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“Francisca”, in streaming, per il Festival Nuova Consonanza a Roma. La nuova opera di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo e un cast d’eccezione, con Roberto Abbondanza, Patrizia Zanardi, Massimo Venturiello e l’MP Saxophone Quartet

29 Novembre 2020
21:00a22:30

Tempi di pandemia, emergenza sanitaria, e di resilienza assoluta per il mondo dello spettacolo, della musica. Così può accadere che anziché desistere, appunto, si resista, e allora un cartellone articolato, complesso, con tantissime nuove produzioni, numerosi artisti, veda comunque la luce, anche in tempi così difficili. Non in presenza, ma in streaming. E’ il caso del 57. Festival “Nuova Consonanza” a Roma. Festival glorioso, dotato di un prestigio assoluto, che viene da decenni di ricerca e militanza nel segno delle musiche nuove, attraversato, nel tempo, dai nomi internazionali più importanti. “Laborintus 2.0” il titolo-traccia che si è voluto dare a quest’edizione della manifestazione che si svolgerà dal 27 novembre al 20 dicembre prossimi: a dire la complessità della ricerca e anche del mondo attuale, che non sembra offrire facili approdi, ma impone di mettersi in cammino, di ricercare, di trovare una strada. All’interno del festival, domenica 29 novembre, alle 21, è in programma, in streaming per il pubblico (l’ingresso è libero) sul canale youtube di Nuova Consonanza (https://www.youtube.com/channel/UC1GaFBR-MM0j_RYMvNuUbnw), la nuova opera di Cosimo Colazzo, dal titolo “Francisca”, su libretto di Giuliana Adamo liberamente ispirato a un racconto di Maria Attanasio pubblicato da Sellerio.

Un’opera che tratta del tema dell’identità, ricercata, trovata, in un equilibrio tutto personale (Francisca è donna, ma opera pubblicamente come un uomo), che la società fatica ad accettare; della sanzione morale che presto raggiunge la protagonista, anche sotto forma di un processo intentato dall’Inquisizione. Una drammaturgia tra i personaggi e interna ai personaggi evolve esibendo contrasti, perdite di sé, dubbi, risoluzioni. Il tutto attraverso il canto di un baritono (L’Inquisitore), di un soprano (Francisca), di una voce recitante (che lega vicende, commenta, suscita riflessioni), e di un quartetto di sassofoni. Un cast d’eccezione per l’opera, con i cantanti Roberto Abbondanza, Patrizia Zanardi, la voce recitante dell’attore Massimo Venturiello, e il suono strumentale di MP Saxophone Quartet.

Francisca – dicono le cronache di fine Seicento della sicula Caltagirone – è donna, ma si comporta da uomo, fa lavori da uomo. Presto le malelingue la perseguitano. Di più, nasce la diceria che sia strega. Finisce davanti al Tribunale dell’Inquisizione. E qui non può opporre che le ragioni di una vita umile che ha scelto quello strano modo di esistere per ragione di necessità. Perso il marito, così ha potuto lavorare, d’altra parte bravissima nei lavori dei campi. L’Inquisitore è la sentenza dura del potere, la sanzione morale contro il disordine dei comportamenti che non possono essere ammessi. Eppure una luce s’insinua nell’Inquisitore, l’idea che Francisca o Francisco non facciano nulla di male in effetti. In quella forma hanno trovato un posto nel mondo, e vi danno un loro contributo. L’Inquisitore, preso in un travaglio critico-emotivo, dall’alto del suo potere stabilirà che Francisca possa andare assolta.

La musica è prevalentemente sillabica, a disegnare il potere che articola, misura, assegna valore. Il canto dell’Inquisitore è ritmico, incisivo, sillabato, E’ un’istanza morale che sa, conosce, a cui tutto deve ricondursi. E’ principio di ordine. La donna non può misurarsi con questo statuto del potere. Protesta la sua innocenza, ma sente anche di stare perdendosi, di essere ormai presa in un meccanismo più grande che farà di lei un esempio in negativo: ciò che non può essere ammesso, ciò che va disperso perché fattore di disordine. Presagi di morte la raggiungono. Il suo canto non sa misurarsi con la ragione dura e angolosa dell’Inquisitore. E’ canto che liricamente si apre al dolore, per ripiegarsi, infine rendersi ossessivamente ribadito, lamento funebre in un intorno di macchia sonora.

Ma la sua condizione per cui è diversa ma anche innocente, inerme di fronte a un mondo che vorrebbe sventagliarla via, costituisce una domanda per l’Inquisitore. Perché l’accanimento? Perché l’autorità deve essere sorda al richiamo degli individui, di coloro che sono ai margini ma hanno un diritto di voce? L’Inquisitore è colto, ha letto Bruno, legge i nuovi filosofi preludi all’illuminismo alle porte. Il canto dell’Inquisitore resta rovello critico anche quando emotivamente si accende nella spinta a porsi in dubbio. Infine la sentenza, in un intorno placido che è un’onda continua di suono: Francisca è assolta. Nessuna retorica vittoria alla fine. Anzi il suono strumentale si dirige al grave e al silenzio, come a significare che il mondo resta traversato da contraddizioni e ingiustizie, e dal caso, anche se talvolta s’accende della luce del coraggio e del bene.

Molti i temi di quest’opera: diversità, identità di genere, rapporto con il potere che controlla e giudica, con la società che a volte comprime e annulla gli individui quando diversi dal modello prevalente. E canta la necessità della tolleranza, che illumina variabilmente gli individui, secondo le loro vitali differenze.

Il libretto  dell’opera

Qui un’intervista al compositore, riguardante l’opera Francisca, apparsa sulla rivista “Quinte parallele”.

Alcune note su:

Cosimo Colazzo, autore della musica;

Giuliana Adamo. autrice del libretto.

E sugli interpreti:

Roberto Abbondanza
(L’Inquisitore – baritono)
Patrizia Zanardi (Francisca – soprano)
Massimo Venturiello (Voce recitante)
Mp Saxophone Quartet

Francisca. Un’opera sull’identità di genere e contro il pregiudizio. Da un racconto di Maria Attanasio, con il libretto di Giuliana Adamo, un’opera da camera con due voci cantanti, una voce recitante e un quartetto di sassofoni. L’anteprima a Rovereto e la prima assoluta a Roma per Nuova Consonanza.

