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Alla Sala Filarmonica di Rovereto, lunedì 17 novembre alle 20:30, il Trio Bisanti–Rizzello–Targa. Tra Ottocento e contemporaneo, con una prima assoluta di Cosimo Colazzo

17 Novembre 2025
20:30a22:00

La Sala Filarmonica di Rovereto ospita un concerto di particolare rilievo, che vede protagonisti tre interpreti del panorama cameristico italiano: Luigi Bisanti e Lucia Rizzello ai flauti, Alessandra Targa all’arpa. Una formazione raffinata, capace di valorizzare il repertorio originale per due flauti e arpa e di proiettarlo verso nuove prospettive espressive.

Luigi Bisanti, docente di flauto al Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, è solista riconosciuto a livello internazionale; molti interpreti di prestigio si sono formati presso la sua Scuola, attestandone l’autorevolezza artistica e didattica.
Lucia Rizzello, docente di flauto al Conservatorio di Milano e all’Accademia di Lubiana, è interprete apprezzata per la profondità stilistica e la versatilità.
Alessandra Targa, arpista con significative esperienze concertistiche, insegna arpa al Conservatorio di Lecce e si distingue per una sensibilità musicale attenta alle contaminazioni e alla contemporaneità.

Il programma attraversa un ampio arco storico, dall’Ottocento alla musica dei nostri giorni, offrendo un caleidoscopio di linguaggi, atmosfere e immaginari sonori. In questo percorso si inserisce la prima esecuzione assoluta di “Volte” per due flauti e arpa di Cosimo Colazzo, opera in tre pannelli che esplora relazioni mobili, trasparenze timbriche e flussi poliritmici, componendo un gioco di rimandi, slittamenti e prospettive cangianti. Accanto a pagine di carattere immaginifico, il concerto propone anche lavori più concentrati sul dosaggio minimo di forme e sonorità, delineando un itinerario capace di mettere in risalto la qualità e la duttilità dell’organico.

Programma

P. Gaubert (1879–1941)
Divertissement Grec per 2 flauti e arpa

H. Berlioz (1803–1869)
Dans cette ville immense da L’enfance du Christ per 2 flauti e arpa

C. Colazzo (1964)
E allora la voce, la morte II (2017/2024) per flauto in Sol e arpa

A. Dvořák (1841–1904)
Berceuse per 2 flauti e arpa

C. Colazzo
Volte 1–2–3 per 2 flauti e arpa — prima esecuzione assoluta

J. Ibert (1890–1962)
Deux Interludes per 2 flauti e arpa
– Andante espressivo
– Allegro vivo

F. Doppler (1821–1883)
Andante e Rondo per 2 flauti e arpa
– Andante
– Rondo – Allegretto con moto

L’ingresso al concerto è libero

Nuova opera per organo mesotonico ed ensemble di Cosimo Colazzo. Concerto presso l’Accademia di Smarano – domenica 16 novembre, ore 17:00

16 Novembre 2025
17:00a19:00

Domenica 16 novembre, alle ore 17:00, presso l’Accademia di Smarano, sarà presentata in concerto una nuova e articolata opera di Cosimo Colazzo, composta per organo mesotonico ed ensemble. L’organizzazione è dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo e dell’Accademia internazionale d’organo e tastiere storiche di Smarano.

Il lavoro si configura come un vero arcipelago di pezzi, nei quali l’organo dialoga con due gruppi strumentali che si definiscono in geometrie differenti lungo il percorso dell’opera. La struttura si apre così a una pluralità di prospettive sonore, a mutamenti di densità, a configurazioni che alternano atmosfere sospese e proiezioni poliritmiche di grande vitalità. Con Le lunghe campate, un taglio, Colazzo conferma la sua ricerca compositiva attorno alla forma come processo aperto e dinamico, alla pluralità dei tempi e delle voci, alla tensione tra architettura e fragilità del suono. L’opera si inserisce nel percorso di esplorazione che caratterizza il suo lavoro più recente, in cui l’ascolto diviene spazio, respiro, interrogazione.

In filigrana, e sempre con misura estremamente personale, l’opera lascia affiorare innesti e citazioni: da Bach, in alcuni momenti, e dal repertorio quattrocentesco delle Sequenze, come reminiscenze che illuminano il tessuto sonoro contemporaneo da angolazioni inattese.

