L’Associazione Culturale Piazza del Mondo collabora a un’iniziativa del Conservatorio Superior de Musica Manuel Castillo di Siviglia in Spagna che ha organizzato tra ottobre e dicembre il “Compositores en Sevilla. II Encuentro de Otoño”, una serie di masterclass e incontri con studenti, anche con nuove esecuzioni di opere. Si sono già svolti gli incontri: con Benet Casablancas, incentrato sull’analisi musicale (metodi, oggetti, processi, esiti; 18 e 19 ottobre); con César Camarero, compositore, sulla sua opera, con una nuova esecuzione in prima di un suo brano, “Transparente, vacio, ciego, alado” per ensemble di chitarre (prima esecuzione dell’opera 31 ottobre, masterclass 13 novembre). Ora è la volta del terzo modulo affidato a Cosimo Colazzo. Nel periodo 5-9 dicembre si terranno: audizioni di brani selezionati di studenti compositori del Conservatorio di Siviglia (con una commissione presieduta dal direttore del Conservatorio Israel Sánchez López, e la presenza di compositori – Colazzo e Camarero – oltre che di interpreti e docenti); e la masterclass tenuta da Cosimo Colazzo sulla propria musica (caratteristiche di linguaggio, suono, procedimenti compositivi, tecniche).
Ricordiamo che in primavera si è tenuta presso il Conservatorio di Siviglia una masterclass di Composizione per ensemble con Agorart ensemble: un’altra collaborazione che ha riguardato l’Associazione Culturale Piazza del Mondo. Nell’incontro primaverile, con la masterclass si tennero anche due concerti di Agorart ensemble: uno con repertorio contemporaneo di autori internazionali; un altro con autori studenti compositori del Conservatorio di Siviglia, partecipi della masterclass impartita.
Peraltro quest’ultimo concerto con in programma le musiche di studenti compositori del Conservatorio di Siviglia viene replicato in Italia, a Trento, presso l’Auditorium del Conservatorio di musica F.A. Bonporti nell’ambito della rassegna di concerti “Mondi Sonori”, il prossimo 11 dicembre.
Il nuovo appuntamento sivigliano di dicembre risalta come una splendida nuova occasione di scambio e confronto, su composizione, musiche nuove, percorsi e itinerari di creatività oggi, in rapporto anche a esperienze di giovani compositori. Tutto di estremo interesse, come sempre accade nella relazione con il Conservatorio Superior de Musica di Siviglia, un’istituzione fertilissima di iniziative e creatività.
Echeggiano poesia e musica nel prossimo concerto organizzato da Associazione Culturale Piazza del Mondo, a Rovereto, Sala Filarmonica, mercoledì 4 dicembre ore 20:30.
Con Salis Duo, composto da Davide Baldo (flauti), Flora Vedovelli (arpa). In questa occasione in dialogo con la parola poetica nella voce recitante di Giuseppe Calliari, che intonerà versi di Giovanni Pascoli (da Myricae e Canti di Castelvecchio), Antonella Anedda (da Notti di pace occidentale, Donzelli), Maria Attanasio (Blu della cancellazione, La nave felice). Il tutto con musiche di Cosimo Colazzo.
Di seguito il programma della serata:
Echeggiano poesia e musica: un tempo del flusso, dell’accoglienza, dell’abbraccio. Altre coordinate: il lontano e il vicino secondo disegni di un altro paesaggio. L’altro e il prossimo trasfusi. L’attraversamento. Il transito
Programma
COSIMO COLAZZO (1964) Un campo, l’erranza, lo sguardo (2023) per flauto e arpa Un filo nel frattempo (2024) per arpa Ai bordi del sogno meridiano (2006) per flauto
Una lettura poetica da GIOVANNI PASCOLI (1855-1912): Allora Scalpitio da Myricae La voce da Canti di Castelvecchio
COSIMO COLAZZO E allora la voce, la morte (2017/2024) per flauto in Sol e arpa Verso l’oblio (2006/2024) per flauto e arpa
Una lettura poetica da MARIA ATTANASIO (1943): Frammenti dell’acqua mutante da Blu della cancellazione La Vita Felice, Milano, 2016
COSIMO COLAZZO Notte che oscilli al vento (2016/2024) per flauto in Sol e arpa L’aperto azzurro (2004/2024) per flauto e arpa
Una lettura poetica da ANTONELLA ANEDDA (1958): Lascia che il corpo rovesci ogni riparo da Notti di pace occidentale Donzelli, Roma, 2001
COSIMO COLAZZO Piano intorno al vuoto (2015/2024) per flauto basso e arpa
DAVIDE BALDO è il primo interprete maschile ad essere stato scritturato per il ruolo del ‘Black Cat’ nel ciclo Licht di K. Stockhausen, (Luzifer’s Tanz – Holland Festival 2019, NL). Dedito alla musica contemporanea e membro di Lucerne Festival 2021, ha collaborato come flauto e ottavino con diverse realtà tra cui Luzern Festival Contemporary Orchestra, Agorart Ensemble, NED ensemble, Kaolin Ensemble, Motocontrario, Noord Netherlands Orkest, Orchestra giovanile “Luigi Cherubini” (R.Muti), Residentie Orkest, Asko Schönberg Ensemble e Nationaal Jungen Orkest (Orchestra Giovanile Olandese). Attualmente membro della Alpen Symponie Orchester affianca l’attività orchestrale a quella cameristica. Si è esibito in sale come la Concertgebouw di Amsterdam, la Filarmonica di Berlino, la Konzerthaus di Berlino, la KKL di Lucerna. Diplomatosi al Conservatorio “F.A.Bonporti” di Trento con il massimo dei voti, si è poi specializzato all’estero presso il Conservatorio Reale de L’Aja e l’ Accademia Nazionale di “S.Cecilia” a Roma, sotto la guida di flautisti come M. Andrea Oliva, M. Rien de Reede e Kathinka Pasveer.
FLORA VEDOVELLI consegue il Diploma Accademico di Secondo livello con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Trento. Prosegue gli studi presso l’Haute Ecole de Musique de Genève sotto la guida di Florence Sitruck e, successivamente di Elizabeth Fontan-Binoche. Ha ottenuto riconoscimenti in vari concorsi tra i quali: “Premio Nazionale delle Arti 2011” (MIUR), “Concours Française de la Harpe” di Limoges, Concorso Internazionale “Riviera della Versilia” (Camaiore), Concorso Internazionale “Italian Festival” (Alice Bel Colle), European Music Competition (Moncalieri), Concorso Internazionale “Marcel Tournier” (Cosenza). Si è esibita come solista e in formazioni cameristiche e orchestrali in Italia e all’estero (MACRO di Roma, Barcellona, Viana do Castelo – Portogallo, Roquebrune, Piegon, Monopoli, Eskisheir – Turchia, Amman – Giordania), collaborando con l’Orchestra Internazionale del Festival “Pergine Spettacolo Aperto”, con l’Orchestra “Bohème”, con l’Ensemble “Zandonai”, con l’Orchestra dell’Accademia Musical de Viana do Castelo e con l’Orchestra Sinfonica delle Alpi, la “Sichuan Philharmonic Orchestra”, l’orchestra “Milano Classica.
GIUSEPPE CALLIARI, musicista, docente, scrittore, poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.
L’ASSOCIAZIONE CULTURALE PIAZZA DEL MONDO, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare, la relazione tra territori diversi, il dialogo delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile, Antropocene, Margini e periferie, Fiaba. Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione. Ha prodotto le opere Francisca e La locandiera, Musicape e il giovin signore, entrambe con musica di Cosimo Colazzo e libretto di Giuliana Adamo, anche in versione multimediale con regia video e live editing di Francesco Casu. Di rilievo, anche, la produzione del concerto multimediale, dedicato a Maria Lai, Ricercando l’imprevedibile, musica di Cosimo Colazzo, regia e montaggio video dal vivo di Francesco Casu. Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando, Castelvecchi e Milella.
Martedì 26 novembre, alla Sala Conferenze di Rovereto della Fondazione Caritro, si tiene una giornata di studi, organizzata dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo”, a partire dalle ore 9:45, con sessioni al mattino e nel pomeriggio.
Il tema è “Performative Arts
Today / Arti performative oggi”, vale a dire di come si configurano e di come
possono pensarsi e ripensarsi le arti performative, nelle varie declinazioni
(musica, teatro, video, arti visive, poesia, fotografia), nei contesti attuali
della produzione artistica e culturale, della comunicazione dell’interazione
sociale. Si prospettano incroci, innesti, transiti, ripensamenti dei formati
tradizionali. Si suscitano nuove dimensioni dell’opera e della fruizione. Su
questo rifletteranno i diversi studiosi invitati, che sono di varia provenienza
disciplinare e d’esperienza, proprio perché si vogliono generare scambi e
confronti, nell’idea che i confini oggi sono e devono farsi più elastici e
duttili, puntando al dialogo di pensieri e prassi, tra ambiti diversi, e che la
“traduzione” è fattore importante di conoscenza, genera creatività, apre
visioni.
Dopo i saluti e un’introduzione
di Giuliana Adamo (presidente dell’Associazione “Piazza del Mondo”) la Giornata
di studio si avvia con Romina Zanon (Università di Udine) che racconta un
progetto in cui è impegnata, che intreccia fotografia e musica d’organo. Tema
importante questo del rapporto fotografia-musica, che evoca esperienze che si
vanno conducendo, come, ad esempio, l’opera recente, che mette in relazione
strutturale fotografia e musica, del compositore César Camarero (che collabora
con “Piazza del Mondo”) “Como subir una escalera”. Di seguito Marco Sonzogni
(Wellington University New Zeland) riflette sugli apporti dell’intelligenza
artificiale nel mondo odierno e l’impatto che comporta sul linguaggio,
sull’idea della creatività originale e della traduzione. Francesco Ghia
(Università di Trento) propone un approfondimento sull’arte nel suo essere
sintesi di vocazione e professione.
Nella sessione pomeridiana il
discorso vira verso altre arti performative, video, arte, musica. Intervengono
i registi Luciano Martinengo e Valerio Finessi, che affronteranno i temi del
video e del documentario. Il multimedia artist Francesco Casu propone una
riflessione sull’arte di Maria Lai e la sua curvatura verso il sociale, con
opere che si sono rivelate di importanza storica, come, tra altre, “Legarsi
alla montagna”. La giornata di studi prosegue con un intervento tra filosofia e
performance poetica di Giorgio Maria Cornelio, poeta tra i più rappresentativi
della sua generazione. Si termina con un contributo di Davide Baldo, musicista,
dottorando in “Performance e Audience”, con un intervento su Karlheinz Stockhausen,
le sue esperienze che rivoluzionano i formati della performance. Il contributo
di Baldo reca la particolarità di esprimersi sia in termini riflessivi e
critici, che direttamente nella dimensione di una performance che presenta al
pubblico alcune opere di Stockhausen.
Ricordiamo che a Maria Lai – di cui si viene a trattare in un intervento
nella giornata di studi – è dedicato lo spettacolo che si tiene,
organizzato da Associazione Culturale Piazza del Mondo e Fondazione e Archivio
Maria Lai, al Teatro Zandonai di Rovereto, mercoledì 27 novembre alle ore
20:30, musica di Cosimo Colazzo, regia di Francesco Casu, con Agorart ensemble
(Davide Baldo flauti, Emanuele Dalmaso clarinetto, Mattia Grott sax, Flora Vedovelli
arpa, Cosimo Colazzo pianoforte) e un video di Casu elaborato in video live
editing e montaggio dal vivo.
L’ingresso a entrambi gli eventi
– giornata di studi del 26 novembre e concerto multimediale del 27 novembre – è
libero.
Le iniziative dell’Associazione
Culturale Piazza del Mondo sono sostenute da Ministero della Cultura –
Direzione Generale Didattica, Ricerca e Istituti Culturali, Provincia Autonoma
di Trento, Regione Autonoma del Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto.
Collaborano Fondazione Maria Lai, Archivio Maria Lai, Biblioteca Civica G.
Tartarotti di Rovereto, Centro per la lettura, Patto per la Lettura di
Rovereto, Accademia Internazionale di Smarano, Fabbricare Armonie, Edizioni
Milella, Edizioni Ilisso.
Mercoledì 27 novembre, alle ore
20:30 al Teatro Zandonai di Rovereto, l’Associazione Culturale Piazza del Mondo
e la Fondazione e Archivio Maria Lai propongono una nuova opera multimediale in
prima esecuzione assoluta ispirata a Maria Lai, dal titolo “Ricercando
l’imprevedibile”, musica di Cosimo Colazzo e regia di Francesco Casu.
Ispirata ad una suggestione di
Maria Lai, che lasciò un suo prezioso spartito cucito all’amico artista
Francesco Casu, prende vita e forma un’opera espressiva, visiva e musicale, che
tesse le arti fra loro mantenendone fertilmente l’incanto e l’unicità.
In dieci quadri musicali affidati
ad Agorart ensemble (nell’organico con Cosimo Colazzo al pianoforte, Davide
Baldo ai flauti, Emanuele Dalmaso al clarinetto, Mattia Grott al sax, Flora
Vedovelli all’arpa), il compositore Cosimo Colazzo disegna un paesaggio sonoro
silente dove il vuoto prende risonanza, un corpo di senso e creativo. Transiti portano
a quadri ritmicamente incisi che scolpiscono il tempo con strutture
poliritmiche. L’arte, quindi, che accoglie il possibile e lo segue, e l’arte
che incrocia e stratifica, scardina e incardina.
La composizione video di
Francesco Casu si struttura in relazione organica con la musica, dando vita a
un percorso di echi e risonanze, dove emergono segni, tessiture, campiture,
sogni di Maria Lai, la sua stessa voce, anche attraverso materiali inediti. Percorrono
“Ricercando l’imprevedibile” i segni dell’opera “Spartito” di Maria Lai, che
qui riemerge, nel percorso compositivo del video, dopo un’unica presentazione
pubblica sinora avutasi agli Uffizi a Firenze. E inoltre materiali che ci
riconducono alla famosissima opera relazionale di Maria Lai, Legarsi alla
montagna, un gioco di infiniti nastri che traversano il paese e la comunità
di Ulassai facendosi simbolo di un atto d’arte e di riflessione sociale. Così
importanti, decisivi, e così impalpabili: “simbolo dell’arte, leggeri,
effimeri, appena di un colore” riflette Maria Lai. Il documento video è stato
utilizzato con il consenso delle edizioni Ilisso di Nuoro che collaborano al
progetto. Integrati nell’opera con sapiente composizione, troviamo molti materiali
inediti raccolti da Casu che ebbe frequentazione costante con l’artista. La
composizione video è sperimentale anche perché si declina dal vivo, per gli
aspetti di editing e di montaggio, costituendosi quindi nel contempo oltre che
come composizione come performance dal vivo insieme con i musicisti.
Ricercando l’imprevedibile,
opera creativa di straordinario valore, tiene Maria Lai al centro, per
rilanciarne un messaggio condiviso dagli autori, Colazzo e Casu, di un senso
dell’arte come ricerca e gioco, come fantasia e insieme linguaggio rigoroso.
La produzione è resa possibile
dai soggetti sostenitori, Ministero della Cultura Direzione Generale Didattica,
Ricerca e Istituti Culturali, Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma
del Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto.
Si segnalano, inoltre, le
collaborazioni di Biblioteca Civica G. Tartarotti di Rovereto, Centro per la
lettura, Patto per la Lettura di Rovereto, Accademia Internazionale di Smarano,
Fabbricare Armonie, Edizioni Milella, Edizioni Ilisso.
L’ingresso allo spettacolo è
libero e non prevede prenotazione del posto.
Martedì 26 novembre, a partire dalle ore 09:45, lungo tutto il giorno, l’Associazione Culturale Piazza del Mondo propone una giornata di studi dal tema Performance Arts Today alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, a Rovereto (Piazza Rosmini 5). Con studiosi che affronteranno il tema da varie prospettive. Vi convergono Giuliana Adamo, Romina Zanon, Marco Sonzogni, Francesco Ghia, Luciano Martinengo, Valerio Finessi, Francesco Casu, Giorgio Maria Cornelio, Davide Baldo. Anche per quest’evento l’ingresso è libero.