3 Novembre 2020
20:30a22:30
15 Novembre 2020
20:30a22:30

Francisca è donna, ma si traveste da uomo per poter lavorare nei campi, dove è di un’abilità magistrale. Deve sopravvivere dopo la morte del marito. Volendo prendere nelle proprie mani il proprio destino, si fa uomo, perché così può essere indipendente, cercare lavoro, vivere del proprio lavoro. Siamo alla fine del Seicento. Viene scoperta, portata davanti all’Inquisitore. Che istruisce un processo, la interroga. La scopre nella sua vulnerabilità di donna, che ha scelto ciò che ha fatto per condurre una vita normale, sottrarsi a un destino di serva, prostituta o cos’altro. La diversità è stata la risorsa per darsi una dignità. L’Inquisitore – siamo alle soglie dell’illuminismo e la stessa Chiesa ne è tramata – la assolve e le consente di vivere autonoma e protetta per il futuro.

Una storia che mette in scena l’identità di genere, che ha a che fare con percezione di sé e percezione sociale. Portata su una scena d’opera, con la musica di Cosimo Colazzo.

In otto scene, un’ora e mezza di musica, gli scontri tra due opposti – l’Inquisitore e Francisca, il potere e l’inermità dell’essere femminile e del diverso, dell’innocente: la pressione ritmica, l’acuto inveire dell’uno, le proteste d’innocenza, il chiudersi in sé, il lirico ricordo, il perdersi in un ossessivo lamento prefigurante la morte vicina. Ma anche il mutare del convincimento dell’Inquisitore, i dubbi, lo scontro dentro di lui, l’affiorare delle parole semplici e vere di Francisca, e quindi la risoluzione di mandarla assolta. Una musica che sensibilmente segue la vicenda e le navigazioni interiori dei personaggi

Programmata l’anteprima dell’opera a Rovereto, con cantanti Roberto Abbondanza e Patrizia Zanardi, la voce recitante di Maria Chiara Serafini e l’MP Saxophone Quartet – Emanuele Dalmaso, Mattia Grott, Sveva Azzolini, Simone Dalcastagné -, alla Sala Filarmonica il 3 novembre, ore 20.30.

La prima assoluta a Roma, presso il Teatro di Villa Torlonia, per il Festival Nuova Consonanza, alle 20.30, stessi interpreti musicisti e canto, e la voce recitante di Massimo Venturiello.

Una nuova opera comica di Cosimo Colazzo. Al 41 festival “Nuovi Spazi Musicali” ad Ascoli

6 Ottobre 2020
20:30

Il compositore Cosimo Colazzo è autore di una vasta produzione, che spazia dalla musica strumentale (da camera, per orchestra) al teatro musicale. Quest’anno porta sulle scene due nuove recenti opere, che verranno presentate nelle prossime settimane, in prima esecuzione assoluta: un’opera comica, dal titolo La locandiera, Musicape e il giovin signore (il prossimo martedì 6 ottobre ad Ascoli Piceno per il festival Nuovi Spazi Musicali); e un’opera seria, dal titolo Francisca (il 15 novembre 2020 per il Festival Nuova Consonanza a Roma).

Il compositore Cosimo Colazzo

Un periodo proficuo e produttivo, quindi, che per varie congiunture si qualifica tutto nel segno dell’opera. Le tematiche trattate, nella diversità dell’intonazione – comica e buffa in un caso, seria nell’altro, – sono stringenti per noi oggi: il populismo, sottoposto a un umorismo sferzante nell’opera comica; l’identità di genere, che non sempre è riconosciuta, anzi suscita reazioni di distanziamento se non intolleranza, quando diverge da ciò che è ritenuto normale e accettabile: come accade nell’altra opera, Francisca.

L’autrice del libretto, Giuliana Adamo

Qui ci soffermiamo sull’appuntamento del prossimo martedì 6 ottobre. Alle ore 20.30, all’Auditorium Neroni ad  Ascoli Piceno, per la 41.a edizione del Festival Nuovi Spazi Musicali (che si avvale della direzione artistica della compositrice Ada Gentile) viene presentata al pubblico in prima assoluta, La locandiera, Musicape e il giovin signore, opera comica di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo. Sferzate d’ironia, funambolici giochi di parole, derive surreali, per ridere, beneficamente ridere delle maschere grottesche del populismo di oggi. Un basso (il giovin signore: Stefano Stella), un soprano (la locandiera: Annalisa Di Ciccio), un’attrice (Musicape: Pamela Olivieri). E l’ensemble in residence del Festival, composto da: Sabrina Gentili (pianoforte); Gabriele Boccio (violoncello); Giusy Di Biase (sax contralto); Riccardo Sanna (bayan); Luca Ventura (percussioni)

“L’opera – dice il compositore Colazzo – presenta una satira politica di estrema attualità su certo nostro populismo da spiaggia. Il giovin signore adombra un personaggio molto presente a cronache e social. La locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa: sembra assecondarlo, ma per prendersene gioco. Musicape (nome che, nell’idea dell’autrice del libretto, Giuliana Adamo, richiama volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai, la sua sensibilità e il suo impegno sociale) è personaggio che ronza intorno alle azioni,  le commenta attentissima a tutto, curiosa e pungente. Giochi linguistici, nel testo, nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. C’è il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.”

Nella stessa serata, insieme con l’opera di Colazzo, viene presentata un’altra opera da camera breve, sempre comica, di Domenico Turi, dal titolo Non è un paese per Veggy-Gluten free, su testo di Federico Capitoni: storia di un regista vegano e ambientalista sopraffatto da un intorno tutto votato ai consumi antiambientalisti e carnivori.

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Cosimo Colazzo, La locandiera, Musicape e il giovin signore. Opera comica su libretto di Giuliana Adamo.
Festival Nuovi Spazi Musicali, Ascoli, 41a edizione
Martedì 6 ottobre 2020, ore 20.30, Auditorium “Neroni”, Ascoli Piceno

Prima esecuzione assoluta.

Un’esecuzione di “E allora la voce, la morte”, composizione di Cosimo Colazzo per voce e pianoforte, sottratta, silente.

17 Febbraio 2020

“Reti di interpretazione”, terza edizione di un convegno organizzato da Conservatorio di musica “Bonporti” e Università di Trento, propone una riflessione a vasto raggio sulle aperture dell’interpretazione dell’opera d’arte. Quali reti concettuali, interpretative si definiscono a partire da un’esperienza artistica? Come quest’esperienza transita attraverso vari linguaggi, si dissemina e ne riesce trasformata?

Il Convegno si sviluppa nell’arco di quattro giorni, da lunedì 17 a giovedì 20 febbraio 2020, e consta anche di una serie di concerti.