Ne scaturisce una composizione che tiene in tensione presente e passato, tanto nel trattamento degli strumenti quanto nell’articolazione del discorso musicale, costruendo un ponte vivo tra la tradizione delle tastiere storiche e una visione creativa apertamente rivolta al presente, al futuro.

Interpreti del concerto sono: Simone Vebber (organo), Agorart ensemble nella formazione con Davide Baldo (flauto e flauto in Sol); Luigi Bisanti (flauto); Lucia Rizzello (flauto) ; Emanuele Dalmaso (clarinetto), Filippo Corbolini (sax baritono e soprano); Flora Vedovelli (arpa); Alessandra Targa (arpa), Cosimo Colazzo (direttore).

L’ingresso al concerto è libero

“Francisca”, opera di Cosimo Colazzo e libretto di Giuliana Adamo, rappresentata al Teatro Rosmini sabato 15 novembre alle 20:30, nell’ambito della stagione operistica di Euritmus

15 Novembre 2025
20:30a22:00

Teatro Rosmini, Rovereto
Sabato 15 novembre, ore 20:30

FRANCISCA
Opera di Cosimo Colazzo
Libretto di Giuliana Adamo

Regia di Barbara Broz

Il Teatro Rosmini ospita sabato 15 novembre alle ore 20:30 la rappresentazione teatrale di Francisca, opera di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo, in una nuova veste scenica che intreccia musica, teatro e immagine. Organizza Associazione Euritmus nell’ambito del suo programma operistico del 2025. Francisca è lavoro che affonda nel cuore oscuro del Seicento e porta alla luce la storia vera di Francisca-Francisco, figura sospesa tra identità negate e accuse persecutorie, travolta dalla violenza del pregiudizio e del potere inquisitorio.

Interpreti e ensemble
Patrizia Zanardi, soprano, nel ruolo di Francisca
Gianni Giuga, baritono, nel ruolo dell’Inquisitore
Giuseppe Calliari, voce recitante
MP Saxophone Quartet:
Emanuele Dalmaso (sax soprano), Mattia Grott (sax contralto),
Filippo Corbolini (sax tenore), Simone Dalcastagné (sax baritono)
Direzione: Cosimo Colazzo
Effetti video: Luca Bona e Alessandro Coppola
Interventi di danza: Scuola Tersicore – Spazio Danza


L’opera prende spunto dal racconto-documento di Maria Attanasio Correva l’anno 1698 quando nella città avvenne il fatto memorabile e ricostruisce la vicenda di Francisca, giovane contadina povera, accusata di essere “homofemmina” e marchiata come strega. Al centro della scena, il confronto in tribunale con l’Inquisitore Don Bonaventura Cappello diventa luogo di un conflitto più vasto: cecità contro ragione, calunnia contro verità, potere che si incrina di fronte all’umanità di chi tenta soltanto di esistere.

La musica di Colazzo scava nei chiaroscuri interiori dei personaggi, in ciò che resta quando cadono le maschere dell’istituzione e affiorano dubbi, lacerazioni, domande. Nel dialogo tra voce, strumenti e immagini si disegna un paesaggio emotivo dove identità e ruoli sociali si rivelano fragili costruzioni. Francisca esplora le zone incertissime dove le storie personali sfuggono alle definizioni e aprono varchi inattesi, in cui l’ordine costituito vacilla e la coscienza cerca una propria luce.

Uno spettacolo che porta in scena il dramma della diversità, ma anche la possibilità di uno sguardo nuovo, capace di ascoltare ciò che del passato continua a bruciare e a chiedere voce.

Per info dettagliate: https://www.euritmus.com/251115_francisca/

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A San Pietro in Lama, domenica 9 novembre, il Trio Luigi Bisanti, Lucia Rizzello, Alessandra Targa esegue due brani recenti di Cosimo Colazzo

9 Novembre 2025 18:00a10 Novembre 2025 20:00

Un concerto per due flauti e arpa si tiene domenica 9 novembre 2025, a San Pietro in Lama, alle ore 18, nell’ambito del Festival “La voce degli angeli”, organizzato dal Conservatorio di Lecce e da Accademia dei Serenati. Interpreti i flautisti Luigi Bisanti e Lucia Rizzello e l’arpista Alessandra Targa. Un programma raffinato e composito ha visto l’esecuzione anche di due opere recenti di Cosimo Colazzo: una per flauto in Sol e arpa, dal titolo “E allora la voce, la morte II”; l’altra per due flauti e arpa dal titolo “Volte”. In un contesto storicamente e artisticamente significativo, un concerto di raffinata espressività, seguito da un pubblico folto e attento.