Programma della Giornata di studi:
Rovereto, Martedì 26 novembre 2024
Sala Conferenze di Rovereto della Fondazione Caritro
P.zza Antonio Rosmini 5
Giornata di studio
Performative
Arts Today / Arti performative oggi
9.45 | Benvenuto e saluti
di Giuliana Adamo, Presidente dell’Associazione Culturale Piazza del mondo
10.00 | Romina Zanon
(Università di Udine) | Arte visuale e musica d’organo: riflessioni attorno
al progetto “Frameworks of artistic perceptions”
10.45 | Marco Sonzogni
(Wellington University, New Zeland) | Un’ocarina tra Cergnago e Cina:
riflessioni sulla traduzione poetica e l’intelligenza artificiale
11.30 | Francesco Ghia
(Università di Trento) | L’arte come professione. Tra vocazione e
performance.
———-
15.00 | Luciano
Martinengo (regista) | Immagine di un percorso
15.45 | Valerio Finessi
(regista) | Il documentario come atto performativo
16.30 | Francesco Casu
(multimedia artist) | Maria Lai: la
performance come opera d’arte sociale da “Legarsi alla montagna” a “Essere e
tessere”
17.15 | Giorgio Maria
Cornelio (poeta) | Fossili di rivolta. Immaginazione e rinascita.
18.00 | Davide Baldo (musicista e dottorando in “Performance e Audience”) | Stockhausen. Esperienze di un modello aperto e partecipativo della performance, con un’ interpretazione di Davide Baldo di opere di Karlheinz Stockhausen
PERFORMATIVE ARTS TODAY – GIORNATA DI STUDI: LOCANDINA (PDF) – (JPEG)
Al Teatro Zandonai di Rovereto, mercoledì 27 novembre, alle ore 20:30, un’opera in prima assoluta, dal titolo “Ricercando l’imprevedibile”, dedicata a Maria Lai, musica di Cosimo Colazzo, regia di Francesco Casu. L’evento nasce dal convergere di dieci quadri musicali di Cosimo Colazzo, eseguiti da Agorart ensemble, e di una composizione video di Francesco Casu, che l’artista presenta in editing e montaggio live. L’opera multimediale esprime, così, il senso dell’arte come ricerca e gioco, fantasia e linguaggio rigoroso. L’evento è proposto dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo e della Fondazione e Archivio Maria Lai.
Mercoledì 27 novembre, alle ore 20:30 al Teatro Zandonai di Rovereto, l’Associazione Culturale Piazza del Mondo e la Fondazione e Archivio Maria Lai propongono una nuova opera multimediale in prima esecuzione assoluta ispirata a Maria Lai, dal titolo “Ricercando l’imprevedibile”, musica di Cosimo Colazzo e regia di Francesco Casu.
Ispirata ad una suggestione di
Maria Lai, che lasciò un suo prezioso spartito cucito all’amico artista
Francesco Casu, prende vita e forma un’opera espressiva, visiva e musicale, che
tesse le arti fra loro mantenendone fertilmente l’incanto e l’unicità.
In dieci quadri musicali affidati
ad Agorart ensemble (nell’organico con Cosimo Colazzo al pianoforte, Davide
Baldo ai flauti, Emanuele Dalmaso al clarinetto, Mattia Grott al sax, Flora
Vedovelli all’arpa), il compositore Cosimo Colazzo disegna un paesaggio sonoro
silente dove il vuoto prende risonanza, un corpo di senso e creativo. Transiti portano
a quadri ritmicamente incisi che scolpiscono il tempo con strutture
poliritmiche. L’arte, quindi, che accoglie il possibile e lo segue, e l’arte
che incrocia e stratifica, scardina e incardina.
La composizione video di
Francesco Casu si struttura in relazione organica con la musica, dando vita a
un percorso di echi e risonanze, dove emergono segni, tessiture, campiture,
sogni di Maria Lai, la sua stessa voce, anche attraverso materiali inediti. Percorrono
“Ricercando l’imprevedibile” i segni dell’opera “Spartito” di Maria Lai, che
qui riemerge, nel percorso compositivo del video, dopo un’unica presentazione
pubblica sinora avutasi agli Uffizi a Firenze. E inoltre materiali che ci
riconducono alla famosissima opera relazionale di Maria Lai, Legarsi alla
montagna, un gioco di infiniti nastri che traversano il paese e la comunità
di Ulassai facendosi simbolo di un atto d’arte e di riflessione sociale. Così
importanti, decisivi, e così impalpabili: “simbolo dell’arte, leggeri,
effimeri, appena di un colore” riflette Maria Lai. Il documento video è stato
utilizzato con il consenso delle edizioni Ilisso di Nuoro che collaborano al
progetto. Integrati nell’opera con sapiente composizione, troviamo molti materiali
inediti raccolti da Casu che ebbe frequentazione costante con l’artista. La
composizione video è sperimentale anche perché si declina dal vivo, per gli
aspetti di editing e di montaggio, costituendosi quindi nel contempo oltre che
come composizione come performance dal vivo insieme con i musicisti.
Ricercando l’imprevedibile,
opera creativa di straordinario valore, tiene Maria Lai al centro, per
rilanciarne un messaggio condiviso dagli autori, Colazzo e Casu, di un senso
dell’arte come ricerca e gioco, come fantasia e insieme linguaggio rigoroso.
La produzione è resa possibile
dai soggetti sostenitori, Ministero della Cultura Direzione Generale Didattica,
Ricerca e Istituti Culturali, Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma
del Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto.
Si segnalano, inoltre, le
collaborazioni di Biblioteca Civica G. Tartarotti di Rovereto, Centro per la
lettura, Patto per la Lettura di Rovereto, Accademia Internazionale di Smarano,
Fabbricare Armonie, Edizioni Milella, Edizioni Ilisso.
L’ingresso allo spettacolo è
libero e non prevede prenotazione del posto.