Nella prima sessione, nella mattinata di lunedì 17 febbraio, in programma alla Sala Conferenze della Fondazione Caritro a Trento (via Calepina 1), la riflessione si porta a una costellazione tematica che, partendo dalla creatività dell’interpretazione (Margherita Anselmi), attraverso l’esplorazione della filosofia di Maria Zambrano (Silvano Zucal e Manuela Moretti), giunge a toccare il rapporto di musica e silenzio, Questo il tema che Cosimo Colazzo indaga in termini filosofici e compositivi. Da uno sfondo filosofico emergono i linguaggi compositivi di Debussy, Sciarrino, Feldman, in varia maniera evocanti il silenzio, attraverso una particolare visione di suono e tempo.

Nel pomeriggio dello stesso lunedì 17 febbraio alle 15, un momento di concerto presso lo stesso spazio. Il soprano Patrizia Zanardi e la pianista Maria Rosa Corbolini interpreteranno E allora la voce, la morte, composizione di Cosimo Colazzo su testi di Giovanni Pascoli, da Myricae e da Canti di Castelvecchio.

Leggiamo quanto scrive lo stesso compositore Cosimo Colazzo su questo brano:

“Tre poesie di Pascoli, da Myricae e da Canti di Castelvecchio, ritagliate e giustapposte. Come uno specchio ribaltante: dalla felicità che fu, punto lontano di dolcezza e malinconia; alla morte che verrà, figura pure questa che arriva, ci raggiunge, sparisce.

“La musica è fatta di poco, gesti essenziali, materiale ridotto al senso estremo di presenza e vuoto. La interrogazione e la bellezza del vuoto, del quasi nulla, dell’evento che ci raggiunge in un senso radicale inatteso. I novenari che organizzano un tempo vocale flessibile. E le figure, come Pascoli ci chiede, dinamicamente mobili, fatte di luce e di ombra; l’estroflessione presto ripiegata; la retorica tradita e trafitta da una domanda sempre.” (C. Colazzo)

Di seguito materiali relativi a convegno e concerti:

Flyer

Programma

Abstract

AGORÀ FORUM & SOUNDS. UNA MANIFESTAZIONE DI SUCCESSO. CON PRESENZE INTERNAZIONALI. ORA LA VOLATA FINALE CON I CONCERTI CONCLUSIVI. A SMARANO. ORGANIZZA ASS.NE PIAZZA DEL MONDO IN COLLABORAZIONE CON ASS.NE MONS. CELESTINO ECCHER E ASS.NE MOTOCONTRARIO

14 Dicembre 2019 09:30a15 Dicembre 2019 10:30

Nei mesi da settembre a dicembre 2019 un gruppo consistente e internazionale di compositori ha lavorato a Smarano alle proprie composizioni nell’ambito di “Agorà Forum & Sound – Workshop & Performance”, progetto promosso dall’Associazione culturale “Piazza del Mondo” in collaborazione con Associazione di promozione sociale “Mons. Celestino Eccher” e “MotoContrario ensemble”.

Domenica 15 dicembre 2019 alle ore 20.30 a Smarano, all’Auditorium della Smarano Organ Academy si terrà un concerto con le opere dei compositori (per lo più giovani) che hanno partecipato a quest’esperienza aperta di creatività, condivisione e confronto provenienti da Italia, Russia, Iran, Germania eseguite dal MotoContrario ensemble con Beatrix Graf (clarinetti), Emanuele Dalmaso (sassofoni), Riccardo Terrin (tromba), Andrea Mattevi (viola), Marco Longo (pianoforte). L’ensemble eseguirà opere dei compositori: Marco Faglia, Claudio Dina, Sebastiano De Salvo, Edgar Caracristi, Veronika Reutz Drobnić, Roman Parkhomenko, Abolfazl Rahbarian, Daniele Grott, Giacomo Mazzucchi.

Il giorno precedente, sabato 14 dicembre, sempre alle 20.30, MotoContrario ensemble offrirà ai compositori partecipanti a Agorà Forum & Sounds un altro concerto di musica contemporanea, sempre presso l’Auditorium della Smarano Organ Academy con musiche di Cosimo Colazzo, Andrea Mattevi, Francisco Martin Quintero, Giorgio Colombo Taccani.

A Smarano – borgo stupendamente posto nel silenzio di un altipiano della Val di Non – si sono svolti i laboratori creativi di composizione, studio e ricerca, guidati da Cosimo Colazzo, compositore, docente al Conservatorio Bonporti. Qui i compositori hanno potuto seguire i laboratori dedicati alle tecniche strumentali contemporanee tenute dai musicisti del MotoContrario ensemble, il sassofonista Emanuele Dalmaso, il violista e compositore Andrea Mattevi, il pianista e compositore Marco Longo,  il trombettista Riccardo Terrin, la clarinettista Beatrix Graf. Hanno potuto incontrare compositori e artisti ospiti.

Ha preso così forma e si compie  un progetto dove giovani compositori emergenti hanno potuto incontrarsi, scambiare esperienze e idee, condividere i loro esperimenti. Un luogo, anche, dove questi stessi artisti hanno realizzato un loro progetto compositivo, che ora viene comunicato al pubblico grazie all’interpretazione di un ensemble professionale.

“Agorà Forum & Sounds” ha rappresentato una manifestazione di grande successo, di richiamo internazionale, con la sua formula di laboratori, di forum di discussione e confronto, con worskhop su tecniche compositive, tecniche strumentali.

L’intenzione e la volontà degli organizzatori, di quanti vi hanno partecipato, è di replicarla nell’anno a venire, allargandola a nuove occasioni di relazione e confronto: nuovi organici, rapporti di antico e contemporaneo. In una sede come l’Accademia di Smarano, quale più bella e arricchente esperienza di connettere e mettere in dialogo l’antico e il contemporaneo, gli strumenti della tradizione e nuovi strumenti, la cultura dell’interpretazione filologica e quella che si esprime con le visioni del futuro? A questo stanno pensando gli organizzatori e collaboratori. Una straordinaria possibilità di mettere in rete esperienze, sensibilità diverse, di aprire dialoghi culturali, in un orizzonte internazionale.