Nell’ambito della rassegna “Porte aperte al cuore”, presso il Santuario San Filippo Smaldone a Lecce, il Trio Luigi Bisanti, Lucia Rizzello, Alessandra Targa ha eseguito due brani recenti di Cosimo Colazzo

8 Novembre 2025
20:00a22:00

Nell’ambito della rassegna “Porte aperte al cuore”, Festival giunto alla XVII edizione presso il Santuario San Filippo Smaldone a Lecce, sabato 8 novembre alle 20, il Trio Luigi Bisanti, Lucia Rizzello, Alessandra Targa ha eseguito due brani recenti di Cosimo Colazzo. Un brano per flauto in Sol e arpa, dal titolo “E allora la voce, la morte II”, e un brano per due flauti e arpa “Volte”. Pubblico folto e concentrato per un concerto di grande impegno e raffinatezza. A questo link, la registrazione del concerto, dalla diretta live di Facebook: https://www.facebook.com/reel/2188772241613561

Nuove opere in prima esecuzione assoluta dal progetto “Present Past” dell’Accademia Internazionale di Smarano al Festival Organistico del Salento

9 Novembre 2025
20:00

Lecce, 9 novembre 2025

Nuove opere per organo storico e clavicembalo dal workshop “Present Past” organizzato dall’Accademia Internazionale d’organo e tastiere storiche di Smarano (Trento).
Concerto alla Chiesa di Sant’Anna di Lecce – Festival Organistico del Salento

Domenica 9 novembre, alle ore 20:00, la Chiesa di Sant’Anna di Lecce ospita il concerto conclusivo del progetto Present Past, esito del workshop tenutosi nei mesi scorsi a Smarano, organizzato dall’Accademia Internazionale di Organo e Tastiere Storiche di Smarano in collaborazione con l’Associazione Culturale Piazza del Mondo, e che ha visto, quali docenti, Cosimo Colazzo, Francisco Martin Quintero, Cèsar Camarero, Maricarmen Asenjo Marrodan, Armando Carideo, Michele Chiaramida.

Il percorso laboratoriale – che ha coinvolto giovani compositori internazionali – ha portato alla creazione di nuove opere per organo storico e clavicembalo, in un dialogo originale tra strumenti antichi e pensiero compositivo contemporaneo.

Protagonista del concerto sarà Lorenzo Ciaglia, interprete all’organo e al clavicembalo, che proporrà in prima esecuzione diverse nuove composizioni.

Il programma comprende musiche dei docenti del corso:

  • Cosimo Colazzo
  • Francisco Martín Quintero
  • Cèsar Camarero
  • Maricarmen Asenjo Marrodán

Accanto a loro, le opere degli studenti selezionati del workshop:

  • Augustin Maestre
  • Pablo Pascual Gonzales
  • Antonio Robalo Cabrera

Present Past rappresenta un progetto di forte valore culturale, che mette in relazione passato e presente, strumenti storici e creatività odierna. Un laboratorio di ricerca e di confronto artistico che pone le antiche tastiere al centro di una rinnovata ispirazione compositiva.

Il concerto si inserisce nel cartellone del Festival Organistico del Salento, confermando la vocazione della rassegna verso l’innovazione, la formazione e la promozione delle nuove generazioni di interpreti e compositori.

“Amor, quando fioriva…” Una giornata di studi sulla produzione profana di Giovanni Pierluigi da Palestrina. Mercoledì 22 ottobre 2025 a partire dalle ore 9:00 presso la Biblioteca Nazionale Centrale a Roma. Un intervento di Cosimo Colazzo sui tratti della produzione madrigalistica di Palestrina, a confronto con Alessandro Banchieri, attraverso un parallelo parodizzante di quest’ultimo, che certifica l’intenzione di un linguaggio altro e diverso, maggiormente realistico e drammatizzante

22 Ottobre 2025
09:00

“Amor quando fioriva…”. Giornata di studi sulla produzione profana di Giovanni Pierluigi da Palestrina. Mercoledì 22 ottobre 2025 – Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Sala Macchia (Viale Castro Pretorio 105), a partire dalle ore 9:00

Nell’ambito delle Celebrazioni Palestriniane per il Cinquecentenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina, si terrà mercoledì 22 ottobre 2025, presso la Sala Macchia della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, la giornata di studi “Amor, quando fioriva …”, interamente dedicata alla produzione profana del grande maestro del Rinascimento.