Martedì 26 novembre, a partire dalle ore 09:45, lungo tutto il giorno, l’Associazione Culturale Piazza del Mondo propone una giornata di studi dal tema Performance Arts Today alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, a Rovereto (Piazza Rosmini 5). Con studiosi che affronteranno il tema da varie prospettive. Vi convergono Giuliana Adamo, Romina Zanon, Marco Sonzogni, Francesco Ghia, Luciano Martinengo, Valerio Finessi, Francesco Casu, Giorgio Maria Cornelio, Davide Baldo. Anche per quest’evento l’ingresso è libero.
Una bella e approfondita recensione è apparsa suj “Cuadernos de Filología Italiana”, prestigiosissima rivista dell’Università Complutense di Madrid. La recensione di Paola Capponi, docente all’Università di Torino, è dedicata al libro che è stato pubblicato da Associazione Culturale Piazza del Mondo con Castelvecchi editore, dedicato a narrativa e poesia di Maria Attanasio, a cura di Giuliana Adamo e Miguel Angel Cuevas, libro dal titolo “Maria Attanasio: quattro decadi di bifronte scrittura disobbediente”.
Il libro contiene anche un saggio di Cosimo Colazzo sulle sue composizioni (“Notte che oscilli al vento” e “Francisca”) ispirate a testi poetici e narrativi della scrittrice siciliana. Questo il link per scaricare e leggere la recensione: https://revistas.ucm.es/index.php/CFIT/article/view/92272/4564456570864
Un’opera comica che irride alla cultura di sovranismo e razzismo. Una carambola di situazioni spiazzanti, giochi di parole, un’infilzata di citazioni musicali. La locandiera, Musicape e il giovin signore è il titolo della nuova opera di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo, nello spettacolo accompagnata da una composizione video del multimedia artist Francesco Casu. Al Teatro Zandonai di Rovereto, mercoledì 13 novembre ore 20:30.
L’Associazione Culturale Piazza del Mondo porta a Rovereto, al Teatro Zandonai, mercoledì 13 novembre, ore 20:30, una sua produzione: l’opera comica di Cosimo Colazzo, su libretto di Giuliana Adamo, dal titolo La locandiera, Musicape e il giovin signore.
L’opera è una satira di estrema attualità su certo populismo da spiaggia. Il giovin signore adombra un personaggio ottuso e arrogante, presente in ogni tempo. La locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza femminile popolare, gli tiene testa: sembra assecondarlo, ma per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama un personaggio favolistico di Maria Lai e il suo essere dotata di una mente bambina contro ogni conformismo) è personaggio che ronza curiosa intorno alle azioni degli umani e le commenta ilare e pungente. Giochi linguistici, nel testo, nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. C’è il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.
Significativo il “sipario” della serata. Una fiaba di Maria Lai, Curiosape, adombra qualcosa del personaggio Musicape nell’opera. In Tenzone, altra composizione di Cosimo Colazzo, invece, il riferimento lontano a materiali da una tarda sequenza monodica del ‘400 innestata in strutture complesse di pattern e poliritmi: moderna macchina labirintica su cui agisce un sillabato del sax modellato su una poesia di Emilio Villa incandescente e contundente.
Personaggi e interpreti: la locandiera: Patrizia Zanardi (soprano); il giovin signore: Paolo Leonardi (basso); Musicape: Giuseppe Calliari (voce recitante). Per la parte strumentale: Agorart Ensemble, che è ensemble in residence dell’Associazione Piazza del Mondo di Rovereto: Emanuele Dalmaso (sax); Leonardo Graziola (violoncello); Mirko Satto (accordeon); Mirko Pedrotti (percussioni); Stefano Visintainer (pianoforte). Direttore: Cosimo Colazzo. Regia video e live editing: Francesco Casu. Montaggio e postproduzione: Roberto Putzu; disegni originali: Sean Scaccia. Saranno sipario all’opera: un’opera per sax baritono e pianoforte, Tenzone, di Cosimo Colazzo, interpreti E. Dalmaso (sax), C. Colazzo (pianoforte). Con una lettura poetica di un testo di Emilio Villa (La tenzone), voce Giuseppe Calliari. Stockhausen (Davide Baldo, ottavino) con video di Francesco Casu; un’intervista a Maria Lai; e una fiaba di Maria Lai interpretata in un video con la regia di Francesco Casu.
L’ingresso allo spettacolo è libero
L’opera si avvale della collaborazione dell’Archivio Maria Lai e di altri soggetti culturali.
Le attività dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo sono realizzate grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, oltre che di Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto.
Sipario
Cosimo Colazzo,Tenzone per sax baritono e pianoforte
Emanuele Dalmaso (sax), Cosimo Colazzo (pianoforte). Con una lettura poetica di un testo di Emilio Villa (La tenzone), voce Giuseppe Calliari
Maria Lai,Curiosape.Video di Francesco Casu
L’opera
La locandiera, Musicape e il giovin signore– opera comica –
Musica di Cosimo Colazzo |Libretto di Giuliana Adamo
Montaggio e postproduzione: Roberto Putzu | disegni originali Sean Sciacca
Un’opera comica contro il sovranismo machista
L’opera presenta una satira di estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista. Il giovin signore può spopolare sui social con il suo fare sfrontato e le sue battute sempre malriuscite, ma la locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai, la sua sensibilità e il suo impegno sociale) è personaggio che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima a tutto, curiosa e pungente. Giochi linguistici, nel testo e nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. Il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.
Significativo il “sipario” della serata. Una fiaba di Maria Lai, Curiosape, adombra qualcosa del personaggio Musicape nell’opera. In Tenzone, altra composizione di Cosimo Colazzo, invece, il riferimento lontano a materiali da una tarda sequenza monodica del ‘400 innestata in strutture complesse di pattern e poliritmi: moderna macchina labirintica su cui agisce un sillabato del sax modellato su una poesia di Emilio Villa incandescente e contundente.