Info: Associazione Culturale “Piazza del Mondo” Rovereto | segreteria@piazzadelmondo.itwww.piazzadelmondo.it

A Smarano, per “Agorà Forum & Sound” il concerto con prime esecuzioni assolute scritte per il progetto “Come nasce un’opera” dai compositori Aralla, Colazzo, Colombo Taccani

24 Novembre 2019
20:30a21:30

Agorà Forum & Sounds

COME NASCE UN’OPERA

Giornate di studio e Performance

19-20 novembre 2019

Rovereto

Concerto

Première

Prime esecuzioni assolute di nuove opere composte per il progetto “Come nasce un’opera”

MP Saxophone Quartet: E. Dalmaso, M. Grott, S. Azzolini, S. Del Castagné

Martedì 19 novembre 2019 | ore 21  

ROVERETO | Biblioteca Civica “Tartarotti” – Sala Universitaria – Corso Bettini 43

Domenica 24 novembre 2019 | ore 20.30

SMARANO | Auditorium Smarano International Organ Academy – Via Torre 8

A Rovereto si svolgono due giornate (19 e 20 novembre) di studio e confronto culturale sui temi della creatività in ambito artistico e scientifico. Come nasce e si sviluppa un’idea? Come si precisa in un progetto diventando un’opera, una scoperta, un’invenzione?

Nell’ambito di questo progetto, dal titolo significativo “Come nasce un’opera”, è stato chiesto a quattro compositori (Paolo Aralla, Cosimo Colazzo, Giorgio Colombo Taccani, Paolo Perezzani) di scrivere, ciascuno, un’opera nuova per l’esecuzione in prima assoluta da parte dell’ensemble “MP Saxophone Quartet”.

Nel concerto vengono proposte le opere composte da Aralla, Colazzo, Giorgio Colombo Taccani. Quella di Paolo Perezzani, dal titolo Nascita, esposizione, per quartetto di sassofoni e pianoforte, sarà proposta al pubblico in una successiva occasione.

Si ha così, nel concerto – proposto a Rovereto, quindi a Smarano (dove è in corso un’altra significativa esperienza, promossa anch’essa da “Piazza del Mondo”, di laboratori che coinvolgono giovani compositori), la concreta espressione  del complesso percorso di individuazione di un’opera musicale: che è proiezione dell’identità artistica dell’autore, ma è plasmata anche dall’interpretazione, dallo spazio in cui si realizza, dall’ascolto e dalle dinamiche della comunicazione.

Paolo ARALLA (1960)  Coro (2019)per quartetto di sassofoni – prima esecuzione assoluta

Cosimo COLAZZO (1964) La fine, l’inizio, il corpo di mezzo (2019) per quartetto di sassofoni-  prima esecuzione assoluta

Giorgio COLOMBO TACCANI   (1961) Nessuna piazza è muta (2019) per quartetto di sassofoni – prima esecuzione assoluta

GLI INTERPRETI

MP Saxophone Quartet è l’ensemble per cui sono state scritte le opere in programma qui eseguite in prima esecuzione assoluta. La rilevanza del progetto testimonia il prestigio che nel tempo ha acquisito MP Saxophone Quartet. L’ensemble, nato nel 2013 a Trento, ha nel tempo maturato una rilevante esperienza interpretativa nel campo della musica contemporanea: protagonista di prime mondiali, europee o nazionali di nuove opere, alcune delle quali scritte appositamente per il quartetto. Svolge un’intensa attività concertistica. Rilevante è anche la collaborazione con l’Associazione Culturale “MotoContrario”, che promuove il festival “Contrasti” a Trento e una Call internazionale, di grande richiamo tra i compositori, e per la quale vengono scritte anche opere per quartetto di sassofoni. Le opere selezionate vengono eseguite da MP Saxophone Quartet nell’ambito del Festival.  Il quartetto è composto da:  Emanuele Dalmaso (sax soprano), Mattia Grott (sax contralto), Sveva Azzolini (sax tenore) e Simone Dalcastagnè (sax baritono).

GLI AUTORI

Paolo Aralla ha studiato la composizione con Franco Donatoni. Si è affermato in importanti concorsi di composizione (Atem di Terni; “Gaudeamus” di Amsterdam; “C. Togni” di Brescia; “Contilli” di Messina). Ensemble Intercontemporain gli ha commissionato un lavoro per orchestra, “Maree: primo quaderno”, eseguito in prima assoluta alla Cité de la Musique (Parigi 1999) sotto la direzione di Jonathan Nott. Ha inoltre ricevuto commissioni dalla Fondazione Arturo Toscanini, dal Miller Theatre (Columbia University) di New York, dal Teatro Comunale di Bologna, dal Cedar Lake di New York, dalla Fondazione Gaudeamus di Amsterdam, dalla Biennale di Venezia, dal Joyce Theatre di New York, dal Teatro di Perm; nella primavera 2009 l’Austrian Cultural Forum di New York gli dedica un concerto monografico affidato ai musicisti dell’Either/Or ensemble. La sua musica è interpretata da musicisti e ensemble di prestigio internazionale. Dal 2005 collabora con il coreografo Luca Veggetti alla realizzazione di una serie di progetti coreografico-musicali (PiecesForTheHumanVoice) nei quali è caratterizzante l’uso dei dispositivi di elaborazione del suono in tempo reale. Nel 2002 è tra i fondatori a Bologna del FontanaMIXensemble. Nel 2004 fonda la rassegna di concerti Exitime dedicata alle esperienze musicali della contemporaneità. È docente di “Composizione” presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna.

Cosimo Colazzo è diplomato in Pianoforte, Composizione, Direzione d’orchestra. Inoltre è laureato in Filosofia. Ha studiato la composizione con Salvatore Sciarrino. Ha seguito corsi con Luigi Nono, Pierre Boulez, Peter Eotvoss, e altri importanti artisti. È stato premiato in concorsi di composizione: nazionali (SIAE, Belveglio; USCII Trieste, “Gesualdo da Venosa” Potenza) e internazionali (ICONS, “Prague Spring”, “Sanremo Classico”, Youth Music Forum”, Kiev, ISCM – World Music Days Musica Nova Sofia, Edvard Grieg Oslo, Foro Internacional de Música Nueva, Città del Messico). Le sue composizioni sono eseguite in Italia e in vari paesi all’estero. Collabora con riviste musicologiche, di analisi musicale e di filosofia. Autore di volumi e saggi, nel 2019 ha pubblicato per le edizioni LIM: Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça. Dal 2005 al 2011 ha diretto il Conservatorio di musica di Trento, dove attualmente è docente di Composizione. Inoltre, dal 2012, è Faculty Member della Italian School del Middlebury College negli Stati Uniti.

Giorgio Colombo Taccani ha compiuto gli studi al conservatorio G. Verdi di Milano sotto la guida di Pippo Molino e Azio Corghi, e nello stesso istituto si diploma in composizione e pianoforte; in seguito si perfeziona con Franco Donatoni all’Accademia nazionale di Santa Cecilia e con György Ligeti e partecipa ad un seminario dell’IRCAM (Parigi) dedicato all’informatica musicale. Si laurea in lettere moderne all’Università Statale di Milano sotto la guida di Francesco Degrada. Attivo anche come musicologo, la sua tesi di laurea su Bruno Maderna riceve nel 1993 il Premio Missiroli. Ha insegnato composizione alla Civica scuola di musica di Milano, mentre dal 1999 è titolare della classe di composizione presso il conservatorio G. Verdi di Torino.

Con la collaborazione di

Comune di Rovereto, Biblioteca  Civica “Girolamo Tartarotti”

Università degli Studi di Trento, Dipartimento di Scienze della Cognizione e della Formazione

Associazione Culturale “MotoContrario”
Associazione di Promozione Sociale “Mons. C. Eccher”

Associazione Filarmonica Rovereto

Con il contributo di

Provincia Autonoma di Trento

Regione Autonoma Trentino Alto Adige

BIM dell’Adige, Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento

Comune di Rovereto

Comunità della Vallagarina

Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

Ingresso libero

Info: segreteria@piazzadelmondo.it – www.piazzadelmondo.it

Nell’ambito di “Come nasce un’opera”, un concerto con opere nuove scritte appositamente per il progetto dai compositori Aralla, Colazzo, Colombo Taccani

19 Novembre 2019
21:00a22:00

Agorà Forum & Sounds

COME NASCE UN’OPERA

Giornate di studio e Performance

19-20 novembre 2019

Rovereto

Concerto

Première

Prime esecuzioni assolute di nuove opere composte per il progetto “Come nasce un’opera”

MP Saxophone Quartet: E. Dalmaso, M. Grott, S. Azzolini, S. Del Castagné

Martedì 19 novembre 2019 | ore 21  

ROVERETO | Biblioteca Civica “Tartarotti” – Sala Universitaria – Corso Bettini 43

Domenica 24 novembre 2019 | ore 20.30

SMARANO | Auditorium Smarano International Organ Academy – Via Torre 8

A Rovereto si svolgono due giornate (19 e 20 novembre) di studio e confronto culturale sui temi della creatività in ambito artistico e scientifico. Come nasce e si sviluppa un’idea? Come si precisa in un progetto diventando un’opera, una scoperta, un’invenzione?

Nell’ambito di questo progetto, dal titolo significativo “Come nasce un’opera”, è stato chiesto a quattro compositori (Paolo Aralla, Cosimo Colazzo, Giorgio Colombo Taccani, Paolo Perezzani) di scrivere, ciascuno, un’opera nuova per l’esecuzione in prima assoluta da parte dell’ensemble “MP Saxophone Quartet”.

Nel concerto vengono proposte le opere composte da Aralla, Colazzo, Giorgio Colombo Taccani. Quella di Paolo Perezzani, dal titolo Nascita, esposizione, per quartetto di sassofoni e pianoforte, sarà proposta al pubblico in una successiva occasione.

Si ha così, nel concerto – proposto a Rovereto, quindi a Smarano (dove è in corso un’altra significativa esperienza, promossa anch’essa da “Piazza del Mondo”, di laboratori che coinvolgono giovani compositori), la concreta espressione  del complesso percorso di individuazione di un’opera musicale: che è proiezione dell’identità artistica dell’autore, ma è plasmata anche dall’interpretazione, dallo spazio in cui si realizza, dall’ascolto e dalle dinamiche della comunicazione.

 

Paolo ARALLA (1960)  Coro (2019)per quartetto di sassofoni – prima esecuzione assoluta

Cosimo COLAZZO (1964) La fine, l’inizio, il corpo di mezzo (2019) per quartetto di sassofoni-  prima esecuzione assoluta

Giorgio COLOMBO TACCANI   (1961) Nessuna piazza è muta (2019) per quartetto di sassofoni – prima esecuzione assoluta

GLI INTERPRETI

MP Saxophone Quartet è l’ensemble per cui sono state scritte le opere in programma qui eseguite in prima esecuzione assoluta. La rilevanza del progetto testimonia il prestigio che nel tempo ha acquisito MP Saxophone Quartet. L’ensemble, nato nel 2013 a Trento, ha nel tempo maturato una rilevante esperienza interpretativa nel campo della musica contemporanea: protagonista di prime mondiali, europee o nazionali di nuove opere, alcune delle quali scritte appositamente per il quartetto. Svolge un’intensa attività concertistica. Rilevante è anche la collaborazione con l’Associazione Culturale “MotoContrario”, che promuove il festival “Contrasti” a Trento e una Call internazionale, di grande richiamo tra i compositori, e per la quale vengono scritte anche opere per quartetto di sassofoni. Le opere selezionate vengono eseguite da MP Saxophone Quartet nell’ambito del Festival.  Il quartetto è composto da:  Emanuele Dalmaso (sax soprano), Mattia Grott (sax contralto), Sveva Azzolini (sax tenore) e Simone Dalcastagnè (sax baritono).

GLI AUTORI

Paolo Aralla ha studiato la composizione con Franco Donatoni. Si è affermato in importanti concorsi di composizione (Atem di Terni; “Gaudeamus” di Amsterdam; “C. Togni” di Brescia; “Contilli” di Messina). Ensemble Intercontemporain gli ha commissionato un lavoro per orchestra, “Maree: primo quaderno”, eseguito in prima assoluta alla Cité de la Musique (Parigi 1999) sotto la direzione di Jonathan Nott. Ha inoltre ricevuto commissioni dalla Fondazione Arturo Toscanini, dal Miller Theatre (Columbia University) di New York, dal Teatro Comunale di Bologna, dal Cedar Lake di New York, dalla Fondazione Gaudeamus di Amsterdam, dalla Biennale di Venezia, dal Joyce Theatre di New York, dal Teatro di Perm; nella primavera 2009 l’Austrian Cultural Forum di New York gli dedica un concerto monografico affidato ai musicisti dell’Either/Or ensemble. La sua musica è interpretata da musicisti e ensemble di prestigio internazionale. Dal 2005 collabora con il coreografo Luca Veggetti alla realizzazione di una serie di progetti coreografico-musicali (PiecesForTheHumanVoice) nei quali è caratterizzante l’uso dei dispositivi di elaborazione del suono in tempo reale. Nel 2002 è tra i fondatori a Bologna del FontanaMIXensemble. Nel 2004 fonda la rassegna di concerti Exitime dedicata alle esperienze musicali della contemporaneità. È docente di “Composizione” presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna.

