| 23 Luglio 2017 | ||
| 20:00 | a | 21:30 |
In un concerto che si tiene domenica prossima 23 luglio (alle ore 20:00) a Oakland in California alla Littlefield Concert Hall del Mills College una nuova prima assoluta di una composizione recente di Cosimo Colazzo, del giugno di quest’anno. Si tratta di E allora la voce, la morte per voce e pianoforte su tre testi di Giovanni Pascoli assemblati dall’autore in funzione della composizione, ripresi da Myricae e da Canti di Castelvecchio. Interpreti nel concerto, che è organizzato dalla Italian School del Middlebury College, saranno Patrizia Zanardi (soprano) e Cosimo Colazzo (pianoforte).
Il concerto viene dedicato alla musica vocale da camera tra Otto e Novecento, con una predilezioni per le tematiche dell’ombra e del notturno, e, per il lato poetico, autori importanti della letteratura italiana, da Carducci a D’Annunzio ad Ada Negri e a altre voci poetiche femminili.
Queste le note del compositore scritte a proposito della sua nuova opera pubblicate nel programma di sala:
“Tre poesie di Pascoli, da Myricae e da Canti di Castelvecchio, ritagliate e giustapposte. Come uno specchio ribaltante: dalla felicità che fu, punto lontano di dolcezza e malinconia; alla morte che verrà, figura pure questa che arriva, ci raggiunge, sparisce.
“La musica è fatta di poco, gesti essenziali, materiale ridotto al senso estremo di presenza e vuoto. La interrogazione e la bellezza del vuoto, del quasi nulla, dell’evento che ci raggiunge in un senso radicale inatteso. I novenari che organizzano un tempo vocale flessibile a unità di misure variabili. E le figure, come Pascoli ci chiede, dinamicamente mobili, fatte di luce e di ombra; l’estroflessione presto ripiegata; la retorica tradita e trafitta da una domanda sempre.”
Di seguito brevi note biografiche dei musicisti:
Patrizia Zanardi. Dopo aver studiato danza classica, violino e pianoforte si diploma in canto lirico con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino.
Successivamente consegue due Master in Canto (repertorio verdiano) e in Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza, cum laude.
Interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.
Al repertorio operistico affianca un’intensa attività sinfonico-concertistica, con numerose esperienze in ambito liederistico e contemporaneo. Ha più volte collaborato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino come protagonista di prime esecuzioni mondiali assolute.
Amante della musica settecentesca, interpreta molte opere di Cimarosa, Pergolesi, Scarlatti, Nicolini, Haydn, Mozart, Caldara.
Incide CD di Cantate da camera di J.A.Hasse, Tonadillas di E. Granados, Juvenalia di J. Francaix. Live Il Trionfo dell’Onestà di A. Scarlatti, L’Impresario In Angustie di Cimarosa, Saffo in Leucade di Morlacchi, La Clemenza di Tito di Caldara, L’Amor Mugnaio di Nicolini.
È docente di Canto presso il Conservatorio N. Sala di Benevento, collabora col Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara. Insegna inoltre canto lirico e dizione in IES Abroad Milano e collabora con la Scuola Musicale di Milano.
Cosimo Colazzo, nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary.
Come pianista ha tenuto concerti in Italia, in vari paesi europei, negli Stati Uniti, impegnato sulle letterature del ‘900 e contemporanee.
È membro dell’équipe di ricerca del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona.
Attualmente è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, in Italia. Dello stesso Conservatorio è stato direttore dal 2005 al 2011.
Faculty Member e artist in residence, a partire dal 2012, presso la Italian School del Middlebury College.
Per altre informazioni: www.cosimocolazzo.it
Un concerto pianistico di Cosimo Colazzo – alla Littfield Concert Hall del Mills College, a Oakland in California, per la Italian School del Middelbury College, domenica 16 luglio 2017 alle ore 20:00 – sul tema del dispatrio e delle doppie culture, con musiche di autori che hanno vissuto l’esperienza dell’esilio, o di un doppio radicamento culturale. Il caso di Rossini a Parigi, dopo essersi esiliato anche dal mondo dell’opera, autore di musiche da camera vocali e pianistiche con cui riempie quaderni d’autore, ironica presa di distanza dal gusto romantico prevalente; di Esposito, di formazione napoletana, ma fortemente attivo in Irlanda, in contatto, a cavallo tra Otto e Novecento, con le tensioni locali per una cultura musicale indipendente e specifica; di Casella già in origine basato su una doppia cultura, francese e italiana; di Rieti, ancor più polivoco, tra cultura araba che assorbe nella nativa Allessandria d’Egitto, cultura ebrea per appartenenza familiare, e poi italiana e francese per studi, infine statunitense, per la necessità di sfuggire alle persecuzioni razziali. Insieme nel concerto due composizioni recenti di Cosimo Colazzo: Le terre rosse e il mare obliquo, che nel titolo rinvia alle radici culturali dell’autore, terra rossa e tagli obliqui del mare, nel Salento delle origini; accanto a La tenzone, ispirata alla poesia di Emilio Villa, che innesta arcaismi e futurismi, mescola lingue o accende parole nuove.
PROGRAMMA DEL CONCERTO
Cosimo Colazzo, nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, pianista, compositore, direttore d’orchestra, diplomato rispettivamente ai Conservatori di musica di Lecce, Roma, Milano, laureato in Filosofia all’Università di Lecce, è autore di una vasta produzione compositiva, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary.
Dispatrio: significa l’esilio forzato o scelto, l’allontanamento dalle proprie radici per ritrovarsi altrove, dove si tenterà di creare le condizioni di un nuovo domicilio. Significa la cultura di appartenenza che prende una dimensione più interiore, non correlata ai luoghi e agli spazi del quotidiano. E il nuovo incontro: l’altro che prende a radicarsi dentro di noi.
Cosimo Colazzo, nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary.