al Festival Contrasti di Trento – importante rassegna di musica contemporanea, che si svolge ormai da diversi anni, promossa dall’Associazione MotoContrario – MP Saxophone Quartet porta un programma di musiche recenti, alcune scritte appositamente per il quartetto, da compositori quali Colombo Taccani, Colazzo e altri. Nel concerto di Trento, in programma sabato 18 settembre alle 20:30 presso la Sala della Fondazione Caritro a Trento (v. Calepini 1), il quartetto, composto da Emanuele Dalmaso (sax soprano), Mattia Grott (sax contralto), Sveva Azzolini (sax tenore), Simone Dalcastagné, esegue opere di Lemay, Colazzo, Colombo Taccani, Grott.

Il pezzo di Colazzo è un unico arco teso, della durata di quasi venti minuti, che prende le mosse in un’atmosfera sospesa, resa da accordi-timbro verticali, su cui si disegna una linea essenziale di sax soprano, molto intensa, successivamente consegnata al sax baritono. Si avvia, in una parte di mezzo, un discorso elaborativo denso, articolato, dove il quartetto esibisce una pasta sonora ricca nella capacità timbrica e ritmica dell’insieme. Questa parte converge verso una testura composita, poliritmica, che viene ribadita a lungo, incantatoria. Cambia e si trasforma per minime trasformazioni, si orienta verso un punto focale, sinché con taglio netto viene recisa lasciando in evidenza una melodia di sax soprano, sola, nuda, che senza indulgenze chiude il pezzo, come un’interrogazione di cui risuona il silenzio successivo, a lungo.