L’iniziativa, curata dall’Istituto di Bibliografia Musicale di Roma e dall’Associazione Culturale Recercare, è organizzata in collaborazione con il Comitato Nazionale e la Fondazione Palestrina, e si propone di approfondire gli aspetti storici, poetici e stilistici della scrittura madrigalistica e profana di Palestrina, figura emblematica della tradizione polifonica italiana.

Presiede il convegno Giacomo Rostirolla, tra i più autorevoli studiosi del Rinascimento musicale.
Il coordinamento scientifico è a cura di Marco Angelini, Benedetto Cipriani e Salvatore De Salvo Fattor.

Tra i relatori figurano Cosimo Colazzo, Marco Della Sciucca, Bianca Maria Antolini, Mario Carrozzo, Giuliano Ciliberti, Maria Luisi, Maria Cristina Paciello, Chiara Pelliccia, Giacomo Sciommeri e Paolo Teodori.

L’intervento di Cosimo Colazzo intende approfondire la produzione madrigalistica di Palestrina, evidenziandone i tratti di scrittura estremamente composta e sorvegliata, votata a ottenere effetti contemplativi e di interiorizzazione del dato di realtà e del sentimento amoroso. Colazzo pone a confronto un madrigale palestriniano sottoposto a parodizzazione da parte di Adriano Banchieri, illustrando come quest’ultimo operi per abbassare il tono aulico tramite un’ironia dissacrante, certificando al contempo una diversa formula di linguaggio, più realistica e drammatizzante, e aprendo così nuove prospettive di lettura sulla ricezione e trasformazione della musica rinascimentale.

A conclusione della giornata, alle ore 17:00, sempre presso la Sala Macchia, si terrà un concerto dedicato alla produzione profana di Palestrina, che offrirà l’occasione di ascoltare dal vivo alcune delle sue pagine più raffinate e meno frequentate, restituendone il fascino poetico e musicale.

L’iniziativa conferma la vitalità della ricerca intorno alla figura di Palestrina e il costante dialogo tra studio, esecuzione e valorizzazione del patrimonio musicale italiano.

“Illuminazioni”: giornata di studi al Conservatorio “F.A. Bonporti” di Riva del Garda, martedì 14 ottobre 2025. Un intervento di Cosimo Colazzo su “Coptic Light”, opera per orchestra di Morton Feldman.

Una giornata interamente dedicata al tema dell’“illuminazione” nella musica si è svolta martedì 14 ottobre presso il Conservatorio “F.A. Bonporti” – sede di Riva del Garda.
L’iniziativa ha riunito studiosi, compositori, musicisti e dottorandi di ricerca provenienti da vari Conservatori italiani, in un confronto interdisciplinare sui molteplici significati che l’idea di luce e rivelazione assume nell’esperienza musicale: dal simbolo e dalla percezione, fino alle dimensioni timbriche, formali e spirituali.

Nel corso della giornata si sono alternati interventi e riflessioni teoriche, analisi di opere e momenti di ascolto guidato, delineando un percorso che ha intrecciato prospettive estetiche, compositive e percettive.

Tra gli interventi, quello di Cosimo Colazzo, docente di Composizione al Conservatorio “F.A. Bonporti”, che ha presentato una relazione dedicata a Morton Feldman e alla sua opera Coptic Light.
Colazzo ha approfondito il linguaggio del tardo Feldman, soffermandosi sul trattamento della figura, dei pattern, dell’orchestra e della forma, fino a delineare quella particolare condizione sospesa e rarefatta che il compositore definiva come “un fermo immagine vibratile”: una luce sonora che si manifesta nel tempo e nella percezione.

La giornata di studi ha rappresentato un importante momento di scambio tra ricerca, riflessione e pratica artistica, confermando il ruolo del Conservatorio “F.A. Bonporti” come luogo di dialogo e approfondimento sulla musica e le sue molteplici relazioni con il pensiero e le arti.

Una nuova, ampia composizione di Cosimo Colazzo, per organo e ensemble, al Festival Organistico del Salento, in prima esecuzione sabato 11 ottobre alle 20:00 al Duomo di Lecce

11 Ottobre 2025
20:00a21:30

Prima esecuzione assoluta di “Le lunghe campate, un taglio” di Cosimo Colazzo
Lecce, Duomo – Sabato 11 ottobre 2025, ore 20
Festival organistico del Salento

Una nuova, ampia composizione di Cosimo Colazzo, Le lunghe campate, un taglio, per organo e ensemble (organizzato in due gruppi strumentali), sarà eseguita in prima assoluta sabato 11 ottobre 2025, alle ore 20, presso il Duomo di Lecce, nell’ambito del Festival organistico del Salento.

Protagonisti dell’esecuzione saranno Simone Vebber all’organo e Agorart ensemble, diretti dallo stesso Cosimo Colazzo.

L’ensemble sarà articolato in due formazioni:
Primo gruppo: due flauti (Luigi Bisanti e Lucia Rizzello) e arpa (Alessandra Targa);
Secondo gruppo: flauto e flauto in Sol (Davide Baldo), clarinetto (Emanuele Dalmaso), sax baritono e soprano (Filippo Corbolini), arpa (Flora Vedovelli).

L’opera, costituita in un ciclo di sette brani che coprono l’intero arco del concerto, si presenta come un organismo complesso e articolato, in cui la dimensione spaziale e quella timbrica si intrecciano in un equilibrio di tensioni e sospensioni, di densità e rarefazioni.

Cosimo Colazzo descrive così la propria creazione:

“Una composizione estesa, un sistema di brani che costituiscono un arcipelago, un organismo che disegna un’ampia architettura, lunghe campate. Un ambiente complessivo, ma composto di vite diverse. Non un circolo concluso: nulla di definitivo, un piano di possibilità e un taglio che lo realizza.

L’organo e l’ensemble si danno profili diversi. Nel primo brano, Il corpo rotondo, la parola, l’organo è protagonista, mentre l’ensemble integra un effetto di rotondità attorno. Nel secondo, Volta 1, l’organo si ritrae e rimane un piccolo gruppo di strumenti: una poesia dell’essenziale. Le invenzioni riapre all’organo e al secondo gruppo strumentale, con un richiamo a Bach nelle trame poliritmiche e nei moduli intrecciati.

Con Volta 2 il discorso si assottiglia, conducendo a Piano infinito, un’ombra, dove il tempo si sospende, tra lirismo e vuoto, fuori da ogni retorica. Volta 3 prepara Ripetendo dissolve la fine, ultimo brano per organo e ensemble, dove un antico canto del ’400 traluce tra le ripetizioni e le poliritmie: piacere e cura del tempo che trascorre, fino alla sua dissolvenza nel nulla.”

Con Le lunghe campate, un taglio, Colazzo conferma la sua ricerca compositiva attorno alla forma come processo aperto e dinamico, alla pluralità dei tempi e delle voci, alla tensione tra architettura e fragilità del suono. L’opera si inserisce nel percorso di esplorazione sonora che caratterizza il suo lavoro più recente, in cui l’ascolto diviene spazio, respiro, interrogazione.

L’evento rappresenta uno dei momenti più significativi del Festival organistico del Salento 2025, ponendo in dialogo la tradizione organistica con la più avanzata ricerca musicale contemporanea.

Prima di una nuova composizione di Cosimo Colazzo, per organo e ensemble, al Festival Organistico del Salento

11 Ottobre 2025
20:00a21:30

Una nuova opera di Cosimo Colazzo, Le lunghe campate, un taglio, per organo e ensemble (articolato in due gruppi strumentali), costituita in un ciclo di 7 brani a coprire l’intero arco di durata del concerto, verrà eseguita in prima esecuzione assoluta al Festival organistico del Salento sabato 11 ottobre alle ore 20 presso il Duomo di Lecce.

Gli interpreti protagonisti dell’evento saranno: Simone Vebber all’organo e Agorart ensemble. L’ensemble è organizzato in due gruppi strumentali: un gruppo costituito da due flauti e un’arpa (Luigi Bisanti e Lucia Rizzello ai flauti, Alessandra Targa all’arpa), l’altro costituito da flauto e flauto in Sol (Davide Baldo), clarinetto (Emanuele Dalmaso), sax baritono e soprano (Filippo Corbolini), arpa (Flora Vedovelli). A dirigere il concerto, il compositore Cosimo Colazzo.