Cosimo Colazzo, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai.com. Nel campo dell’opera e del teatro musicale, è autore dell’opera Francisca, delle opere comiche La locandiera, Musicape e il giovin signore (libretto di Giuliana Adamo), Il latifondo magico (libretto di Vito Riviello), dell’opera-balletto Sotto i colpi del sole di ferro (testo di Salvatore Colazzo), dei melologhi Les dés des ordres (con testi di Emilio Villa), L’attesa (testo del compositore, da Simone Weil). È autore di saggi e volumi pubblicati in Italia e all’estero.
Giuliana Adamo, docente di Lingua e Letteratura italiana al Department of Italian del Trinity College di Dublino è autrice di libri e saggi dedicati alla letteratura del ‘900 (Palazzeschi; il futurismo, Vincenzo Consolo; Umberto Eco, Luigi Meneghello; Maria Attanasio; Antonella Anedda gli autori studiati e analizzati), alla storia della resistenza (la figura di Vittore Bocchetta), a questioni spinose dell’attualità (mafia e ‘ndrangheta), pubblicati da editori importanti tra cui Salerno, Manni, Longo, Castelvecchi, Armando, Viella, CUEC.
Gli interpreti
Patrizia Zanardi, soprano, interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.
Paolo Leonardi, giovane basso-baritono diplomato nel 2019 in musica vocale da camera sotto la guida di Roberto Abbondanza con il massimo dei voti e la lode all’ISSM Giulio Briccialdi di Terni, prosegue gli studi presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma dove si specializza con Sara Mingardo in Canto rinascimentale e barocco. Accanto agli studi accademici, completa la sua formazione seguendo corsi con Isabel Yi Man Chuan, Maria Tomanova, Maria Chiara Pavone, Luciana Serra, Alda Caiello ed Elizabeth Norberg-Schulz. Ha debuttato i ruoli di Benoit e Alcindoro ne La bohème e di Colas in Bastien und Bastienne.
Giuseppe Calliari, musicista, docente, scrittore, poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.
Agorart Ensemble è un ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo, distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con sperimentazioni aperte e sfidanti. Numerose sono le prime esecuzioni assolute presentate in pubblico, di nuove opere di compositori che hanno scritto lavori appositamente per l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” e per l’ensemble, quali Agostini, Aralla, Bombardelli, Bosco, Camarero, Colazzo, Colombo Taccani, De Sanctis De Benedictis, Quintero, Rolli, e diversi altri. Ha tenuto concerti in Italia e in Spagna collaborando con il festival Encuentros Sonoros di Siviglia e con l’ensemble Taller Sonoro.
Francesco Casu,progettista, regista, artista multimediale, conta tra le altre esperienze, installazioni video alla Galleria degli Uffizi, al MAXXI di Roma. Interlocutore privilegiato per quanto riguarda la trasmissione del mondo culturale sardo, ha curato e progettato le installazioni dei più importanti centri di cultura dell’isola, dal Museo sulla poesia improvvisata di Bitti al Museo delle Maschere di Mamoiada, dalla Stazione dell’Arte di Ulassai al parco Grazie Deledda e lo spazio dedicato a Salvatore Cambosu. La sua è un’esperienza che affonda nelle sperimentazioni degli anni ’80 di musica elettronica e video-arte, arrivando a ridisegnare nuove forme di esperienze, a dare forma alla realtà percettiva con le nuove tecnologie.
Produzione
L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare tra gli ambiti umanistico, scientifico, artistico; la relazione tra territori diversi; il dialogo delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile. Opera, con interventi culturali e laboratori creativi, in contesti di disagio e marginalità (penitenziari, centri di salute mentale). Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione. Al suo interno agisce Agorart ensemble, un gruppo di musicisti dedito alle musiche del Novecento e contemporanee. Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando, Castelvecchi, Milella. Info: www.piazzadelmondo.it; segreteria@piazzadelmondo.it
Il compositore e pianista Cosimo Colazzo realizza un intervento alla Fondazione Primoli a Roma, martedì 29 ottobre alle 18:30, con sue musiche, in occasione della presentazione del libro di Paolo Cherchi “Le ‘meraviglie’ di Eco”. Si tratta di composizioni in risonanza con le tematiche del libro. Anche nel programma musicale si tratta di risonanze, echi, specchi, innesti di scritture. In particolare, vi troviamo stratificazioni di scritture e anamorfosi da Debussy o da Sequenze del ‘400, che si concretizzano in qualcosa di nuovo e inquietante che mescola alterità e identità.
Organizzano: Fondazione Primoli, Associazione Culturale Piazza del Mondo, Edizioni Milalla.
Nel programma di sala, in relazione all’intervento musicale, si legge.
“Dapprima un mondo d’acque. La musica di Debussy con il suo respiro fluido e aperto (tre suoi Préludes intonati al tema, Voiles, La cathédrale engloutie, Ondine, come viene a ritrovarsi in un brano che è l’anamorfosi dei tre: Voiles engluoties par Ondine, di Cosimo Colazzo. Così, quest’opera, sorta su quella di Debussy, ne è enigma e disvelamento, restituzione anamorfica delle visioni acquatiche di Debussy. Di seguito intrecci e specchi spiazzanti, nel tentare la lunga distanza storica e tensioni tra sacro e gesto dissacrante. In Tenzone, sempre di Cosimo Colazzo, molteplici echi e risonanze: il riferimento lontano a materiali da una tarda sequenza monodica del ‘400, con caratteristiche di canto fratto, quindi misurato e tendenzialmente ritmico, innestato in strutture complesse di pattern e poliritmi che disegnano una moderna macchina labirintica, mentre in filigrana, sotteso, scioglie la sua lingua un sillabato modellato su una poesia di Emilio Villa incandescente e contundente.”
Questo il programma musicale:
PROGRAMMA
Cosimo
Colazzo(1964)
Voiles englouties
par Ondine (1988)
per pianoforte
Tenzone (2016)
Alcune note sull’artista:
Cosimo
Colazzo, pianista,
compositore, direttore d’orchestra, diplomato rispettivamente ai Conservatori
di musica di Lecce, Roma, Milano, laureato in Filosofia all’Università di
Lecce, è autore di una vasta produzione compositiva, premiato in concorsi
nazionali e internazionali.
La sua opera spazia dalla
musica strumentale, da camera e
orchestrale, alla musica vocale da camera e al teatro musicale. È stata eseguita in vari paesi europei, negli
Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade –
Contemporary.
È docente di Composizione al Conservatorio di
musica di Trento, del quale è stato direttore dal 2005 al 2011.
Di riferimento la sua monografia sul compositore portoghese Fernando Lopes-Graça, pubblicata da LIM nel 2019 (Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça,con due CD allegati). Suoi saggi sono stati pubblicati da varie case editrici, in Italia (LIM, Armando, Castelvecchi, Mimesis, ecc.) e all’estero (Editions Universitaires
de Lorrain, CESEM
Universidade Nova Lisboa, Cambridge Scholars Publishing, Gudrun
Schröder-Verlag, ecc.).
Recente l’uscita, in
allegato alla rivista spagnola di arte, musica e letteratura “Sibila” (n. 73),
del DVD della sua opera Francisca, su libretto di Giuliana Adamo.
Dal 2024 dirige la
collana editoriale “Risonanze” per le edizioni Milella di Lecce.
Martedì 29 ottobre 2024, alle 18:30, presso la sede della @Fondazione Primoli (http://www.fondazioneprimoli.it/) a Roma (V. Zanardelli 1), presentazione del libro di Paolo Cherchi, “Le ‘meraviglie’ di Eco”, voluto da Associazione Culturale Piazza del Mondo, pubblicato da @Edizioni Milella (https://edizionimilella.it/) nell’ambito della collana “Risonanze” diretta da Cosimo Colazzo.Saranno presenti Paolo Cherchi e Renzo Bragantini in dialogo con l’autore.
Il libro è incentrato sul tema della scrittura che è costantemente eco d’altra scrittura, costitutivamente doppia e specchio, in alcuni casi ponendo a centro creativo, liberatorio di meraviglie, sorprese e inquietanti risonanze, quest’aspetto.
Paolo Cherchi, filologo romanzo, Emeritus Professor alla Chicago University, Accademico dei Lincei (socio straniero), è autore di un’importante bibliografia che spazia storicamente attraverso secoli, letterature, contesti. Ha scritto oltre 400 pubblicazioni scientifiche tra monografie, curatele, saggi, articoli e recensioni. Nel 2000 ha ricevuto il riconoscimento speciale della giuria del Premio Dessì.
Renzo Bragantini, che presenta il libro, italianista, già ordinario alla “Sapienza”, Università di Roma. I suoi interessi vertono sulla letteratura del Medioevo e del Rinascimento, oltre che su quella dellʼOtto e Novecento. Da tempo si occupa anche delle intersezioni tra letteratura e musica, e tra letteratura e arti figurative.
Segue un intervento musicale di Cosimo Colazzo in risonanza con il tema del libro: “Anamorfosi da Debussy e Sequenze del ‘400”. L’evento è organizzato da “Fondazione Primoli”, “Associazione Culturale Piazza del Mondo” e “Edizioni Milella”.Ingresso libero – All welcome
Si segnala infine l’importante evento che vede l’attribuzione a Paolo Cherchi, il giorno successivo mercoledì 30 ottobre, di un dottorato honoris causa in Scienze del Testo dal Medioevo alla Modernità all’Università La Sapienza di Roma.
Da quest’anno Cosimo Colazzo ha avuto l’opportunità di concepire e costruire, per le edizioni Milella di Lecce ((https://edizionimilella.it/), in collaborazione con diversi studiosi di grande qualità, di assoluta esperienza o anche giovani di intelligenza viva e spiccata, una nuova collana editoriale, che ha intitolato ‘Risonanze’, per dire della volontà di esplorare un tessuto di risonanze tra discipline.
Questa la descrizione ufficiale della collana ‘Risonanze’ ((https://edizionimilella.it/product-category/risonanze) : “Un tessuto di risonanze tra discipline. Punti di vista diversi: confronto tra metodi, attitudini e culture. Una collana polifonica: umanesimo, scienze, arti in contrappunto. Il singolo che modula se stesso nel rapporto con l’altro: dialoghi, interazioni, complementarietà, integrazioni. L’ascolto dell’altro richiede una sospensione di confini, un’azione per smarginarli e renderli campo di transiti e traduzioni”.
Di seguito il Comitato Scientifico:Giuliana Adamo (Trinity College Dublin), Zygmunt Barański, (University of Notre Dame), Nadia Cannata (Università Sapienza, Roma), Andrea Caranti (Università di Trento) César Camarero (compositore, Sevilla), Paolo Cherchi (University of Chicago, Accademico Lincei), Ilaria Colazzo (University of Leeds), Nicolò Messina, (Universitat de València), Corinna Salvadori Lonergan (Trinity College Dublin), Francesco Sardelli (University of Melbourne), Marco Sonzogni (Victoria University of Wellington), Mário Vieira de Carvalho (Universidade Nova de Lisboa), Luciano Zampese (Université de Genève).