Cosimo Colazzo è diplomato in Pianoforte, Composizione, Direzione d’orchestra. Inoltre è laureato in Filosofia. Ha studiato la composizione con Salvatore Sciarrino. Ha seguito corsi con Luigi Nono, Pierre Boulez, Peter Eotvoss, e altri importanti artisti. È stato premiato in concorsi di composizione: nazionali (SIAE, Belveglio; USCII Trieste, “Gesualdo da Venosa” Potenza) e internazionali (ICONS, “Prague Spring”, “Sanremo Classico”, Youth Music Forum”, Kiev, ISCM – World Music Days Musica Nova Sofia, Edvard Grieg Oslo, Foro Internacional de Música Nueva, Città del Messico). Le sue composizioni sono eseguite in Italia e in vari paesi all’estero. Collabora con riviste musicologiche, di analisi musicale e di filosofia. Autore di volumi e saggi, nel 2019 ha pubblicato per le edizioni LIM: Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça. Dal 2005 al 2011 ha diretto il Conservatorio di musica di Trento, dove attualmente è docente di Composizione. Inoltre, dal 2012, è Faculty Member della Italian School del Middlebury College negli Stati Uniti.

Giorgio Colombo Taccani ha compiuto gli studi al conservatorio G. Verdi di Milano sotto la guida di Pippo Molino e Azio Corghi, e nello stesso istituto si diploma in composizione e pianoforte; in seguito si perfeziona con Franco Donatoni all’Accademia nazionale di Santa Cecilia e con György Ligeti e partecipa ad un seminario dell’IRCAM (Parigi) dedicato all’informatica musicale. Si laurea in lettere moderne all’Università Statale di Milano sotto la guida di Francesco Degrada. Attivo anche come musicologo, la sua tesi di laurea su Bruno Maderna riceve nel 1993 il Premio Missiroli. Ha insegnato composizione alla Civica scuola di musica di Milano, mentre dal 1999 è titolare della classe di composizione presso il conservatorio G. Verdi di Torino.

Con la collaborazione di

Comune di Rovereto, Biblioteca  Civica “Girolamo Tartarotti”

Università degli Studi di Trento, Dipartimento di Scienze della Cognizione e della Formazione

Associazione Culturale “MotoContrario”
Associazione di Promozione Sociale “Mons. C. Eccher”

Associazione Filarmonica Rovereto

 

Con il contributo di

Provincia Autonoma di Trento

Regione Autonoma Trentino Alto Adige

BIM dell’Adige, Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento

Comune di Rovereto

Comunità della Vallagarina

Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

Ingresso libero

Info: segreteria@piazzadelmondo.itwww.piazzadelmondo.it

 

Un concerto monografico dedicato alla musica di Cosimo Colazzo a Encuentros Sonors, festival di musica contemporanea che si tiene a Siviglia.

3 Novembre 2019
12:00a13:00

 Festival Encuentros Sonoros – IX ed. 2019 

Ciclo internacional de música contemporánea’

Sevilla

Concierto

in colaboración con Asociación Cultural “Piazza del Mondo” – Rovereto (Italia)

CRUCES

Música, poesía, tránsitos de géneros

 PATRIZIA ZANARDI (soprano)COSIMO COLAZZO (piano)

Domingo 3 de noviembre 2019 horas 12

Sala Turina, Sevilla 

PROGRAMA

 

Cosimo Colazzo (1964)

Notte che oscilli al vento (2016) (texto de Maria Attanasio) para voz y piano

Piano intorno al vuoto (2015) (texto de Antonella Anedda) para voz y piano

E allora la voce, la morte (2017) (texto de Giovanni Pascoli) para voz y piano

Tenzone (2016) (texto de Emilio Villa) para voz y piano

Comentario

Il programma è dedicato agli incroci tra musica e poesia, in particolare, al dialogo tra un compositore e la creazione poetica. Cosimo Colazzo incontra la poesia di dettagli di Antonella Anedda, la scrittura condensata di Maria Attanasio, la voce poetica sommessa di Giovanni Pascoli.  E nell’ultimo pezzo, su testo di Giuliana Adamo, si confronta con il problema del genere. Nelle sue composizioni Colazzo rivendica il ruolo del vuoto, della sottrazione, del silenzio. Il suono può esprimere proprie qualità inedite senza manipolazioni che lo esasperino se, con semplicità, gli si crea un contesto temporale tale da rendere anche un evento minimo qualcosa di nuovo.

Le prime tre composizioni – Notte che oscilli al vento (2016), Piano intorno al vuoto (2015), E allora la voce, la morte (2017), rispettivamente su testi poetici di Maria Attanasio (1943-), Antonella Anedda (1955-), Giovanni Pascoli (1855-1912) – esplorano le possibilità della spoliazione e del vuoto: rivelando la verità del sé che si riconosce nella propria impermanenza, nel proprio essere fatto di quasi-nulla. La forma volutamente non ha un orientamento preciso o univoco. Creando oasi di senso, l’ascolto  coagula o libera eventi. I materiali non hanno nulla di esotico, sono quelli del quotidiano. Dettagli che illuminano minimalia, senza ansia di conquista o sfruttamento. In questo silenzio della volontà di potere fili sottilissimi, si direbbe di nulla, tracciano contorni, forse paesaggi.

Tenzone (2016), la composizione che chiude il programma analogamente gioca sul vuoto, ma in un altro senso. Non per tracciarne rari geroglifici. Per, invece, segnarlo di processi inesorabili, di meccaniche e stratificazioni poliritmiche, che qui sono in parallelo con la poesia di Emilio Villa (1914-2003), rigogliosa di giochi linguistici, del piacere della lingua, della pluri-lingua, della neo-lingua.

Notas biográficas

Patrizia Zanardi, dopo aver studiato danza classica, violino e pianoforte si diploma in canto lirico con il  massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Successivamente consegue due

Master in Canto (repertorio verdiano) e in Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza, cum laude. Interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri. Al repertorio operistico affianca un’intensa attività sinfonico-concertistica, con numerose esperienze in ambito liederistico e contemporaneo. Ha più volte collaborato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino come protagonista di prime esecuzioni mondiali assolute. Amante della musica settecentesca, interpreta molte opere di Cimarosa, Pergolesi, Scarlatti, Nicolini, Haydn, Mozart, Caldara. Incide CD di Cantate da camera di J.A.Hasse, Tonadillas di E. Granados, Juvenalia di J. Francaix. Live Il Trionfo dell’OOnestà di A. Scarlatti, L’impresario in angustie di Cimarosa, Saffo in Leucade di Morlacchi, La clemenza di Tito di Caldara, L’amor mugnaio di Nicolini. È docente di Canto presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano. Insegna inoltre canto lirico e dizione in IES Abroad Milano e collabora con la Scuola Musicale di Milano.

Cosimo Colazzo (1964) è diplomato in Pianoforte, Composizione, Direzione d’orchestra. Inoltre è laureato in Filosofia. Ha studiato la composizione con Salvatore Sciarrino. Ha seguito inoltre corsi con Luigi Nono, Pierre Boulez, Peter Eötvös, e altri importanti artisti.

Come pianista, sia solista che in formazioni da camera, tiene concerti in Italia e all’estero, in cui propone soprattutto la letteratura del ‘900 e opere nuove, spesso in prima esecuzione.

Le sue composizioni sono edite da Rai Com e sono eseguite in festival in Italia e all’estero.

Autore di volumi e saggi dedicati a tematiche inerenti la musica del ‘900 e contemporanea, ha recentemente pubblicato: Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça (LIM, Lucca, 2019, XVII-272 pp., con due CD allegati).

Fa parte dell’équipe di ricerca Caravelas, del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona.

Dal 2005 al 2011 ha diretto il Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento, dove attualmente è docente di Composizione. Dal 2012 è docente e artist in residence della Italian School del Middlebury College negli Stati Uniti.

 

Concerto per Encuentros Sonoros a Siviglia in Spagna. Diversitas. Con MotoContrario ensemble

2 Novembre 2019
20:30a22:00

Encuentros Sonoros. IX Ed. 2019

Organizado por el ensemble Taller Sonoro,

Ciclo internacional de música contemporánea’,

Sabato 2 novembre ore 20.30.

Espacio Turina, Sevilla

 

DIVERSITAS

MOTOCONTRARIO ENSEMBLE

EMANUELE DALMASO (saxo)ANDREA MATTEVI (viola)COSIMO COLAZZO (piano) 

PROGRAMMA

Andrea Mattevi (1986)  Sessanta lune, i petali di un Haiku (2012-18) para viola y piano

Francisco Martín Quintero (1969) Istanti (2016) para saxo y piano

Rebecca Clarke (1886-1979) Shorter Pieces para viola y piano

Lullaby (1909?) – Chinese puzzle (1922) – Passacaglia on a Old English Tune (1941)

MariCarmen Asenjo-Marrodán  Vórtices (2019) para saxo y piano  –  Estreno absoluto

César Camarero (1962)  Inmersión (2009) para viola

Marco Longo (1979) Controluce (Esplorazione V) (2016-17) para saxo y viola

Paule Maurice (1910-1967) Volio para saxo solo

Ada Gentile (1947) Preludio (2011) para piano

Cosimo Colazzo (1964)  Tarolabyrinthe III (2017) para saxo, viola y piano

NOTE AL PROGRAMMA

Un programma che mette a confronto generazioni lontane, generi diversi, identità diverse. Il maschile e il femminile, innanzitutto, e quindi le espressioni di un pensiero differente in musica. Troviamo il Novecento e le ultime esplorazioni, diverse ricerche: le sperimentazioni sonore, il dialogo con l’Oriente, la cura del silenzio, l’indagine su tempo e forme musicali del tempo, i labirinti poliritmici, il recupero e le memorie della storia.

NOTE BIOGRAFICHE

Emanuele Dalmaso (1989) si è diplomato in Saxofono al Conservatorio di Musica di Trento con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Come musicista, risulta particolarmente attivo nel campo della musica contemporanea: ha eseguito molte opere di compositori di caratura internazionale (C. Colazzo, M. Graziani, A. Ghidoni, G. Klauer, F.M. Quintero…) in prima assoluta, sia come solista che come membro del MotoContrario Ensemble. Membro del Duo ‘To B.E. 2’, saxofono e live electronics, per cui collabora con Raul Masu, ha recentemente pubblicato il CD ‘UP’ per l’etichetta Liarss. E’ membro di MotoContrario, collettivo di interpreti e compositori che ha come obbiettivo la diffusione e l’approfondimento di tematiche relative al panorama musicale contemporaneo e novecentesco, All’attività stabile di insegnamento presso la Scuola Musicale ‘Il Diapason’ di Trento, affianca interventi in altre prestigiose istituzioni (seminari sulle tecniche contemporanee per il sassofono al Conservatorio di musica di Trento, masterclass di Sassofono per l’Accademia estiva internazionale di Lasino). Emanuele Dalmaso suona ance sintetiche Légère. 

Compositore e violista, Andrea Mattevi, è diplomato con il massimo dei voti in composizione con Cosimo Colazzo, Nicola Straffelini e Vittorio Zago, viola con Isabella Corbolini e violino con Antonella Raffaelli al Conservatorio di Trento. Svolge un’articolata attività artistica nel settore dell’interpretazione musicale, come solista, in formazioni da camera (co-fondatore del MotoContrario ensemble) e nel contesto orchestrale collaborando con importanti gruppi orchestrali e fondazioni come l’Orchestra Nazionale della Rai di Torino, l’Orchestra Haydn di Bolzano, il Teatro Petruzzelli di Bari e altri. Si è perfezionato in violino e viola con i Maestri Simonide Braconi, Luca Ranieri, Davide Zaltron, Carlo Costalbano, Pavel Berman, Ilya Grubert, Massimo Quarta, Enzo Porta, Dimitrios Polisoidis e altri, ai corsi di perfezionamento Fondazione “Romanini” di Brescia, Impuls di Graz, Scuola Musicale di Milano, Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro. Per la composizione si è perfezionato e ha seguito corsi con i Maestri Azio Corghi, Salvatore Sciarrino, Lei Liang, Alessandro Solbiati, Stefano Gervasoni e altri, ai corsi dell’Accademia Chigiana, Fondazione “Romanini” di Brescia, Vipa di Valencia e altro. È stato finalista o vincitore di premi internazionali e Call for Scores come i Concorsi internazionali di Composizione Città di Udine, Donatoni di Milano, Impronta di Mannheim-Budapest,“Appassionato ensemble” di Como, “Sulle ali del ‘900”, Concorso Impronta di Budapest. Suoi lavori originali sono stati pubblicati da varie case editrici (UT Orpheus, Impronta edition, TEM) ed eseguiti, fra gli altri, dal Mivos quartet, dall’Alter Ego ensemble, L’arsenale ensemble, ADMSoundscape ensemble, Dèdalo ensemble, Appassionato ensemble, Marco Angius, Maria Grazia Bellocchio, Ben Omar, Impronta ensemble, Windkraft quintet. Ha ricevuto commissioni dalla Fondazione Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, Filarmonica di Rovereto e dalla Provincia di Trento.