Inaugura la collana, un libro di Paolo Cherchi, “Le ‘meraviglie’ di Eco”. Paolo Cherchi, affronta il tema della scrittura che è costantemente eco d’altra scrittura, costitutivamente doppia e specchio,
“Non potevamo chiedere di meglio – scrive Colazzo in una breve premessa al libro – per inaugurare la nuova collana che trova un suo battesimo di grande valore nel libro che l’avvia. Per l’autore, filologo di prestigio internazionale, e per il libro che è tessuto tra i meandri del labirinto dei richiami e delle risonanze testuali. Specchi, anamorfosi, echi da autore ad autore, da genere a genere, di contesto in contesto in un vasto, caleidoscopico circuito di rimandi che orchestra da grande maestro. Ci spiega così, nella sua maniera affabile, antiaccademica, ironica – ma quanto profonda di conoscenza e capacità di visioni e connessioni –, in fondo, come funzionano cultura e linguaggio, creatività, trasmissione e traduzione di saperi. Lo ringraziamo per il dono prezioso di questo libro.Un ringraziamento va anche alle edizioni Milella, che avviano con noi l’avventura di una nuova collana, in uno spirito di naviganti della cultura, come vorremmo essere.”
Una macchina labirintica. Tempi lati e sospesi si consegnano all’articolazione serrata di poliritmi. Il diverso e il polimorfo. Le resistenze. Gli oggetti dissonanti. Le derive stupefatte, il gioco.
Emilio Villa è stato un poeta multiforme, un funambolo della parola, che sezionava e ricomponeva attraversando le lingue con il gusto di un’officina di associazioni e derive, egli stesso disposto alla dispersione se si pensi anche alla sua vita nomade.
Cosimo Colazzo, in rapporto ad alcuni testi inediti raccolti e trascritti da Bianca Battilocchi, ha creato un’opera musicale vasta e composita, dal titolo Les dés des ordres (nuova versione 2024), per voce recitante, flauto, clarinetto, sax, in prima esecuzione alla Sala Filarmonica di Rovereto, mercoledì 16 ottobre alle 20:30. Con il Trio Ductus, composto da Davide Baldo (flauti), Emanuele Dalmaso (clarinetto e sax), Mattia Grott (sax), e con la voce recitante di Giuseppe Calliari.
Nell’opera di Colazzo si trovano
pagine solistiche e combinazioni strumentali sino all’organico pieno. Tempi
lati e sospesi si consegnano all’articolazione serrata di poliritmi, o da
questi riemergono. Da una parte troviamo il senso dell’enigma e della perdita
del sé, che fu espressione della poesia di Villa. Ma poi c’è anche l’altra
polarità, del gioco ritmico delle segmentazioni, delle ricombinazioni, degli
accenti sfasati, delle parole che si disfano e si rincollano generando altro,
il gusto della stratificazione linguistica, degli accostamenti inattesi.
Fitte poliritmie e terremoti linguistici. Il diverso e il polimorfo. Le resistenze. Gli oggetti dissonanti. Il gioco. Una macchina labirintica di poesia e musica, omaggio a Emilio Villa.
Programma
Cosimo Colazzo (1964)
Les dès des ordres (nuova versione
2024)
per voce recitante, flauto, clarinetto, sax
prima esecuzione assoluta
Le isole per sax contralto
Le dispersioni
felici per flauto
La cerimonia degli
addii per clarinetto
Reductus per flauto,
clarinetto, sax contralto
La traccia luminosa per flauto in Sol
Sequenza Capriccio
II per
sax soprano
Il sogno meridiano per clarinetto
Tarolabyrinthe VI per flauto, clarinetto, sax contralto e pianoforte
Trio Ductus, sorto all’interno
dell’incubatore di creatività artistiche “Piazza del Mondo” si compone di
musicisti con rilevanti esperienze nel campo della musica contemporanea,
distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con
sperimentazioni aperte e sfidanti. È composto da: Davide Baldo (flute in C,
flute in G, bass flute in C, piccolo); Emanuele Dalmaso (Bb clarinet, A
clarinet, Eb clarinet, bass clarinet, soprano sax, alto sax, tenor sax,
baritone sax); Mattia Grott (sopranino sax, soprano sax, alto sax, tenor sax,
baritone sax, Electronics). In questo caso il Trio integra l’apporto della voce
recitante di Giuseppe Calliari, già partecipe di produzioni importanti
di “Piazza del Mondo”, come le opere, drammattica e comica, Francisca e La
locandiera, Musicape e il giovin signore, in entrambe voce recitante.Calliari è poeta, musicologo, musicista, operatore
culturale.
L’Associazione Culturale Piazza del Mondo, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare, la relazione tra territori diversi, il dialogo delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile, Antropocene, Margini e periferie, Fiaba. Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione. Ha prodotto le opere Francisca e La locandiera, Musicape e il giovin signore, entrambe con musica di Cosimo Colazzo e libretto di Giuliana Adamo, anche in versione multimediale con regia video e live editing di Francesco Casu. Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando, Castelvecchi e Milella.
Prossimi eventi:
Mercoledì 13 novembre | 20:30 | Rovereto | Teatro Zandonai | LA LOCANDIERA, MUSICAPE E IL GIOVIN SIGNORE | Patrizia Zanardi (soprano), Paolo Leonardi (basso), Giuseppe Calliari (voce recitante); Agorart ensemble; regia e video live editing Francesco Casu.