Cosimo Colazzo (1964) è diplomato in Pianoforte, Composizione, Direzione d’orchestra. Inoltre è laureato in Filosofia. Ha studiato la composizione con Salvatore Sciarrino. Ha seguito inoltre corsi con Luigi Nono, Pierre Boulez, Peter Eötvös, e altri importanti artisti.

Come pianista, sia solista che in formazioni da camera, tiene concerti in Italia e all’estero, in cui propone soprattutto la letteratura del ‘900 e opere nuove, spesso in prima esecuzione.

Le sue composizioni sono edite da Rai Com e sono eseguite in festival in Italia e all’estero.

Autore di volumi e saggi dedicati a tematiche inerenti la musica del ‘900 e contemporanea, ha recentemente pubblicato: Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça (LIM, Lucca, 2019, XVII-272 pp., con due CD allegati).

Fa parte dell’équipe di ricerca Caravelas, del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona.

Dal 2005 al 2011 ha diretto il Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento, dove attualmente è docente di Composizione. Dal 2012 è docente e artist in residence della Italian School del Middlebury College negli Stati Uniti.

 

 

Per “Storie di genere. Il punto sulle donne”, un concerto per soprano e pianoforte con musiche di Cosimo Colazzo. Su testi poetici di Antonella Anedda, Maria Attanasio e altri poeti

12 Ottobre 2019
11:00a12:00

Associazione Culturale Piazza del Mondo

Storie di genere. Il punto sulle donne.

ore 11.30. Concerto.

Incroci. Musica, poesia, transiti di genere.

Patrizia Zanardi (soprano); Cosimo Colazzo (pianoforte).

Musiche di Cosimo Colazzo su poesie di Antonella Anedda, Maria Attanasio, Giovanni Pascoli, Emilio Villa (Il concerto sarà replicato a Siviglia, Sala Turina: domenica 3 novembre ore 12).

Cosimo Colazzo (1964)

Notte che oscilli al vento (2016) (testo di Maria Attanasio)

Piano intorno al vuoto (2015) (testo di Antonella Anedda)

E allora la voce, la morte (2017) (testo di Giovanni Pascoli)

Tenzone (2016) (testo di Emilio Villa)

Note al programma

Il programma è dedicato agli incroci tra musica e poesia, in particolare, al dialogo tra un compositore e la creazione poetica. Cosimo Colazzo incontra la poesia di dettagli di Antonella Anedda, la scrittura condensata di Maria Attanasio, la voce poetica sommessa di Giovanni Pascoli.  E nell’ultimo pezzo, su testo di Giuliana Adamo, si confronta con il problema del genere. Nelle sue composizioni Colazzo rivendica il ruolo del vuoto, della sottrazione, del silenzio. Il suono può esprimere proprie qualità inedite senza manipolazioni che lo esasperino se, con semplicità, gli si crea un contesto temporale tale da rendere anche un evento minimo qualcosa di nuovo.

Le prime tre composizioni – Notte che oscilli al vento (2016), Piano intorno al vuoto (2015), E allora la voce, la morte (2017), rispettivamente su testi poetici di Maria Attanasio (1943-), Antonella Anedda (1955-), Giovanni Pascoli (1855-1912) – esplorano le possibilità della spoliazione e del vuoto: rivelando la verità del sé che si riconosce nella propria impermanenza, nel proprio essere fatto di quasi-nulla. La forma volutamente non ha un orientamento preciso o univoco. Creando oasi di senso, l’ascolto  coagula o libera eventi. I materiali non hanno nulla di esotico, sono quelli del quotidiano. Dettagli che illuminano minimalia, senza ansia di conquista o sfruttamento. In questo silenzio della volontà di potere fili sottilissimi, si direbbe di nulla, tracciano contorni, forse paesaggi.

Tenzone (2016), la composizione che chiude il programma analogamente gioca sul vuoto, ma in un altro senso. Non per tracciarne rari geroglifici. Per, invece, segnarlo di processi inesorabili, di meccaniche e stratificazioni poliritmiche, che qui sono in parallelo con la poesia di Emilio Villa (1914-2003), rigogliosa di giochi linguistici, del piacere della lingua, della pluri-lingua, della neo-lingua.

NOTE biografiche

Patrizia Zanardi, dopo aver studiato danza classica, violino e pianoforte si diploma in canto lirico con il  massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Successivamente consegue due

Master in Canto (repertorio verdiano) e in Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza, cum laude. Interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri. Al repertorio operistico affianca un’intensa attività sinfonico-concertistica, con numerose esperienze in ambito liederistico e contemporaneo. Ha più volte collaborato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino come protagonista di prime esecuzioni mondiali assolute. Amante della musica settecentesca, interpreta molte opere di Cimarosa, Pergolesi, Scarlatti, Nicolini, Haydn, Mozart, Caldara. Incide CD di Cantate da camera di J.A.Hasse, Tonadillas di E. Granados, Juvenalia di J. Francaix. Live Il Trionfo dell’OOnestà di A. Scarlatti, L’impresario in angustie di Cimarosa, Saffo in Leucade di Morlacchi, La clemenza di Tito di Caldara, L’amor mugnaio di Nicolini. È docente di Canto presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano. Insegna inoltre canto lirico e dizione in IES Abroad Milano e collabora con la Scuola Musicale di Milano.

Cosimo Colazzo (1964) è diplomato in Pianoforte, Composizione, Direzione d’orchestra. Inoltre è laureato in Filosofia. Ha studiato la composizione con Salvatore Sciarrino. Ha seguito inoltre corsi con Luigi Nono, Pierre Boulez, Peter Eötvös, e altri importanti artisti.

Come pianista, sia solista che in formazioni da camera, tiene concerti in Italia e all’estero, in cui propone soprattutto la letteratura del ‘900 e opere nuove, spesso in prima esecuzione.

Le sue composizioni sono edite da Rai Com e sono eseguite in festival in Italia e all’estero.

Autore di volumi e saggi dedicati a tematiche inerenti la musica del ‘900 e contemporanea, ha recentemente pubblicato: Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça (LIM, Lucca, 2019, XVII-272 pp., con due CD allegati).

Fa parte dell’équipe di ricerca Caravelas, del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona.

Dal 2005 al 2011 ha diretto il Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento, dove attualmente è docente di Composizione. Dal 2012 è docente e artist in residence della Italian School del Middlebury College negli Stati Uniti.